In questi giorni si fa un gran parlare sui social a proposito di un articolo pubblicato da Alain Elkann che su Repubblica ha paragonato un gruppo di giovani, a suo parere incivili, che viaggiavano sul suo stesso treno da Roma a Foggia, ai lanzichenecchi tedeschi.
Ma chi erano questi personaggi?
Leggendo qualche romanzo e saggio storico sicuramente vi sarà capitato di trovarli. Si tratta di soldati mercenari di fanteria arruolati nelle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, che combatterono tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. I Lanzichenecchi divennero famosi per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano contro il nemico.
Il termine deriva dal tedesco Landsknecht, cioè “servo della regione” (Land = terra, patria + Knecht = servitore); in quel periodo, dato l’indebolirsi dei legami di servitù feudale, tipici di un medioevo che stava terminando, gli appartenenti a quell’umile ceto sociale tentassero la fortuna aggregandosi in compagnie mercenarie, sperando di arricchirsi con la rapina e il saccheggio.
Furono istituiti da Massimiliano I nel 1487 sul modello dei mercenari svizzeri, di cui diventarono presto feroci antagonisti.
Durante le guerre dei contadini in Germania (1524-25) vennero ingaggiati sia dalla nobiltà sia dalle schiere contadine.
Furono protagonisti delle principali battaglie delle guerre d’Italia del XVI e si distinsero soprattutto per le efferatezze commesse sui civili durante il sacco di Roma del 1527. In quella occasione i lanzichenecchi furono inviati dall’imperatore Carlo V, per contrastare una lega di stati italiani (la lega di Cognac) alleati della Francia e alla quale aveva aderito anche papa Clemente VII.
I lanzichenecchi, per la maggior parte protestanti, erano esasperati dalla lunga spedizione per la quale non erano stati pagati, e mossi da odio contro la Chiesa Cattolica, si riversarono su Roma, conquistandola e sottoponendola a otto giorni di saccheggi e violenze, che l’imperatore stesso non riuscì a impedire e dalle quali lo stesso papa si salvò a stento.
Durante la loro calata verso Roma nel 1526, guidati da Georg von Frundsberg, vennero affrontati dalle milizie guidate da Giovanni dalle Bande Nere prima di attraversare il Po nel territorio dei Gonzaga.
Naturalmente erano apprezzati da chi intendeva sfruttarne la forza: per le popolazioni inermi invece erano un flagello — anche perché integravano il loro incerto soldo con razzie e saccheggi. Questo quadretto tratteggiato senza approfondimenti ci permette di precisare l’evoluzione dei significati del nome.
Qualcuno li pagava per esercitare la violenza al suo servizio. Il passo, per estensione, è breve: viste le attitudini e le sue scelte di vita il lanzichenecco viene presto associato al tipo di persona rozza e violenta.