Recensione a cura di Sabrina Corti
“L’allieva di Sherlock Holmes. Mary Russel and Sherlock Holmes” di Laurie R. King è un romanzo edito da Leggere Editore nel maggio 2022.
1915: campagna del Sussex.
Mary Russel, una quindicenne sveglia e intelligente, sta leggendo mentre cammina sulle colline del Sussex quando, intenta nella lettura, si scontra con un uomo che si sta dedicando allo studio delle api.
È sicuramente l’incontro di due menti particolari tra le quali si instaura prontamente un rapporto di sfida a chi propone i ragionamenti più arguti.
Sherlock Holmes è attratto da questa ragazzina che pare il suo alter ego femminile: intelligente, pragmatica, osservatrice, moderatamente presuntuosa.
Mary Russel, americana di origine, è rimasta da poco orfana di entrambi i genitori, e vive – suo malgrado – con la zia materna la quale si occupa di Mary solo in quanto obbligata da un vincolo parentale, ma senza alcuno slancio affettivo.
Nonostante sia in pensione, Holmes non disdegna di occuparsi di alcuni casi investigativi e decide di affiancare Mary che tratta come una sua pari, sebbene il grande divario di età.
Il rapporto che lega Holmes a Mary, dunque, è completamente diverso da quello che lega Holmes a Watson.
“L’allieva di Sherlock Holmes” si sviluppa in un arco temporale che va dal 1915 alla fine della prima guerra mondiale.
La rappresentazione storica, al di là delle date, che nel romanzo vengono specificate, è di immediata percezione per i precisi riferimenti ad alcune operazioni belliche del primo conflitto mondiale, ma anche per la descrizione che l’autrice compie in ordine a soldati che tonavano dal fronte menomati nel corpo e nello spirito.
Nel romanzo si “respira” il periodo bellico benché l’Inghilterra non sia stata il campo di battaglia.
Nel corso di questo periodo storico l’autrice ci propone una serie di casi nei quali vengono coinvolti Mary e Holmes. A prima vista essi possono apparire legati, quasi si trattasse di racconti brevi più che di un romanzo.
In realtà, essi, sono preparatori a quello che sarà il vero enigma che Holmes e Mary si troveranno a dover risolvere: un assassino sta, infatti, attentando, alla loro vita.
Per la prima volta Holmes è nel mirino.
Qualcuno sta tramando per eliminare questa coppia improbabile di investigatori.
L’avversario di Holmes e Mary, che cova antichi rancori, è astuto e pronto a tutto pur di sbarazzarsi di loro.
Sherlock Holmes è proprio quello di Conan Doyle: riservato, curioso, eccentrico, amante del travestimento, lunatico, permaloso, a tratti presuntuoso. È solo invecchiato: vorrebbe dedicarsi alla cura delle api e del violino, ma i casi investigativi lo rincorrono, e lui non si sottrae a quel richiamo.
Mary la conosciamo da adolescente: è curiosa, golosa di letture, impaziente di conoscere il mondo, con una intelligenza vivace e logica, a tratti saccente. Durante la sua crescita vediamo la sua evoluzione da adolescente a donna e diventa sempre più simile a Holmes, ma più rapida nei movimenti, tanto che Holmes le affida alcune operazioni per le quali sono necessarie gambe giovani e veloci.
E poi, Watson, il buon vecchio Watson, che in questo romanzo fa quello per cui ha preso una laurea: il medico. E ne ha avrà il suo bel da fare!
“L’allieva di Sherlock Holmes” scorre via veloce, con una scrittura piacevole e calma. Come una partita di scacchi, l’autrice ci dà il tempo di ragionare, di riflettere. Questo romanzo non ha la scrittura rocambolesca delle avventure di Lupin, ma è altrettanto accattivante e va gustato in ogni sua riga.
Tra travestimenti, viaggi in calesse, partite di scacchi, sciami di api, nascondigli nei boschi del Sussex e nei vicoli di Londra, ordigni esplosivi e persino un viaggio a Gerusalemme, Holmes e Mary, ci portano in un viaggio avventuroso per risolvere il caso più importante della loro vita.
Trama
Nel 1915, Sherlock Holmes è in pensione e tranquillamente impegnato nello studio delle api da miele quando una giovane donna si imbatte letteralmente in lui, nella campagna del Sussex. Quindicenne, goffa, egocentrica e recentemente orfana, la giovane Mary Russell mostra un acume tale da impressionare persino il grande detective in un confronto arguto e di raffinata intelligenza. In principio riluttante, sotto la sua tutela, questa modernissima donna del XX secolo si dimostra un’abile allieva e una compagna degna del suo genio. Nel loro primo caso, devono rintracciare la figlia rapita di un senatore americano e confrontarsi con un avversario davvero astuto: un attentatore che ha messo in allarme gli investigatori e che non si fermerà davanti a nulla per porre fine alla loro “inedita” collaborazione.