Novità in libreria

TSD consiglia le novità in libreria dal 1° al 15 ottobre 2024

Tsd non si ferma neanche con l’arrivo dell’autunno! Fuori le coperte, tisane e cioccolata calda, a consigliarvi nuove letture ci pensiamo noi…

Risplendo non brucio
Ilaria Tuti
Longanesi
In libreria il 1° ottobre

La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l’attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l’ufficiale delle SS che lo ha prelevato d’imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l’enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama.
La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l’ultima. Ma individuare l’assassino è un’impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l’aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche… e un segreto. Da proteggere a tutti i costi.
Questa è una storia di resistenza e coraggio, di orrore e saggezza, di fragilità ed eternità. Questa è la storia di un padre e una figlia, divisi dalla Storia e costretti a lottare con tutta l’anima perché la luce possa tornare a splendere…

Inganno di Stato
Giorgio Boatti
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

Gli storici lavorano con metodo per comprendere quanto di ancora ignoto, sul passato, merita di venire alla luce. Questo libro prende un’altra direzione. Pur aderendo puntigliosamente alla realtà dei fatti, sviluppa una narrazione che fa emergere, nel ruolo svolto dalla polizia politica della dittatura fascista, quanto di così ovvio vi ha preso posto, tanto da risultare ancora oggi parzialmente velato. Per dettagli e frammenti che conducono a più vaste connessioni, si ricompone così il mosaico dell’agire di un efficiente apparato, interno al Viminale, che serve Mussolini ma che, tuttavia, è già operante ben prima del suo brutale imporsi. E, al crollo del regime, gli sopravvive, nella Repubblica. Nel nome di quella continuità dello Stato, o meglio delle sue strutture repressive, su cui ha fatto luce, già negli anni Settanta, la ricerca storiografica di Claudio Pavone. Non a caso l’incipit del libro racconta il drammatico incrociarsi, nella Roma occupata dai nazisti, del giovane cospiratore antifascista Pavone con Guido Leto, capo della polizia politica del regime e personaggio che accompagna e connota questa continuità troppo spesso rimossa.

Onda di tempesta
Wilbur Smith
HarperCollins Italia
In libreria il 1° ottobre

1774. Rob Courtney ha trascorso tutta la vita in un tranquillo avamposto commerciale sulla costa orientale dell’Africa, sognando una vita avventurosa in mare. Quando suo nonno Jim Courtney muore e il misterioso Capitano Cornish fa visita al forte, Rob coglie l’occasione al volo e si imbarca clandestinamente sulla nave di Cornish diretta in Inghilterra. Ma una volta giunto a Londra, Rob si lascia sedurre dal fascino della capitale inglese e ben presto si ritrova disperato e senza un soldo. A quel punto, non gli resta che arruolarsi in Marina e attraversare l’Atlantico per unirsi alla guerra contro i coloni americani ribelli.
Contemporaneamente, dall’altra parte dell’oceano, i suoi lontani cugini Caleb e Aidan Courtney stanno combattendo sul fronte opposto per l’indipendenza delle colonie. E quando Aidan viene ucciso in una feroce battaglia con le truppe britanniche, Caleb giura che non avrà pace finché non avrà vendicato la morte del fratello, cacciando gli inglesi dall’America con qualunque mezzo necessario…

Eroi viaggiatori
Robin Lane Fox
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

Un affresco affascinante. Una storia di viaggi, esplorazioni, scoperte che incrocia i grandi capolavori alle radici della nostra civiltà. Questo libro ricostruisce le peripezie e i modi in cui gli uomini dell’Eubea dell’VVIII secolo a.C. cambiarono la storia della Grecia, del Mediterraneo e del mondo intero. Utilizzando le fonti più diverse l’autore riscrive le origini della civiltà occidentale a partire dai viaggi e dalle esplorazioni che mercanti, coloni e avventurieri intrapresero allora, venendo a contatto con le civiltà dell’Oriente e del Medio Oriente, delle coste nordafricane e del Mediterraneo e realizzando un vero e proprio melting pot multiculturale, in una sorta di mondo globalizzato ante litteram. Spingendosi ai limiti del Mediterraneo e ai confini del Mar Nero, esplorando i deserti siriaci o gli altopiani anatolici, quegli uomini acquisirono un immenso repertorio di miti, leggende, narrazioni orali, convinzioni religiose e codici interpretativi che verranno rifusi insieme, fornendo il materiale mitopoietico, cosmologico, letterario che renderà possibile le grandi creazioni dello spirito greco da Omero ed Esiodo in avanti

Il fantasma di Montecassino
Marco Ghiotto
Io Scrittore
In libreria il 1° ottobre

La grande Storia, quella che si studia sui libri e viene insegnata nelle scuole, sa essere un’entità crudele, onnivora, capace di divorare migliaia di vite e di storie minime per dirsi compiuta, per essere narrata e tramandata. Eppure, se si guarda con attenzione, ognuna di queste piccole esistenze frantumate nella macina del tempo ha comunque la possibilità di mutare il corso degli avvenimenti, di deviare il flusso delle circostanze, grazie a piccole grandi capacità: la tenacia, l’intelligenza, la generosità. In uno di questi momenti cruciali della Storia, l’estate del 1943, una giovane novizia, Grazia, è chiamata presso la millenaria abbazia di Montecassino, perno del sistema difensivo tedesco in Italia, che fronteggia con terribile efficacia l’avanzata degli Alleati verso nord. La giovane religiosa ha il compito di catalogare le centinaia di opere d’arte che hanno trovato rifugio nel monastero e che le autorità naziste dichiarano di voler mettere in salvo in Vaticano. Da subito però l’opera di suor Grazia la porta a indagare sul terribile mistero che sembra aleggiare intorno a questi capolavori, sull’ombra pericolosa che sembra essere la causa della tragica scomparsa di alcuni monaci. Esiste davvero una forza sovrannaturale e malevola tra le antiche mura dell’abbazia? Grazie al coraggio della giovane novizia, aiutata da alcuni abitanti di Cassino, presto la verità sarà svelata. Una verità che costringerà la ragazza a compiere delle scelte, tanto radicali e pericolose da metterne a repentaglio e sconvolgerne la vocazione e la vita stessa, così come quella dei coraggiosi compagni, fino al sacrificio più grande. Un affresco palpitante e grandioso per rileggere e rivisitare una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese.

La Malacarne
Beatrice Salvioni
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

Con la stessa energia narrativa de “La Malnata”, Beatrice Salvioni ci trasporta ancora nell’Italia fascista. E ci fa guardare il mondo con gli occhi di due ragazze tormentate e ribelli, inseparabili, che la Storia vuole tenere lontane. Una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. È notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la città deserta. È delusa, piena di rabbia, perché ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. Si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. Siamo a Monza, nell’aprile del 1940. Da quattro anni Francesca non sa più nulla di Maddalena. La sua amica è stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. Francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. In fondo, è sempre toccato a Maddalena il ruolo della reietta, della Malnata. Ma adesso ha subito uno scossone anche la vita di Francesca, che è fuggita di casa ed è andata a vivere da Noè Tresoldi, destando scandalo. Sua madre la accusa di essere una degenerata, una Malacarne. Poi, finalmente, Maddalena torna. È piccola e magra, come non fosse mai cresciuta, e si finge l’adolescente coraggiosa di sempre; ma Francesca lo vede, che è diversa. Che cosa è successo in manicomio? Intanto, l’Italia entra in guerra. Tra la fame e la paura delle bombe, ogni giorno diventa più difficile. E arriva il momento di scegliere da che parte stare.

L’insaziabile
A.K. Blakemore
Fazi Editore
In libreria il 1° ottobre

Sul giovane Tarare se ne dicono tante. Pare che abbia divorato ogni sorta di creatura: oggetti, animali, perfino una bambina. Ma lasciamo a lui l’onere di raccontare la sua storia. Nato nelle campagne francesi a fine Settecento, figlio bastardo di una giovane nubile, rimane orfano di padre il giorno stesso in cui nasce; per mantenerlo, la madre comincia a prostituirsi e presto gli dà una sorellina. Cresce nella miseria più crudele, Tarare, finché, quando è ormai un ragazzo, il contrabbandiere che vive con la madre non lo costringe a fuggire. È proprio in questo momento che in lui accade qualcosa di strano: un appetito insaziabile, sconfinato, mostruoso inizia a perseguitarlo. Non lo abbandonerà mai. Solo al mondo, privo di qualsiasi scopo, costantemente attanagliato dalla fame, Tarare intraprenderà una lunga, disperata peregrinazione attraverso la Francia, che lo vedrà unirsi a una combriccola di ladri nelle vesti di fenomeno da baraccone grazie alle sue abbuffate, e poi giungere a Parigi, dove si aggregherà alle truppe rivoluzionarie nella speranza di essere nutrito. A guidarlo in questo incredibile viaggio, soltanto una vana, segreta speranza: quella di ricongiungersi prima o poi con l’amata madre.
Traendo spunto dalla storia di un personaggio realmente esistito, A.K. Blakemore, stella emergente della letteratura inglese che ha già ammaliato i lettori con Le streghe di Manningtree, dimostra ancora una volta un’abilità straordinaria nel riportare in vita il passato. L’insaziabile è un romanzo vivido e perturbante, caratterizzato da un’eleganza stilistica e narrativa senza pari e unanimemente riconosciuto in patria come uno dei migliori libri dell’anno.

Una nuova vita
Tom Crewe
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

«Nessuno ha mai ottenuto un cambiamento senza assumersi dei rischi». Londra, 1894. John e Henry vivono due matrimoni di facciata, tormentati dal senso di colpa e dalla vergogna. Ma quando iniziano a scrivere uno studio rivoluzionario sull’omosessualità, che all’epoca era un reato, si ritrovano di fronte a una scelta: salvare la propria incolumità o sfidare le leggi e aprire la strada a un mondo nuovo. Un’appassionante lotta per la libertà nell’Inghilterra vittoriana, uno degli esordi più acclamati degli ultimi anni. John Addington e Henry Ellis sono entrambi sposati, ma i loro matrimoni nascondono un segreto. John è omosessuale, o «invertito», come si diceva nell’Inghilterra vittoriana; ha avuto tre figlie con Catherine per conformarsi. Henry è legato a Edith, che però non ricambia il suo amore e trascorre con l’amica Angelica lo stesso tempo che dedica al marito. Quando Henry, medico esperto, inizia a scrivere un testo sull’omosessualità sostenendo che sia una variazione naturale del desiderio umano e non un crimine, coinvolge John, noto studioso, nel progetto. Ma pochi giorni prima della pubblicazione del libro Oscar Wilde viene arrestato per oscenità e John e Henry devono decidere se rischiare l’ostracismo sociale e la reclusione, o rinunciare al progetto per la propria sicurezza e la propria reputazione. Un romanzo avvincente e sorprendentemente attuale, che ripercorre le vite e i sentimenti di due uomini realmente esistiti, scandagliando il conflitto tra ordine morale e bisogno, irrefrenabile, di libertà.

Il pendio dei noci
Gianni Oliva
Mondadori
In libreria il 1° ottobre

1918. Il sergente Julien Vertou osserva la neve che ancora ricopre il monte Grappa, in un aprile senza primavera. Lì dove si è spostata l’ultima linea di difesa italiana dopo Caporetto, gli alpini del battaglione Susa hanno allestito il loro campo. Ma Julien non è uno di loro, la cicatrice sulla mano destra racconta un’altra storia. Negli ultimi sedici anni, la Legione Straniera è stata il suo rifugio e la sua penitenza. Ciò che è stato prima non ha più importanza. Sono perduti i sogni, ed è perduto l’amore, che per una breve stagione gli ha fatto credere di poter inventare il futuro. La guerra che ha conosciuto sull’Atlante aveva una sola regola: uccidere per non farsi uccidere. Ma i ragazzi con cui ora condivide la trincea questa certezza non ce l’hanno, molti sanno a malapena imbracciare un fucile. Vengono da montagne in cui sperano di tornare presto, magari da una fidanzata che li aspetta. Come Gildo e Valdo, che insieme non fanno trentasei anni, o Domenico, che ne ha ventidue e da tre combatte e sopravvive. Tra i colpi di artiglieria, i loro sguardi impauriti iniziano a scalfire la corazza di Julien. Lui non ha nessuno che lo attende, nessun posto che può chiamare casa. Eppure, per quanto si ostini a rinnegarlo, il passato che si è lasciato alle spalle pian piano si riprende la scena. Una parlata familiare, il nome di un torrente, quello di un paese di montanari. E il volto di una donna che riaffiora tra i pensieri, riportandolo a un tempo in cui la felicità era ancora possibile. In questo esordio narrativo, Gianni Oliva innesta nel racconto degli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale una vicenda privata dolorosamente intensa. Un romanzo di amore e guerra, di montagne e neve, di uomini piccoli e grandi rimescolati dalla Storia.

L’imperatore di Roma
Mary Beard
Mondadori
In libreria il 1° ottobre

Alcuni di loro, come Nerone, sono ancora oggi simbolo di eccessi e sadismo senza freni. Altri scrissero testi considerati tuttora fondamentali, basti pensare ai Pensieri dell’«imperatore-filosofo» Marco Aurelio. Altri ancora sono ormai sconosciuti, o quasi, agli stessi specialisti: chi ricorda Didio Giuliano, che nel 193 avrebbe pagato per aggiudicarsi il trono messo all’asta dalla guardia imperiale, perdendolo poche settimane dopo? Le figure degli imperatori romani giunte a noi sono sospese tra storia e leggenda: a quale delle loro immagini – reali o fantastiche – dobbiamo credere? Caligola nominò davvero senatore il suo cavallo? Eliogabalo soffocò i suoi ospiti sotto una coltre di petali? E Claudio morì sul serio per i funghi avvelenati che gli servì sua moglie Agrippina? Attingendo alla sua profonda conoscenza della storia romana, la celebre classicista di Cambridge Mary Beard traccia il ritratto di trenta imperatori, da Ottaviano Augusto ad Alessandro Severo, ricostruendone la vita quotidiana, le vicende politiche e la routine di governo di un impero vastissimo, che nella sua massima estensione andava dalla Scozia al Sahara, dal Portogallo all’Iraq. In queste pagine però non ci racconta soltanto gli uomini al vertice dello Stato, ma anche chi gli era vicino: cuochi e giullari, schiavi e poeti di corte, commensali aristocratici e amanti imberbi. E poi le madri, le sorelle, le mogli. Beard ci accompagna fin dentro le stanze del potere. Stanze imbevute di sangue che hanno visto compiersi i più terribili misfatti e consumarsi le più atroci vendette, e nelle quali gli imperatori governavano lo stato, impartivano ordini ai quattro angoli del mondo, dichiaravano guerra, scrivevano lettere e memorie; lì mangiavano, dormivano, si divertivano, venivano curati, blanditi, venerati come dèi. Lì si formava l’immagine del potere che essi incarnavano, immagine che i sudditi imparavano a conoscere attraverso le statue, le iscrizioni, i monumenti che ne glorificavano le imprese. In quest’opera erudita e appassionante, che attraversa quasi tre secoli di storia, «la figura dell’imperatore ci offre un’immagine di come governare e un monito su come non governare», uno specchio deformante attraverso il quale guardare il potere imperiale, ma anche la politica del nostro tempo.

Le disavventure di Patt Hobby
Francis Scott Fitzgerald
Mondadori
In libreria il 1° ottobre

Pat ha quarantanove anni e non se la passa per niente bene: ha gli occhi perennemente arrossati e un sentore di whisky nell’alito, la sua auto non è proprio sua, ed è così squattrinato che le sue ex mogli non hanno nemmeno provato a chiedergli gli alimenti. Non apre un libro da un pezzo e legge solo i giornali che si occupano di corse. Sebbene a prima vista sembri una comparsa cinematografica in sfacelo, Pat è in realtà uno sceneggiatore di Hollywood che ha conosciuto i suoi momenti migliori durante l’era del cinema muto. Ormai, però, con l’avvento del sonoro, le cose sono irrimediabilmente cambiate e lui si è ridotto a girare famelico per gli studios a caccia di un impiego o di qualsiasi mezzuccio che gli permetta di raccattare qualche dollaro. Ma i tempi sono grami e questi racconti (scritti tra il 1939 e il 1940, quando Francis Scott Fitzgerald, guarda caso, lavorava per gli Universal Studios) si concludono inesorabilmente male. Fin dalle prime righe sappiamo che Pat è condannato, che nessuna delle sue macchinazioni può avere successo: eppure ci affascina guardarlo dimenarsi e quasi quasi arriviamo ad ammirare la sua infinita speranza. In queste pagine, ora divertenti, ora malinconiche, ora tristi, la penna di Francis Scott Fitzgerald ci racconta in modo magistrale una storia struggente, che è la sua: quella di una giovinezza un tempo promettente che sta precipitando verso quel declino e quell’oblio da cui lo scrittore non avrebbe mai fatto ritorno. Nella nuova, bellissima traduzione di Marco Rossari.

Il mondo dei romani
Federico Santangelo
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

Questo libro ripercorre milleduecento anni di storia romana, dalle origini dell’Urbs alla fine del V secolo d. C. Il lettore seguirà così l’ascesa di Roma, la sua progressiva affermazione come grande potenza imperiale e la sua trasformazione nel corso della tarda Antichità. Al tempo stesso vedremo l’evoluzione e la trasformazione delle istituzioni e della società, nonché le ripercussioni sulle ideologie del potere. “Il mondo dei Romani” esplora le strategie e le modalità con cui Roma impose il suo imperium sul Mediterraneo, sull’Europa occidentale, su ampie parti dell’Europa centrale, dell’Asia anteriore e del Nord Africa, discutendo il ruolo dei principali protagonisti, dal fondatore Romolo agli imperatori d’Oriente e d’Occidente nel V secolo, passando per personalità complesse come Scipione Africano, Gaio Mario, Cesare, Augusto, Adriano, Settimio Severo, Costantino, Giuliano, Valentiniano III. E tenendo nel debito conto anche i popoli che combatterono e interagirono con i Romani: gli Etruschi e i Sanniti, i Cartaginesi e i Galli, le potenze ellenistiche, i popoli germanici, gli Ebrei e gli Armeni, il grande Impero iranico dai Parti ai Sasanidi, gli Unni.

Venezia. La città delle immagini
Martin Gayford
Einaudi
In libreria il 1° ottobre

Si scrive Venezia ma si legge Bellini, Carpaccio, Giorgione, Tintoretto, Tiziano, Veronese, Canaletto… e tutti gli artisti che hanno reso la città della Laguna una delle capitali dell’arte universale. Ma anche Monet, Turner, Sargent e infiniti altri che da ogni parte del mondo sono giunti a Venezia e ne hanno fatto l’oggetto della loro pittura. Oggetto cangiante, prismatico e sfuggente come un sogno di acqua e di luce. Martin Gayford, uno dei più noti «narratori d’arte» contemporanei, ha scritto una personalissima storia dell’arte degli ultimi cinque secoli attraverso un punto di vista unico: Venezia.

Dell’amore e della rivoluzione
Eufemia Griffo
Land Editore
In libreria il 3 ottobre

Nel 1789, durante un appassionato discorso di Camille Desmoulins che incita gli animi alla rivolta, Richard Harrington, un giovane nobile inglese idealista, fa il suo ingresso negli ambienti rivoluzionari di Parigi grazie all’incontro con Luc Moreau, un carismatico giornalista giacobino. Tuttavia, il vero punto di svolta nella vita di Richard avviene quando incrocia lo sguardo di Lucienne d’Albon, una giovane nobile francese. Tra i due nasce subito una passione irresistibile, destinata a sfidare il caos e la violenza che dilagano in una città in rivolta. Richard, inizialmente fervente sostenitore degli ideali rivoluzionari, viene presto disilluso dal crescente terrore. Determinato a salvare Lucienne, decide di farla fuggire verso la Vallonia, ma la fuga della giovane si trasforma presto in una corsa contro il tempo, intralciata da tradimenti, cospirazioni e un nemico invisibile che trama nell’ombra, deciso ad avere Lucienne solo per sé. Con l’Ancien Régime in disfacimento, ogni passo verso la libertà diventa un atto di coraggio, mentre l’amore tra Richard e Lucienne è messo alla prova dai pericoli della guerra civile. Tra passioni proibite e sfide insormontabili, Richard dovrà decidere fino a dove è disposto a spingersi per costruire un futuro insieme alla donna che ama.  Ambientato tra il 1789 e il 1794, “Dell’Amore e della Rivoluzione” intreccia storia e finzione, offrendo un ritratto avvincente di un’epoca di cambiamenti radicali, dove amore, lealtà e ideali si scontrano inesorabilmente. Oltre a Parigi e alla Rivoluzione, il romanzo dipinge anche un vivido ritratto dell’Inghilterra, con le sue imponenti scogliere, i vasti latifondi e i profondi cambiamenti sociali che attraversano il paese. Un’ambientazione che crea un contrasto affascinante con il tumulto rivoluzionario, tracciando un parallelo tra le trasformazioni politiche e sociali in corso su entrambi i fronti.

Bambino
Marco Balzano
Einaudi
In libreria l’8 ottobre

Siamo a Trieste, la guerra è appena finita. Un uomo beve un caffè al bancone del bar. Qualcuno lo chiama, lui si gira ma sente già la canna di una pistola puntata contro la schiena. Tutti lo conoscono come «Bambino»: è stato la camicia nera più spietata della città. «Ho ucciso e fatto uccidere. Ho sempre cercato di stare dalla parte del più forte e mi sono sempre ritrovato dalla parte sbagliata». Una storia veloce quanto un proiettile che attraversa guerre, confini, tradimenti. Come in “Resto qui”, Marco Balzano torna al grande romanzo storico e civile. E lo fa con il suo personaggio più duro, impossibile da dimenticare. Mattia nasce a Trieste nel 1900. La sua infanzia irrequieta, forse, è già un presagio: un fratello che parte per l’America, un amico che presto lo abbandona. Quando scopre che la donna che lo ha cresciuto non è la sua vera madre, dentro di lui qualcosa si spezza e nel petto divampa un fuoco freddo che non saprà mai domare. L’ingresso tra le file degli squadristi è una conseguenza quasi naturale. Nonostante il soprannome che gli hanno affibbiato per il suo viso da fanciullo, «Bambino», Mattia ostenta una ferocia da boia. Ma prima ancora dell’ideologia, prima della violenza e della brutalità antislava, il motivo per cui indossa la camicia nera e batte palmo a palmo le terre contese è la speranza di ritrovare quella madre senza nome né volto. La ricerca di una donna che non ha mai conosciuto diventa il senso di tutto. Suo padre, un vecchio orologiaio sicuro che le persone si possano riparare come gli ingranaggi, è l’unico a conoscere la verità ma la tiene sigillata in un silenzio blindato quanto una cassaforte. Nella frontiera d’Italia più dilaniata, la vita di Bambino scivola su un piano inclinato: ogni giorno una nuova spedizione, un nuovo assalto, una nuova rapina. E poi, tutto d’un fiato, lo scoppio della guerra, i nazisti in città, l’occupazione jugoslava di Trieste, le foibe. Un’esistenza vissuta da cane sciolto, scandita da un implacabile conto alla rovescia. Un romanzo palpitante in cui il giudizio – anche di fronte alle azioni più estreme – è sempre fuori scena. Con una scrittura trascinante e tagliente, Marco Balzano torna a indagare il rapporto tra individuo e collettività, tra le scelte personali e i grandi rivolgimenti della Storia. «La vita è aggredire o difendere, distruggere o prendersi cura».

Le verità spezzate
Alessandro Robecchi
Rizzoli
In libreria l’8 ottobre

Il grande regista de “Le verità spezzate”, Manlio Parrini, ha deciso di tornare dietro la macchina da presa. Celebrato da pubblico e critica, all’apice del successo aveva abbandonato il cinema perché gli sembrava “un posto senza verità”. Ma ora, superati i settant’anni, ha in testa una storia speciale: un film su Augusto De Angelis, pioniere del giallo italiano negli anni Trenta. La morte violenta di Augusto De Angelis – un uomo libero senza libertà – è, per il Maestro Parrini, un caso irrisolto, che puzza di ingiustizia e ottusa censura fascista e che oggi più che mai deve essere raccontato. Ma proprio quando il regista ha trovato un produttore per il suo progetto e avviato la stesura della sceneggiatura insieme all’amica e complice Sara De Viesti, un altro giallo irrompe nella sua vita: l’omicidio dell’anziana vedova Bastoni, proprietaria della villa adiacente a casa sua. La stampa, avida di notizie, si getta sul caso e gli inquirenti si muovono tra mille ostacoli e condizionamenti, e anche Parrini si sente attratto da questo omicidio, che gli ricorda un delitto d’altri tempi, di quelli usciti dalla penna del suo Augusto De Angelis. Un giallo di ieri che contiene un giallo di oggi, legati a doppio filo da una riflessione sui condizionamenti che tutti subiamo, sui limiti delle nostre libertà, così spesso spezzate.

È una donna che vi parla, stasera
Alba De Céspedes
Mondadori
In libreria l’8 ottobre

L’armistizio dell’8 settembre 1943 impone alla vita di Alba de Céspedes un cambiamento radicale: la scrittrice sente dentro di sé il dovere morale di «fare qualcosa per l’Italia». Con il futuro marito, il diplomatico Franco Bounous, decide di fuggire da Roma e si trova a trascorrere alcune settimane alla macchia nei boschi d’Abruzzo prima di riuscire ad attraversare il fronte e raggiungere al Sud l’Italia liberata. Grazie a questa esperienza cruciale Alba scoprirà nel popolo italiano e in particolare nella “gente d’Abruzzo” un’umanità nuova. Sotto lo pseudonimo di Clorinda, la donna-guerriera della Gerusalemme Liberata, dal novembre 1943 fino al giugno 1944 dirigerà le trasmissioni di L’Italia combatte! Da Radio Bari parlando ai «patrioti» e alle «patriote» che al Nord devono ancora convivere con l’invasore tedesco suggerisce atti di sabotaggio accanto a forme di resistenza civile; qualche mese più tardi, da Radio Napoli sollecita a riflettere sui valori da condividere nella nuova Italia per restituire l’autentico significato a parole come patria, civiltà, dignità e, soprattutto, libertà, che erano state totalmente stravolte dal fascismo. Le veline delle sue trasmissioni radiofoniche, qui accompagnate da pagine di diario e da stralci di lettere, non raccontano solo gli eventi da cui nasce la “nuova Alba”, ma anche un’esperienza che è morale e politica prima ancora che intellettuale. Ne resterà traccia nei racconti e nei grandi romanzi del dopoguerra, e fin da subito nelle pagine di «Mercurio», la rivista che lei stessa definisce un «balcone da cui guardare all’Europa e a un mondo nuovo».

L’irruzione
Enrico Saccani
Edizioni clandestine
In libreria il 10 ottobre

Seconda metà del Settecento. In una notte piovosa la gendarmeria di una piccola città fa irruzione in un palazzo, covo di una banda di malviventi. Gli eventi tragici di quella notte segnano la popolazione, che riuscirà con fatica a superarli restandone comunque profondamente segnata.

Come la neve a maggio
Lorenzo A. Angelaccio
De Tomi Editore
In libreria l’11 ottobre

Roma, 1913. Alfred Bösgel, studente tedesco, arriva nella Città Eterna per studiare arte e fuggire dalla monotonia di Mainz. L’incontro con Cesare, giovane pianista che lo seduce, lo spaventa al punto da negare la propria omosessualità: cosa che lo fa vergognare di sé stesso. Intanto, Alfred rischia di essere incastrato in un matrimonio tradizionale con Flaminia, sorella di Cesare, ma verso di lui inizia a provare un sentimento che non può più nascondere. Perché, per quanto diversi, entrambi sono anime pure e fragili: come la neve a maggio, che si scioglie nel momento in cui tocca terra.

Maghe e streghe di Italia
Pierluigi Serra
Newton Compton Editori
In libreria l’11 ottobre

Da nord a sud, alla scoperta delle donne più misteriose e affascinanti della tradizione italiana
L’Italia, come il resto d’Europa, nei secoli scorsi ha conosciuto il pugno di ferro dell’Inquisizione, che ha represso, spesso con grande violenza, le credenze e le pratiche considerate contrarie alla religione cattolica. E la prima cosa a cui si pensa quando si nomina l’Inquisizione non può che essere la caccia alle streghe. Fattucchiere, maghe, guaritrici, janas: la tradizione popolare italiana è ricca di figure femminili ammantate di mistero e magia, spesso osteggiate dalla comunità più ortodossa e non di rado finite nelle grinfie degli inquisitori. I registri dei tribunali di allora restituiscono i ritratti di donne profonde, capaci di opporsi all’autorità tirannica con fierezza e con una forza d’animo incrollabile. Da Beatrice Mullanu a Gentile Budrioli, dalle streghe di Benevento alle donne-fate della tradizione sarda: Pierluigi Serra conduce il lettore alla scoperta di queste figure a cavallo tra storia e leggenda, raccontandone le vite e mettendone una volta di più in luce il fascino immortale.
Il libro perfetto per tutti gli appassionati di stregoneria e folclore italiano

Mason & Dixon
Thomas Pynchon
Einaudi
In libreria il 15 ottobre

«Ancora una volta mi trovavo in America scoprendo, malgrado tutto, di non poter tenermene lontano, da quell’oggetto della speranza che i Miracoli possano accadere, che Iddio possa tornare ancora alle faccende Umane, che a tutte le zelanti Finzioni necessarie all’infanzia d’una specie sia dato di avverarsi…» L’astronomo Mason e il topografo Dixon, scienziati inglesi del XVIII secolo, protagonisti di questo monumentale romanzo, hanno personalità opposte: malinconico e disincantato il primo, concreto e vulcanico il secondo. Eppure, sono accomunati, oltre che dalla tendenza a bere più del necessario, dalla fede assoluta nella ragione. Lavorano in coppia in numerose ricerche astronomiche per incarico del re d’Inghilterra, e passano alla storia per aver tracciato e mappato, tra il 1763 e il 1767, il confine tra Pennsylvania e Maryland, confine non solo geografico ma anche culturale e storico quando – dopo il 1780 – divenne nell’immaginario collettivo la linea di demarcazione tra la libertà e la schiavitù, tra il progresso e la reazione, tra il passato e il futuro degli Stati Uniti. Ma quella linea esatta, pensata secondo coordinate scientifiche che non tengono conto dei caratteri del territorio, è anche un’astrazione che per Pynchon diventa emblema della violenza esercitata dagli uomini sulla natura.

Le ragazze di Urania Cottage
Stacey Halls
Neri Pozza
In libreria il 15 ottobre

Londra, 1847. In una tranquilla casa nella campagna fuori Londra vengono predisposti gli ultimi ritocchi per accogliere un gruppo di giovani donne. La casa e la sua ubicazione sono segrete, gli inservienti non si conoscono tra di loro, ma le ragazze hanno una cosa in comune: sono perdute. Rifugio per prostitute, ladre e indigenti, Urania Cottage offre una seconda possibilità di vita, riscatto, redenzione. Ma quante delle donne accolte tra quelle mura lo desiderano davvero? Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, in una villa di Piccadilly, la milionaria Angela Burdett-Coutts, una delle benefattrici di Urania Cottage, fa una scoperta che non può lasciarla indifferente. L’uomo che da dieci anni la perseguita è stato rilasciato e lei sa che è solo questione di tempo prima che si rifaccia vivo, riprendendo a tormentarla. Mentre il mondo di Angela e quello delle donne di Urania Cottage convergono in modo del tutto inaspettato, tutte loro scopriranno che la libertà ha sempre un prezzo…

Il canto della cicogna e del dromedario
Anjet Daanje
Neri Pozza
In libreria il 15 ottobre

Nello Yorkshire di inizio Ottocento, Eliza May Drayden e le sue sorelle Millicent e Helen conducono un’esistenza solitaria, segnata dalla povertà e dalla malattia, trovando la loro realizzazione nell’amore per la lettura e la scrittura. Dopo decine di rifiuti, i romanzi di Millicent ed Eliza May vengono finalmente pubblicati grazie all’utilizzo di pseudonimi maschili, ma vanno incontro a esiti opposti. Mentre il romanzo di Millicent diventa un grande successo di critica e pubblico, quello di Eliza May viene etichettato come «frutto di una mente malata» e «immorale». In undici capitoli, ognuno dei quali potrebbe essere una novella a sé stante, la storia della vita di Eliza May viene raccontata da persone che la conobbero, da biografi che ne scrissero secoli dopo, da un misterioso taccuino e da personaggi le cui vite si intrecciano con quella di Eliza. Un interesse dovuto al fatto che è stata autrice di un solo romanzo, denigrato con lei ancora in vita, ma riconosciuto come un capolavoro nei centosettanta anni dopo la sua morte. Prendendo spunto dalla vita di Emily Brontë e imitando la struttura insolita di Cime tempestose, Il canto della cicogna e del dromedario ha undici narratori che trasportano il lettore in una storia che abbraccia tre secoli. Si legge come un giallo letterario e insieme come un grandioso viaggio nel tempo.

Omicidio di Natale per Hercule Poirot
Sophie Hannah
Mondadori
In libreria il 15 ottobre

Il più grande detective del mondo, Hercule Poirot, leggendario protagonista di moltissimi romanzi di Agatha Christie, si trova alle prese con uno sconcertante mistero natalizio. È il 19 dicembre 1931. Hercule Poirot e l’ispettore Edward Catchpool sono chiamati a indagare su uno strano omicidio, avvenuto all’interno di un ospedale nel Norfolk. La madre di Catchpool, l’incontenibile Cynthia, insiste affinché Poirot e il figlio soggiornino a Frellingsloe House, una vecchia villa a picco sulla scogliera e a rischio di crollo imminente, di proprietà dei suoi amici Arnold e Vivienne Laurier, in modo da trascorrere tutti insieme il periodo festivo mentre il celebre detective belga si occupa del caso. Arnold sarà presto ricoverato nello stesso ospedale e la moglie teme possa essere la prossima vittima dell’assassino, anche se si rifiuta di spiegarne il motivo. Poirot ha meno di una settimana per risolvere il caso e prevenire altri omicidi, se vuole tornare a casa in tempo per festeggiare il Natale con il suo amico Catchpool come da programma. Intanto, qualcun altro, qualcuno di molto spietato, ha idee ben precise su come confondere le acque e neutralizzare il fiuto infallibile di Hercule Poirot. Il nuovo romanzo di Sophie Hannah, con protagonista l’indimenticabile detective, conferma l’autrice come la vera e incontrastata erede di Agatha Christie.

La notte brava di Kent e Casanova
Daniele Archibugi
Neri Pozza
In libreria il 15 ottobre

Da quando è stato trasferito da Berlino a Königsberg, il governatore Hans von Lehwaldt ha cercato ogni possibile pregio in quella cittadina affacciata sul mar Baltico. E non può dire che la sua vita non scorra serena tra le passeggiate al porto e le visite dei notabili della città, se non fosse per l’inverno pressoché perenne e il tedio infernale. Per questo, quando un giorno di fine estate del 1762, gli viene riferito che in città è in arrivo Giacomo Casanova, preceduto dalla fama di gran seduttore e spirito illuminato, l’uomo decide di invitarlo nella propria casa, e provare così ad avere per un giorno un po’ di svago. Per irretire il celebre ospite e magari convincerlo a fermarsi nella loro piccola cittadina per più di un giorno, von Lehwaldt decide di invitare i cittadini più in vista, tra i quali il noto, seppur per ragioni e meriti del tutto diversi da Casanova, Immanuel Kant. I due non potrebbero essere più distanti: Casanova è fuggito dal carcere di Venezia da sette anni e da quel momento vaga tra le corti d’Europa seducendo giovani bellissime e nobili azzimati, nel tentativo di tenere a bada la sua più grande nemica, la noia. Kant, invece, non ha mai lasciato la sua città natale e ha dedicato la vita al sapere, alla carriera accademica e ai suoi studenti, può contare su una folta schiera di fedeli amici, ma non ha mai frequentato una donna in quarant’anni. Per questo, il salotto del governatore potrebbe riservare una serata fuori dal comune. Kant e Casanova all’inizio non paiono poter trovare una lingua comune. Sarà l’enigma di Eulero Ven che da sempre ammanta di mistero lacittà di Königsberg e i suoi sette ponti a unirli in un’avventura indimenticabile e a portare l’uno a mettersi in ascolto delle passioni dell’altro, anche per una notte soltanto.

Critica della ragion pratica. Fondazione della metafisica dei costumi
Immanuel Kant
Einaudi
In libreria il 15 ottobre

«L’essere umano… deve essere trattato sempre, in ogni sua azione, come fine in se stesso». La “Critica della ragion pratica” (1788) costituisce il nucleo del pensiero morale di Kant ed è un’opera fondamentale per il suo sistema filosofico, un classico che intrattiene un dialogo sempre rinnovato con la contemporaneità. I contenuti della seconda “Critica” erano stati già in parte anticipati dallo stesso Kant nella “Fondazione della metafisica dei costumi” (1785), e per questo motivo il presente volume propone la traduzione di entrambi i testi. Oltre ad aver avviato un intenso dibattito filosofico che è stato all’origine dell’idealismo tedesco, l’etica di Kant è stata ed è tuttora un fondamentale punto di riferimento per la filosofia morale, la filosofia politica, l’antropologia, la sociologia.

L’altra Miss Bridgerton
Julia Quinn
Mondadori
In libreria il 15 ottobre

Poppy Bridgerton è fiera della sua indipendenza e ama l’avventura; si sposerà solo con un uomo intelligente, con interessi simili ai suoi. Peccato che nessuno dei giovanotti che conosce alla Stagione londinese abbia i requisiti. Durante una passeggiata solitaria sulla spiaggia, mentre è ospite da un’amica nel Dorset, s’imbatte in un covo di contrabbandieri in una grotta nascosta e, spinta dalla curiosità, entra a dare un’occhiata. La gioia per la scoperta si trasforma presto in disperazione quando due pirati la rapiscono e la conducono a bordo della loro nave, lasciandola legata e imbavagliata sul letto del capitano. Anche se ha fama di essere un pericoloso corsaro fuorilegge, in realtà Andrew James Rokesby lavora come corriere in incognito per il governo britannico e ora sta per salpare verso il Portogallo. Tutto si sarebbe aspettato tranne che di trovare una splendida donna ad attenderlo in cabina. Per mantenere la segretezza della sua missione e del suo ruolo, è costretto a portarla con sé. Quando Andrew scopre che lei è una Bridgerton, sa che probabilmente dovrà chiederla in moglie per evitare uno scandalo, anche se Poppy non ha idea che lui sia figlio di un conte, nonché vicino di casa dei suoi cugini. Mentre le scaramucce cedono il posto a un’attrazione sempre più irresistibile, il segreto di Andrew viene rivelato: basterà dichiararsi, aprendo il proprio cuore, per conquistare quello di Poppy.

Il segreto di Mandylion
Marcello Ciccarelli
Bruno Di Marco
Newton Compton editori
In libreria il 15 ottobre

Roma, 1210. Ancora sconvolto per gli orrori a cui ha assistito durante il sacco di Costantinopoli, il giovane converso Ventura viene inviato a Roma, per aiutare nella ristrutturazione dell’abbazia delle Tre Fontane. Presso la bottega del campanaro Flogisto, che deve realizzare le campane dell’abbazia, Ventura conosce una misteriosa giudea di nome Nera, di cui si innamora. Nera e Flogisto, però, hanno un segreto: sono dei ladri di manoscritti. E proprio la loro abilità nei furti finisce per coinvolgere tutti e tre in un complotto volto ad arginare lo strapotere del cardinale Pelagio Galvani, legato pontificio a Costantinopoli che traffica in reliquie e che potrebbe avere avuto un ruolo oscuro nell’assedio della città. La missione? Rubargli il misterioso Mandylion, il velo leggendario su cui è impressa l’effigie di Gesù. Accompagnati dal geniale matematico Leonardo Fibonacci, che si unisce a loro nella speranza di mettere le mani su un prezioso e introvabile trattato di geometria di Euclide, Ventura, Nera e Flogisto partono per Costantinopoli, pronti a rischiare la vita per impossessarsi del cimelio…

Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.