Recensione a cura di Natascia Tieri
Siamo in Francia nel 1314. Due monaci si trovano davanti ad un terribile dovere che devono compiere. Il loro superiore li ha incaricati di interrogare il Gran Maestro dei Cavalieri Templari, Jacques de Molay, sulle accuse di eresia e stregoneria rivolte ai danni dell’ordine. Per i due monaci non sarà facile svolgere questo compito, in quanto il Gran Maestro è stato loro amico e protettore durante gli anni passati nell’Ordine.
“«Fratello mio, non posso che cedere: non immagini a che genere di torture sono stato sottoposto! Ho provato a confessare quello che non è Nostra Signora, ma successivamente, per amore di Nostra Signora stessa, ho dovuto ritrattare quanto con la tortura i miei carcerieri avevano voluto sentire. È, però, ora giunto il momento in cui sia io a far udire la mia, o meglio la nostra, voce e il nostro segreto»”.
Nonostante la diffidenza e il dolore che provano, i monaci svolgono il loro compito con obiettività. La situazione si fa sempre più difficile quando i monaci scoprono che le accuse sono state mosse per sottrarre all’ordine il grande tesoro che gli è stato affidato.
Si arriverà, e questa è Storia, alla condanna al rogo del loro amico Jacques de Molay, insieme ad altri Cavalieri Templari.
Cinque secoli dopo siamo catapultati nella splendida Bologna. Un uomo, l’illustre professore ed avvocato Leone Cesari, muore in circostanze misteriose. La polizia indaga sulla sua morte, ma sembra non ci sia alcun indizio su chi possa essere il colpevole. Il suo amico e collega Ettore Casciola, insieme al figlio e ad un giovane studente, si mettono a scavare nella vita del professore alla ricerca di possibili moventi.
Tra depistaggi, enigmi e storie d’amore, la narrazione si dipana in un intreccio di misteri e indagini, in cui i protagonisti si ritrovano a scoprire verità nascoste da secoli.
Nel mezzo di questa turbolenta avventura trova spazio anche l’amore, quello di Ettore Casciola per la moglie con la quale, da diverso tempo, vino da separati in casa.
Gli elementi storici del libro sono molto interessanti e forniscono un contesto importante per la narrazione del romanzo ma, a mio parere, risultano un po’ eccessivi nel libro e ne appesantiscono la lettura. In alcuni casi, i riferimenti storici hanno reso la narrazione troppo complessa, rendendola difficile da seguire, con il rischio che di rendere la narrazione monocorde, limitando la varietà di toni e stili che possono essere utilizzati per renderla più interessante e coinvolgente.
La Storia è comunque inserita nel contesto narrativo e ci sono dei riferimenti storici che arricchiscono il bagaglio culturale del lettore. Sicuramente è un libro perfetto per gli amanti della storia, in particolar modo di quella bolognese.
“Il ghetto era caratterizzato da passaggi, androni e cortili assai stretti ed era il luogo ove, tanto tempo prima, lo Stato della Chiesa aveva rinchiuso gli ebrei che successivamente, nel 1593, erano stati definitivamente espulsi dalla città. Agli ebrei, infatti, per ben due secoli, non era stato permesso di vivere a Bologna”.
Nel romanzo, infine, ci sono diversi enigmi da risolvere che hanno subito catturato la mia attenzione. L’atmosfera di Bologna diventa quindi ancor più surreale e misteriosa.
Seppur inizialmente sembrano non avere un senso logico, man mano che Ettore Casciola procede con le sue indagini personali si rende conto che gli enigmi presenti nella storia sono strettamente legati tra loro, creando un’atmosfera di tensione e suspense che aumenta pagina dopo pagina. Ogni volta che viene svelato un nuovo indizio, il mistero si infittisce e le teorie sulla soluzione del caso si fanno sempre più ardite. Ecco un esempio:
“E, se vuoi scoprire, il ricordo del Collegio devi ispezionare”.
La bravura dell’autore nel creare enigmi così intricati e complessi mi ha lasciata sorpresa.
pro
Il libro ha delle descrizioni molto dettagliate sulla città di Bologna, che possono essere apprezzate da chiunque, soprattutto da coloro che amano questa città.
contro
A volte le descrizioni sono troppo dettagliate e appesantiscono la lettura del libro.
Trama
Tutto pare scorrere tranquillo per l’avvocato Ettore Casciola, quando la misteriosa morte del suo collega Leone Cesari, proprietario del noto Studio L.E.O., giunge a scuotere le fondamenta della sua ordinaria esistenza. All’apertura del testamento, Casciola scoprirà che l’amico gli ha lasciato in eredità una lettera contenente un messaggio incomprensibile fatto di simboli e frasi in latino. Ettore, aiutato dal figlio Federico e dallo studente anticonformista Giancarlo, inizierà dunque una caccia al tesoro volta a risolvere l’enigma. Contemporaneamente uno strano gruppo di uomini e donne, che affonda le proprie radici nel passato, si riunisce in segreto: cosa li lega alla morte del professore? Un labirinto fatto di complicati indizi porterà i protagonisti nei luoghi più simbolici di Bologna. Una ricerca che li metterà sulla strada di un conflitto millenario tra fazioni, avide di potere, pronte a tutto pur di portare a termine i propri scopi. Anche a uccidere senza pietà.