Case Editrici Novità in libreria

TSD consiglia: le novità in libreria dal 15 al 30 giugno

Tanto gentile e tanto onesta pare. La donna nel Medioevo
Marco Vozzolo
Ali Ribelli editore
In libreria il 15 giugno

“Se alzate lo sguardo verso le stelle, puntate verso Venere. Lassù, a distanza di migliaia di anni luce, c’è una formazione che prende il nome di Trotula Corona. Pensate, ha un diametro di ben 145 km. E se è vero il detto che chi non ha la luce dentro non diventerà mai una stella, allora sappiate che la protagonista della storia che sto per raccontarvi, come anche tutte le altre portate alla luce in questo libro, l’avevano eccome la luce dentro. Stiamo parlando della prima ginecologa conosciuta nella storia. Immaginate di trovarvi nella sua epoca! Le sue vedute sulla cura e l’igiene del corpo femminile, rivoluzionarie per il periodo storico, verranno racchiuse nei trattati Trotula major e Trotula minor. La sua storia, vedrete, vi appassionerà.”

La lanterna di Diogene
Alfredo Panzini
Elliot
In libreria il 15 giugno

In un “ardente pomeriggio” dell’11 luglio, il protagonista varca Porta Romana a Milano (città dove “è necessario possedere un sistema nervoso fabbricato appositamente”) su una vecchia bicicletta per raggiungere Bellaria, paese sull’Adriatico. Bellaria è per Panzini meta ideale in cui si è conservata una sorta di genuinità, un luogo ameno impermeabile al degrado della modernità, in cui l’uomo può ancora vivere in armonia. È un viaggio alla ricerca delle origini, del buono e del bello, laddove secondo l’autore è ancora possibile ritrovarli. Definito «un giovane Holden sulla riviera, furbo e sarcastico» da Pier Vittorio Tondelli, un narratore raffinato da riscoprire racconta di un viaggio in bicicletta da una Milano infuocata fino all’Adriatico.

Amare note. Scherzo su Mozart e Rossini
Matteo Della Rovere
La Lepre Edizioni
In libreria il 17 giugno

Bassa Romagna, 1800. Marietta, governante del maestro Amedeo Gasperini, ha una malsana relazione con Gioacchino Rossini, allievo di Amedeo, indisciplinato e arrogante. Gioacchino sa che il maestro Gasperini è in realtà Mozart, fuggito da Vienna, e lo obbliga a scrivere per lui delle opere, minacciandolo di rivelare la sua identità. Marietta cerca di liberare il maestro da Gioacchino, e quest’ultimo con un sotterfugio la fa allontanare. Amedeo, ora malato di demenza precoce, va a cercarla. Rischiano di morire entrambi, ma vengono salvati fortunosamente. Anni dopo, il maestro, preoccupato per il futuro di Marietta, dà a Gioacchino tre nuove opere in cambio di denaro. Durante la consegna dell’ultima opera a casa del maestro scoppia un incendio. Amedeo muore. Gioacchino salva Marietta dalle fiamme, poi fugge. Infine, si scopre che Marietta, provvista di un grande talento, è la vera autrice di quelle opere.

La casa della colpa. La saga della famiglia Morelli vol. 2
Valeria Galante
Mondadori
In libreria il 18 giugno

Continua la saga della famiglia Morelli, un’epopea ispirata a fatti realmente accaduti che diventa grande affresco dell’Italia nei decenni più significativi della storia contemporanea.

Napoli, inizio del Secolo breve. È ormai un anno che Giuseppina, ultima mater familias dei Morelli, è chiusa in carcere con l’accusa di aver scaraventato dalle scale il vecchio marito Alfonzo. Giuseppina si dichiara innocente, ma non ha prove per dimostrarlo. Quando grazie a un insperato aiuto riesce a uscire, tra le pareti della casa di famiglia trova affetti e altrettante tensioni, a cominciare dalle quattro figlie, diversissime l’una dall’altra: Angela è austera, poco socievole, e non crede all’innocenza della madre; Genoveffa è la donna di casa, petulante, grassa, brava a cucinare; Maddalena è intelligente e inquieta, forte e forse fin troppo determinata; Adelaide è bellissima ma schiava dei sensi e delle passioni. E poi c’è Eduardo, l’ultimogenito, a cui Giuseppina si lega in modo viscerale, forse eccessivo. Sulla casa sembra però pesare una tenace, ereditaria colpa indefinita, e le donne della famiglia Morelli pian piano scivoleranno lontano, molto lontano, nel corpo come nell’anima, rinnegando affetti, amori e spesso – troppo spesso, purtroppo – i loro stessi desideri. E intanto, la Storia scorre insieme e attraverso loro, con Napoli che si trasforma, il progresso che incede e divora e poi il fascismo che muterà per sempre il volto dell’Italia, anche a chi è distante dalle trincee della guerra.

Luci sulla città. Un’inchiesta per Matilde Serao
Massimiliano Virgilio
Feltrinelli
In libreria il 18 giugno

Napoli, fine Ottocento. Quando gli ingranaggi della rotativa sbuffano, vuol dire che si va in stampa. Cuore pulsante del giornale è Matilde Serao, per tutti: ’a signora. Alle sue dipendenze ci sono un tipografo troppo affezionato al gioco d’azzardo e un caporedattore cui spetta l’ingrato compito di mediare tra lei e il marito, il direttore Edoardo Scarfoglio. Con Edoardo, infatti, la relazione vacilla tanto sul piano sentimentale quanto su quello editoriale: per lui “Matildella” dovrebbe privilegiare articoli di cultura o costume, e tralasciare le inchieste sul campo. Di tutt’altro avviso è Eleonora Duse, grande amica e attrice “Divina”, che spesso la rimprovera ed esorta a emanciparsi dalle pretese del consorte. Adesso però non c’è tempo per beghe d’amore e confidenze: il mestiere chiama. In un vicolo è stato ritrovato il cadavere di un socialista: intorno all’omicidio si aggrovigliano oscure trame e inoltre, per Matilde, quel morto è anche una questione privata. Mentre le autorità sembrano seguire piste false o tendenziose, ’a signora dovrà inoltrarsi nei bassifondi che il governo vorrebbe demolire – tra speculatori senza scrupoli e sciagurati che si indebitano al lotto clandestino – per svelare il mistero che si cela dietro il delitto. Con uno stile raffinato che intreccia romanzo popolare e commedia gialla, Massimiliano Virgilio restituisce ai lettori l’incredibile figura di Matilde Serao, prima donna a fondare e dirigere un quotidiano in Italia, trasformandola in una novella detective alle prese con luci e ombre di una Napoli che sta per vendersi l’anima. Perché quando gli interessi dei pochi insidiano il bene dei molti, l’imperativo resta sempre e soltanto uno: raccontare la verità. “Il mio mestiere è raccontare la verità.”

La strana gioventù. Una generazione ribelle nella San Pietroburgo del 1862
Marco Noccioli
Edizioni Efesto
In libreria il 18 giugno

Orazio Torriani si reca per motivi di lavoro a San Pietroburgo. Siamo nella primavera del 1862. Mentre è intento a realizzare la nuova Sala di lettura della Biblioteca Imperiale, entra per caso in contatto con una strana gioventù. Sono ragazzi e ragazze che fanno della coerenza la loro bandiera: ciò che si fa nella vita traduce la propria scommessa esistenziale. Contestano la famiglia, la scuola, la morale. Mettono in discussione tutto: dai fondamenti teorici e religiosi, all’organizzazione dello Stato e della società, fino alle abitudini quotidiane, al modo di vestire e di acconciarsi. E, infatti, le ragazze indossano occhiali da sole, hanno i capelli corti, fumano; i ragazzi si fanno crescere i capelli e amano i copricapo a tesa larga. Leggono e distribuiscono stampa clandestina; organizzano cooperative e scuole gratuite per analfabeti; aderiscono ai gruppi rivoluzionari che rivendicano “terra e libertà” per i contadini. Cominciano a vivere nelle comuni, discutono di socialismo, di emancipazione dei servi e di liberazione della donna. La loro è una vicenda costellata da manifestazioni di piazza, scontri con la polizia, strani incendi, spie e traditori.

Il quadro perduto di Van Gogh
Jonathan Santlofer
Newton Compton
In libreria il 18 giugno

Per anni si è vociferato che, prima della sua morte, Vincent van Gogh avesse completato un ultimo autoritratto. Curatori e storici dell’arte hanno coltivato la speranza che questa voce fosse vera, ma nel tempo anche loro sono stati costretti ad ammettere che forse si trattava solo di una leggenda. Luke Perrone, pronipote dell’uomo che rubò la Gioconda, e Alexis Verde, figlia di un noto ladro d’arte, rintracciano però il famigerato autoritratto, che diventa l’oggetto del desiderio di molti. Così, quando pochi giorni dopo il dipinto scompare, i due si uniscono all’agente dell’Interpol John Washington Smith in una pericolosa ricerca che non solo farà luce sugli ultimi giorni del tormentato artista olandese, ma li trascinerà nel lato più oscuro della Storia. Sotto quella tela si nasconde qualcosa di malvagio, qualcosa pur cui molti sarebbero disposti a uccidere.  Una storia d’arte e vite rubate, di bellezza e tenebre.

Alla follia
Suat Dervis
Crocetti Editore
In libreria il 18 giugno

Istanbul, anni Quaranta: Celile è una trentacinquenne sposata da dieci anni con Ahmet, ambizioso imprenditore che ancora non si è affermato ma che vorrebbe speculare sull’economia di guerra. Celile è nata in una famiglia di alti funzionari ottomani, ormai decaduti, ed è cresciuta in uno yali, uno di quegli eleganti ma fatiscenti palazzi sulle rive del Bosforo. Ahmet le fa conoscere il milionario Muhsin e tra i due scoppia la passione. Divisa tra due uomini che vogliono possederla, Celile tenta di vivere una vita fedele a sé stessa, amaramente consapevole dei limiti che le vengono imposti come donna. “Alla follia” segna l’esordio in lingua italiana della scrittrice e attivista femminista Suat Derviş. La sua rappresentazione sensibile e sorprendentemente moderna di una storia d’amore è una critica pungente alle convenzioni del patriarcato.

Il nostromo
Maria Giovanna Fantoli
Ares editore
In libreria il 18 giugno

Giorgio Ferro amò il mare. Si imbarcò giovanissimo come mozzo e seguì la carriera di marinaio fino a divenire nostromo. Visse sulla nave scuola Amerigo Vespucci e a bordo di incrociatori e di sottomarini. La sua umanità si dispiegò pienamente, sempre alla ricerca di un incontro significativo che desse senso alla sua esistenza. Per amore della famiglia tornò sulla terra ferma. Il dolore per il distacco avrebbe potuto piegarlo e invece fu un nuovo inizio grazie all’incontro con don Luigi Giussani. I frutti di bene derivati da quell’amicizia sono descritti in questo libro.

I medici di Auschwitz
Bruno Halioua
Giunti
In libreria il 19 giugno

L’inferno in terra che è stato Auschwitz-Birkenau, il più famigerato dei campi nazisti, continua a porre domande alle quali è ancora necessario trovare una risposta. Sembra incomprensibile che dei medici abbiano potuto prendere attivamente parte allo sterminio o realizzare sadiche sperimentazioni sui prigionieri. Ed è incredibile che i medici deportati siano riusciti a curare i malati in quella situazione di continui compromessi con i comandanti. Bruno Halioua, medico e nipote di un ebreo polacco deportato ad Auschwitz, ha raccolto una rassegna di testimonianze che delineano i protagonisti di questa immane tragedia. Da una parte troviamo i medici SS, direttamente coinvolti nel processo di selezione e nel massacro di più di un milione di persone; dall’altra, i medici deportati, costretti a collaborare eppure determinati a curare i pazienti, a costo di mentire o di falsificare, nascondere la verità; prima ancora, le vittime, con le loro storie e il loro doloroso vissuto. Un affresco tanto minuzioso quanto inquietante della psicologia umana, tra follia omicida e dilemmi angosciosi, affrontati nella speranza di sopravvivere senza perdere la dignità.

I vichinghi
Jean Renaud
Giunti
In libreria il 19 giugno

Dai nordici che hanno idealizzato la figura dei Vichinghi come grandi eroi romantici agli americani che celebrano l’esploratore Leif il Fortunato ai russi che invocano gli antenati Variaghi, l’immaginario mitologico che cinge i prodi avventurieri del Nord svela una narrazione stereotipata, frutto di evocazioni letterarie e distorsioni storiche che sono andate via via dilatandosi. Al variare di epoche e latitudini, infatti, i Vichinghi cambiano vesti e diventano i protagonisti di saghe epiche, manga, film o serie TV. Ma conosciamo realmente questi personaggi leggendari, che a volte sono parodiati dai fumetti e altre idolatrati come guerrieri coraggiosi, assetati d’avventura? Per esempio, furono solo degli invasori e dei predoni? È vero che scoprirono l’America prima di Colombo? Indossavano realmente elmi cornuti e bevevano dai crani, in abiti sporchi e trasandati? E, ancora, facevano sacrifici umani, avevano degli schiavi, apprezzavano l’arte? Esisteva tra di loro la parità di genere? Attingendo direttamente alle fonti archeologiche e storiche più significative e autorevoli, Jean Renaud intreccia una narrazione avvincente che demolisce i luoghi comuni sui Vichinghi e tratteggia gli autentici lineamenti di un popolo ormai entrato nel mito.

Viva
Patrick Deville
Nottetempo
In libreria il 21 giugno

Nel 1937 sbarcano a Tampico Trockij e sua moglie Natalia: il pittore muralista Diego Rivera ha convinto il presidente Lázaro Cárdenas a fornire un visto al proscritto in fuga dai sicari di Stalin; sarà Frida Kahlo a ospitarli, nella sua casa blu. Un anno prima, nel 1936, era arrivato in Messico anche lo scrittore britannico Malcolm Lowry, che qui passerà dieci lunghissimi e tormentatissimi anni a scrivere il suo vertiginoso “Sotto il vulcano”. Senza che i due si incontrino mai, la vita di Trockij, “colui che agisce nella Storia”, e quella di Lowry, “colui che non agisce”, si intrecciano tra loro e con quelle di altre figure centrali nelle rivoluzioni politiche, artistiche e culturali del Ventesimo secolo. Oltre a Frida Kahlo e Diego Rivera, in questo viaggio incrociamo la fotografa Tina Modotti, l’enigmatico B. Traven e le sue innumerevoli identità, il pugile poeta Arthur Cravan, André Breton e Antonin Artaud alla ricerca dei Tarahumara. Ma anche Sandino, Majakovskij, Siqueiros, Orozco e un giovane Ernesto Guevara. “Viva” illumina vite divise tra passione e rivoluzione, arte e politica, lotta per la libertà e ferocia della Storia. In una spirale di racconti e immaginazione, tra sogni e ideali, incontri memorabili e strane coincidenze, Patrick Deville dipinge un eccezionale affresco dello straordinario fermento rivoluzionario che infiamma il Messico negli anni Trenta del Novecento.

La sirena di Posillipo
Paolo Jorio
Rizzoli
In libreria il 25 giugno

Dicembre 1586. Nella s sublime cornice del golfo di Posillipo, dove il rosso della lava incontra il blu del mare, viene alla luce Adriana Basile. Il talento è una questione di sangue, per i Basile: Adriana, infatti, oltre a una bellezza fuori dal comune, rivela prestissimo una voce capace di ammaliare come il canto di una sirena, mentre il fratello maggiore, l’introverso Giambattista, passa le giornate a scrivere, la testa tra le nuvole. La Napoli secentesca, culla di nuove arti e metropoli labirintica, è il palcoscenico perfetto per entrambi: Giambo abita il mondo della letteratura e porta il peso di un segreto inconfessabile; Adriana, volitiva e determinata a raggiungere la gloria, cresce diventando la cantante più contesa dai potenti del tempo. Ma a turbare la partitura del suo destino arriva Angela, un’orfana affidata alle suore, che si guadagna da vivere cantando nelle taverne. Non potrebbero essere più diverse, lei e Adriana – sfacciata e carnale l’una, altera e indecifrabile l’altra –, ma il comune talento per la musica sarà la scintilla di una rivalità violenta, che nulla potrà fermare.

Il dono della pioggia
Tan Twan Eng
Neri Pozza
In libreria dal 25 giugno

Malesia, 1939. Philip Hutton è un ragazzo di sedici anni. Per metà cinese e per metà inglese, si sente estraneo a entrambe le culture e anche alla città di Penang, dove vive come uno straniero tra la sua gente. Se le ragioni della lingua e del sangue non arrivano a colmare il vuoto esistenziale di Philip, l’amicizia lo porterà a guardare al mondo con occhi diversi, grazie all’incontro con Hayato Endo. Endo, maestro di Aikido, introduce il ragazzo ai segreti di questa disciplina, insegnandogli anche i rudimenti della cultura e della lingua giapponese. Una nuova conoscenza che, nel cuore di Philip, è destinata a fare più male di una spada. Succede quando i giapponesi invadono la Malesia e il suo sensei dimostra di non essere un uomo buono e disinteressato ma una spia al soldo del nemico. Per Philip è la catastrofe. Costretto a collaborare con i giapponesi per difendere la propria famiglia, il ragazzo non ha nessun’altra possibilità che quella di cercare nella resistenza clandestina il suo riscatto. Un lavoro sotterraneo e pericoloso grazie al quale il giovane Hutton riesce a salvare moltissime vite dalla furia degli invasori e, finalmente, a trovare sé stesso.

My Lady Jane
Cynthia Hand, Brodi Ashton, Jodi Meadows
Piemme
In libreria il 25 giugno

Edward è il re d’Inghilterra. Ed è anche sul punto di morire, condizione non del tutto adeguata a un sedicenne che preferirebbe assaporare il suo primo bacio e non pianificare la linea di successione alla corona. Jane , o meglio Lady Jane Grey, è la cugina di Edward, ma alla vita di corte e al solo pensiero di un possibile marito preferisce immergersi tra le pagine dei suoi amati libri. Purtroppo per lei, Edward ha pensato proprio a Jane per il matrimonio che garantirà alla corona di restare in famiglia. Guildford è lo sposo prescelto, ed è un E∂ian. La sorte ha benedetto gli E∂ian (o maledetto, a seconda del punto di vista) donando loro il potere di passare da una forma umana a una animale, e Guildford trascorre le ore dall’alba al tramonto come nobile destriero. Mentre l’attrazione e la tensione saranno sempre più difficili da governare per entrambi, anche il cuore del regno sarà messo a dura prova. Con Jane sul trono, gli imprevisti e le cospirazioni sono dietro l’angolo. Peccato che nessuno abbia davvero capito che Jane è molto più della classica damigella in pericolo…
My Lady Jane sarà presto una serie originale su Prime Video!

Delitto al Palatino
Andrea Frediani
Newton Compton
In libreria il 25 giugno

La prima indagine di Quinto Aurelio Simmaco 357 d.C. Roma nasconde un cuore oscuro, e il giovane Simmaco sa che spetta a lui addentrarvisi e far luce. Riuscirà a risolvere un caso da cui dipende il destino di Roma? Nell’aprile del 357 d.C. Roma, da tempo trascurata dagli imperatori, torna al centro della scena: il sovrano cristiano Costanzo II, figlio di Costantino il Grande, giunge in visita per celebrare i suoi vent’anni di regno. Il prefetto dell’Urbe e il senato, già alle prese con le lotte tra cristiani e pagani, e anche tra gli stessi cristiani già divisi in fazioni, devono fare in modo che tutto fili liscio. Ma proprio durante la sfilata trionfale dell’imperatore, un atroce delitto a sfondo religioso turba l’atmosfera di festa. L’imperatore ne è sconvolto e concede appena due giorni al prefetto per risolvere il caso, prima di colpire con provvedimenti punitivi il partito pagano. Ma più rapido si muove il giovanissimo Quinto Aurelio Simmaco, rampollo di una delle famiglie aristocratiche pagane più in vista della città. Con l’aiuto dell’enorme goto Wolfram e della nobile Livia, sua promessa sposa convertita al cristianesimo, affronta una corsa contro il tempo e una serie di pericoli e sfide, spingendosi fin nei bassifondi della Suburra per tentare di salvare l’onore dei pagani e, con esso, la tradizione che ha reso Roma il centro di un impero grande e invincibile.

Il filo scarlatto
Laurie Lico Albanese
Einaudi
In libreria il 25 giugno

Isobel ha il dono di «vedere» i colori: la voce della madre è un torrente di zaffiro screziato di smeraldo, quella del padre un morbido caramello e la lettera «A» è scarlatta, da sempre. Crescendo, Isobel impara a domare il suo talento per creare ricami straordinari. E quando si trasferisce a Salem, nel Nuovo Mondo, insieme a un marito con il vizio dell’oppio, e incontra un affascinante e tormentato giovane scrittore di nome Nathaniel, l’ago diventa la sua risorsa più preziosa. Con strepitosa inventiva Laurie Lico Albanese ci regala il ritratto della musa immaginaria che avrebbe ispirato a Hawthorne la protagonista di “La lettera scarlatta”. Isobel e Nat s’incontrano a Salem nel 1829, più di un secolo dopo i famosi processi alle streghe di cui fu teatro la cittadina. Eppure, sotto la superficie di florida compostezza di quel piccolo porto sull’oceano, serpeggiano ancora le tensioni tra i discendenti di accusatori e accusate. Isobel, dal canto suo, ha i capelli rossi proprio come la trisavola Isobel Gowdie, condannata per stregoneria in Scozia nel Seicento e sfuggita per un soffio all’impiccagione. E proprio come lei, vede esplosioni di colore là dove gli altri sentono solo parole o leggono le nere lettere dell’alfabeto. La madre, che le ha insegnato l’arte del ricamo, le ha sempre detto di non parlare del suo dono dei colori con nessuno, per non destare sospetti, e piano piano Isobel capisce che forse il suo era un invito più generale alla cautela. Quando lei e Nat s’incontrano, entrambi combattuti tra segreti e aspirazioni, le parole del giovane scrittore le appaiono di un regale rosso e oro, un richiamo potentissimo, soprattutto dopo che il marito si è imbarcato per andare in cerca dell’elisir di lunga vita. Costretta a cavarsela da sola, a fidarsi unicamente del suo ago, Isobel dovrà fare i conti con la rigida società di Salem, dove non tutti sono considerati americani alla stessa stregua. Ad aprirle definitivamente gli occhi su questo punto sarà la sua vicina Mercy, figlia di una schiava liberata. Nell’immaginare un retroscena fittizio per “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne, Laurie Lico Albanese tesse un grande e compiuto arazzo della società americana di inizio Ottocento, mettendo però al centro le donne, con la loro solidarietà e forza creativa.

Un omicidio a Baker Street
Lee Jackson
Newton Compton
In libreria il 25 giugno

Nel buio dei sotterranei londinesi si nasconde uno spietato assassino. Londra, 1864. Sull’ultimo treno notturno della neonata metropolitana appena entrato nella stazione sotterranea di Baker Street, viene trovato il cadavere di una giovane donna. La poveretta è stata strangolata e abbandonata in una carrozza di seconda classe. Sul posto interviene l’ispettore Decimus Webb, che subito comincia a muoversi nei sobborghi della Londra vittoriana a caccia di indizi. Le sue ricerche lo conducono all’Holborn Refuge, una struttura che accoglie le cosiddette “donne perdute”, dove incontra la domestica Clara White. Ed è proprio attorno a questa apparentemente onesta e rispettabile lavoratrice che Webb scopre una fitta ragnatela di segreti e intrighi, che sembrano espandersi fin nel sottosuolo, nel dedalo di tunnel della metropolitana. Per risolvere il mistero dell’omicidio sul treno, l’ispettore dovrà innanzitutto capire chi è davvero Clara White: una possibile vittima o la sospettata numero uno?

Le calde mani degli spiriti
Katherine Arden
Mondadori
In libreria il 25 giugno

Fiandre, gennaio 1918. Laura Iven, esperta infermiera da campo, è stata ferita e rimandata in patria, in Canada. Il fratello Freddie però è rimasto a combattere nell’inferno della Grande Guerra. Quando la donna riceve una scatola con i suoi effetti personali, ma nessun telegramma che ne dichiari la morte, capisce che qualcosa non quadra. Decisa a scoprire la verità, si offre come volontaria e torna in Belgio, dove si mormora di una trincea infestata dagli spettri e di un locandiere il cui vino offre il dono dell’oblio. Freddie potrebbe essere sfuggito alla morte in battaglia solo per finire preda di qualcosa – o qualcuno – ancora peggiore? Novembre 1917. Freddie Iven si sveglia dopo un’esplosione e si ritrova intrappolato sotto le macerie di un bunker assieme a un soldato nemico ferito. I due uniscono le forze e riescono a trovare una via d’uscita. Nulla potrebbe convincerli a tornare nel cuore della carneficina, a spararsi addosso. Si rifugiano così presso un uomo misterioso che sembra avere il potere di far scomparire l’inferno delle trincee. Tra piogge di colpi e fantasmi che si mescolano ai vivi, i traumi nascosti di Laura e Freddie si risvegliano. Sta ai due decidere se il loro mondo merita di essere salvato o se non sia meglio lasciarselo alle spalle.

L’enigma del cabalista
Marcello Simoni
Newton Compton
In libreria il 25 giugno

Anno Domini 1307. Mentre l’Ordine del Tempio è in procinto di sgretolarsi sotto le accuse di eresia, Basilio Cacciaconti, templare rinnegato, si reca a Napoli per condurre un’indagine dagli aspetti quantomai singolari. Il ritrovamento di un antico talismano e dell’uomo che ne sarebbe in possesso. Un’impresa non semplice, dal momento che la persona alla quale Basilio deve dare la caccia è l’ebreo Malachia Vinelles, un mago cabalista tenuto prigioniero nelle segrete del convento di San Domenico, sede dell’Inquisizione. L’unico modo di comunicare con lui è attraverso la giovane figlia Samira, alla quale è stato dato il permesso di recare visita al padre. Il Cacciaconti, tuttavia, non è il solo a muoversi su questa complicata scacchiera. Altri ambigui personaggi sembrano interessati quanto e forse più di lui a mettere le mani sullo sfuggente cimelio, misurandosi in un pericoloso gioco d’intrighi in una Napoli angioina dalle suggestive atmosfere gotiche e francesi, tra inseguimenti nelle vie sotterranee e gli agguati di un insidioso assassino chiamato Grimuche. Ma la minaccia più grande si nasconde forse dietro l’ombra del cabalista. O di Samira stessa, che per misteriose ragioni accetterà senza indugio di mettersi al servizio di Basilio.

Sarà quel che sarà
Jean-Michel Guenassia
Salani
In libreria il 25 giugno

Tra amori perduti, destini tragici e appuntamenti mancati in uno scenario di sconvolgimenti sociali e politici, Sarà quel che sarà è anche l’epopea di un secolo, di una gioventù sconvolta da tre guerre, di donne che lottano per sottrarsi a un destino già segnato e di chi ambisce a cambiare se stesso e il mondo.
La verità è che non prendiamo mai una decisione contraria a ciò che siamo perché quella decisione è la nostra storia.
Un affresco familiare degli anni Trenta del Novecento in cui, come in un film in bianco e nero, scorrono le vicende di Georges e Irène, dei loro figli e degli inseparabili amici dei ragazzi che andranno a comporre quello che Guenassia chiama ‘il quartetto di Saint-Maur’. Daniel, militare che finisce immischiato nella guerra d’Algeria, tema imprescindibile per l’autore che in Algeria è nato. Marie, restauratrice delle tante vetrate antiche di chiese e consimili devastate dalla Seconda guerra mondiale. Arlène, che brilla quasi da protagonista della storia, con la sua ambizione di diventare ingegnere nucleare in un campo e un’epoca a predominio maschile. E Thomas che trova nella poesia l’unica consolazione.

Le ragazze della Singer
Ana Lena Rivera
Piemme
In libreria il 25 giugno

Quattro generazioni di donne legate dal segreto della più famosa macchina per cucire.

A volte un solo oggetto può raccontare una grande storia e unire le persone oltre il tempo. Un matrimonio senza amore è l’unica via d’uscita dalla miseria per Aurora, bisnonna di Alba… e una macchina per cucire Singer, usata, ricevuta come regalo di nozze, diventerà il simbolo del suo riscatto. Quella Singer, un semplice oggetto, avrà però un valore particolare per Aurora, tanto che verrà tramandata di generazione in generazione… fino ad arrivare ad Alba. Sua madre, Ana, la custodisce gelosamente, finché un giorno Alba gliela chiede in prestito per un progetto artistico. Ana capisce allora che è arrivato il momento di raccontarle la vera storia di quella vecchia Singer e il suo terribile segreto, che ha gravato come una minaccia sulla vita di Aurora. Un segreto che le trasporterà in un viaggio a ritroso nel tempo, in una vicenda famigliare fatta di amori, tragedie, cuori spezzati e grandi sogni e, come spesso accade, nella Storia più grande.

I demoni di Pausilypon. La prima indagine di Publio Virgilio Marone
Giuseppe Imperatore
Harper Collins
In libreria il 25 giugno

Neapolis, 22 a.C. Dalla vasca delle murene di una lussuosa villa situata nella meravigliosa località di Pausilypon affiora una carcassa umana. È del ricco e spregevoleeques romano Lucio Popilio Lepido, ospite del proprietario della villa, il cavaliere Publio Vedio Pollione, più feroce del morto. Pollione e Lepido non sono gli unici equites di Pausilypon: altri cinque loro sodali, con cui hanno sancito un patto segreto, si sono dati appuntamento nella dimora per un simposio. A pochi giorni – non è un caso – dall’arrivo in città dell’imperatore Augusto. Accanto al corpo di Lepido, un messaggio oscuro. Una minaccia? Un avvertimento? È possibile che l’assassino non voglia fermarsi? E chi può essere il nemico degli equites? Un avversario politico? O uno degli schiavi trattati come bestie? Pollione ha un’idea: rivolgersi al più grande poeta di Roma, il vate Publio Virgilio Marone, che a Neapolis sta componendo gli ultimi libri dell’Eneide. E Virgilio accetta di indagare, con i suoi inseparabili collaboratori: lo scriba Proculo, svelto di mente e di lingua, e Petelia, forte nel corpo e nello spirito. Sarà una battaglia all’ultimo sangue. Un viaggio spietato nei grandi enigmi della vita e della morte. Nei secoli Virgilio è stato raffigurato come poeta del circolo di Mecenate, come mago capace di profetizzare l’avvento di Cristo, e naturalmente come guida di Dante nei gironi infernali e nelle balze del Purgatorio. Ma mai, fino a ora, come detective. Lo fa Pino Imperatore, capace di costruire un mystery pieno di tensione, di ricreare le luci e le ombre della Roma di Augusto, di mettere in scena personaggi indimenticabili, che siano realmente esistiti o inventati dalla sua penna. Senza ovviamente rinunciare all’elegantissima ironia che lo ha reso uno degli autori più amati del nostro tempo.

Fuggitivi: Mercenari nazisti nella guerra fredda
Danny Orbach
Bollati Boringhieri
In libreria il 25 giugno

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Alleati giurarono di dare la caccia ai criminali di guerra nazisti «fino ai confini del mondo». Nella realtà, molti di loro non solo sfuggirono alla caccia, ma riuscirono semmai a rifugiarsi negli ingranaggi della guerra fredda, protetti dall’Occidente in cambio del loro aiuto nella lotta contro il comunismo.
Reinhard Gehlen, fondatore dell’intelligence della Germania Ovest, accolse gli agenti delle SS nell’ovile, sopravvalutando le loro presunte capacità. La decisione, poco lungimirante, rischiò di compromettere la sicurezza nazionale, poiché il KGB scoprì presto che gli agenti nazisti erano facili da smascherare e da corrompere. Ma Gehlen non era stato certo l’unico a perseguire questa cinica strategia; i servizi segreti americani, sovietici, francesi e israeliani, nonché le organizzazioni nazionaliste e i movimenti indipendentisti si servirono tutti di ex agenti del Terzo Reich, considerati di insuperabile affidabilità.
Infiltrati nei servizi di intelligence di tutto il mondo, i fuggitivi nazisti divennero pertanto trafficanti d’armi, spie, assassini e mercenari indipendenti, svolgendo ruoli cruciali nella guerra sotterranea tra le superpotenze. Dai ristoranti tedeschi di lusso ai porti jugoslavi infestati dai contrabbandieri, dai rifugi fascisti nella Spagna di Franco alle case sicure di Damasco e ai country club egiziani, queste spie crearono una fitta rete di influenza e di informazioni, diventando un ingrediente unico e infiammabile nelle lotte clandestine del dopoguerra.
Grazie a rivelazioni appena desecretate provenienti dal Mossad e da numerosi archivi riservati, lo storico Danny Orbach rivela in Fuggitivi una storia a lungo dimenticata, descrivendo lo stupefacente cast di personaggi che ha fatto da sfondo alla guerra fredda. Avvolta nella segretezza ufficiale, offuscata dal mito e dalla propaganda, la straordinaria storia di questi agenti nazisti non era mai stata raccontata in modo così efficace.

Chiunque nasce a morte arriva
Bruno Vitiello
Giunti
In libreria il 26 giugno

Roma, 1517. Due spie del Papa vengono trovate morte a pochi giorni di distanza. Non ci sono tracce di ferite né di avvelenamento. Leone X vuole affidare le indagini a uomini di fiducia che possano, senza dare nell’occhio, indagare nei vicoli e nelle osterie più malfamate come nei più lussuosi palazzi della città, seguendo l’unica pista disponibile: una meretrice che è stata vista fuggire dal luogo in cui è stato scoperto l’ultimo cadavere. L’incarico ricade così su Raffaello, noto donnaiolo nonché il pittore più richiesto del momento, Michelangelo, il genio introverso che si è già distinto per il suo acume investigativo, e infine Paracelso, medico e alchimista svizzero famoso per i suoi metodi rivoluzionari. I tre si troveranno a perlustrare l’Urbe in lungo e in largo visitando ospedali e postriboli, tuguri e ville patrizie, partecipando a banchetti e a misteriose operazioni alchemiche. Ma non sarà facile scoprire la verità nella sordida Roma papale, dove congiure e corruzione sono all’ordine del giorno e l’Inquisizione è pronta a scatenare la sua forza contro ogni sospetto di stregoneria. Chi o che cosa ha ucciso le migliori spie del Papa? Si tratta di veneficio oppure di sortilegio? I tre improvvisati investigatori dovranno fornire una risposta per la salvezza di Leone X e della Chiesa stessa, prima che sia troppo tardi… Dopo “I delitti dell’anatomista” Vitiello torna con un nuovo giallo storico dalle atmosfere ancora più cupe. Un avvincente intrigo dalla sorprendente risoluzione.

Come l’arancio amaro
Milena Palminteri
Bompiani
In libreria il 26 giugno

Agrigento, 1960. Carlotta ha trentasei anni ed è convinta che nessuna persona amata possa rimanerle vicino: suo padre è morto la notte in cui lei nasceva, la sua adorata bambinaia se n’è andata quando lei era piccola e sua madre è sempre stata simile a un’algida istitutrice. Cresciuta durante il Ventennio e la guerra in una Sicilia dove da sempre tutto cambia per rimanere immutato, Carlotta ha imparato che il solo modo per non soffrire è annoiarsi con pazienza. Così, dopo gli studi di legge, anziché lottare per diventare avvocato si è rinchiusa a lavorare all’Archivio notarile. Ma il destino ci insegue anche se noi ci nascondiamo: è proprio uno dei polverosi documenti dell’Archivio a rivelarle la terribile accusa rivolta da sua nonna paterna a sua madre, di non averla partorita ma comprata. Carlotta comincia un’indagine che la porterà a scoprire le radici della rabbia e della sete che per tanti anni ha cercato di mettere a tacere.
Sarraca (Agrigento), 1924. È inutile essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato. Mentre da Roma scende l’onda nera del fascismo, la diafana Nardina sposa il nobile Carlo Cangialosi ma non riesce a rimanere incinta, e questa colpa si allunga su di lei come un’ombra. E la bellissima e selvatica Sabedda, umile serva, si trova in grembo un figlio che non potrà sfamare. I percorsi di queste due ragazze si intrecceranno grazie al piano scellerato ordito da Bastiana, madre di Nardina, e dal campiere don Calogero, in odore di mafia. Milena Palminteri esordisce con un romanzo generoso, sostenuto da una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini. Come l’arancio amaro, con i suoi frutti asperrimi, è l’arbusto più fecondo su cui innestare i dolcissimi sanguinelli, così questo libro mette in scena il dramma eterno del corpo femminile sottomesso, usato, colpevolizzato eppure portatore dell’immenso potere di sedurre e di generare.

Kharankhui
Angelo Berti, Alfonso Zarbo
AltreVoci
In libreria il 28 giugno

1260 d.C. Nelle terre desolate dove un tempo fioriva l’Immenso Oceano Verde, il sogno di Gengis Khan vacilla. Rekasha, il suo sciamano, evoca l’ombra del Dio della morte nel disperato tentativo di riportare in vita il grande imperatore, ma l’oscurità risvegliata è insaziabile e si aggira per la steppa, cibandosi di cuori e anime. Marco Polo è soltanto un bambino quando suo padre Niccolò si ritrova al centro di una guerra tra mondi. Quello “di sotto” governato dagli dèi e dagli sciamani, e quello di sopra, in cui il destino ha scelto i suoi improbabili eroi: Suna, la bambina-strega, e Khirtai, il giovane guerriero, chiamati insieme a Mørk l’Oscuro a combattere forze oltre ogni immaginazione umana. In un viaggio nelle lande inospitali dove il khan un tempo regnava, Suna, Khirtai e Mørk dovranno affrontare assassini, divinità e i loro stessi fantasmi per salvarsi dall’ombra che minaccia di ghermirli. La chiave è una spada, il simbolo di un potere antico che potrebbe fermare il Dio della morte, ma a quale prezzo? Kharankhui è un’avventura epica in cui mito e realtà si fondono. È il percorso di crescita di un ragazzino che scopre di essere più di un guerriero, all’interno di un mondo che sfida i confini della leggenda per riscriverla. Possono amore e lealtà trionfare su una maledizione eterna? Perfino la morte ha invidia del cuore umano.

Le ragazze di Glasgow
Susanne Goga
Giunti
In libreria il 28 giugno

Glasgow, 1892. Olivia è una ragazza di umili origini e poche opportunità. Alla morte del padre sembra che il suo futuro sia già tracciato e che dovrà andare a lavorare in fabbrica. Eppure, fatica a mettere da parte la sua grande passione per il disegno e grazie alla sua determinazione, alla sua bravura e a una certa sfacciataggine ottiene la possibilità di studiare alla rinomata Scuola d’arte – un’istituzione all’avanguardia per l’epoca, dove pos- sono iscriversi anche le donne. Per lei inizia così un periodo durissimo, fatto di sacrifici, notti insonni, e piccole grandi soddisfazioni. Quello dell’arte è un mondo affascinante quanto pieno di intrighi e rivalità. E non è facile difendere il proprio talento quando si è alla ricerca della propria strada… A complicare tutto arriva poi un giovane e misterioso pittore londinese. I due sembrano avere un’affinità profonda, che li lega oltre la creazione artistica. Ma questo nuovo sentimento non ha il tempo di sbocciare perché lui si allontana senza una spiegazione, lasciandola con tante domande e nessuna risposta… Che segreto nasconde Gabriel? Nella Glasgow di fine Ottocento, Olivia si troverà a lottare per affermarsi come artista e come donna. Un ritratto appassionante che, con veloci pennellate, ci immerge in un mondo in cui i ruoli degli individui e la morale stanno per cambiare radicalmente.

Questa nostra strana storia
Claire Messud
Bollati Boringhieri
In libreria il 28 giugno

Giugno 1940. Parigi cade nelle mani dei tedeschi e Gaston Cassar, pied-noir fedele servitore della Francia, marito e padre devoto, addetto della Marina militare francese a Salonicco, dice addio alla moglie e ai figli, affidandosi alla volontà divina di ritrovarli alla fine della guerra. Ma sfuggire alla violenza del conflitto non è la stessa cosa del venirne risparmiati. Nel corso di settant’anni – tra il 1940 e il 2010 –, la famiglia dipieds-noirs Cassar vivrà in maniera itinerante, separata dal caos della Seconda guerra mondiale, in fuga da una complicata terra madre coloniale, e, dopo l’indipendenza algerina, privata del tutto della propria patria. “Questa nostra strana storia” ci racconta soprattutto la storia di una famiglia: del patriarca Gaston e di sua moglie Lucienne, il cui mito di “amore perfetto” sostiene la loro coppia e soffoca i figli; di François e Denise, fratelli affiatati resi ancor più uniti dalla stranezza della loro famiglia; del matrimonio tra François e la canadese Barbara, così diversi da un punto di vista culturale che a stento riescono a comprendersi; e della loro figlia Chloe, convinta che solo raccontando la loro storia tutta la loro famiglia riuscirà a trovare un po’ di pace. Ispirandosi alle vicende realmente vissute dalla propria famiglia, Claire Messud raffigura la ricca vita interiore dei suoi protagonisti sullo sfondo dei sommovimenti sociali e politici di un mondo recentemente scomparso, tra Salonicco e l’Algeria, gli Stati Uniti, Cuba, il Canada, l’Argentina, l’Australia e la Francia.
Con questo romanzo profondamente intimo, e insieme di ampissimo respiro, Messud ci tramanda le vicende di tre generazioni appartenenti a una famiglia nata sul lato sbagliato della Storia.

À da venì! La rivolta dei burattini
Saverio Maccagnani
Morellini Editore
In libreria il 28 giugno

Vagabondo? Spia? Apostata? Adultero? Omicida? Un malfattore per le autorità. Ma era davvero questa la condizione di Zakej Odranci, l’ebreo fuggito dal suo paese e fattosi burattinaio tra il XVIII e il XIX secolo? Da un insignificante fatto di cronaca locale capita che a un narratore venga voglia di inventarsi il seguito della vicenda di un fantomatico burattinaio di circa due secoli prima. Sul teatrino di questa storia compaiono sanfedisti e briganti, Gioacchino Murat e fra Diavolo, miseri discendenti degli antichi arcieri del grande imperatore Federico di Svevia e sognatori che hanno perduto l’orientamento, stregonerie tentate e rivolte abortite. E poi c’è anche una Maria ormai perduta alla quale si deve pur sempre qualcosa. Ma si spera che la rivolta dei burattini abbia la meglio sui “manovratori”, perché una risata – oh sì! – li seppellirà.

Il mistero del sigillo reale
Franco Maldonato
Castelvecchi
In libreria il 30 giugno

Nel luglio del 1848 viene trovato a Maratea il cadavere del rivoluzionario che con la rivolta del Cilento aveva imposto a Ferdinando II di Borbone, prima testa coronata d’Europa, la concessione dello Statuto, dando così il via alla stagione delle costituzioni e alla primavera dei popoli. Cent’anni dopo, nello stesso luogo, transita Pier Paolo Pasolini, vergando uno stigma feroce sui suoi abitanti di cui nessuno comprende la ragione. È quanto basta per irretire un liceale e metterlo sulla rotta di una complessa indagine storica che incrocia la politica, che negli anni Settanta non è più il confronto di opposte visioni del mondo, ma un’oscurità fatta di loschi individui e lobby sospette, come quelle legate alla speculazione edilizia di un industriale piemontese…

Passioni e altre catastrofi. Vita romanzata di Cordula Poletti
Alessandra Cenni
Castelvecchi
In libreria il 30 giugno

All’inizio del Novecento, Lina Poletti è una giovane di talento che scrive poemi e drammi e declama Dante a memoria. È la prima italiana a rivelare con coraggio la propria omosessualità. Vestita come un dandy, seduce le più famose donne del suo tempo: la trasgressiva scrittrice Sibilla Aleramo e la divina Eleonora Duse, con cui condivide il vagabondaggio artistico. Si “sposa” con la marchesa imprenditrice Eugenia Rasponi, con cui passa quarant’anni di vita tra filosofia, yoga, esoterismo e archeologia misterica, seppure sorvegliate dalla polizia fascista. Approda poi al silenzio. Alessandra Cenni segue le tracce della protagonista, come un empatico e tenace detective, costruendo un racconto in cui episodi immaginari e documentati si fondono per passare dal genere biografico a un avventuroso romanzo sperimentale.

Donne di Bucovina. Quattro novelle ucraine
Ol’ha Kobyljans’ka
Elliot
In libreria il 30 giugno

Quattro racconti di donne che aspirano, nell’Ucraina di fine Ottocento, alla realizzazione della propria personalità
Diverse per carattere ed estrazione sociale, le protagoniste dei quattro racconti di Kobyljans’ka si presentano come incarnazioni differenti di un unico ideale di donna emancipata. Se le due giovani di Persona (1891) e Natura (1897) affrontano il dilemma della scelta fra la solitudine o il matrimonio, fra l’anelito all’indipendenza e il dovere verso la famiglia, protagonista dell’Incolta (1897) è invece una montanara in grado di far fronte alle complicazioni della vita grazie alla sua capacità di cogliere in profondità le leggi della natura e l’animo delle persone. In Valse mélancolique (1898) s’intrecciano infine i percorsi intellettuali e umani di tre donne colte, nella cui vocazione artistica si manifesta tutta la loro elevatezza d’animo. In una narrazione limpida e scorrevole, quattro racconti di donne vissute in un tempo e in luogo tanto lontani quanto familiari.

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