Prende il via quest’oggi il primo torneo tra autori di TSD! Il primo turno come da regolamento prevede quattro sfide dirette in modalità “Intervista doppia”. Abbiamo sottoposto cinque domande a ognuno dei partecipanti e le metteremo a confronto per voi lettori. Al termine dell’intervista trovate il sondaggio per votare l’autore o l’autrice che vi ha convinto di più con le sue risposte. Chi otterrà più voti passerà il turno! Buon divertimento!
Chiara curione vs luca buggio
Come scrittore o scrittrice, qual è il tuo più gran difetto e qual è la tua miglior virtù?
C.C.: Il mio peggior difetto è quello di leggere e rileggere il pezzo che ho scritto prima di andare avanti, cerco errori e ripetizioni e se non lo trovo coinvolgente, cancello e riscrivo. La miglior virtù è rendere semplice quello che è complicato.
L.B.: Sono terribilmente lento. Leggo, rileggo, riscrivo, cancello, vado a verificare una fonte per assicurarmi di curare un dettaglio, e poi mi perdo a studiare altri dettagli che nemmeno mi servono per la storia. Passano i giorni, le settimane e finisco per essere in ritardo sulla tabella di marcia, il che è un problema se ci sono scadenze di mezzo.
Spero di compensare questo difetto con la disponibilità a mettere in discussione ciò che scrivo. Quando l’editor o l’editore mi dicono “non va bene” assimilo le osservazioni e mi sforzo di elaborarle, anche a costo di cancellare capitoli, rivedere scalette e dare un respiro diverso ai personaggi. Ho imparato che pubblicare un libro è un gioco di squadra dove tutti lavorano per dare alla storia la sua forma migliore, che non devo affezionarmi troppo a quello che ho scritto e che proprio per il bene della storia a volte devo fare un passo indietro.
Perché hai scelto di dedicarti proprio al romanzo storico?
C.C.: Sono appassionata di storia, soprattutto del periodo medievale e penso che la vita di alcuni personaggi possa essere conosciuta meglio attraverso il romanzo il quale, a differenza del saggio, con la costruzione di una storia tra parti reali e parti immaginarie, mette in risalto il carattere dei personaggi con emozioni e sentimenti, li fa rivivere attraverso le scene e i dialoghi, così come focalizza le loro relazioni con chi li circonda, con chi amano, e chi detestano. Desideri, speranze, vendette, amori, ostacoli, circostanze favorevoli o nemici da affrontare, decisioni da cui dipende la buona o la cattiva riuscita di un evento. Il romanzo storico è un modo unico per approfondire un determinato periodo e conoscere a fondo fatti di personaggi noti, spiegare le motivazioni delle loro azioni e il loro vissuto. Questo tipo di testo, che dà la possibilità di creare anche personaggi immaginari calati nell’epoca e alcune scene di vita quotidiana immaginata dall’autore, pone dei momenti di evasione che catturano il lettore portandolo nel passato, come un silenzioso spettatore a bordo della macchina del tempo.
L.B.: La risposta facile è che mi è sempre piaciuto studiare storia a scuola, e che sono cresciuto a pane e Verne, Salgari, poi Dumas e Hugo. Da leggere a fantasticare di essere lì, accanto ai personaggi dei libri, nel loro mondo e nella loro epoca il passo è stato breve. Da bambino rimasi incantato da un film di fantascienza, “il mondo dei robot”, che si svolgeva in un futuristico parco divertimenti con aree tematiche ambientate in diversi periodi storici (Roma Imperiale, Medioevo e Vecchio West) e dove i visitatori potevano indossare gli abiti dell’epoca e diventare protagonisti del set. A parte il finale, con la rivolta dei robot figuranti che si mettevano ad ammazzare i turisti, ho passato tanto a fantasticare su quanto mi sarebbe piaciuto vivere in quel parco divertimenti. Ho potuto realizzare quel sogno in modo più “strutturato” da adulto, avvicinandomi al mondo della recitazione prima come attore poi come regista: il teatro è uno spazio dov’è possibile, per qualche istante, calarsi completamente in un’altra epoca.
Scegli un personaggio storico e fagli una domanda
C.C.:Il personaggio storico è Federico II.
“A sua maestà, l’imperatore, chiedo se si è mai pentito di aver negato il perdono al primogenito figlio Enrico, condannandolo alla reclusione a vita, causandone il suicidio”
Preciso che Enrico fu arrestato per aver sollevato prima la ribellione dei principi tedeschi e poi per essersi alleato con i comuni lombardi nemici di Federico.
L.B.: Questa è una domanda veramente difficile perché ci sono tanti personaggi che se potessi mi piacerebbe incontrare, e che se incontrassi riempirei di domande. Alla fine ho scelto il presidente americano Roosvelt. Sarà perché lo immagino con il faccione bonario di Robin Williams dei film “una notte al museo”, sarà perché l’ho letto in compagnia di zio Paperone nella saga disegnata da Don Rosa sulla vita del papero più ricco del mondo, mi viene d’istinto pensarlo come una persona forte, avventurosa, saggia e fondamentalmente buona. Gli vorrei chiedere se approverebbe ancora il progetto Manhattan che ha portato allo sviluppo delle bombe atomiche, sapendo com’è andata a posteriori e non sulla base delle valutazioni di allora.
Prendi un personaggio contemporaneo e portalo in una epoca passata: qual è questa epoca e perché proprio in quella?
C.C.: Il personaggio contemporaneo è Giorgia Meloni. La porterei nel Medioevo dove le donne che raggiungevano posti di rilievo erano poche, ma quelle poche avevano la chiara consapevolezza delle loro capacità e riuscivano a imporsi.
Sarei curiosa di vedere come affronterebbe le difficoltà di quell’epoca e quale strada seguirebbe per emergere, in mondo dove solo le nobili avevano la possibilità di istruirsi e le donne che erano di una condizione sociale diversa riuscivano a studiare e ad avere posti di rilievo solo scegliendo di entrare in convento e prendere i voti.
L.B.: Faccio una premessa: immaginando di avere una macchina del tempo capace di trasportarmi in una qualunque epoca storica, non vorrei vivere in nessuna di queste e probabilmente a nessuna condizione, mentre ne visiterei parecchie volentieri, a patto di essere avvolto da una bolla protettiva trasparente. Tra carenze igienico sanitarie, assenza di medicinali salvavita, differenze enormi tra ceti sociali, mancanza dei diritti umani di base, difficoltà o impossibilità di accedere al sapere, la storia ci insegna che nemmeno i privilegiati del passato avevano le garanzie di benessere che oggi in Italia sono alla portata di chiunque. Dovendo scegliere dunque una meta per il mio primo viaggio temporale, farei volentieri un salto nel Medioevo insieme ad Alessandro Barbero a farmi da guida turistica: lascerei scegliere a lui nello specifico località e anno, sarei comunque in ottime mani e avrei tantissimo da imparare.
Con quale grande scrittore del passato avresti voluto scrivere un libro a 4 mani?
C.C.: Sono numerosi gli autori del passato che amo e che considero i miei maestri. In particolare, sarebbe stato un grande onore per me scrivere con Dumas.
L.B.: Sarei onorato di collaborare con Luigi Gramegna, “il Dumas italiano”: perché ho letto quasi tutta la sua produzione, e perché entrambi abbiamo scelto di ambientare i nostri libri (magistralmente, nel suo caso) a Torino.
Giunti alla fine di questa breve intervista chiediamo al pubblico di TSD di esprimere il proprio gradimento scegliendo tra Chiara e Luca rispondendo a questo sondaggio. Chi dei due vi ha convinti di più?