Narrativa recensioni

Il destino di Isabella. La regina che cambiò l’Europa – Susan Hastings

Recensione a cura di Antonio Tenisci

Quanto è contemporanea la figura di Isabella di Castiglia?
Questo romanzo da voce a un personaggio che ha scritto la storia dell’Europa, e a cui la storia, forse, non ha dato il merito che meritava.
Si raccontano le vicende di Isabella di Castiglia riprendendo la narrazione del volume precedente dal titolo ‘Isabella’, della stessa autrice. La protagonista è già madre e moglie di Ferdinando d’Aragona, a pochi anni, quindi, da avere quei pieni poteri che ne faranno artefice del destino del mondo di fine quattrocento.

“Sebbene fosse la regina, e tutti, dal popolino alla nobiltà e al clero, si aspettavano che vivesse nel fasto e nello splendore, riusciva a coniugare sobrietà e sfarzo. Durante le feste si mostrava in tutta la sua magnificenza, sicura di sé e della sua sontuosa superiorità. Nei momenti difficili si mescolava con i contadini e i soldati, non temeva né la fatica né la sporcizia, né le avversità né il pericolo, desiderava stare al loro fianco e, se necessario, combattere…”

Di certo a Isabella non mancava il coraggio, come anche la dedizione per un marito troppo diverso da lei e un amore incondizionato verso i figli. La sua vita è stata presentata grazie ai personaggi a cui saprà tenere testa.

Il regno d’Aragona è costernato da cambiamenti radicali della storia della Spagna e del mondo, a partire proprio dal matrimonio tra la sua famiglia e la corona d’Aragona, la guerra contro il califfato e la riconquista di Granada, baluardo musulmano andaluso, grazie anche a un personaggio controverso come l’Inquisitore Tomas de Torquemada, suo confessore. Isabella viveva per la sua incrollabile fede e il frate sapeva come manipolare la vita degli altri.

“Torquemada entrò come un ciclone nella sfarzosa sala della coppia reale. Come un fiammeggiante angelo vendicatore avanzò ad ampie falcate sino alla pedana dove i sovrani sedevano sui loro troni. Seguitò a camminare senza mostrare né il dovuto rispetto né alcun accenno a inchinarsi. Di colpo, s’immobilizzò e alzò la testa simile a quella di un rapace…”

Infine l’arrivo di Cristoforo Colombo, la richiesta di finanziare la sua impresa e il sogno di una nuova terra da scoprire. La sete di conoscenza di Isabella, non priva di mille ripensamenti, ebbe l’audacia di credere in quello a cui nessun sovrano di allora aveva mai potuto credere.

“Concediamo a Cristoforo Colombo, nato a Genova, e a tutti i suoi discendenti il titolo di ammiraglio di ogni territorio che scoprirà e conquisterà…”

Basterebbero solo questi uomini a rendere la vita di Isabella unica e indimenticabile, ma più si procede nella lettura e più si resta affascinati dal carisma di una donna davvero unica.

Interessante la gestione della scrittura, in un romanzo che si legge come un libro di storia, con tanti avvenimenti descritti e spesso intramezzati da dialoghi brevi ed essenziali.
Rigore storico documentato e senza molte divagazioni ne fanno un romanzo biografico di gran pregio.


PRO
Romanzo scritto come un libro di storia, scorrevole e preciso

CONTRO
Mancano riferimenti alla vita precedente che viene ricordata per brevi tratti. Bisogna leggere anche il romanzo precedente

Link cartaceo: Il destino di Isabella. La regina che cambiò l’Europa
Link ebook: Il destino di Isabella. La regina che cambiò l’Europa

Trama
Isabella ha poco più di trent’anni, ma è già una leader indiscussa. È retta da una fede saldissima, dalla speranza nel popolo castigliano e dall’amore per la sua famiglia. Alcuni dei più grandi protagonisti dell’epoca si sono confrontati con lei e con le sue scelte. A partire da Tomás de Torquemada, il primo grande inquisitore e confessore personale di Isabella. Fino ad arrivare a Cristoforo Colombo che, dopo il rifiuto di Giovanni II di Portogallo, ha proposto il suo progetto alla coppia reale spagnola, ottenendo il finanziamento all’impresa di scoperta che ha cambiato per sempre la storia. Isabella è una regina che ha sempre partecipato in prima linea alla politica interna ed estera del suo paese: dagli sforzi bellici per la ‘Reconquista’ – la crociata volta a scacciare i mori dal suolo iberico – alla fondazione della città di Santa Fé, la perla dell’Andalusia, proprio durante l’assedio dell’ultima roccaforte saracena. Isabella è una donna forte e accorta, una madre coraggiosa, e una consigliera preziosa. In questo romanzo, che si nutre della trama stessa della Storia europea in uno dei suoi momenti cruciali, scopriamo gli anni che vanno dal 1482 fino agli ultimi giorni della regina e che continuano i fatti raccontati nel primo volume della dilogia iniziata con “Isabella. Una principessa sul trono di Spagna”.

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