Novità in libreria

TSD consiglia le novità in libreria dal 1° al 15 febbraio

Nuovo mese, nuove uscite in libreria! E noi siamo, come sempre, pronti a raccogliere per voi i titoli in uscita a febbraio in questa prima parte della nostra rubrica mensile.

Il giovane Enrico
Andrea De Simone
Associazione Infiniti Mondi
In libreria il 1° febbraio

Un romanzo ma anche un contributo a conoscere meglio questa figura straordinaria che ancora oggi appassiona, incuriosisce, interroga. Siamo nell’immediato dopo 25 luglio 1943, con l’Italia ancora in guerra, con il fascismo ancora vivo, con la miseria diffusissima. Ed è in questa Italia che un ragazzo, Enrico Berlinguer, compie le sue scelte di vita di impegno con le classi subalterne e l’adesione al PCI. E qui, Tonino Scala ed Andrea De Simone ce ne hanno raccontato i due passaggi fondamentali, in due momenti vicinissimi del 1944: a Sassari, con l’adesione al PCI e con i Moti del pane che lo videro protagonista e incarcerato, e a Salerno, con il padre Mario, l’incontro con Palmiro Togliatti da cui deriveranno l’impegno attivo nel Fronte della gioventù e quello di una vita intera.

Prigionieri del passato
James Hilton
Landscape Books
In libreria il 1° febbraio

Durante un incontro casuale in treno, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il politico e industriale Charles Rainier racconta a uno sconosciuto di quando, nel 1917, fu colpito da una granata e perse la memoria. Rainier si risvegliò su una panchina a Liverpool nel 1919, di nuovo in possesso di tutti i suoi ricordi, tranne che per quei due anni di vuoto. Tornato a casa e presa in mano l’azienda di famiglia, Rainier è diventato un uomo di successo ma la lacuna nella memoria e un matrimonio non troppo riuscito lo rendono insoddisfatto e infelice. Muovendosi tra diversi piani temporali, la storia struggente di una incessante ricerca della memoria e della felicità racconta con sensibilità e acume gli anni che fanno da ponte tra i due conflitti mondiali.

La prima regina
Alessandra Selmi
Nord
In libreria il 4 febbraio

Nel giugno del 1868, quando per la prima volta entra nella Villa Reale di Monza, Nina è una ragazza travolta dagli eventi. Lei, una semplice sguattera, dovrà occuparsi della camera della principessa Margherita, da pochi mesi moglie dell’erede al trono d’Italia. Per Nina non è un sogno, bensì un incubo, perché presto si rende conto di essere uno strumento nelle mani altrui, una pedina in un labirinto d’intrighi. L’incontro con un anziano maggiordomo di Casa Savoia, però, le cambia la vita. Nina imparerà a leggere e a scrivere, studierà, troverà l’amore e, nel corso degli anni, la sua strada si affiancherà a quella della donna più ammirata d’Italia, la regina Margherita. Fino al giorno in cui dovrà fare una scelta difficilissima… Nel giugno del 1868, quando per la prima volta fa il suo ingresso nella Villa Reale di Monza, a Margherita sembra di vivere in un tempo sospeso. La sua intera esistenza è stata dedicata a prepararsi per quel ruolo, essere la degna e impeccabile consorte di un principe di sangue reale. Ma per suo marito Umberto è come se lei non esistesse. Il matrimonio è una finzione, il suo unico compito è procreare un erede maschio e poi scomparire all’ombra di Umberto. Eppure Margherita non ha intenzione di sacrificarsi in nome della Corona. E così sarà lei a conquistare l’amore del popolo, sarà lei ad affascinare la riottosa aristocrazia romana, sarà lei a diventare un’icona del suo tempo: la Prima Regina d’Italia. Fino a quel fatidico giorno del luglio 1900, quando tutto il suo mondo sarà stravolto in un solo attimo… Con passione e un autentico talento nel ricreare le atmosfere di un periodo affascinante della nostra Storia, l’autrice dà vita a due protagoniste indimenticabili, Nina e Margherita, due donne agli estremi opposti della scala sociale unite dalla stessa determinazione a non farsi ingabbiare dalle regole di corte, due donne diversissime che avranno il coraggio di battersi per forgiare il proprio destino.

Malbianco
Mario Desiati
Einaudi
In libreria il 4 febbraio

Marco Petrovici ha quarant’anni e vive a Berlino, quando all’improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro, ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome così strano. A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi – un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto –, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il «malbianco» che opprime la sua famiglia. Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni? Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo più lirico, inquieto, ambizioso e maturo.

Benito, Presente!
Paolo Ruffini
Baldini + Castoldi
In libreria il 4 febbraio

Edoardo Meucci insegna Storia in un liceo di Milano. È un uomo di quella sinistra che “ora non c’è più” (come direbbe lui), convinto antifascista, solitario, un po’ asociale, la sua vita sembra un cliché impolverato e triste, in cui il bellicoso fervore politico serve a mascherare anche la sua infelicità. Edoardo tratta male tutti e sta antipatico a tutti: estranei, studenti, bidelle e colleghi. Quando uno studente loda alcune “cose buone” del fascismo, Edoardo perde le staffe e lo sbatte fuori. I genitori minacciano di denunciarlo e il preside lo sospende, trovandogli un posto in una scuola elementare a Predappio, il paese di Mussolini. Qui, Edoardo non fa che replicare la stessa indole aggressiva, rivolgendosi ai bambini come fossero piccole camicie nere, facendoli piangere subito. Redarguito dalla Preside, si trova di fronte a un ultimatum: o cambia atteggiamento, lasciando la politica fuori dall’aula, o sarà radiato. La mattina successiva c’è un temporale; quando Edoardo corre a scuola, sbatte contro il collega Luigi proprio mentre un tuono fa tremare le finestre. Non sarà solo un tuono, bensì l’innesco di uno shock spazio-temporale che li catapulterà in quella stessa scuola, ma nel 1890. Tra gli studenti, ora, c’è proprio il piccolo Benito Mussolini. L’incontro con il duce è sconvolgente. Il piccolo Benito è un bullo, violento e anaffettivo. Tra Luigi, accanito anarco-insurrezionalista pronto all’azione, e la magica influenza di Editta, una giovane maestra che lotta contro un sistema maschilista, Edoardo sperimenterà il più atroce dei dubbi e la più rivoluzionaria delle scoperte: far fuori il futuro dittatore, o provare invece a educarlo?
Paolo Ruffini scrive un romanzo dalla forza gentile e sognante, una favola che attraversa la Storia per riconciliarci con un destino diverso, lasciandoci vedere cosa saremmo tutti se qualcuno ci esortasse a scegliere l’educazione all’amore non solo a scuola, ma nella vita.

Dee, prostitute, mogli, schiave. Le donne nel mondo antico
Sarah B. Pomeroy
Mondadori
In libreria il 4 febbraio

Come trascorrevano le giornate le donne nell’antica Grecia e a Roma? Santippe, la moglie di Socrate, udì mai le sue parole dedicate alla bellezza e alla verità? E se le dee dell’Olimpo erano potenti al pari degli dèi, perché tra i mortali la condizione femminile era invece tanto inferiore rispetto a quella maschile? Perché, soprattutto, nella storia ufficiale metà della popolazione risulta di fatto invisibile? In questo saggio dal successo dirompente – uno dei primi studi sulla condizione delle donne, pubblicato nel 1975 e poi aggiornato, tradotto nelle principali lingue europee e adottato nelle università – l’autrice esamina un periodo di millecinquecento anni alla luce delle fonti documentarie e archeologiche, ricostruendo con rigore e obiettività l’esistenza di donne di differenti epoche, dal Medioevo ellenico fino all’età bizantina, di diversi luoghi e di tutte le classi sociali.

La formidabile miss Cassidy
Meihan Boey 
Bompiani
In libreria il 5 febbraio

Singapore, 1895. Leda Cassidy è una vivace governante dai capelli rossi che dalla Scozia approda nel Sudest asiatico per occuparsi di Sarah Jane Bendemeer, pallida adolescente che ha perso quasi tutta la famiglia per via di una misteriosa febbre. Nel giardino dei Bendemeer si dice viva un pontianak, un vampiro femmina assetato di sangue. Ma in tutte le foreste del circondario si annidano demoni e presenze inquietanti. Miss Cassidy non si scompone: non solo perché è la sua natura, ma anche perché con il mondo degli spiriti ha le sue personali, utili connessioni. Quando il ricco vedovo Kay Wing Tong chiede i suoi servigi come istitutrice per le sue gemelle, Miss Cassidy cambia lavoro ed entra in una nuova famiglia che le piace fin troppo. Nuove avventure la attendono prima che possa concedersi il lusso di abbandonarsi ai propri sentimenti… Impetuosa come un fiume, luminosa e inesorabile, Leda Cassidy è un personaggio sorprendente, come lo è questa storia che si dipana tra giungla e salotti, tra folklore e mistero, e si chiude tra i sorrisi.

Il mio grande, bellissimo odio
Elisabeth Åsbrink
Iperborea
In libreria il 5 febbraio

Solitaria, eppure dominata da una necessità viscerale di vicinanza e complicità; isolata nella Svezia rurale, eppure assidua frequentatrice dei teatri di Copenaghen; donna che avrebbe preferito nascere uomo: Victoria Benedictsson è stata una delle voci più importanti dell’Ottocento svedese, autrice di romanzi, racconti e opere teatrali firmati con lo pseudonimo di Ernst Ahlgren. Sono gli anni di Strindberg, Ibsen, Ellen Key, di Georg Brandes, che iniziò i dibattiti sul sesso e il ruolo delle donne nel matrimonio e nella società scandinava: le questioni che Benedictsson vive in prima persona. Lei che sogna di diventare un’artista ma viene ostacolata dalla famiglia e poi finisce intrappolata in un matrimonio infelice, con molti figli a carico che fatica ad amare, fonte di un perenne senso di colpa. E che dopo lunghe battaglie col marito, armata solo del suo «bellissimo odio», cioè una strenua determinazione a rivendicare ciò che si merita, riuscirà a mantenersi con la sua penna e a entrare nel ristretto circolo di Brandes, il suo mito e futuro amante. Ma oltre i successi e le conquiste della pioniera, quella di Victoria Benedictsson è anche una vita di dolore, di frequenti malattie e di insicurezze, mossa da una profonda e insaziabile sete di connessione, che finirà tragicamente con il suicidio a soli trentotto anni. Scavando tra diari, lettere e scritti privati, Elisabeth Åsbrink riscopre un’intellettuale di culto a lungo dimenticata con un romanzo biografico in cui la sua lucida voce si mescola, appropriandosene, a quella potentissima della sua protagonista scrittrice.

Santi senza paradiso. Una storia vera
Esteban Velasco
Albatros
In libreria il 6 febbraio


Un volo radente su piccoli paesi del Gargano agli inizi del Novecento, sospesi tra resti di medioevo e bagliori di modernità. In questa realtà si incastra la storia di Nicolas Velasco e Maria Marra, il cuore pulsante di una famiglia numerosa, che hanno tessuto una trama di amore e altruismo che ha sempre prevalso su ogni avversità. I loro undici figli crescono in un ambiente dove i valori morali e le ambizioni economiche si intrecciano, dando vita a un piccolo impero. La coppia continua a perseverare, desiderosa di costruire per i loro figli fondamenta solide per un futuro radioso. Vivono nel sogno di una vita agiata, domandandosi perché Dio, che Maria tanto ama, possa donare tanta bellezza in un mondo spesso crudele. Ma nuvole tempestose si avvicinano, minacciando di oscurare quella luce che tanto brilla.

La vita invisibile. Un adolescente nell’Italia delle leggi razziali 
Mauro Di Castro
Albatros
In libreria il 6 febbraio

Nel 1938, in Italia entrano in vigore le leggi razziali, una serie di provvedimenti con cui gli ebrei italiani perdono tutti i loro diritti: i bambini sono costretti ad abbandonare le scuole, uomini e donne vengono allontanati dai loro impieghi, le persone sono confinate in spazi sempre più piccoli. Tanti sono coloro che vengono deportati nei campi di concentramento, ma tanti sono anche quelli che restano e le cui vite diventano all’improvviso prive di valore. Quando il clima antisemita, già dilagante, si fa più acceso, Roberto ha appena dieci anni e sulle sue spalle grava il peso dell’intera famiglia: mamma, fratellino e sorellina. Il padre, non prevedendo ciò che accadrà, è a lavorare in Etiopia, convinto di poter così assicurare un futuro migliore ai suoi cari. Sopravvivere nella Roma degli anni Quaranta sarà difficile, un continuo arrangiarsi e accontentarsi, fuggire e nascondersi, ma Roberto, con il suo spirito indomito, riuscirà sempre a trovare una ragione per non arrendersi.

Il gigante
Edna Ferber
Astoria
In libreria il 7 febbraio

Per Bick Benedick, il Texas è padre e madre. A Reata, il suo sconfinato ranch, Bick rispetta soltanto le leggi della tradizione, i ritmi della natura. Ascolta il respiro di quel luogo selvaggio, delle mandrie di bisonti, del sole e della polvere, e obbedisce. Perché, per lui, nulla è più importante della terra. Per Leslie Lynnton, il Texas è un enigma. Colta ed elegante, abbandona la verdissima Virginia dopo aver sposato Bick e si ritrova in un mondo ostile, in cui i ricchi possidenti terrieri hanno potere di vita e di morte sugli uomini e sulle donne che lavorano per loro, in cui la dignità umana viene calpestata ogni giorno, in cui conta soltanto quanti capi di bestiame si possiedono. Ma Leslie non è fragile e indifesa come credono i texani… Per Jett Rink, il Texas è una maledizione. Alle dipendenze dei Benedict sin da ragazzo, riserva a loro lo stesso disprezzo con cui viene trattato. Poi, però, dal fazzoletto di terra che Bick gli ha concesso sgorga il petrolio, e Jett diventa l’uomo più ricco del Texas, quello davanti al quale tutti si devono inchinare. E adesso è in grado di portare via a Bick ogni cosa, tranne forse ciò che più desidera: la misteriosa, seducente, bellissima Leslie… È il Texas a legare i destini di Bick, Leslie e Jett dagli anni ’20 al dopoguerra. È lui il vero, colossale protagonista di questa storia epica: è il gigante, forte e orgoglioso come le persone che lo abitano. E, proprio come loro, sarà costretto a fare i conti con la forza inarrestabile della modernità, in un racconto che, esplorando le radici dell’America di allora, rivela lo spirito di quella di oggi.

Vittoria sui mari. Il potere navale e la trasformazione dell’ordine globale nella seconda guerra mondiale
Paul Kennedy 
LEG Edizioni
In libreria il 7 febbraio

Si dice che certi autori perseguano tutta la vita in maniera cosciente o irrazionale un unico, costante e quasi ossessivo disegno narrativo. È quanto si potrebbe dire di Paul Kennedy, che con questo libro di storia navale sul periodo dal 1936 al 1946 – da lui stesso più volte denominato come quello della “Grande guerra sui mari” – ha inteso proseguire il ragionamento avviato nel suo acclamato capolavoro storiografico “Ascesa e declino delle grandi potenze”. Questa volta il lasso di tempo preso in considerazione è quello circoscritto della Seconda guerra mondiale, ma l’intento è ancora quello di definire il meccanismo di funzionamento delle strutture profonde – economiche, politiche, strategiche, tecnologiche… – della Storia che fluiscono al di sotto degli eventi tellurici provocati dal conflitto. Nel libro, dinanzi al lettore sfila una serie fittissima di convogli marittimi di ogni tipo, battaglie, campagne marittime, attacchi senza tregua alle navi, sbarchi anfibi e assalti dal mare. Kennedy possiede la materia nelle sue pieghe più minuziose e sa illuminarla di una luce quasi romantica: il quadro che emerge in controluce è quello di un confronto maestoso tra le più rilevanti marine da guerra del mondo di allora, la cui trasformazione durante il conflitto segna anche il cambio degli equilibri di potenza a livello mondiale. Il libro, infatti, è anche e soprattutto un’analisi dei profondi cambiamenti dei rapporti di forza nel sistema internazionale nel corso della più grande guerra combattuta per il controllo del mondo. Frutto di uno studio pluridecennale che ha sondato una messe sterminata di fonti, profondamente intriso di cultura mahaniana e influenzato dall’opera di Fernand Braudel sul Mediterraneo, Vittoria sui mari si proietta nei decenni futuri come paradigma interpretativo imprescindibile della Seconda guerra mondiale, anche in virtù della capacità di visualizzare i temi trattati attraverso gli straordinari acquerelli di Ian Marshall, autentico coautore del libro.

Re Artù
Francesco Marzella
LaTerza
In libreria il 7 febbraio

Saggio e generoso, sovrano capace di riunire alla sua Tavola Rotonda i cavalieri più valorosi; guerriero (quasi) invincibile con la sua spada Excalibur; uccisore di mostri; una vita dedicata alla ricerca del Santo Graal. Tutti quanti conosciamo a grandi linee la leggenda di re Artù e le sue avventure, ma cosa succede se la prendiamo sul serio e proviamo a raccontarla come la biografia di un uomo realmente esistito? Cosa ci racconta del Medioevo questo grande mito? A partire dal XII secolo le imprese del glorioso re dei Britanni hanno continuamente ispirato le letterature di tutta Europa, facendo diventare Artù, nell’immaginario collettivo, il sovrano medievale per eccellenza. Dal concepimento in Cornovaglia, favorito dalla magia di Merlino, fino alla sua scomparsa sull’isola di Avalon, lo seguiremo nelle stanze del suo palazzo reale e sui campi di battaglia per meglio comprenderne la statura epica e tragica e cercare così di accostarci al vero mistero che lo avvolge: quello, cioè, dell’immutato fascino della sua leggenda, che ancora oggi non cessa di essere fonte di ispirazione per scrittori e registi. Una fortuna costante, che ha effettivamente consacrato Artù ‘re in eterno’.

Capire le Foibe
Claudio Vercelli
Edizioni del Capricorno
In libreria il 7 febbraio

Capire le foibe per coglierne le tante ricadute politiche, morali e sociali, nella storia repubblicana fino a oggi. Per comprenderne il significato attuale e la veridicità storica. La storia viene spesso utilizzata non solo per raccontare il passato, ma anche per interpretare il presente. Tuttavia, proprio per questo motivo, rischia di essere piegata alle esigenze ideologiche correnti, che derivano dall’uso politico del ricordo dei tempi trascorsi. Davanti a queste riletture, ricostruire il significato degli eventi diventa un impegno imprescindibile. Per questo, ecco un libro che cerca di mettere chiarezza sulla tanto dibattuta questione delle foibe, rivedendo fatti, antefatti e conseguenze sotto la luce della veridicità storica, grazie agli studi del grande storico contemporaneista Claudio Vercelli. Partendo dai dati storici assodati e da una riflessione critica, questo volume descrive le vicende successe tra il 1943 e la seconda metà degli anni Cinquanta per offrire ai lettori diverse chiavi di lettura su una più ampia vicenda che chiama in causa l’identità italiana.

Sangue sulla Resistenza: Storia dell’eccidio di Porzûs
Tommaso Piffer
Mondadori
In libreria l’11 febbraio

Il 7 febbraio 1945 un commando di partigiani comunisti dei GAP attaccò a tradimento un gruppo di partigiani dell’Osoppo stanziato alle malghe di Porzûs, a pochi chilometri in linea d’aria da quello che oggi è il confine italo-sloveno. Il comandante e il delegato politico dell’Osoppo vennero uccisi sul posto, insieme a una donna e a un giovane che si trovavano alle malghe. Altri quattordici partigiani furono fatti prigionieri e assassinati barbaramente nei giorni successivi. Tra le vittime, anche il fratello di Pier Paolo Pasolini, Guido. Fu il più grave scontro interno alla resistenza italiana, oggetto di un dibattito storiografico e politico che si è trascinato fino a oggi. Nel primo dopoguerra la magistratura accertò la responsabilità di parte degli esecutori, ma molti interrogativi rimasero senza risposta. Chi aveva ordinato ai GAP di attaccare il presidio osovano? Era stato il Partito comunista italiano? Oppure il comando della divisione Garibaldi Natisone, che era entrato in rotta di collisione con gli osovani sull’appartenenza della zona di confine alla Jugoslavia socialista? O era stato il IX Corpo sloveno, che non aveva mai fatto mistero di non tollerare nella zona contesa formazioni partigiane che non fossero sotto il suo controllo? Oppure era stata una iniziativa personale dei gappisti? Attraverso un imponente e accurato lavoro di archivio, che incrocia per la prima volta documenti inediti italiani e sloveni, Tommaso Piffer getta nuova luce su uno degli episodi più controversi della storia della resistenza italiana, dando un nome e un volto ai mandanti dell’eccidio e mostrando come i fatti di Porzûs non siano soltanto una storia di frontiera, ma uno «straordinario crocevia di tutta la storia del Novecento europeo».

Pax. Guerra e pace nell’età dell’oro di Roma
Tom Holland
Mondadori
In libreria l’11 febbraio

La Pax romana è stata a lungo celebrata come l’età dell’oro di Roma. L’impero allora si estendeva dalla Scozia all’Arabia ed era lo stato «più ricco, formidabile e terrificante che fosse mai esistito». Prendendo in esame il periodo che va dal 69 d.C., quando quattro Cesari si avvicendarono in rapida successione al potere, fino alla morte di Adriano, settant’anni più tardi, lo storico britannico Tom Holland traccia un ritratto straordinario dell’Impero romano al culmine della sua grandezza e in tutta la sua gloria predatoria. Perché, per quanto la pace regnasse ovunque, nessuno ebbe mai dubbi su ciò su cui si fondava: «la pace era il frutto della vittoria – della vittoria eterna», ottenuta con l’esercizio di una violenza militare senza precedenti. Evocando un tempo in cui il mito andava fianco a fianco con la realtà e la predizione di un aruspice designava la sconfitta o la buona riuscita di una battaglia, Holland ci porta con sé nell’Urbe e oltre, nelle terre dei barbari, dalla Britannia alle rive del Danubio, dalla Giudea al Golfo Persico. Attraverso un sapiente intreccio di testimonianze storiche, colore e leggenda, ripercorre episodi tanto gloriosi e drammatici che la loro fama perdura ancora oggi: dall’assedio e la distruzione di Gerusalemme all’eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei, dall’inaugurazione del Colosseo alle conquiste di Traiano. E ne mette in luce i protagonisti: imperatori, nobili e intellettuali, schiavi e soldati, falsi profeti e veri ribelli. Dalle strade della capitale ai regni oltre frontiera, Holland cattura la maestosità e le contraddizioni di un impero che fece ripetutamente sfoggio «della sua invincibilità, tanto che persino i suoi nemici arrivarono a credere che non avrebbe mai potuto essere sconfitto», guidando il lettore in una ricostruzione storica da cui emergono gli ingredienti di quella che, agli occhi futuri, sarebbe diventata l’idea di «romanità». Pax è un invito a esplorare l’Impero nel suo massimo splendore e nella sua inesorabile ferocia, illuminando un’epoca che continua a ispirare e affascinare.

La prima indagine delle regine del giallo
Marie Benedict 
Newton Compton Editori
In libreria l’11 febbraio

Londra, 1930. Le cinque più grandi scrittrici di gialli si sono unite per formare una società segreta con un unico obiettivo: dimostrare di non essere seconde a nessuno dei loro colleghi maschi nel leggendario Detection Club. Guidato dalla formidabile Dorothy L. Sayers, il gruppo include Agatha Christie, Ngaio Marsh, Margery Allingham e la baronessa Emma Orczy. Si fanno chiamare le Regine del Giallo. Il loro piano? Risolvere un vero caso, quello della morte di May Daniels, una giovane donna inglese trovata strangolata in un parco in Francia. Determinate a far luce sull’omicidio ormai su tutti i giornali, le Regine del Giallo intraprendono la loro indagine, scoprendo che l’unione fa la forza. Ma presto l’assassino prende di mira Dorothy Sayers, minacciando di rivelare un oscuro segreto del suo passato che lei ha sempre fatto di tutto per tenere privato.
Riusciranno le nostre Regine a dare un volto all’assassino e a salvare il segreto di Dorothy?

L’angelo di pietra: Un’indagine dell’inquisitore Girolamo Svampa
Marcello Simoni
Einaudi
In libreria l’11 febbraio

Nella Ferrara del Seicento si aggira un assassino di donne che sembra spostarsi tra il mondo onirico e la realtà, lasciando dietro di sé solo un profumo di fiori. Per fermarlo ci vuole qualcuno che non sia facile preda della suggestione e dell’inganno. Qualcuno in possesso di una razionalità ferrea.
L’orgoglio intellettuale ha sempre procurato problemi a fra’ Girolamo Svampa, fin dai tempi in cui viveva a Roma. E le cose non sono migliorate nell’ex capitale estense, dove da poco è stato nominato inquisitore generale. Il suo carattere scontroso, incapace di empatia, non accenna a addolcirsi nemmeno davanti alla richiesta d’aiuto di una giovane aristocratica, che giura di essere stata posseduta carnalmente da un incubus. Liquidare la ragazza senza troppi riguardi si rivela però un grave errore. Proprio mentre i suoi nemici ordiscono contro di lui trame ogni volta piú pericolose, lo Svampa deve far fronte a delitti che paiono legati a cause sovrannaturali. Ad affrontare insieme a lui queste acque inquiete ci sono la splendida Margherita Basile, amante, artista, spia, Cagnolo Alfieri, coraggioso uomo d’armi, e padre Francesco Capiferro, confratello dalla prodigiosa cultura. Anche se nemmeno degli amici bisogna mai fidarsi troppo. «Abituato sin dall’infanzia a isolarsi nelle proprie meditazioni, l’inquisitore si accorse all’improvviso che il canto era cessato. E ripensò all’angelo di pietra. La prospettiva di ritrovarselo di fronte gli risultò cosí sgradevole da infondergli il desiderio di ritornare al piano inferiore per rifugiarsi altrove. Ma dove?, si domandò in un crescendo di malanimo. La navata maggiore, il chiostro, il refettorio e qualsiasi altro ambiente del convento, in quell’ora della giornata, ospitavano gruppetti di confratelli intenti a pettegolare alla stregua di comari in attesa della cena per poi andare a dormire. Persino la biblioteca delle Crocette l’avrebbe esposto al rischio d’imbattersi in qualche scocciatore. Gli avrebbero forse offerto maggior quiete le prigioni, rise dentro di sé fra’ Girolamo. Infine, rassegnato, raggiunse lo studiolo e richiuse la porta alle proprie spalle, sedendo davanti all’intruso. Ruax, l’angelo vorace».

Delitto al ballo
Julia Seales 
Piemme
In libreria l’11 febbraio

Beatrice Steele non incarna esattamente l’ideale di perfezione femminile richiesto a Swampshire: è negata per il ricamo e priva di doti musicali, mentre le sue creazioni artistiche suscitano più sgomento che ammirazione. Come se non bastasse, custodisce un segreto imbarazzante: una passione sfrenata per i crimini irrisolti. Se venisse alla luce, verrebbe cacciata per sempre dai salotti buoni. Determinata a proteggere l’onore della sua famiglia, Beatrice decide di soffocare questa ossessione. Edmund Croaksworth, lo scapolo più ambito del momento, sarà presente al ballo autunnale, e i signori Steele sperano che una delle loro figlie riesca a fare breccia nel suo cuore. Beatrice dovrà quindi comportarsi in modo impeccabile, un compito non semplice, soprattutto con l’arrivo inaspettato da Londra di Vivek Drake, un detective tanto enigmatico quanto affascinante. Mentre Beatrice cerca di mantenere il controllo, la situazione precipita: Croaksworth muore improvvisamente nel mezzo di un minuetto. Fuori imperversa una tempesta e l’atmosfera del ballo si trasforma in un caos, tra sospetti, intrighi e tradimenti. Quando diventa evidente che l’assassino è tra gli ospiti, Beatrice dovrà abbandonare ogni regola di decoro per perseguire la verità e ascoltare il proprio cuore, prima che qualcun altro perda la vita.

Terra bruciata. Un’indagine di Martín Gallardo
César Pérez Gellida
Ponte alle Grazie
In libreria l’11 febbraio

Estremadura, 1917. Un incendio devasta la tenuta Monterroso. La proprietaria, la misteriosa Antonia, nota come la Vedova, è scomparsa. Unico testimone, e unico indiziato, il fattore (e amante) della Vedova. A indagare giunge il tenente della Guardia Civile Martín Gallardo, veterano delle guerre a Cuba e nelle Filippine, da cui è tornato portandosi appresso una certa dose di cinismo e la dipendenza dall’oppio. Scoprirà pian piano che la faccenda è ben più grossa di quel che sembra; molti orrori dovranno riemergere prima che venga a galla qualche frammento di verità. E nemmeno lui uscirà indenne dall’incontro con quella donna. Terra bruciata è uno straordinario thriller storico, capace di stupire più volte con micidiali colpi di scena e di avvincere in momenti di azione fulminanti. Personaggi scolpiti con maestria si muovono come sospinti da forze invisibili verso il proprio ineluttabile destino, in una Spagna contadina ancora nelle mani di grandi latifondisti, tenutasi al di fuori del conflitto mondiale ma in una crisi profondissima e in procinto di essere travolta dalla prima grande pandemia del XX secolo, e in breve dalla guerra civile.

Iubilaeum. A.d. 1300 
Luigi De Pascalis
Rai Libri
In libreria il 12 febbraio

Alla fine del 1299 si diffonde la voce che il Papa potrebbe concedere l’indulgenza plenaria a coloro che nel 1300 visiteranno le basiliche romane. Tra i pellegrini che si mettono in viaggio verso Roma c’è il templare Goffredo di Charnay. Ha l’incarico di consegnare a Bonifacio VIII un importante documento riguardante un dimenticato giubileo di un secolo prima e di riferirgli che il tesoriere parigino dell’Ordine distoglie grosse somme a favore di Filippo IV, il re francese con cui il pontefice è in contrasto. Goffredo, inseguito intanto dai sicari di Nogaret, il guardasigilli del sovrano, salva dai banditi tre “romei” – marito, moglie e la figlia, Berenice. La giovane, dalla conturbante bellezza, tormenta i sonni e i pensieri del templare che finisce per cedere al suo fascino. Al gruppo, composto ormai dal templare e dalla famiglia di romei, si unirà il medico Arnaldo da Villanova, in viaggio per porre rimedio ai mali di Bonifacio. Ma sulla via per Roma c’è anche – ignoto a tutti – un turcomanno, Nadir, inviato dal Gran maestro a consegnare gli stessi messaggi di Goffredo. A quale gioco stanno giocando i templari? Intanto a Roma un mercenario bizantino, Demetrio Iliades, cerca per conto di Bonifacio di scoprire cosa avviene all’Hostaria de l’oca…

L’influenza della guerra. La memoria rimossa della «spagnola»
Gabriele Frasca
Luca Sossella Editore
In libreria il 12 febbraio

La cosiddetta “spagnola” ebbe una caratteristica che la distingue ancora oggi da molte altre epidemie e pandemie: colpì in maniera drammatica la fascia di età tra i 20 e i 40 anni, con un picco statistico di mortalità, sia per gli uomini che per le donne, intorno ai 27 anni. Questo avvenne in un periodo in cui, per la prima volta in millenni, la speranza di vita della specie umana si stava allungando, grazie al miglioramento delle condizioni di vita e alle conquiste della medicina. La guerra e la pandemia azzerarono, sia pure per breve tempo, questa speranza. La “spanish flu”, malgrado sia stata una delle peggiori catastrofi demografiche della storia, sembra aver lasciato poche tracce. Un’inspiegabile “congiura del silenzio”, come se l’intera umanità avesse voltato le spalle all’evento. Le possibili ragioni sono legate alla guerra: durante il conflitto bisognava evitare il disfattismo e la censura impediva che la stampa desse risalto alla vicenda; e dopo, nessuno voleva ricordarla. La “spagnola” si legò al disastro della prima guerra mondiale e ne diventò parte integrante, una sorta di appendice, anche storiograficamente. Ma gli storici hanno calato a lungo il sipario su una strage, cui persino il cinema e la letteratura sembrerebbero non aver dato la giusta importanza. Quanto meno all’apparenza, se l’arte è sempre, persino suo malgrado, il sintomo del rimosso della storia.

Il ragazzo che amo
William Hussey 
Giunti
In libreria il 12 febbraio

Nella Francia del 1916 Stephen Wraxall, già veterano di molte battaglie a soli diciannove anni, torna nelle trincee per l’ennesima volta; i compagni lo considerano un eroe, ma lui si sente solo disilluso e ferito. Al fronte c’è anche Danny Earnshaw, una nuova recluta piena di ideali e di entusiasmo il cui cammino incrocia presto quello di Stephen. Sarà l’incontro che cambierà la vita di entrambi. Il sentimento che nascerà tra Stephen e Danny, proibito dalla legge e dalla morale comune, darà loro qualcosa per cui lottare, se riusciranno a non lasciarsi travolgere dagli orrori della Prima guerra mondiale.

La guerra dell’acqua
Anna Cancellieri
Il Ciliegio

Padova 1209. Jacopo, molinaro tredicenne, ha un incontro folgorante con un magister, che intuisce in un ragazzo del suburbio un talento da ingegnere in erba e ne condivide il sogno: una nuova Università. Una comunità cittadina la cui economia si regge sull’energia idraulica. Ma Vicenza mette in ginocchio la città rivale con un oltraggio devastante: il furto del fiume. Commercio fluviale, raccolti, mulini…Tutto fermo. Un vero blackout. Il magister teme che una città così vulnerabile non sia adatta a ospitare uno “Studio”. E se ci fosse un modo geniale per ridare l’acqua alla città? Una soluzione a cui non crede nessuno? Jacopo è disposto a sfidare ogni ostacolo per riprendere in mano il suo destino. Il suo viaggio è un’appassionante avventura piena di sorprese, in corsa con il tempo, e per difendere il suo sogno Jacopo dovrà affrontare un oscuro passato che minaccia la sua famiglia e imbarcarsi in un’impresa piena di insidie.

Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.