“The pale blue eye – I delitti di West Point” (2022) è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Louis Boyard nel 2006, portato per la prima volta in Italia dalla casa editrice “La nave di Teseo” e uscito in concomitanza con la messa in onda del film.
Scritto e diretto da Scott Cooper e interpretato da attori del calibro di Christian Bale e Harry Melling, il film è in programmazione in questi giorni sulla piattaforma on demand di Netflix.
Il cadetto Leroy Fry viene trovato impiccato ad un albero nei pressi dell’Accademia Militare di West Point. Successivamente, quando il corpo è già stato rimosso dal luogo del delitto, il suo cuore viene asportato dal cadavere. Un accanimento gratuito e terribile sulla giovane vittima.
Augustus Landor, grazie alla sua fama acquisita negli anni di servizio nella polizia di New York, viene chiamato a indagare su quanto successo all’Accademia.
Al suo fianco un insospettabile braccio destro: Edgar Allan Poe, interpretato nel film da uno strepitoso Harry Melling. La presenza reale di Poe tra le file dei cadetti dell’Accademia di West Point è un fatto realmente documentato. Louis Bayard, l’autore del romanzo da cui il film è tratto, ci ha abituati a questo genere di narrazione con personaggi reali che intrecciano le loro vicende ad altri di fantasia.
Il plot narrativo di “The pale blue eye” scorre come una indagine dai toni cupi che sfociano nell’esoterismo. Leroy Fry non sarà l’unica vittima nel corso del racconto. Un altro cadetto dopo pochi giorni perde la vita e il suo corpo subisce lo stesso martirio con l’asportazione del cuore. Landor non ha dubbi e percorre la strada dei riti esoterici, chiamando in causa un luminare dell’argomento, il professor Jean-Pepe che conferma le sue teorie.
Il tormentato Landor e l’esuberante quanto spumeggiante E.A. Poe, che tutto sembra tranne che indirizzato verso una sfolgorante carriera militare, conducono una indagine dal ritmo lento, partendo da un piccolo pezzo di carta rinvenuto tra le mani di Fry: si tratta di una parte di un biglietto che la vittima avrebbe ricevuto prima di morire. Un invito da parte dell’assassino?
L’acume di Poe unito alla capacità deduttiva di Landor e al suo spirito di osservazione, li porterà alla risoluzione dell’enigma, senza tralasciare il colpo di scena finale.
La performance di Harry Melling è da sottolineare: l’attore, il quale sembra avere una certa somiglianza fisica con il vero Edgar Allan Poe, propone sullo schermo un personaggio che se da una parte può sembrare stralunato e fuori dalle righe, dall’altra ha momenti di visione intimistica e poetica che lo porteranno a essere l’autore che tutti abbiamo imparato a conoscere tramite le sue opere. Un giovane Poe che conosce l’amore e il desiderio, come il tormento e l’angoscia.
La fotografia del film merita una menzione particolare: i colori tenui e opachi dell’inverno americano disegnano un paesaggio coperto da un manto di neve che sembra voler trattenere l’orrore che si dipana tra le stanze di West Point. Gli interni non spiccano, non ci sono guizzi di colore se non in rari momenti. L’immagine che il regista dà nel suo film collima perfettamente con le tinte oscure dei racconti più noir di Edgar Allan Poe stesso. I camei in onore dell’autore americano si susseguono, a partire dal corvo nero che molto spesso irrompe sulla scena.
Le vicende scorrono lente come il perpetrarsi del dolore dei protagonisti stessi che viene fuori piano piano, rivelandosi allo spettatore in tutta la sua drammaticità finale. Non ci si aspetti un thriller mozzafiato dal ritmo incessante, tutt’altro. Il giallo storico può risultare non indimenticabile, ma è della visione più intima della sofferenza dell’uomo che vi rimarrà traccia.
A cosa è disposto l’essere umano preso nello sconforto della disperazione? Fin dove può spingersi per un senso di riscatto e redenzione?
1830, Accademia militare di West Point: la calma di una sera di ottobre viene sconvolta dal ritrovamento del corpo di un giovane cadetto appeso a una corda. La mattina dopo, arriva la scoperta di un dettaglio ancora più macabro, qualcuno ha prelevato il cuore dal cadavere. Augustus Landor, che ha acquisito una certa fama durante i suoi anni come detective nella polizia di New York, viene chiamato per indagare in segreto. È un caso sconcertante che Landor deve risolvere al più presto e con la massima discrezione, perché uno scandalo potrebbe compromettere la reputazione della neonata accademia, destinata a diventare una delle più prestigiose istituzioni americane. L’investigatore trova un alleato inaspettato per seguire le tracce dell’assassino: un giovane cadetto lunatico con un debole per l’alcool e un passato oscuro pieno di leggende, per il quale prova subito un affetto paterno. Quello strano e tormentato ragazzo del Sud, appassionato di poesia, ha un nome destinato a un grande successo: Edgar Allan Poe.