Con la fine del Medioevo e il progressivo avvicinamento al Rinascimento il turismo religioso perde di attrattiva.
Già intorno al Quattrocento si inizia a intravedere un cambiamento innescato dalla cosiddetta rivoluzione culturale. Con le trasformazioni culturali, che portarono prima all’umanesimo e poi al rinascimento, l’arte, la cultura e la scienza assumono nella vita dell’uomo un nuovo ruolo, un ruolo di guida nella vita dell’individuo ma, soprattutto nella vita degli aristocratici.
Nel Rinascimento, infatti, si tratta ancora di un turismo d’elite, a cui solo gli aristocratici potevano accedere. E sicuramente non si può neanche parlare ancora di turismo (che implica un viaggio fatto per svago, non per scopo utilitaristico) ma di viaggi. Perché si continua ancora a viaggiare esclusivamente per affari, per lavoro e per i commerci.
Ci si allontana però dai luoghi sacri (con le dovute eccezioni cui arriveremo tra poco) e, grazie soprattutto all’invenzione della stampa – con la divulgazione delle esperienze di viaggio, che rappresentano a tutti gli effetti le primordiali guide turistiche della Storia – ci si avvicina a mete più “mondane”. Parigi sembra diventare luogo di ritrovo dell’elitè intellettuale e mondana; Montpellier e Orleans meta di studenti che vogliono specializzarsi in diritto o in medicina.
Ma si assiste anche a una corrente di viaggi al contrario dall’Europa verso il nostro Bel Paese: i giovani francesi furono viaggiatori attivi verso le nostre Padova Pisa e soprattutto Roma che nel 1600 vedrà un’afflusso di circa tre milioni di persone per il Giubileo.
Lo sviluppo urbano, poi, diede una ulteriore spinta ai viaggi e gli spostamenti, innescando una vera e propria moda per le elite aristocratiche di trasferirsi nelle ville costruite in ambienti salutari e tranquilli posti intorno alle città come, Roma, ad esempio, con le sue splendie Villa Madama, la Farnesina, e la Villa dei Borghese
La riscoperta della natura, infine, riporta in auge il termalismo: si andava ai bagni per la cura del corpo, ma anche per moda.
E così, Venezia scoprì il Lido, mentre a Lucca novellieri, medici, cardinali frequentavano i suoi Bagni, ovvero efficienti stazioni di cure termali.
Per iniziare a parlare di viaggi di piacere e di inizio del fenomeno del turismo in senso come lo intendiamo oggi, dobbiamo arrivare al 1700 con il periodo del Grand Tour di cui qui in Thriller Storici e Dintorni abbiamo già parlato e che potete leggere qui e anche qui