Laconico è la definizione che diamo a coloro che parlano (ma scrivono, anche) in modo breve, sintetico.
Perché?
Sappiamo che questo aggettivo (di derivazione latina, laconicus = lacedemone) indica l’abitante della Laconia, regione greca che ha Sparta per capitale.
Ma come si lega l’abitante della Laconia con il parlare in maniera sintetica?
Tutto va cercato nel particolare sistema educativo che vigeva a Sparta: l’agoghè, (dal greco “condurre”).
I bambini spartani all’età di 7 anni venivano prelevati dalle famiglie e affidati alla polis, per iniziare un percorso formativo che durava 13 anni. Durante questo periodo i giovani imparavano virtù militari e civiche e si abituavano al sacrificio e alla fatica (la famosa “educazione spartana”).
Questo periodo di formazione terminava con la kryptèia, una vera e propria prova di sopravvivenza.
Nel duro percorso non vi era spazio per lo studio dell’arte oratoria e della retorica, una mancanza inaccettabile per gli Ateniesi del V secolo a. C. (che, come sappiamo, erano nemici di Sparta): di conseguenza, si prese a dire che gli Spartani erano troppo austeri e di poche parole.
Ed è per questo che oggi, diciamo ancora laconico per indicare una persona che parla usando poche parole.