Recensione a cura di Roberto Orsi
“La brigante” è il secondo volume di una serie che Daniela Piazza presenta al pubblico grazie alla casa editrice “Altrevoci” con cui ha già pubblicato nel 2022 il primo capitolo “Il bastardo” (di cui potete leggere la recensione a questo link).
Le vicende ripartono dove si erano interrotte al termine del romanzo precedente. Francesco Fieschi, scudiero al servizio del cavaliere Alphonse de la Richarde e nipote di Sinibaldo Fieschi, papa Innocenzo IV, si trova in terra d’Oriente. Dopo la presa di Damietta, episodio su cui si chiude “Il bastardo”, la settima crociata sembrerebbe essere favorevole alla parte crociata. In realtà la Storia ci racconta di una battaglia lunga e sanguinosa con l’esercito saraceno del sultano.
L’esercito di Luigi IX, accompagnato dagli uomini dei suoi fratelli Roberto I d’Artois, Alfonso III di Poitiers e Carlo d’Angiò, inizia a subire le iniziative dell’esercito musulmano. Incursioni e scorribande, attacchi fulminei e grande forza di resistenza caratterizzavano la manovra militare dell’esercito del sultano, guidato da un ufficiale mamalucco che passerà alla storia e diventerà successivamente sultano: Baybars. Tra i crociati, oltre all’esercito e ai nobili francesi, una folta rappresentanza di inglesi alla guida di Guglielmo Spadalunga, conte di Salisbury. I rapporti tra le due fazioni sono tesi, il clima non è sereno e l’intero esercito ne risente.
Scaramucce e battibecchi si trasformano in diverse occasioni in vere e proprie sfide e tenzoni. Atteggiamento che manda su tutte le furie il Re di Francia.
“Uomini meschini, avidi, boriosi, malevoli. Invece di dirigere le nostre forze unite contro il nemico, mi trovo a dover dirimere le vostre liti pretestuose, ad ascoltare accuse assurde e ingiustificate, a fronteggiare addirittura minacce di spargimento di sangue tra i miei stessi soldati e contro la mia stessa famiglia”.
Le strade di Francesco Fieschi e Filippo Grimaldi, suo amico fin dall’infanzia, si reincontrano sulle terre sabbiose d’Egitto. I due cavalieri, scortati dai fedeli scudieri Mathieu e Battista, affrontano le battaglie della crociata con spirito indomito e grande sacrificio. Ma a tormentare l’animo di Francesco è la fantomatica presenza di un possibile tesoro nascosto dagli uomini del Sultano prima della conquista da parte dei crociati. Un mercante, assalito dalle truppe di cui Francesco fa parte, animate dalla fame e dalla necessità di arricchirsi, lo scambia per un altro personaggio occidentale che gravita in Egitto da qualche tempo.
Chi è quest’uomo? Un traditore al soldo dei musulmani? Un uomo che ha rinnegato la fede? Che cosa c’entra con gli uomini del sultano e perché si nasconde tra le loro fila? Ha forse a che fare con il presunto tesoro?
La crociata, per Francesco non è più solo una spedizione agli ordini di un Re per la liberazione del Santo Sepolcro e la conquista di nuovi territori in Oriente, bensì un conto aperto con un misterioso uomo che ciclicamente torna nella sua vita, quasi a voler regolare un conto in sospeso. La sua identità viene presto scoperta ma non il suo obiettivo.
La ricerca della verità da parte di Francesco si alterna a episodi di violenza, battaglia, assedi e torture.
“Francesco non si era ancora abituato a queste immagini di morte e violenza, che incutevano in lui un orrore misto a una attrazione incontenibile, un misto di repulsione viscerale e di fascino ipnotico, e soprattutto un’eccitazione parossistica, che chiedeva di essere sfogata immediatamente.”
Nel frattempo, Matelda de Rocheblanche, la moglie di Francesco, dopo i tragici eventi che l’hanno vista protagonista nel primo romanzo della serie, è chiusa in monastero per l’espiazione e la redenzione dei peccati. La donna conosciuta nel romanzo precedente, piena di voglia di vivere, solare e bellissima, che aveva fatto capitolare il rude Francesco, non è più lei. Si è spenta quel maledetto giorno e non si è più riaccesa.
La vita di clausura non le si addice, nessun Dio può riscattare la sua vita, nessuna preghiera è capace di lenire il suo dolore. Ha un solo obiettivo: iniziare una nuova vita, dopo aver perso quella precedente.
“Nel monastero si sentiva ormai un’estranea, anzi, una millantatrice e un’ingannatrice. Cosa ci faceva lei li? Non doveva esserci: non credeva nella bontà di Dio, non credeva nel valore salvifico della penitenza, dell’isolamento e della preghiera.”
Si assiste a una trasformazione completa di Matelda. Da donna dalle origini nobili, la vita agiata a corte e il matrimonio con uno dei cavalieri più importanti del Re di Francia, a donna di mondo, che affronta da sola le difficoltà di una nuova esistenza. Deve ripartire da capo, reinventarsi, fuggire e nascondersi. Cercare un nuovo stile di vita, qualcosa e qualcuno per cui lottare. Una parabola molto interessante che, rendono Matelda, la protagonista principale e il personaggio più interessante di questo secondo capitolo.
“Non aveva rimpianti, non poteva averne, ma si rendeva conto che la sua scelta la portava verso un futuro carico di difficoltà e di incertezze.”
Daniela Piazza ci regala nuovamente un medioevo nudo e crudo: a partire dalle scene cruente di battaglia, gli assedi alle mura delle città fortificate, gli scontri dei cavalieri e degli eserciti a distanza e corpo a corpo. La settima crociata è raccontata dalla parte cristiana, con le dinamiche di un esercito eterogeneo, spesso guidato da uomini sfrontati e spregiudicati, capaci di prendere decisioni rischiose per la vita di troppi uomini senza alcun vantaggio vero e proprio.
L’alternarsi con le vicende di Matelda in terra di Francia, con un intermezzo nella città medievale di Parigi che vede sorgere la magnifica cattedrale di Notre-Dame, alleggeriscono la narrazione per coloro che non amano troppo le scene di guerra.
La scrittura di Daniela Piazza è fluida e regolare, senza grandi perdite di ritmo narrativo. Le descrizioni delle scene tendono ad avere maggior peso rispetto ai dialoghi che comunque rimangono diretti e, per certi versi, irriverenti e scurrili ma non per questo volgari.
Risulta molto interessante per il lettore assistere alla parabola evolutiva dei personaggi, da Francesco a Matelda, da Filippo a Roberto D’Artois. Personaggi che nel turbinio della vita, in un contesto così difficile, non perdono la rotta, ma la ritracciano per poter ritrovare una propria strada.
Quella strada che Francesco e Matelda ancora percorrono senza incontrarsi nuovamente, anzi forse sempre più lontani uno dall’altra. Il racconto per forza di cose si interrompe lasciando spazio al terzo capitolo dove sicuramente le vicende prenderanno la piega finale e il cerchio verrà chiuso in modo definitivo.
pro
Lo stile di scrittura mai troppo prolisso, il linguaggio diretto, la trama che mantiene un buon ritmo lungo tutta la narrazione. La capacità dell’autrice di riannodare le vicende del romanzo precedente, garantendo una piacevole lettura anche a coloro che non avessero letto il primo capitolo della serie.
contro
Per chi non le ama particolarmente, forse le scene di battaglia possono risultare un po’ troppe.
Trama
Egitto, 1249. La settima Crociata, iniziata nel migliore dei modi con la presa della città di Damietta, si trasforma in un logorante stallo che mette a dura prova l’armata cristiana, in attesa di rinforzi e rifornimenti. Francesco Fieschi e alcuni compagni assaltano una carovana diretta in città fingendosi briganti, a caccia di ricchezze. Durante l’attacco Francesco incappa in un vecchio moribondo che, credendolo un altro, con le ultime forze lo implora di mettere in salvo un misterioso tesoro. Da quel momento per lui non c’è pace. Chi è la persona a lui così somigliante? Ed esiste veramente un tesoro? Neppure la furia della guerra metterà fine alle sue ossessioni. Intanto in Francia sua moglie Matelda de la Rocheblanche, dopo i gravi eventi accaduti, è stata chiusa in convento. Ma una notte il richiamo della libertà si fa sentire imperioso: scappa, iniziando la sua nuova vita da fuggiasca che le porterà momenti di terrore ma anche nuove, sorprendenti, opportunità. Le esistenze di Matelda e Francesco sembrano essersi definitivamente separate, ma fino a che punto i due riusciranno a ingannare il destino?