Personaggi Storici Viaggio nella storia

Riccardo Cuor di Leone – La Storia

Articolo a cura di Roberto Orsi

Riccardo Cuor di Leone è un sovrano che tutti conosciamo, in un modo o nell’altro ne abbiamo sentito parlare: anche solo grazie alle storie dedicate a Robin Hood.

riccardo cuor di leone

Fu re d’Inghilterra, duca di Normandia, conte del Maine, d’Angiò e di Turenna, duca d’Aquitania e Guascogna e conte di Poitiers dal 1189 fino alla sua morte.

Nonostante fosse nato in Inghilterra, dove trascorse l’infanzia, la maggior parte della sua vita adulta la passò nel Ducato d’Aquitania, nel sud-ovest della Francia. Figlio terzogenito di Enrico II e di Eleonora d’Aquitania; duca d’Aquitania domò i baroni ribelli; designato successore al trono alla morte del fratello Enrico si rifiutò tuttavia di cedere l’Aquitania a Giovanni, suo fratello minore e, per istigazione di Filippo II Augusto re di Francia, e con questo alleato, si ribellò al padre (1188), sconfiggendolo (1189).

La morte di Enrico II, avvenuta lo stesso anno, portò poco dopo sul trono lo stesso Riccardo, che si preparò allora per la crociata, vendendo terre della corona, diritti, uffici, vescovati ed esaurendo il tesoro accumulato dal padre.

la crociata in terrasanta

Nel 1190 raggiunse a Vézelay il re di Francia Filippo Augusto e partì poco dopo da Marsiglia con ottomila uomini. Giunto a Messina, costrinse il conte di Lecce, Tancredi, usurpatore del trono di Sicilia alla morte di Guglielmo II, a liberare la vedova di questo, Giovanna, (che era sorella di Riccardo), e a pagargli una forte somma (ma solo un terzo delle 40 mila once d’oro richieste fu consegnato).

Dopo una spedizione punitiva a Cipro contro l’imperatore Isacco Comneno, che si era rifiutato di restituire i beni estorti ai pellegrini di passaggio, Riccardo sbarcò a San Giovanni d’Acri (giugno 1191). Abbandonato da Filippo Augusto e dal duca d’Austria Leopoldo, sostenitori di Corrado di Monferrato contro Guido di Lusignano, favorito di Riccardo al trono di Gerusalemme, Riccardo conquistò ugualmente San Giovanni (12 luglio), prese Ascalona e sconfisse il Saladino ad Arsuf (7 settembre); poi occupò Giaffa, ma, non avendo forze sufficienti per assediare Gerusalemme e tenerla, indugiò molti mesi.

giovanni senzaterra

Intanto dall’Inghilterra gli venne la notizia del tentativo d’usurpazione del fratello Giovanni, istigato da Filippo II che si era impadronito di alcuni territori di Riccardo in terra francese. Quindi, conclusa una tregua di tre anni con il Saladino, nell’ottobre del 1192 lasciò la Palestina, sbarcò sulle spiagge venete per sottrarsi ai tranelli di Filippo che l’aspettava a Marsiglia, e tentò travestito  di attraversare l’Impero; ma fu riconosciuto e arrestato. Nonostante gli intrighi di Giovanni e di Filippo, riuscì però a pagare il riscatto e, sbarcato in Inghilterra, poté domare agevolmente la nascente ribellione. Il duca Giovanni si sottomise, e Riccardo, lasciata l’Inghilterra alle cure dell’arcivescovo di Canterbury, H. Walter, si recò (1194) in Normandia per affrontare Filippo: la pace del 1196 assicurò però a Riccardo solo una parte delle terre perdute. Allora, alleatosi con Ottone IV e alcuni nobili della Francia settentrionale, provocò una nuova guerra (1198) e a Gisors (28 settembre) inferse una grave sconfitta a Filippo. La tregua del gennaio 1199 gli restituiva, a eccezione di Gisors, tutte le sue terre.

perchè “cuor di leone”?

Riccardo Cuor di Leone è stato re d’Inghilterra dal 1189 al 1199, ed è stato descritto come un personaggio crudele e violento, un figlio sleale, un pessimo sovrano, un crociato fallimentare, un vizioso e un temerario, che andò a morire scioccamente in un assedio senza importanza.

Ma Riccardo Cuor di Leone è stato descritto anche, e nel nostro immaginario è questa la formula che sostanzialmente prevale, come un principe splendido e valoroso, un grande stratega, un modello e uno specchio di cavalleria, una leggenda.

È uno dei pochi re d’Inghilterra ricordati per il soprannome, “Cuor di Leone”, per la coraggiosa abitudine di combattere sempre in prima fila tra i suoi soldati, piuttosto che per il numero progressivo di regnante, ed è una figura iconica sia in Inghilterra sia in Francia.

La morte

1199. Riccardo assedia la fortezza di Châlus-Chabrol. Protetta poco e male, quest’ultima tuttavia resiste meglio del previsto, e l’assedio si prolunga all’infinito. Il 26 marzo, dall’alto delle fortificazioni, un uomo – nel quale gli storici hanno riconosciuto il cavaliere Pietro Basile – scocca un colpo di balestra e sfiora il re alla base del collo. Seriamente ferito, ma di robusta costituzione, Riccardo si strappa egli stesso il proiettile dalla spalla.

Sfortunatamente, la punta della freccia resta conficcata nella ferita. Ne segue una lenta agonia. Durerà undici lunghi giorni, che permetteranno ad Eleonora d’Aquitania di recarsi all’abbazia di Fontevraud a raccogliere le ultime volontà del suo amatissimo figlio e a sostenerlo fino all’ultimo respiro.Mentre il re muore, l’armata riesce a espugnare la piazza forte e i soldati mettono le mani su Pietro Basile.

Sono sul punto di giustiziarlo lì per lì, ma si controllano e lo presentano al re che, in un gesto di estrema misericordia, gli perdona il gesto che gli costa la vita. Il 6 aprile 1199 Riccardo esala il suo ultimo sospiro. Giovanni, suo fratello, sale sul trono.

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One Reply to “Riccardo Cuor di Leone – La Storia

  1. Beh, se devo essere di parte, preferisco la figura di Cuor di Leone che quella di Giovanni Senza Terra, che mi ha sempre dato l’impressione di essere un vigliacco.

     

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