Narrativa recensioni

Il club Vesuvio – Mark Gatiss

Recensione a cura di Roberto Orsi

“Sono sempre stato formidabile a valutare le persone. È la mia virtù più affascinante”

Lucifer Box, un nome che è tutto un programma. Il nome dell’Angelo “più bello e splendente. Finché Dio diventò invidioso e lo bandì dal paradiso”. Parole pronunciate dallo stesso protagonista del romanzo “Il club Vesuvio” di Mark Gatiss.

Un inglese dalla doppia vita. Angelo e diavolo allo stesso tempo. Un mite pittore, appassionato e grande esperto di arte. Ma anche una spia senza scrupoli al servizio della corona inglese di Re Edoardo. Lui è l’uomo a cui vengono affidati i casi spinosi, i disturbi da eliminare. È colui destinato a estirpare le erbacce nel giardino del regno, garantendone la sicurezza e la prosperità.

Agli albori del XX secolo, quando due scienziati inglesi, tra i più rinomati, muoiono improvvisamente a distanza ravvicinata, Lucifer Box è la persona giusta a cui affidare la ricerca della verità. Le vittime si erano occupate di un progetto di ricerca geologico nella penisola italiana. La morte improvvisa desta più di qualche sospetto e Lucifer inizia a indagare nelle strade di Londra.

Personaggio eccentrico e oltremodo sopra le righe, è lui la voce narrante del romanzo scritto in prima persona con uno stile volutamente ironico e pungente anche nei momenti più drammatici dell’action movie. Come un James Bond ante litteram, il Sig. Box si ritrova catapultato in un’avventura senza uno schema ben preciso all’inizio. Quando un terzo scienziato viene ritrovato morto nella città di Napoli risulta subito chiaro a Lucifer che non si è trattato di un incidente, i segni di un omicidio sono ben chiari.

Il mandante di Lucifer lo spedisce proprio nella città di Napoli. Giunto dopo una estenuante traversata via mare, nella città partenopea che lo accoglie con la vista “del brutto Castel Dell’Ovo”, Lucifer si getta sulle tracce degli scienziati e del loro lavoro in terra italiana.

“Potevano supporre che stavo per imbarcarmi in una missione pericolosa con l’intento di salvare il loro stile di vita? Certo che no, ma non importava. In quel momento, il piacere proibito di condurre una doppia vita mi scorreva dentro come sali”

Il ritmo del romanzo, dopo un inizio più lento in terra inglese, in una prima parte che consente all’autore di introdurre i personaggi principali, aumenta il ritmo nella seconda parte, trasformandosi in tutto e per tutto in un action thriller in cui si perde la cognizione dell’ambientazione temporale. Sembra quasi non essere più ambientato in epoca storica, se non per certi dettagli tecnologici che per forza di cose mancano. La lancetta si sposta sul genere alla Steve Berry con la consueta e, ormai ben conosciuta, dicotomia tra buoni e cattivi. Da una parte chi insegue un obiettivo tragico e tremendo, dall’altra chi deve fare di tutto per impedirlo, in una corsa frenetica contro il tempo.

Una traccia che tende a una visione cinematografica che immancabilmente si forma nella mente del lettore mentre procede spedito (almeno per quanto successo a me, ho letto il romanzo in un solo giorno, il primo dell’anno) una pagina dopo l’altra.

 “Aver dato il lavoro a un tipo aberrante come me poteva sembrare un’idea avventata, ma non posso negare che mi piacesse molto. Il mondo era il mio studio, e per pulire i pennelli c’erano gli apprendisti.”

Se lo sviluppo del romanzo può lasciare una sorta di amaro in bocca, perché sembra quasi di aver già letto in altre occasioni un romanzo simile, degno di nota è lo stile di scrittura di Gatiss, tradotto in questa edizione per Bompiani da Alfredo Colitto (di cui potete leggere alcune recensioni sul nostro sito, “Il segreto dell’alchimista” e “Cuore di Ferro”). Uno stile fresco, pungente e ironico, la scrittura in prima persona avvicina il lettore al personaggio principale di Lucifer Box, capace di sorprendere con diversi colpi di scena sulla propria persona. Istrionico, audace, sprezzante del pericolo, godereccio e perverso al punto giusto, Lucifer Box è uno di quei personaggi che rimane impresso nell’immaginario collettivo. Per niente banale o bidimensionale, Box viene dipinto come una di quelle spie disposte a sacrificare tutto per il proprio Paese.

Mark Gatiss

Al suo fianco il giovane Charlie Jackpot, servitore di uno degli scienziati inglesi, un ragazzo particolare dotato di acume e grande coraggio. Come per l’omologo James Bond, le donne non possono mancare al fianco del fascinoso Lucifer: Bella Pok irrompe sulla scena fin dall’inizio del romanzo, bellissima e seducente olandese, desiderosa di ricevere lezioni di disegno da uno dei pittori più rinomati della city, esercita da subito un forte potere attrattivo nei confronti di Box.

L’ambientazione del romanzo spazia dai palazzi di Downing Street, sede del potere del governo inglese, dove tra l’altro lo stesso Lucifer vive, ai bassifondi dei bordelli più malfamati della città di Londra. La stessa Napoli vive tra le pagine del romanzo, attraverso la bellezza paesaggistica del territorio, dal Vesuvio a Pompei, ma anche tra i sotterranei dei locali più ambigui.

“Locali simili eruttano sul corpo gonfio capitale con l’infallibile regolarità degli attacchi di sifilide, ma il Pomegranate Rooms era un caso speciale. Una specie di doposbronza dopo il sogno febbricitante che erano stati gli spassosi anni novanta.”

Una spy story dal ritmo crescente, tra le luci del paradiso e il calore dell’inferno, in uno scenario apocalittico che può cambiare le sorti del mondo intero, che mantiene comunque una scorrevolezza e una leggerezza di fondo dettata dalle battute sagaci e i tanti rimandi alla commedia inglese, di cui Gatiss ha infarcito la narrazione.

Pro

Scrittura fluida, ironia pungente e descrizioni mai banali

Contro

Una trama che si rivela per certi versi un po’ scontata

Il club Vesuvio – Edizione cartacea
Il club Vesuvio – Edizione e-book

Trama

Ecco a voi Lucifer Box: uomo affascinante, di modi raffinati e lingua tagliente, a suo agio tanto nell’alta società come nei tuguri della Londra di inizio Novecento. Lucifer è un viveur e un artista, ma è anche uno dei più intrepidi agenti di Sua Maestà: così quando gli scienziati più importanti del regno iniziano a morire per cause innaturali è a lui che la corona si affida per sciogliere il bandolo della matassa. Circondato da una galleria di personaggi unici – il capo, l’affascinante e misteriosa Bella Pok e il suo braccio destro Charlie Jackpot – Lucifer deduce e seduce viaggiando dalla sua elegante residenza al numero 9 di Downing Street (qualcuno deve pur viverci) fino alle rovine di Pompei, sulle tracce di una pericolosissima società segreta che all’insaputa di tutti ha tra le mani il destino del mondo.

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