Naturalmente non parliamo di Papa Bergoglio – le cui origini argentine renderebbero la connessione col tango abbastanza scontata – ma di uno precedente, e precisamente di Papa Pio X, all’anagrafe Giuseppe Melchiorre Sarto, che sedette sul soglio pontificio dal 1903 al 1914.
Un Papa che si dedicò a molte riforme in campo ecclesiastico (come la riforma del diritto canonico, la redazione dell’attuale Catechismo), ma si occupò anche di… ballo! Per la precisione di tango!
Fu lui, infatti, a sdoganare questa danza sulla quale le autorità ecclesiastiche parigine volevano venisse posto un veto in quanto eccessivamente sensuale, addirittura si chiedeva di scomunicare chi lo praticasse.
L’episodio è raccontato dal Corriere della Sera dell’epoca.
Si narra che Pio X decise di farsi un’idea ben precisa di questo ballo – che, importato dall’Argentina, stava spopolando a discapito di balli più tradizionali ed europei – avesse dato disposizioni affinché una coppia di ballerini di tango si esibisse in forma privata al suo cospetto, di modo che lui potesse valutarne di persona gli aspetti scandalosi.
Avvenuta l’esibizione riservata di danza, il Pontefice avrebbe detto: «Capisco che voi amiate la danza. Essa conviene alla vostra età, e così è sempre stato come sempre sarà. Ballate, dunque, poiché ciò vi fa piacere». Le parole precise sarebbero state «no vedo che gran pecài ghe sia in stò novo bàeo!» Dando, quindi, in questo modo il placet della Chiesa a questa danza.
Pare, però, che abbia anche detto: «Mi me pàr che sia più bèo el bàeo a ‘ea furlana» (A me sembra che sia più bello il ballo della furlana).
La storia della disputa tra tango e furlana divenne virale – diremmo oggi – tanto da scatenare l’intuizione del grande poeta romano Trilussa che all’episodio dedicò una poesia:
“Er Papa nun vo’ er Tango perchè, spesso,
er cavajere spigne e se strufina
sopra la panza de la ballerina
che su per giù, se regola lo stesso.
Invece la Furlana è più carina:
la donna balla, l’omo je va appresso,
e l’unico contatto chè permesso
se basa sur de dietro de la schina.
Ma un ballo ch’è der secolo passato
co’ le veste attillate se fa male:
e er Papa, a questo, mica cià pensato;
come voi che se movino? Nun resta
che la Curia permetta in via speciale,
che le signore s’arsino la vesta”.
Al di là della disputa tra la furlana (danza tipica veneta che si balla in coppia, molto praticata a Venezia) resta il fatto che Papa Pio X dispose la revoca della sanzione ecclesiastica prevista per chi avesse praticato il tango.