Recensione a cura di Valeria Lorusso
Marco e Dario, fratelli, attendono l’arrivo di Sonia, fidanzata di Dario per un fine settimana da trascorrere sul lago di Garda dove vivono i due ragazzi. La notizia della sparizione del padre della ragazza li porta ad Arezzo dove scopriranno che il padre di Sonia stava indagando su dei documenti rinascimentali risalenti al periodo in cui visse Giorgio Vasari.
I tre ragazzi grazie alla ricerca del padre di Sonia e dei manoscritti che stava studiando scopriranno l’esistenza di un bronzo etrusco compagno della Chimera di fattura etrusca.
Al terzo giorno fui chiamato da uno di loro al tramontar del sole e vidi la testa di un bronzo eccelso spuntare dalla terra. Alta più di quattro braccia, magnifica, nella figura si conosceva la perfezione della maniera etrusca.
Questa scoperta sbalorditiva fa gola anche a chi, senza scrupoli, vuole impadronirsene a tutti i costi.
Oh si avrebbe aspettato tutto il tempo che occorreva. Stavano lavorando per lui, non doveva far altro che avere pazienza. Si mise comodo appoggiandosi a un muro nell’ombra.
Grazie all’aiuto di un’intelligenza artificiale, LUCIA, riusciranno a sbrogliare la matassa che risale a un tempo lontano, ad Aritim, il nome con cui veniva chiamata Arezzo al tempo degli Etruschi.
La chimera di Vasari è un romanzo che presenta diversi generi letterari, una storia in cui i personaggi si muovono alla ricerca di un mistero legato alla figura della Chimera e a Giorgio Vasari famoso artista e scrittore delle vite di alcuni grandi artisti del Rinascimento.
Con il procedere della narrazione si passa dai toni più drammatici ad altri più divertenti, l’adrenalina sale e il romanzo cresce d’interesse. I personaggi si muovono con naturalezza creando una trama in cui ci si trova intrappolati come nella tela del ragno. Già dal primo capitolo si è proiettati all’interno della storia.
Tra manoscritti antichi, piste da seguire e indovinelli da risolvere i tre rivolteranno Arezzo con i suoi monumenti. Arezzo infatti è protagonista insieme ai personaggi: conosciamo l’Aritim etrusca del 390 a.C, non ancora conquistata dai Romani e all’apice del suo splendore, l’Arezzo dei Medici nel 500 e L’Arezzo odierna in cui si svolgono le vicende che mirano a svelare il segreto del Vasari.
Tra le mie carte, vela, a maggior gloria di Dio, ridisegna la piazza. Cercane il tratto e voltala se scoprir vorrai il bronzo antico. Usa la candela per rischiarar nel buio ciò che la luce anela
Questo segreto ben congegnato è il motore che fa muovere la storia, in quanto creatore di un mistero che necessita di una soluzione.
Non manca una storia d’amore e i personaggi con pochi tratti sono tutti ben caratterizzati. I dialoghi sono ben costruiti, aderenti alla realtà descritta, così che i personaggi diventano persone in carne ed ossa.
L’unico personaggio non reale è LUCIA, intelligenza artificiale decisamente avanzata anche per i nostri tempi, che suscita immediatamente simpatia nel lettore per le sue capacità cognitive, intuitive e psicologiche, ma che nasconde lati che verranno alla luce nel finale suscitando in chi legge dei quesiti sull’utilizzo di queste forme d’intelligenza e sui reali pericoli per l’umanità.
PRO
Una trama ben congegnata e sviluppata.
CONTRO
Parlerei più di un mistery che di romanzo storico essendo molto poche le pagine ambientate nei secoli passati.
Link cartaceo: La chimera di Vasari
Link ebook: La chimera di Vasari
Trama
Due fratelli, un tranquillo weekend sul lago di Garda in compagnia di Sonia, la fidanzata di uno di loro. Una vacanza che viene bruscamente interrotta dalla notizia della sparizione del padre della ragazza. Il professore stava indagando sulla possibile esistenza di antichi documenti rinascimentali durante un’operazione di catalogazione digitale. I tre partono per Arezzo, città dove al tempo della Signoria dei Medici è stato rinvenuto il più incredibile manufatto etrusco: la Chimera. Che relazione esiste tra la mitologica creatura e Giorgio Vasari? Di chi è la voce al telefono che dice di sapere cosa ne è stato del professore? Marco e Dario non sanno che la doppia ricerca, del padre di Sonia e dei manoscritti che lui stava studiando, li condurrà a una scoperta archeologica ancora più sbalorditiva: il compagno perduto della Chimera. Un bronzo celato per ben due volte agli occhi di tutti, la cui esistenza appare verosimile dalla lettura dei documenti vasariani. Le tracce lasciate dal genio rinascimentale li portano a indagare. Ma non sono soli. Da una parte c’è chi vuole impadronirsi a tutti i costi del reperto, dall’altra una inquietante Intelligenza Artificiale con cui sono venuti casualmente in contatto. Lei sola, saprà districare la matassa che affonda le sue origini in un tempo lontano. Alle pendici di Aritim, in quel territorio che dopo millenni diventerà Toscana.