…il pene in erezione?
Può sembrare un CurioStory hot, ma non lo è!
Il noto faraone egizio, vissuto tra il 1341 e il 1323 a.C., fu imbalsamato con il pene eretto, a formare un angolo di 90 gradi.
E le ragioni sessuali non c’entrano affatto! Le motivazioni sono da ricercare in ambito politico e religioso. Sembra strano, vero?
Proviamo a spiegare il tutto.
La scelta di farsi imbalsamare col pene eretto fu un omaggio a Osiride, che tra le altre cose è il dio della fertilità, nonché il sovrano del regno dei morti, ma soprattutto era una figura molto quotata nel politeismo dell’antico Egitto. Si tratta, secondo i nuovi studi in materia, di tentativi deliberati per far apparire il re come Osiride, il dio degli inferi, nel modo più letterale possibile. Il pene eretto evoca i poteri rigenerativi del dio.
Era un modo per invertire la rotta rispetto a quanto voluto dal Padre di Tutankhamon, Akehnaton, il quale aveva abolito il politeismo tentando di riportare l’Egitto a una forma di monoteismo legata al culto di Aton, sciogliendo tutti gli ordini sacerdotali legati ad altre divinità. E perdendo, così il sostegno della casta sacerdotale che si vide ridimensionata nel prestigio e nell’importanza.
Tutankhamon, invece, consapevole che per mantenerne il regno in equilibrio era molto importante poter contare sul supporto dei sacerdoti, cosa fa? Bolla il padre come eretico e ribalta totalmente il culto da lui imposto tornando così al caro e vecchio politeismo. Il giovane faraone, infatti è proprio ricordato per aver messo in atto due manovre molto importanti: lo spostamento della capitale a Tebe, e il ripristino del culto di tutti gli dei.
Ed ecco dunque spiegato il motivo di tale apparente bizzarria nella sua mummia, che altro non nasconde che un significato politico-religioso ben preciso.
