Curiosità Viaggio nella storia

Sai chi ha coniato il marchio Saiwa?

Li conosciamo tutti, e credo che tutti li abbiamo inzuppati nel latte almeno una volta: parliamo degli Oro Saiwa! Ma sapete chi coniò il nome dell’azienda con cui identifichiamo i biscotti “impacchettati ancora caldi”?

La storia inizia nel 1900, nella pasticceria di via Galata a Genova. Qui l’imprenditore Pietro Marchesi, rientrato da un viaggio in Inghilterra, decise di commercializzare in Italia un dolce gustato lì, i cosiddetti sugar wafer, biscotti zuccherosi che venivano serviti insieme al tè.


La pasticceria cominciò a riscuotere sempre più successo, arrivando ad essere una delle prime industrie dolciarie italiane di prodotti da forno. Fu così che si  spostò in Corso Giulio Cesare (dopo il 1945 in Corso Gastaldi).
Ma occorreva dare un nome a questa società e così, nel 1920, viene scomodato Gabriele D’Annunzio.

Fu il Vate che, seguendo la moda dell’epoca degli acronimi, coniò per l’azienda di Marchesi il nome S.A.I.W.A, acronimo per Società Accomandita Industria Wafer e Affini. D’Annunzio collaborò anche ad ad alcune campagne pubblicitarie dell’azienda che nel 1922 divenne fornitore ufficiale della famiglia reale italiana.

Fin dagli albori la Saiwa si distinse per la cura di ogni aspetto dei propri prodotti, creando una serie di eleganti scatole di latta per la distribuzione dei biscotti.

Distrutta dai bombardamenti della guerra, nel 1942 la fabbrica venne ricostruita, aggiungendo nuovi forni e le prime macchine confezionatrici, che resero la Saiwa la prima azienda in Italia a distribuire biscotti confezionati.

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