Tempo di feste, di cene aziendali, con parenti, amici, tempo di bagordi!
Termine di derivazione provenzale, “ba(g)ordar” letteralmente significa “giostrare”. Ma cosa c’entra la giostra con il gozzovigliare, il lasciarsi andare che poi è il significato di vero di darsi ai bagordi?
Questo comune modo di dire affonda le sue radici nel Medioevo, quando per bagordo si intendeva la lancia con cui i cavalieri si affrontavano durante i tornei – anche chiamati, appunto, «giostre» (vedete che tutto torna?).
Aspetto importante di queste manifestazioni erano gli straordinari festeggiamenti che seguivano, dove si poteva mangiare, bere ed esagerare senza ritegno.
Alla fine del ‘500 la parola bagordo iniziò così a essere utilizzata per indicare un momento di grande baldoria, diventando con il trascorrere del tempo sinonimo di “gozzoviglia”, crapula”, “saturnali”.
E ora che abbiamo nutrito la nostra conoscenza, è tempo di riempire anche la pancia, per cui… diamoci ai bagordi!