Recensione a cura di Roberto Orsi
“Nessuno può percorrere questa strada per te. Non puoi semplicemente seguire le orme di un altro, come se la vita fosse una danza complessa in cui ogni passo, ogni mossa è stata memorizzata e preparata prima. Il denaro, la terra, il potere, una corona sono tutte cose che si possono ereditare. Ma l’avventura no; il tuo viaggio devi farlo da sola”
Figlia di contadini e analfabeta, animata da visioni religiose, la giovanissima Giovanna d’Arco fu l’anima della riscossa francese nella lunga guerra che oppose la Francia all’Inghilterra tra il Trecento e il Quattrocento. La sua fine tragica alimentò la leggenda di questa giovane donna che sentiva di essere stata chiamata da Dio per compiere una missione: liberare la Francia dagli Inglesi.
Katherine J. Chen ridisegna la figura di Giovanna in questo romanzo edito da Mondadori. Ne racconta la vita fin da giovanissima, nel paese natale di Domrémy dove nacque nel 1412. Un’esistenza normale la sua. Figlia di Jacques D’Arc e di Isabelle Romée, vive nel bel mezzo della Guerra dei Cent’anni. Un conflitto tra Inglesi e Francesi iniziato nel 1337 e concluso nel 1453. Nella prefazione del romanzo e negli intermezzi tra una parte e l’altra in cui lo stesso è suddiviso, sono apprezzabili gli intermezzi storici in cui l’autrice segna il punto tra le fazioni in campo. La Francia di Giovanna d’Arco è dilaniata dal conflitto che la vede contrapposta al Regno d’Inghilterra. Il Delfino di Francia, Carlo VII, a causa degli accordi presi dal padre, Carlo VI, nel trattato di Troyes con Re Enrico V d’Inghilterra, viene estromesso dalla linea di successione del trono di Francia. Parigi è perduta e consegnata al Duca di Borgogna, suo cugino, alleato degli inglesi.
Nel paese di Domrémy, quando Giovanna è ancora una bambina, la guerra vive nei racconti degli stranieri e dei reduci. Per lei, lo zio Durand non lesina racconti di grandi battaglie come quella di Azincourt, dove i francesi subirono una pesante sconfitta. Ma nelle provincie della Lorena, la devastazione della guerra non tarda ad arrivare.
La vita di Giovanna è tra i ragazzi delle campagne, tra una “finta battaglia” e un sonoro ceffone del padre Jacques che non le ha mai perdonato di essere nata femmina.
“La nascita di Giovanna è stata una sconfitta e un uomo orgoglioso come lui non accetta mai di perdere. I figli devono essere maschi”
Il rapporto con il padre non sarà mai idilliaco, nemmeno una volta cresciuta e trovata la sua strada: per Giovanna rimarrà sempre il padre crudele che non le ha donato affetto, che non l’ha considerata una vera figlia, fin dalla nascita. Un rapporto difficile che probabilmente ha forgiato ancor di più il carattere battagliero di Giovanna. L’autrice, che ne ha studiato la vita e le gesta sui saggi e le biografie a lei dedicate, ammette nella postfazione di aver agito di fantasia in alcuni passaggi, rivedendone il carattere: “una donna che quando si rivolge a Dio, lo fa parlandogli e non pregando. Spesso anche contrattando con Lui.”
La Giovanna di Katherine J.Chen è una donna orgogliosa tendente, per certi aspetti, all’arroganza. Tiene testa agli uomini dell’esercito reale e ai potenti di corte come Georges de La Trémoille, favorito del Delfino a corte e grande rivale di Giovanna.
“Cosa può fare questa bambinetta, forte quanto un toro ma sfuggente come un banco di pesci?”
Ben presto Giovanna scoprirà di avere un fuoco dentro, che la spinge verso la battaglia. Vuole restituire la Francia ai Francesi e ristabilire l’ordine di successione al trono, ridonandolo al Delfino, Carlo VII. Le sue imprese in battaglia sono sulla bocca di tutti. La sua forza d’animo, il senso di appartenenza e sacrificio la elevano al ruolo di eroina nazionale. Nelle città che libera con il suo seguito sembrano acclamare lei prima del Delfino. Chi decide di combattere lo fa per Giovanna.
Giovanna è stata una delle prime donne della storia a sfidare le rigidità di una società maschilista, a mettersi al comando di un esercito e ad affermare la propria indipendenza e autonomia.
La sua forza, come spesso accade in queste situazioni, diventa ben presto una minaccia per altri personaggi. La figura di Giovanna diventa scomoda a corte. Carlo VII sembra pendere dalle sue labbra ed è pronto a seguire tutti i suoi consigli strategici.
Il romanzo della Chen non si sofferma più di tanto sulle scene di battaglia, gli assedi e i combattimenti, che pur vengono menzionati, ma è un viaggio nell’io più profondo di questo personaggio che è entrato di diritto nell’immaginario collettivo, sfiorando la leggenda. Non si sofferma sulle vittorie in sé, sulla sua conduzione degli eserciti francesi, bensì sul ruolo che ella ebbe nel riscatto di tutto il popolo francese contro la potenza inglese.
La scrittura è scorrevole, la parabola psicologica di Giovanna è ben delineata e caratterizzata, pur con le licenze che l’autrice ammette candidamente di essersi concessa. Un romanzo sicuramente godibile da cui, forse, mi aspettavo qualcosa in più.
Pro
Aver raccontato la storia di Giovanna dal punto di vista più umano, avvicinando il lettore alla Giovanna bambina e adolescente.
Contro
Il libro forse si sofferma troppo sulla parte introspettiva del personaggio, perdendo un po’ dal punto di vista dell’azione.
Trama
1422. La Francia è stremata dalla guerra dei Cent’anni contro l’Inghilterra. Il popolo sta morendo di fame. Il re si nasconde. Da questo caos emerge un’adolescente che ribalterà le sorti delle battaglie e condurrà i francesi alla vittoria, diventando inaspettatamente un’eroina il cui nome riecheggerà nei secoli. Questo romanzo, che si basa su una ricostruzione storica meticolosamente documentata, racconta le vicende di Giovanna d’Arco, restituendole i tratti di una giovane donna in carne e ossa: spericolata, brillante, dalla volontà d’acciaio. È un’ampia narrazione della sua vita, a partire dall’infanzia intrisa di violenza, fino alla fulminea ascesa alla guida dell’esercito francese, dove si trova a navigare tra i pericoli del campo di battaglia e l’altrettanto insidiosa politica della corte reale. Molti si sentono minacciati da una donna che comanda, e Giovanna attira su di sé ira e sospetti da ogni parte, mentre il suo primo assaggio di fama e gloria la espone ai rischi della sua stessa potente ambizione. Con personaggi indimenticabili, ambientazioni coinvolgenti e una narrazione ricca di azione, Giovanna è un’epopea emozionante, un trionfo della narrativa storica e la celebrazione di una donna straordinaria, e straordinariamente reale, che ha lasciato un segno indelebile nella storia.