Se state cercando la risposta nel significato della parola “breeching”, difficile che arriviate alla risposta esatta, se non per un certo senso. Quindi tanto vale leggere la curiosità di oggi offerta da TSD!
È una cerimonia che ha a che fare con i bambini, i maschietti per la precisione, che veniva praticata nel mondo anglosassone fino a 200 anni fa.
È la cerimonia durante la quale il bambino indossava il suo primo paio di pantaloni.
Ebbene, dalla metà del 16° secolo alla fine del 19° (ma in qualche caso anche agli inizi del 20°) fino all’età di circa 7 anni, (a volte meno) i pantaloni non erano contemplati nell’abbigliamento di un bambino: i bambini, che fossero maschi o femmine, erano vestiti uguali, con dei vestiti oggi diremmo da femminuccia. Al punto che è quasi impossibile, se non per gli esperti di storia del costume, distinguere i maschietti dalle femminucce nei quadri che ritraggono bambini/e.
E questo per una ragione molto pratica: non esistendo i pannolini usa e getta, e avendo i pantaloni dei sistemi di chiusura piuttosto complicati, l’abitino consentiva un cambio più semplice.
Inoltre, poiché i vestiti erano piuttosto costosi, la vestina poteva essere allungata in base alla crescita.
Ma poi arrivava il tempo del breeching, ovvero il giorno in cui il bambino indossava il suo primo paio di pantaloni. Un evento ricco di significati: l’acquisizione della virilità; il trascorrere del tempo più col padre che con la madre in attività tipicamente maschili, come cacciare, andare a cavallo ecc. (ma anche, per le classi più povere, l’inizio dell’età da lavoro manuale)
Questo passaggio dall’infanzia all’età più adulta, doveva essere celebrato con una vera e propria cerimonia, un rito che nelle famiglie ricche prevedeva una vera e propria festa, durante la quale il bambino riceveva in dono una spada giocattolo, mentre parenti e amici della famiglia elargivano somme di denaro.
Perché questo era un rito così importante? Perché significava che il bambino era sopravvissuto all’infanzia, cosa non così scontata in un’epoca in cui un quarto di bambini moriva prima dei 10 anni e tantissimi non raggiungevano la maggiore età (o quasi): la cerimonia del breeching, dunque, avrebbe potuto essere l’unico evento significativo nella vita di un ragazzo.
Come si svolgeva la cerimonia?
In un angolo della stanza destinata al breeching veniva posizionato un paravento, dietro il quale veniva posizionata una sedia e spesso un tavolino con su disposti i vestiti del ragazzino. In alcune famiglie ricche o aristocratiche era presente il sarto che aveva confezionato i vestiti per aiutare il bambino a indossarli, oppure un servitore maschio – magari il cameriere del padre del ragazzo.
Mentre il bambino si cambiava, veniva servito un rinfresco, generalmente tè e dolci o altri cibi leggeri; ma spesso anche qualche bevanda più forte per i signori ospiti.
Una volta vestito coi pantaloni, il bambino faceva il giro degli ospiti (parenti e amici più stretti) che lasciavano cadere delle monete nelle tasche del bambino.
Perché questo nome?
Breeching ha, tra le sue varie traduzioni, quella di “imbracatura”: evidentemente i pantaloni, rispetto alla vestina, erano visti come una imbracatura, appunto.
Ne avevi mai sentito parlare?