Non si arresta la produzione in ambito storico, sempre tantissime le novità che mensilmente le case editrici portano sugli scaffali delle librerie. E chi siamo noi per non visionarle, gustarle, desiderarle in anteprima? Non saremmo TSD. Pertanto, ecco a voi una prima parte di ciò che ci aspetta. Siamo sicuri che le liste di tutti subiranno un allungamento, vero?
Con la legge o la spada
Michela Rivetti
Il Viandante Edizioni
In libreria il 2 giugno
«Hanno osato colpirci, mutilarci: la nostra vendetta non tarderà. Nessuno può toccare il nostro sangue e restare impunito. Ci credono fragili e deboli, pensano di poterci uccidere: mai errore fu più grave. Noi li staneremo e scanneremo poiché noi siamo i Bebi, nulla ci può abbattere e renderemo il dolore dieci volte quel che abbiamo subito e chi vuole abbassarci nel fango, si ritroverà sottoterra»
Reggio Emilia, 1507
La discordia domina le grandi famiglie, schierate o coi Conti Bebbi o con gli Scajoli. Basta una paro-la a scatenare risse e i primi morti giacciono nelle strade. Colpiti da un severo bando, tre dei giovani Bebbi devono lasciare la città, ma dove non arrivano magistrati corrotti, giungono i sicari. Lacerati dal lutto, i fratelli braccano gli assassini. Son disposti a stringere amicizia perfino con canaglie come il Morotto: tutto, pur di punire i mandanti.
Tra risse, sfide d’oratoria, sotterfugi, battaglie e sabba, le fazioni inaspriscono lo scontro con la Legge e con la spada.
Nel secondo volume de “Gli alfieri del Duca” i Bebbi son impegnati sia a cercare di placare il proprio dolore nel sangue, sia a sostenere il buon amico Conte di Novellara a proteggere i suoi feudi.
“Con la legge o la spada” è il mio nuovo romanzo storico e sarà disponibile dal 2 giugno.
Un libro che narra vicende storiche realmente accadute, scavando nell’animo dei protagonisti.
Lily. Storia di una vendetta
Rose Tremain
Einaudi
In libreria il 4 giugno
Appena partorita, in una notte d’inverno del 1850, la piccola Lily è stata abbandonata ai cancelli di un parco londinese, in balia dei lupi e del gelo notturno. Salvata per caso da un agente di polizia, ha conosciuto per breve tempo il conforto di una casa, prima di essere rigettata nel crudele mondo delle istituzioni vittoriane. Ad attenderla, ora che è cresciuta, c’è la salvezza o la rovina? Cosa accadrà quando l’uomo che le fa battere il cuore scoprirà che Lily è un’assassina? C’è chi passa la sua prima notte di vita in una morbida culla, circondato dall’affetto dei genitori, e chi invece no. Lily Mortimer è stata infilata in un sacco e lasciata ai cancelli di un parco, esposta al gelo e alle bestie feroci. Si è salvata solo per il passaggio fortuito di un giovane agente di polizia. Affidata alle cure amorevoli di una contadina, ha trascorso i suoi primi sei anni di vita tra i luminosi campi del Suffolk, ma poi, come prescritto dalla legge, il grigiore di Londra e la freddezza dell’orfanotrofio l’hanno reclamata indietro. Punizioni, cattiverie e soprusi sono stati a lungo la quotidiana ricetta del Foundling Hospital per soffocare ogni ribellione di Lily e degli altri bambini orfani e indigenti come lei. Ora, a quasi diciassette anni, la giovane è finalmente libera e, grazie alle sue doti nel cucito, ha un impiego gratificante in un emporio di parrucche. In più, un sorriso gentile ogni domenica in chiesa la conforta: che il futuro le riservi finalmente l’attesa serenità? Ma il passato non allenta la morsa su di lei. La assillano sempre gli stessi orribili ricordi, il senso di colpa e la paura della forca. Perché nessuno ancora lo sa, ma Lily è un’assassina…
La fabbrica delle matite
Soti Triantafillou
Crocetti
In libreria il 4 giugno
“La fabbrica delle matite” narra le vicende di un secolo, dal 1866 alla Seconda Guerra Mondiale, attraverso la storia dell’amicizia tra due uomini: Markos, che studia a Zurigo per diventare ingegnere e seguire le orme del padre, greco del Cairo, di cui condivide l’entusiasmo per le “magnifiche sorti e progressive”; e Vangalis, anch’egli greco e studente al Politecnico, affezionatissimo alla sua tartaruga, e affascinato più dall’ideologia marxista che dall’ingegneria, oltre che affetto da una forte sofferenza psichica. Sodale di Rosa Luxemburg e di Lenin, Vangalis seguirà quest’ultimo in Russia per partecipare alla Rivoluzione, mentre Markos coverà in segreto il sogno di fondare una fabbrica di matite – che incarnano alla perfezione la sua utopia di progresso, servendo agli ingegneri per disegnare progetti e agli scrittori per scrivere – ma finirà per tornare in Egitto e sposare una donna che non ama, proprio come suo padre. Legati da una fitta corrispondenza fino alla morte di Markos, i due amici, pur così diversi, fungono da specchio l’uno per l’altro, rappresentando le due anime di un secolo.
Tutto ciò che la luce tocca
Janice Pariat
Salani
In libreria il 4 giugno
Shai è una giovane donna indiana disillusa e stanca, ma decisa a ritrovarsi. Un viaggio per salutare la sua vecchia tata le farà scoprire radici indigene che le parlano di futuro più di quanto non facesse la grande città. Evelyn è una studentessa dell’Inghilterra edoardiana che osa interessarsi di botanica e salpare alla volta dell’India non per cercare un marito, ma una pianta da studiare. E poi c’è Goethe, lo scrittore, che durante il suo viaggio in Italia trova un’ispirazione decisiva e illuminante. Tre storie, tre epoche, tre luoghi diversi. Tre personaggi che, a un certo punto della loro vita, si ritrovano a cercare una pianta nota come Diengiei, che grazie a un’auto-metamorfosi costante sembrerebbe contenere in sé le caratteristiche di qualunque altra pianta al mondo. Viaggi diversi, ma uniti dall’ascolto di una natura senza tempo, in cui tutto risuona, tutto è connesso: l’urgenza delle emozioni, la necessità della riflessione, la sete di avventura e di giustizia. Che il Diengiei sia reale o leggendario alla fine non conta, nella ricerca trovano qualcosa di veramente prezioso: un sentiero da percorrere che dà serenità e appagamento alle loro vite. Un libro in cui immergersi, un romanzo audace e con una sorprendente potenza evocativa, da una delle voci più apprezzate della narrativa e della poesia indiana contemporanea.
Berlino, addio
Gabriele Tergit
Einaudi
In libreria il 4 giugno
La magnifica festa del 30 gennaio 1933 sarebbe stata ricordata negli anni a venire come l’ultima occasione in cui si erano ritrovati tutti insieme. Fu un momento scintillante e al tempo stesso un commiato: la Berlino della comunità ebraica, con la sua vivacissima, brulicante polifonia, era perduta per sempre. Dopo il grande successo de “Gli Effinger”, Gabriele Tergit narra le vicende di cinque famiglie berlinesi sradicate dalla ferocia della storia del Novecento. Quella sera c’erano gli Stern e i Kollmann, i Mayer e gli Jacoby, c’era il generale von Rumke, il caporedattore del «Berliner Rundshau» Stephan Heye oltre a una variopinta schiera di personaggi minori. Alcuni erano esponenti delle famiglie più in vista, altri di ceti più modesti. Hitler era appena stato nominato cancelliere e le loro vite non sarebbero più state le stesse. Praga oppure Parigi, Londra o gli Stati Uniti, queste le destinazioni dove chi riuscì a fuggire avrebbe trovato riparo. Era la fine di un’epoca e di tutto un mondo.
Attaccare la terra e il sole
Mathieu Belezi
Gramma Feltrinelli
In libreria il 4 giugno
Al suo apparire in Francia, Attaccare la terra e il sole ha subito suscitato stupore e ammirazione nella società letteraria francese. Dopo Céline e Faulkner, uno scrittore dalla vita appartata, lontana dagli splendori della capitale, nominava la guerra e la violenza nella loro nuda verità, restituendone non soltanto l’insensatezza e la follia, ma la loro spietata capacità di penetrare nei corpi e nella mente, di diventare carne e sostanza psichica degli esseri umani.
Il libro narra della guerra coloniale che, intorno alla metà dell’Ottocento, rese stabile la presenza di militari e coloni francesi in Algeria. Una guerra di dominio, dunque, come lo è ogni guerra, ma le cui ferite continuano a sanguinare nella storia recente dell’Europa.
Mathieu Belezi lascia scorrere come un fiume in piena la sua prosa attraverso le voci dei due protagonisti: Séraphine, che con marito e figli parte da Marsiglia per raggiungere una colonia agricola, e un soldato totalmente asservito alla violenza e alla crudeltà del suo capitano. In quelle “terre di barbarie”, fatte di sassi, sole cocente e freddo tagliente, in cui il colera divora le vite, i sette ettari “regalati dalla Francia” sembrano tutt’altro che la fortuna e la felicità promesse. Eppure, Séraphine e i suoi non cessano un solo istante di “combattere contro il sole, contro la terra ostile” e contro gli arabi che aspettano solo il momento propizio per farli a pezzi.
Bretoni, alsaziani e marsigliesi, i soldati, buoni cattolici in patria, con le pupille dilatate, le narici palpitanti, i denti come zanne pronte a mordere con rabbia più cristiana del solito, assaltano i fondouk infilzando con le baionette chiunque capiti a tiro. La missione civilizzatrice scompare davanti all’orrore e alla ferocia, ma i soldati non esitano poiché, come ripete il capitano, non sono angeli. E a coloro che non sono angeli la guerra trafigge il cuore.
Opera attraversata da una tragica bellezza, Attaccare la terra e il sole colpisce per la musicalità della sua impeccabile scrittura che ipnotizza il lettore sin dalle prime pagine.
Il cimitero del mare
Aslak Nore
Marsilio
In libreria il 4 giugno
Tra i due rami della stirpe dei Falck non corre buon sangue. Un rapporto al veleno che è destinato a inasprirsi con la morte dell’anziana matriarca. Quando Vera, un tempo famosa scrittrice, muore in mare, porta infatti con sé due grandi misteri: quello del suo testamento, che risulta introvabile, e quello di un vecchio manoscritto mai dato alle stampe a cui aveva lavorato in silenzio tanti anni prima. Si dice che in quelle pagine raccontasse del naufragio in cui, durante la Seconda guerra mondiale, aveva perso la vita il marito, ma nessuno ha mai potuto leggerle. La nipote Sasha si mette sulle tracce di entrambi, accompagnata nelle ricerche dal giornalista John Berg, un uomo affascinante dal passato poco chiaro, che sembra nutrire verso i Falck un interesse non solo professionale. Nonostante il padre cerchi di dissuaderla, Sasha è decisa a rivelare segreti che potrebbero scuotere dalle fondamenta il potere costruito dalla dinastia in oltre mezzo secolo.
La nonna l’aveva avvisata: la verità che Sasha vuole portare alla luce è in conflitto con la lealtà verso la famiglia. Ma che cosa intendeva? In effetti, sono tante le domande senza risposta. Perché una scrittrice di successo smette improvvisamente di scrivere? Quali segreti nasconde la Saga, la potente società dei Falck? E che ruolo giocano nelle loro vicende l’espresso costiero naufragato in seguito a un’esplosione nel 1940 o gli ultimi eventi in Medio Oriente? Menzogne, affari controversi, attività legate ai servizi segreti, un’eredità contesa tra i due rami rivali della stessa famiglia: nella lunga e intricata storia dei Falck non manca nulla, comprese le grandi storie d’amore e i grandi tradimenti, tutto perfettamente calibrato in un romanzo labirintico, che è al tempo stesso un thriller appassionante e un’indimenticabile saga familiare.
Oro forca fiamme
Marcello Introna
Mondadori
In libreria il 4 giugno
Bari, settembre 1667. Una piaga inarrestabile si sta diffondendo dalle campagne di Conversano alla città. Padre Ermanno, priore della basilica di San Nicola, è convinto che l’unica possibilità di salvezza sia pregare, fare penitenza, soprattutto mostrare generosità verso la Chiesa. Giuseppe Verzillo, medico esperto e di ampie vedute, si rifiuta però di ricondurre la comparsa della peste alla volontà divina e si impegna nella ricerca di una spiegazione scientifica degli eventi. Tornato da poco a Bari, entra subito in un conflitto incandescente con l’integralismo di padre Ermanno. Tra rimedi alchemici, superstizioni, accuse di stregoneria ed esecuzioni sulla pubblica piazza, il morbo nel frattempo procede silenzioso, impadronendosi della mente degli uomini. In una terra controllata dal clero, irretita dai miracoli e sconvolta dalla Santa Inquisizione, oltreché tiranneggiata dalle angherie della nobiltà, il dottor Verzillo fa delle straordinarie scoperte. Dalla sua parte ci sono due donne formidabili: Sveva e Lucrezia, i cui destini si sono incrociati in circostanze drammatiche. In un’epoca solo apparentemente lontana dalla nostra, lacerata tra l’evoluzione della scienza medica, i dogmi religiosi e le dinamiche di potere, la realtà storica fa da sfondo alle vicissitudini avventurose dei protagonisti e del loro viaggio appassionante.
Francesca e Nunziata
Maria Orsini Natale
Sellerio
In libreria il 4 giugno
In un antico mulino a picco sul mare, mosso da un torrente, «di quelle alture della costa amalfitana dove la terra precipita e dirupa in un cielo capovolto», nasce nel 1849 Francesca. Non si sa quanto antico sia il mulino, che è anche pastificio, perché appartiene a un’età senza tempo. Il mondo di Francesca bambina trascorre tra lavoro, allegria e tenero affetto, «come un pollaio col gallo burbanzoso alto e forte»: il nonno pastaio, imponente figura di artigiano, e una casa di sole donne, moglie, figlie e nipoti. Il nonno ha «trasmesso a Francesca il sentimento del loro lavoro», l’arte del fare pasta; e così comincia l’epopea di una famiglia del Sud, da piccoli artigiani a grandi industriali, che va dal 1849 al 1940, tre generazioni che si affermano sullo sfondo di un’Italia in divenire. Con al centro Francesca, donna complessa e imprenditrice poliedrica, che trasmette la propria maestria alla figlia adottiva Nunziata, la più degna della famiglia a ereditarne l’arte. Il genio narrativo e lirico, la capacità di raccontare la storia e le storie di Maria Orsini Natale – che esordì negli anni Novanta con questo libro prezioso da cui Lina Wertmüller trasse il film omonimo – testimoniano la sua versatilità. Il racconto ha ritmi diversi: incalzante negli episodi quotidiani, più moderato quando narra i riti e le memorie del passato; e tutto si adagia sopra l’avanzare implacabile della grande Storia. La prosa concreta, colorita dalla cultura e dalla lingua parlata che si fa spesso poetica, si modella su una realtà che i personaggi leggono sempre pregna di simboli. E la fortuna delle due donne non è soltanto il segno di una sororità in una società patriarcale, ma è l’espressione di un’intelligenza che fa convivere la modernizzazione con quell’istinto magico di passata memoria.
Il silenzio degli dei. Colosseum. Vol. 2
Mauro Marcialis
Solferino
In libreria il 4 giugno
In una Roma dalle mille contraddizioni, dove l’opulenza dei patrizi si contrappone alla miseria dei plebei, dove i governanti organizzano banchetti bizzarri e ludi sempre più sanguinosi, dove i graffiti sulle mura scandiscono le cronache del mondo intero, il più grande anfiteatro del mondo prende progressivamente forma sorprendendo i suoi stessi ideatori. Derek e Arild, amici separati quand’erano bambini, ci lavorano entrambi: il primo, da un laboratorio fuori dalla città, sta realizzando le maestose statue che adorneranno l’edificio; il secondo è impiegato nel cantiere, a spostare e squadrare massi. Brynja, a quel cantiere, non può nemmeno avvicinarsi: sogna di rivedere il suo amato Arild, ma è una schiava, le è proibito allontanarsi da sola dalla domus del senatore che ha fatto di lei il suo trastullo sessuale. Ha solo un’alleata, Flaminia, la moglie del senatore, che si sente prigioniera quanto lei: insieme, le due donne progettano di lasciare quella vita, di ricongiungersi ai loro veri amori. Passione e morte si stringono in un abbraccio in questo secondo episodio della serie che racconta le avventure di tre ragazzi e la nascita dell’edificio destinato a diventare il simbolo della Roma antica. Due donne determinate rischieranno di perdere tutto, un uomo coraggioso incontrerà il suo destino, un giovane tormentato conoscerà il figlio dell’imperatore. Ma la libertà è ancora lontana.
Orgoglio delitti e pregiudizio
Jessica Bell
Piemme
In libreria il 4 giugno
Jane Austen si improvvisa detective in un giallo irresistibile un po’ Bridgerton un po’ Orgoglio e Pregiudizio con un pizzico di Sherlock Holmes
È il 1795, e nelle campagne dell’Hampshire una giovane donna, invitata a un ballo in grande stile, è molto felice di poter passare del tempo con il più fascinoso giovanotto locale, il bello e ricco Tom Lefroy, da cui tutte vorrebbero farsi portare all’altare. Ma quella ragazza si chiama Jane Austen… e un ballo così, Tom Lefroy a parte, l’annoia parecchio. Un giorno, da serate come questa tirerà fuori i suoi capolavori, ma per ora a distrarla c’è un diversivo di altro genere: a un certo punto qualcuno ha aperto un armadio e si è trovato davanti… un cadavere. Il cadavere di una giovane modista molto nota in città. Come se non bastasse, Georgy, l’amato fratello di Jane, viene accusato dell’omicidio perché in possesso di gioielli appartenenti alla defunta. Jane però è certa della sua innocenza. E così non le resta che mettersi a indagare… E chissà che, cercando l’assassino, non trovi anche qualcos’altro, di ugualmente pericoloso: l’amore. Un giallo dalle irresistibili atmosfere regency, con una protagonista decisamente speciale.
Il club Vesuvio
Mark Gatiss
Bompiani
In libreria il 5 giugno
Ecco a voi Lucifer Box: uomo affascinante, di modi raffinati e lingua tagliente, a suo agio tanto nell’alta società come nei tuguri della Londra di inizio Novecento. Lucifer è un viveur e un artista, ma è anche uno dei più intrepidi agenti di Sua Maestà: così quando gli scienziati più importanti del regno iniziano a morire per cause innaturali è a lui che la corona si affida per sciogliere il bandolo della matassa. Circondato da una galleria di personaggi unici – il capo, l’affascinante e misteriosa Bella Pok e il suo braccio destro Charlie Jackpot – Lucifer deduce e seduce viaggiando dalla sua elegante residenza al numero 9 di Downing Street (qualcuno deve pur viverci) fino alle rovine di Pompei, sulle tracce di una pericolosissima società segreta che all’insaputa di tutti ha tra le mani il destino del mondo.
I ricordi dell’avvenire
Elena Garro
Sur edizioni
In libreria il 5 giugno
Nella Tierra Caliente che è il cuore stesso del Messico giace il paesino di Ixtepec, narratore di questa storia e testimone di vicende che mescolano fede e crudeltà, odio e passione, menzogna e perfidia. Siamo negli anni post rivoluzionari, il paese è sull’orlo della guerra civile e Ixtepec si ritrova in balia degli umori del crudele generale Francisco Rosas, consumato dall’amore per Julia. L’arrivo di uno straniero misterioso metterà a soqquadro l’apparente monotonia della cittadina, segnando il destino della famiglia Moncada, della bella Isabel e di una serie di personaggi davvero memorabili, dal militare sanguinario al matto del paese. Come una Elena Ferrante del secolo scorso, Garro ritrae con sapienza e ironia una famiglia, un momento storico e al tempo stesso un intero paese, senza rinunciare alla dose perfetta di pensiero magico latinoamericano. Prefazione di Guadalupe Nettel.
Madri d’Europa. Viaggio nell’anima e nel tempo sulle tracce di dieci regine madri
Lea Amodio
Bookabook
In libreria il 6 giugno
Dieci donne che hanno governato e influenzato le sorti d’Europa. Regine madri che non si sono limitate a stare ai margini: con i loro gesti e le loro parole, si sono rivelate nel corso dei secoli figure centrali e determinanti. Un dialogo tra passato e presente per ripercorrere emozioni senza tempo: conquiste, memorie, gioie e dolori universali. Austere, temute e dallo sguardo fiero, icone e visionarie. Livia Drusilla, Sant’Elena, Caterina de’ Medici, Elisabetta Farnese, Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina di Napoli, Letizia Bonaparte, Sofia di Baviera, Dagmar di Danimarca e Margherita di Savoia rivivono nelle pagine e nei luoghi da protagoniste indiscusse, mosse da un amore senza tempo. Fonti, aneddoti, corrispondenze, discorsi e fiction, un lungo viaggio per raccontare un’altra Storia, restituendo un racconto autentico. Un invito a conoscere noi stessi attraverso gli antichi.
Grecia 1821
Mark Mazower
Laterza
In libreria il 7 giugno
Dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815, le forze conservatrici dominavano tutta l’Europa e reprimevano ogni tentativo di mutare il corso dell’esistente, in Italia come in Francia, in Spagna come in Ungheria. Ma la speranza si riaccese all’improvviso e inaspettatamente proprio in uno dei luoghi simbolo del nostro continente: la Grecia, allora dominio dell’Impero turco. Contro ogni ragionevole speranza di successo, la gente dei villaggi, delle valli e delle isole della Grecia si sollevò contro il sultano Mahmud II e affrontò l’enorme potenza dell’esercito ottomano, la sua celebre cavalleria turca, i crudeli fanti albanesi e i temibili egiziani. Mark Mazower ci fa conoscere i cospiratori rivoluzionari e il terrore delle città assediate, le incredibili storie di sacerdoti, di marinai e schiavi, di eroi ambigui e di donne e bambini indifesi in un conflitto di straordinaria brutalità. La causa greca trovò sostenitori accesissimi, da Foscolo a Byron, e ha avuto un ruolo centrale nella nascita del Romanticismo. Anzi, si può dire che proprio allora nacque un nuovo tipo di politica capace di far accorrere volontari da tutta Europa. Allora, per la prima volta nella storia, i leader europei hanno dovuto fare i conti con la volontà dei popoli di conquistare, a un costo spesso terribile, un futuro diverso da quello stabilito dall’alto.
L’agave della regina Vittoria
Laura Calosso
Aboca Edizioni
In libreria il 7 giugno
Nel marzo 1883, muore John Brown, lo scozzese che per più di vent’anni fu al servizio della Regina Vittoria. Alexandrina, una servetta, viene incaricata di cambiare ogni giorno il fiore che la regina fa sistemare nella stanza-mausoleo allestita per lui nel palazzo di Windsor. L’anno prima, la regina e Brown erano andati in vacanza a Mentone, visitando anche i meravigliosi Giardini Hanbury e trascorrendovi giornate entusiasmanti. Anche Alexandrina era con loro e durante quel periodo aveva conosciuto Nicola, un giardiniere esperto che parlandole di alberi e fiori aveva conquistato il suo cuore. Nicola le aveva spiegato la differenza tra due piante apparentemente simili, l’aloe e l’agave. A dispetto della somiglianza, appartengono a famiglie diverse. Infatti, mentre l’aloe fiorisce ogni anno, l’agave fiorisce una sola volta ogni 20-30 anni e muore non appena il suo unico fiore appassisce. In particolare, una specie piuttosto rara, l’agave Victoriae Reginae, all’apice della sua bellezza genera uno stelo altissimo, in cima al quale sboccia un fiore spettacolare che impiega due mesi per aprirsi completamente. Lo sforzo nel generare una simile bellezza sfianca la pianta, che in questo atto estremo consuma tutte le sue energie e muore. Come in un gioco di specchi le vicende di Alexandrina si alternano a quelle di Vittoria. Vivono in mondi paralleli, diversi tra loro, che a un tratto convergono, dimostrandoci che una servetta e un’imperatrice possono somigliarsi, proprio come piante di famiglie differenti, se osservate sotto la lente dei sentimenti e delle emozioni.
Il patto dei sette
Pierluigi Tombetti
In libreria l’8 giugno
Aprile 1943: L’U-Boot 167, al comando del capitano Kurt Sturm, sosta per il rifornimento alla base segreta di Cofete (Fuerteventura): qui, riceve l’ordine di imbarcare uno studioso della SS-Ahnenerbe, l’accademia di studi non allineati che cercava vestigia e resti dell’antichissima civiltà ariana nel mondo.
L’uomo porta con sé una serie di documenti e una misteriosa cassa contenente un segreto di importanza vitale destinato al capo delle SS Heinrich Himmler: in seguito a un attacco aereo il sommergibile affonda a poche miglia da Maspalomas (Gran Canaria).
Tenerife, oggi: una serie di efferati delitti legati ad antichi rituali dei Guanches, la popolazione indigena dell’isola, prende di mira membri facoltosi della Massoneria scuotendo la tranquilla vita dell’arcipelago.
Il Commissario Daniel Enrique Carrion e i suoi collaboratori cominciano un’indagine all’ultimo respiro che li porterà a contatto con l’antica storia delle Isole e un tesoro oltre ogni immaginazione.
Ma c’è una realtà molto pericolosa, che si frappone tra loro e il successo della missione e che scatenerà una lotta per la vita senza esclusione di colpi.
Alessandro Magno. A scuola dai nudi asceti indiani
Eugenio Lo Sardo
La Lepre Edizioni
In libreria il 10 giugno
Nell’estate del 327 l’esercito macedone attraversò il Kiber pass e giunse, scendendo lungo il corso del fiume Cofen (ora Kabul), nella valle dell’Indo. Seguiva le orme di Semiramide – la mitica regina di Babilonia – e di Dioniso, il dio cresciuto nella coscia di Zeus. I Macedoni si chiedevano perché Alessandro Magno, l’invincibile ed efebico eroe, li stesse trascinando in quell’ennesima impresa, che si presagiva irta di rischi. Ma la curiosità e il desiderio di giungere ai confini del mondo pesarono nella decisione di inoltrarsi nella grande pianura cinta a settentrione dai monti dell’Himalaya. L’India si dimostrò più tenace e imbattibile di quanto i Greci avessero sospettato. Furono costretti a ritirarsi, malgrado avessero vinto memorabili battaglie. Alcuni compagni del re si convertirono agli insegnamenti di ascetici filosofi e lo stesso Alessandro, il più famoso allievo di Aristotele, dinanzi alla logica stringente dei gimnosofisti, sentì vacillare le sue ben ferme convinzioni. Una indimenticabile lezione per la nostra epoca.
La primogenita
Sonia Milan
Garzanti
In libreria l’11 giugno
Roma, 1849. Floreat in adversis: fiorisca nelle avversità. Queste parole sono incise all’interno dell’antico medaglione che Ortensia stringe al petto per trovare coraggio. Tutt’intorno, Roma fa sentire la propria voglia di indipendenza, e lei vuole seguire quel fiume ribelle per cambiare vita. Cresciuta orfana, sa che quel ciondolo è l’ultimo dono di una madre che le ha dato il nome di un fiore perché, anche nella terra più brulla, un seme riesce sempre a germogliare. Con il passare degli anni, il medaglione e la sua eredità si tramandano di generazione in generazione. Ogni primogenita lo porterà al collo per credere nei propri sogni anche quando sembra impossibile realizzarli. Così è per la figlia di Ortensia che, in una Parigi infiammata dalla rivolta della Comune, segue i cronisti dell’epoca armata di taccuino, anche se una donna non può fare la giornalista. È invece la nascita di una bambina illegittima a vanificare il sogno di Violette di fare la ballerina, ma proprio l’amore per la sua primogenita la spronerà a non arrendersi mai. Quella primogenita francese che a Roma vuole aprire un atelier di moda tutto suo, a dispetto del nazionalismo esasperato del fascismo. Dopo di lei, Erica lotta per diventare medico in un ambiente fatto solo di uomini e sua figlia, macchina fotografica al collo, non si fa spaventare dai tumulti degli anni di piombo. Tocca a Iris, infine, scoprire da dove viene quel medaglione e dove tutto è cominciato. Tocca a Iris scoprire un segreto che affonda le sue radici in un amore contrastato e nelle speranze di una giovane donna che ha cercato di lasciare alle sue discendenti il monito più importante: non abbiate paura di fiorire nonostante le avversità. Una storia ricca di personaggi forti, ribelli e indipendenti. Un romanzo in cui la finzione incontra donne realmente esistite che molto hanno da raccontare. I fiori crescono anche nel deserto, anche nel cemento, così come le protagoniste di questo libro.
Specchi oscuri. Carmilla e altri incubi
Joseph Sheridan Le Fanu, Franco Pezzini, Chiara Meistro
Mondadori
In libreria l’11 giugno
Questo volume, che si concentra sulla narrativa breve, presenta la più ampia panoramica mai uscita in Italia di testi di Le Fanu, oltre 50 racconti di cui buona parte inediti nel nostro paese.
Vissuto nell’Irlanda dell’Ottocento, un luogo e un tempo ricchi di atmosfere inquietanti e sovrannaturali, Sheridan Le Fanu ha scritto centinaia di racconti nei quali affronta diversi filoni che sarebbero poi diventati fortunati sotto-generi della letteratura fantastica: quello ispirato al folclore della sua terra; quello delle “investigazioni dell’occulto” con il personaggio del dottor Hesselius; infine ha scritto una delle prime storie di vampiri con il celebre Carmilla (1872).
A cura di Franco Pezzini e Chiara Meistro, contiene anche una scelta bibliografica, iconografica e filmografica.
Il famiglio
Leigh Bardugo
Mondadori
In libreria l’11 giugno
In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell’Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l’attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada , Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l’arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d’Inghilterra. Determinata a cogliere l’unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell’Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d’astuzia, accettando persino l’aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.
Afrodite viaggia leggera. Sulle rotte dell’amore
Francesca Sensini
Ponte alle Grazie
In libreria l’11 giugno
Afrodite è la dea dell’amore, della bellezza. Lo era nell’antichità e lo è oggi. Da Milo a Parigi, da Cipro a Citera, dalla Mesopotamia ai confini del mondo, prende quello che è suo, senza chiedere il permesso, fin dalla notte dei tempi. Perché lei è il primo amore dell’umanità. Figlia dei signori della luce, è una reazione chimica, il risultato di una mescolanza, una statua di marmo senza braccia, lo sguardo rivolto a ciò che manca. Eppure rappresenta la pienezza: è signora della forza e della gioia, padrona del piacere e del sorriso. Valica limiti e confini, quelli della legge e quelli dell’ordine, quelli della storia e quelli della geografia. Frutto dell’incontro tra lo sperma del cielo e la spuma del mare, nasce ovunque, a ogni approdo, là dove qualcuno sente pungere al fianco l’assillo della vita. Anche lei non ne è immune. Si innamora di Adone e lo contende a Ade, si nasconde tra gli arbusti di mirto, i versi di Saffo, i dardi di Atalanta, in attesa che qualcuno sia degno di lei. Afrodite, marina e dorata, celeste e terrena, viaggia leggera sulle rotte del Mediterraneo. E nei suoi viaggi incontra la guerra, il potere. Scende in battaglia sotto le mura di Troia, si imbarca con gli Argonauti, insieme a Giasone e Medea, e dall’acropoli di Corinto difende l’amore da ogni violenza. Perché solo quello che non conosce costrizioni né ragioni– incantesimo naturale, scambio, trionfo di grazia – germoglia, fiorisce. E vince ogni cosa.
L’estate degli amori segreti
Karen Swan
Newton Compton
In libreria l’11 giugno
È l’estate del 1929 e Mhairi MacKinnon ha bisogno di un marito. In quanto figlia maggiore tra le nove dei MacKinnon, deve sposarsi al più presto, perché il prossimo inverno non ci sarà abbastanza cibo per sfamare tutta la famiglia. Ma come trovare un marito, nella minuscola isola scozzese di St Kilda? Il vicino dei MacKinnon, Donald, potrebbe avere una soluzione: conosce un uomo, sulla lontana isola di Harris, che sta cercando una sposa per il figlio e si rende disponibile ad accompagnare Mhairi a incontrare il futuro marito. Quando torna a casa, Mhairi è una donna innamorata… ma non del suo fidanzato. Durante le settimane ad Harris ha perso la testa per un altro, e sapendo che lei e il suo amato non potranno mai avere un futuro insieme, aspetta con terrore il momento in cui dovrà trasferirsi definitivamente. A ritardare la partenza è la notizia che St Kilda potrebbe dover essere evacuata. A Mhairi e al suo amato restano quindi alcuni mesi da trascorrere insieme. Ma un’estate rubata potrà rendere meno straziante la separazione?
I reietti
Rose Allatini
Garzanti
In libreria l’11 giugno
Inghilterra, 1914. È estate e gli esponenti della buona società inglese stanno trascorrendo le vacanze nella ridente cittadina di Amberhurst. Antoinette, immune al fascino delle chiacchiere estive, nota una ragazza, bellissima e taciturna, di nome Hester. Quando la guarda negli occhi, qualcosa nasce dentro di lei: un sentimento strano, bello, ma con un sapore di impossibile e proibito. Alla stessa festa partecipa anche Dennis, un giovane che ad Antoinette sembra inizialmente un po’ scontroso. Eppure, capisce presto che qualcosa di molto profondo li accomuna. Come Antoinette, anche Dennis è innamorato della persona “sbagliata”: un ragazzo. Dennis lotta per accettare i suoi desideri, ma si sente incompreso. Poi arriva la guerra e tutti sembrano impazienti di arruolarsi, tranne Dennis. Convinto pacifista, non può sopportare l’idea di uccidere uomini verso cui non prova alcun tipo di rancore. Giovani come lui e Alan, il ragazzo di cui è innamorato e che forse è già morto in trincea. Pochi condividono il suo stesso pensiero, e Dennis è terribilmente solo; ma proprio nell’amicizia con Antoinette troverà la forza che non sapeva di avere, imparando ad amare sé stesso e le sue idee. “I reietti” fu pubblicato per la prima volta nel 1918 e subito censurato e ritirato dal mercato. Racconta una storia toccante che, in anticipo sui tempi e con grande sensibilità, offre un inedito spaccato della società di inizio Novecento. Altri romanzi avevano già parlato di omosessualità, ma l’opera di Rose Allatini fu la prima a farlo in modo esplicito. Per questo, il libro sopravvisse solo pochi mesi prima di essere proibito. Un divieto che culminò in un processo di due giorni, al termine del quale fu dichiarato «moralmente malsano e pernicioso», come imposto dalle norme sociali e dalle restrizioni alla libertà d’espressione in vigore all’epoca.
Il leviatano
Rosie Andrews
Neri Pozza
In libreria l’11 giugno
Norfolk, 1643. È il secondo anno di una guerra civile che farà a brandelli l’Inghilterra. Un tempo turbolento, di divisioni radicali, di streghe e di santi, di poeti e predicatori, in cui la scienza si chiama filosofia naturale e il fervore religioso ammanta, o distorce, ogni cosa. Thomas Treadwater, soldato semplice, torna a casa spinto dal dolore pulsante di una ferita, oltre che da una – più urgente – lettera di sua sorella Esther. La ragazza, sedici anni, è timida e solitaria, molto devota: un carattere schivo in cui ogni inciampo della quotidianità provoca un terremoto. Così, quando Esther scopre che la serva Chrissa Moore intrattiene con suo padre una relazione dai contorni imprecisi, il suo turbamento è tale da spingerla a scrivere quella lettera. E quando Thomas, rientrando finalmente a casa, trova tutto il bestiame sterminato senza causa apparente e il padre ammutolito e immobilizzato nel letto, la parola che Esther sa pronunciare nei confronti di Chrissa è solo una: strega. Toccherà a Thomas, e alla sua totale fiducia nella scienza e nell’intelletto, riportare ordine nella dimora e nella vita dei suoi abitanti. Ma la strada verso la verità, in cui lo accompagna il suo mentore, il poeta John Milton, ha più a che fare con i coni d’ombra da cui nascono gli incubi che con le chiare e diritte vie della logica. Fra visioni e naufragi, torture e tradimenti, sfiorando le vette della fede e gli abissi della ragione, la ricerca di Thomas finirà per portare alla luce un segreto. Un segreto impossibile, sovrumano, terrificante.
L’isola dei femminielli
Aldo Simeone
Fazi
In libreria l’11 giugno
Settembre 1939. Aldo, ventenne fiorentino, giunge a San Domino, l’isola delle Tremiti scelta dal regime fascista come confino per chi era accusato di omosessualità. I cosiddetti “femminielli” alloggiano in due baracche fatiscenti, con un secchio a fare da gabinetto e un camino mal funzionante per le notti più fredde. Sono perlopiù siciliani, perché arrestati per un omicidio avvenuto anni prima a Catania e tuttora impunito, che continua a perseguitarli. Ci sono la Fisichella, dallo sguardo sornione, sempre in urto con il mondo, la Picciridda, appena diciottenne, che ama travestirsi da donna, la Leonessa, afflitto da attacchi epilettici e con strani segni sul corpo; e poi la Sticchina, il Professore, il Dottore, la Peppinella, vittime come Aldo di pregiudizio e intolleranza. La vita a San Domino è dura, scandita dal disprezzo degli abitanti dell’isola, incontri clandestini nei boschi e la conta dei carabinieri, esiliati anche loro e non disdegnosi di trovare conforto tra i femminielli. Nonostante le intenzioni del regime, dalla segregazione nascerà una comunità di uomini paradossalmente liberi e solidali. Nel giugno del 1940, in ogni caso, i confinati di San Domino saranno rilasciati e in parte arruolati per essere mandati al fronte. In guerra, ognuno andrà incontro al proprio destino nel ricordo indelebile di quell’esperienza vissuta assieme. Con una scrittura delicata e toccante, l’autore ricostruisce la vicenda di alcuni giovani che vennero puniti per la loro diversità.
I ribelli della Saccisica. Fuga per la vita
Antonio Zanetti
Rossini Editore
In libreria il 13 giugno
Corte, luglio 1327. Nel piccolo borgo nel cuore della Saccisica, territorio che si estende intorno alla podestaria di Pieve di Sacco, tra Padova e la laguna di Clugia, vengono rinvenuti i corpi di due soldati tedeschi uccisi. La sera stessa, il villaggio viene messo a ferro e fuoco per rappresaglia da un contingente di mercenari comandato da Griffon di Villanders. Parte così la storia de I ribelli della Saccisica, ispirata a fatti realmente accaduti e calata in un contesto storico-geografico realistico, capace di proiettare il lettore direttamente nel Medioevo. I protagonisti – non nobildonne e cavalieri, ma uomini e donne del popolo alla ricerca di una vita migliore – saranno chiamati a mettere da parte divergenze, attriti e differenti provenienze per lottare, amare e sì, anche morire, ribellandosi a un destino ingrato, trovando talvolta aiuti insperati ma pagando sempre di persona ogni giorno di vita conquistato.
I capolavori del giallo. Ediz. Integrali
Newton Compton Editori
In libreria il 14 giugno
Sherlock Holmes. Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle. Il profumo della dama in nero di Gaston Leroux. Il mistero della collana di John Buchan. Due iniziali soltanto… di Anna K. Green. Il mistero del diamante giallo di Joseph S. Fletcher. La porta dalle sette chiavi di Edgar Wallace. Il segreto di Padre Brown di Gilbert Keith Chesterton. Charlie Chan e il cammello nero di Earl Derr Biggers. La dea della vendetta di S.S. Van Dine. Il mistero della signora scomparsa di Ethel L. White. È Sherlock Holmes il capostipite di tutti i detective letterari: alla penna di Conan Doyle deve perciò essere consacrato il primo scalino di qualsiasi raccolta di gialli. Con Il segno dei Quattro, secondo romanzo di cui era protagonista, l’investigatore di Baker Street entrava di diritto nella leggenda. Capacità deduttive, intuito, razionalità di ferro e approccio scientifico a ogni problema da risolvere: da allora in avanti queste sono state le doti richieste ai solutori di delitti.
I capolavori qui raccolti consentono di omaggiare gli autori che hanno lasciato un segno nella storia del giallo, ammaliando e riuscendo a tenere incollati alla pagina milioni di lettori, oggi come ieri. Ecco dunque Rouletabille, il giornalista investigatore creato da Gaston Leroux, alle prese con il caso del profumo della dama in nero. John Buchan ci conduce nelle spire del Mistero della collana, a partire da un conturbante rito satanico; una morte inspiegabile è al centro del giallo di Anna Katherine Green, Due iniziali soltanto…; un intrico di sorprese e colpi di scena costituisce la trama del mistero del diamante giallo di Joseph Fletcher, ambientato presso le scogliere di Folkstone; il poliziotto Dick Martin dovrà carpire il segreto di una cripta tombale in La porta dalle sette chiavi di Edgar Wallace; il geniale prete criminologo Padre Brown si cimenta in una delle più spinose indagini scaturite dalla fantasia di Gilbert Keith Chesterton nel segreto di Padre Brown; in Charlie Chan e il cammello nero, l’eroe di tanti romanzi di Earl Derr Biggers si ritrova a indagare su un omicidio a Waikiki, tra stelle del cinema e uomini senza scrupoli; con un delitto nel museo egizio si confronta invece il colto e raffinato Philo Vance, creatura di S.S. Van Dine. Chiude la raccolta il mistero della signora scomparsa, dal quale Hitchcock trasse il film La signora scompare nel 1938. “Non c’è molto di misterioso in questa faccenda” disse Sherlock Holmes prendendo la tazza di tè che gli avevo versato; “in base ai fatti non c’è che un’unica soluzione.”
La rosa di Provenza
Carol McGrath
Tre60
In libreria il 14 giugno
Inghilterra 1236. A soli tredici anni, Ailenor di Provenza lascia la Francia per convolare a nozze con re Enrico III, un uomo molto più grande di lei. Contro ogni previsione, la loro unione è felice e sincera. Ma in quanto straniera, Ailenor non è apprezzata a corte ed è vista come una “lupa” affamata di potere, soprattutto quando i suoi parenti, dalla Savoia, la raggiungono in Inghilterra e ottengono posizioni di rilievo sia a Palazzo sia nel clero. Mentre la Francia e il Galles rappresentano una minaccia costante per il Regno e i baroni inglesi sono sempre più ostili alla Corona, Ailenor, di natura delicata e gentile, è costretta a imparare i meccanismi spesso subdoli e spietati che regolano la vita di corte. Fortunatamente la giovane sovrana, oltre all’amore del suo sposo, può contare anche sull’amicizia di due donne straordinarie: Rosalinda, un’amabile ricamatrice e Nell, la sorella del re. Su uno sfondo complesso dove scontri e rivalità si alternano a momenti di pura bellezza tra ricami, sete preziose e giardini in fiore, riuscirà la giovane regina a trovare la forza per superare ostacoli e avversità, e proteggere se stessa e i suoi affetti più cari?
La più bella di sempre
Cosimo Buccarella
Corbaccio
In libreria il 14 giugno
Paolo Congedo desidera soltanto un’esistenza tranquilla, ma da quando l’esercito inglese, all’indomani dell’occupazione della Puglia nel 1943, lo ha scelto come Mayor di un campo per profughi jugoslavi prima, ed ebrei poi, la serenità è diventata un miraggio. Prima un poeta che vuol diventare partigiano lo coinvolge in una lotta impari con i fascisti segretamente ancora attivi nella zona; poi, nell’estate del 1946, quando gli anni più turbolenti sembrano ormai alle spalle, è un gruppo di ragazzini a trascinarlo nell’indagine sull’omicidio di un rifugiato. Tommaso, Giovanni, Umberto e Marcello, questi i loro nomi, sono convinti che Samuele, il colpevole designato dalle indagini ufficiali, sia vittima di un errore o, peggio, di un complotto, e sono dimostrarne l’innocenza. Perché Samuele è un ragazzino come loro, e poco importa se lui è un ebreo polacco scampato alla Shoah e loro, invece, italiani in fuga dalla miseria: Samuele è un loro amico, e faranno di tutto per scagionarlo. Se il poeta ha insegnato una cosa a Paolo, è che non ci si volta dall’altra parte di fronte a un’ingiustizia. Così, decide di aiutare i ragazzi nella loro indagine, insieme a un carabiniere che antepone l’amicizia al rispetto dei regolamenti, a una funzionaria americana che si sospetta sia una spia, e soprattutto a una rifugiata dagli occhi verdi di cui tutti s’innamorano all’istante…