Narrativa recensioni

Il figlio della tempesta – Marco Buticchi

Recensione a cura di Lorenzo Angelaccio

Che cosa unisce la figura di Nikola Tesla e il conflitto israelo-palestinese ancora in corso, cominciato a partire dagli attacchi del 7 ottobre 2023? Ce lo racconta Marco Buticchi nel suo ultimo romanzo, Il figlio della tempesta, pubblicato come sempre da Longanesi.

L’opera intreccia due piani temporali: il primo si snoda dalla fine dell’Ottocento fino alla prima metà del Novecento con protagonista Nikola Tesla, mentre il secondo è incentrato sull’attualità più stretta e racconta i drammatici eventi accaduti presso Israele e la Striscia di Gaza a partire dal 7 ottobre 2023. Due serie di eventi che sembrerebbero non avere nulla a che fare, ma che vengono messi in correlazione attraverso un’audace trovata narrativa. L’autore, infatti, immagina che a essere sequestrati da parte dei miliziani di Hamas non siano stati ostaggi casuali, ma al contrario una serie di persone specifiche, vicine a personalità che, lavorando nell’intelligence americana e israeliana, sono a conoscenza di alcune invenzioni segrete di Tesla, che costituirebbero potenzialmente delle formidabili armi di distruzione di massa.

Tesla, infatti, era molto noto per le sue invenzioni geniali, che per molti versi precorrevano i tempi per l’utilizzo della corrente elettrica: in particolare, della corrente elettrica alternata.

“Come ogni altra novità della tecnologia e della fisica, tutto quello che era capace di generare energia lo affascinava sin da quando, da adolescente, si era accorto che sul pelo del suo gatto Macak scoccavano scintille prodotte da un’energia invisibile.”

Questa sua convinzione lo pose in netto contrasto con Edison, che pur avendolo in un primo momento tra i suoi dipendenti, iniziò a ostacolarlo proprio perché le idee dell’inventore serbo rischiavano di mettere in pericolo l’impero economico che Edison era riuscito a mettere in piedi. Pragmatico e attaccato al denaro Edison, visionario e sognatore Tesla, questi due personaggi si polarizzano nel corso della narrazione, innescando tutta una serie di eventi che metteranno Tesla nel mirino ideale di molti tiratori diversi, che cercheranno in tutti i modi di toglierselo dai piedi. Fino ad arrivare ai giorni nostri.

“Lei è cocciuto, Tesla. Ma non mi convincerà mai. Continui a occuparsi delle sue mansioni, senza pensare ad altre novità: i suoi consigli potrebbero ridurre la Edison sul lastrico nel giro di poche settimane. Altro che costi ammortizzati in breve tempo!”

Raccontare ulteriormente la trama vorrebbe dire rovinarla, visto che il romanzo punta molto su un ritmo dinamico e su colpi di scena e trovate narrative che si succedono una dopo l’altra. Questo rappresenta senz’altro il punto di forza maggiore del romanzo, insieme a una moltitudine di punti di vista che si alternano nelle due linee temporali, andando a costruire un quadro poliedrico, un prisma sfaccettato il cui aspetto esteriore cambia al cambiare del punto di vista. Lo stile è semplice e asciutto, forse un po’ frettoloso in certi passaggi – probabilmente per assecondare il ritmo narrativo – e un po’ ingessato nei dialoghi che vedono protagonista Tesla. Ma per il resto è un romanzo scorrevole e composto da scene molto impattanti.

Un punto d’attenzione lo merita, però, proprio il suo trattare vicende così strettamente d’attualità: cosa abbastanza inusuale per un romanzo storico. Infatti, se la caratteristica di avere una doppia linea temporale – una ambientata nel passato e una in epoca contemporanea – è comune di molti thriller storici, il fatto che la linea temporale contemporanea tratti vicende non solo accadute recentemente, ma ancora in corso d’opera e dagli sviluppi potenzialmente impensabili (basti pensare alle ultime notizie sulla tregua e sulla liberazione degli ostaggi) potrebbe essere respingente per una certa categoria di lettori, che cercano nel romanzo storico proprio un mezzo per evadere dal tempo presente. Anche perché la percezione di questo tipo di eventi può variare tantissimo da persona a persona ed essere inevitabilmente influenzata dalla propria visione politica e ideologica.

Il figlio della tempesta, di conseguenza, potrebbe essere un romanzo poco adatto a loro, mentre potrebbe trovare sicuramente il favore di chi cerca, nella narrativa storica e nelle vicende di persone a noi lontane, continui riferimenti e connessioni al tempo in cui viviamo. Per quanto orribile e violento possa essere quest’ultimo.

“Israele stava vomitando sulla Palestina tonnellate di bombe intelligenti, droni kamikaze e tiri d’artiglieria. […] La vendetta dello Stato d’Israele contro l’attacco subito era appena iniziata.”

Pro

  • Ritmo veloce e coinvolgente
  • Buona descrizione del personaggio di Nikola Tesla e del tempo in cui vive
  • Trovate narrative coraggiose e originali

Contro

  • Alcuni passaggi perdono un po’ di mordente
  • Dialoghi talvolta poco naturali
  • La descrizione degli attacchi di Hamas potrebbe urtare la sensibilità di alcuni ed essere respingente
Il figlio della tempesta – Edizione cartacea
Il figlio della tempesta – Edizione e-book

Trama

Fine XIX secolo. Nikola Tesla sbarca negli Stati Uniti per dedicarsi alla carriera di inventore. Le sue scoperte rivoluzionarie nel campo dell’elettromagnetismo attirano presto gli interessi tanto dei servizi governativi quanto della criminalità e, in una New York flagellata dalle guerre tra gang, Tesla dovrà compiere una drastica scelta: portare a termine la sua ultima, potentissima invenzione o fermarsi prima che i risvolti militari dei suoi esperimenti creino tensioni irreversibili tra le grandi potenze? Quando Tesla muore nel 1943 i suoi segreti sembrano destinati a morire con lui. Ma il male non dimentica e non si ferma. La scomparsa dell’inventore getta un velo di silenzio sulla sua scoperta, ma basta sollevarlo per scoprire una terribile minaccia… 2023. Le tensioni tra Palestina e Israele precipitano e sfociano nei violenti attacchi del 7 ottobre. Tra gli ostaggi di Hamas vi è anche l’intera famiglia di Roxie Oshman, sorella di Toba, storica collaboratrice di Oswald Breil. Il vero bersaglio dell’azione militare è in realtà il marito di Roxie, l’ebreo statunitense Richard Goldberg, un ingegnere elettronico che stava lavorando a un progetto segretissimo… Incaricati di far luce sull’intera vicenda, Oswald e Sara Terracini si mettono al lavoro per scoprire che cosa nasconda Goldberg. In una corsa contro il tempo, Oswald e Sara dovranno impedire che l’arma più pericolosa mai creata finisca nelle mani sbagliate… Marco Buticchi torna con un romanzo che ripercorre le tappe più misteriose della carriera dell’inventore serbo, fino a incrociarle con i drammatici eventi più attuali della questione israelo-palestinese, in un crescendo di tensione e adrenalina.

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