Corrado Occhipinti Confalonieri è nato a Milano nel 1965. Laureato in Scienze Politiche con tesi in Storia del Risorgimento, ha preso la specializzazione in Diritto ed Economia dell’Unione europea con tesi sul progetto di unificazione franco britannica del 1940. È autore di un saggio sul Circolo dei nobili fra ancien régime e liberalismo (Il Risorgimento, 1992). Finalista del concorso letterario Un giorno di Joyce indetto dal “Corriere della Sera”, ha recensito vari libri per la radio della Svizzera italiana e ha collaborato con diversi periodici su argomenti medievali. Si occupa anche di divulgazione storica segnalando novità librarie sui social (Instagram e Facebook) dove riscuote un ampio seguito. La moglie del santo è il suo primo romanzo.
Intervista a cura di Lorenzo Angelaccio
Ciao Corrado, benvenuto sul blog Thriller storici e dintorni. Ormai sono passati più di quattro anni dall’uscita del tuo romanzo storico d’esordio, La moglie del santo, pubblicato da Minerva Edizioni. Guardando in retrospettiva il tuo percorso da scrittore, quali sono le più grandi soddisfazioni che ti ha regalato questo romanzo?
Ciao Lorenzo, grazie dell’invito. La moglie del santo ha toccato il cuore dei lettori che a distanza di tempo lo rileggono, questa è la mia gioia più grande perché volevo raccontare una grande storia d’amore realmente vissuta.
La moglie del santo ha avuto fin da subito un grande successo, con più di 3500 copie vendute e cinque edizioni pubblicate. Qual è stato il “segreto” del successo del tuo libro e in che modo ti sei impegnato per la sua promozione?
L’alchimia che si crea fra i personaggi e il lettore è qualcosa di magico che non si può spiegare. Lo scrittore deve far crescere la sua creatura come se fosse un figlio: occorre che il suo libro venga conosciuto; i social – se usati bene – sono molto importanti per questo, così come i media tradizionali, le presentazioni, i firmacopie e soprattutto il passaparola.
Ogni romanzo storico ha bisogno di una ricerca molto approfondita, sia su fonti secondarie sia, soprattutto, su fonti primarie, spesso inedite e mai studiate. In altre interviste, per esempio, hai fatto riferimento a un documento sulla peste del 1348 sconosciuto in Italia perché conservato in Polonia. Ci puoi fare altri esempi di scoperte simili che hai avuto modo di effettuare durante il lavoro di ricerca per il tuo romanzo?
Sono scoperte casuali che ti fanno capire che sei sulla strada giusta mentre stai scrivendo. Ad esempio in biblioteca a Lodi, città d’origine della mia protagonista Eufrosina Vistarini, avevo letto la tesi di laurea su un suo discendente e l’autrice aveva messo in ultima pagina la foto di Barbara, l’ultima erede della dinastia: era molto simile a come mi ero immaginato la sua ava!
Durante questi anni, avrai sicuramente avuto modo di conoscere da vicino il panorama editoriale italiano. Quali sono, secondo te, i punti di forza di questo settore e quali, invece, le criticità che hai riscontrato?
Punti di forza sono i piccoli medi editori che a fronte di grandi sacrifici portano avanti anche autori esordienti o di nicchia perché amano il loro lavoro e non pensano al mercato. Le criticità sono la mancanza di un’adeguata promozione dei libri a tutti i livelli, grandi editori compresi, tranne per i nomi già conosciuti.
Negli ultimi anni, la narrativa storica sta allargando sempre di più il suo bacino di lettori, e molti aspiranti autrici e autori si vorrebbero affacciare in questo meraviglioso genere letterario. Quali consigli daresti a chi oggi vorrebbe scrivere un romanzo storico? Quali sono le cose da fare e quelle invece da non fare?
Sicuramente consiglio di affidarsi a un editor specializzato nel settore del romanzo storico perché dispone di una competenza molto utile all’autore. Quello da non fare è di non mettersi nei panni di chi legge.
Parlando invece da lettore di romanzi storici, quali titoli usciti di recente consiglieresti ai membri della community di TSD?
In questo periodo sto leggendo soprattutto dei saggi storici sulle Crociate. Consiglio però Io, Caterina di Francesca Riario Sforza, un romanzo molto ben documentato su Caterina Sforza e comunque di rileggere sempre i Promessi sposi.
Ci avviamo verso la conclusione di questa chiacchierata. Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti dedicati a La moglie del santo e quali, invece, le tue prossime pubblicazioni e i tuoi prossimi progetti letterari?
A settembre ricomincio con le presentazioni. Sto lavorando su un saggio dedicato al Decameron di Giovanni Boccaccio con un taglio particolare; a febbraio uscirà il mio nuovo romanzo storico, un seguito ideale del primo.