…bere con moderazione?
È la coppa di Pitagora, conosciuta anche come coppa Pitagorica o coppa di Tantalo (Tantalo personaggio della mitologia greca oggi figura retorica con cui si indica una persona che desidera qualcosa che non può raggiungere) e alcuni esempi di questa invenzione sono stati ritrovati anche fra i resti archeologici dell’Antica Roma.
Intorno al 530 a.C., durante alcuni lavori per la fornitura di acqua sull’Isola di Samo, si dovette moderare il consumo di vino dei lavoratori. E allora ci pensò Pitagora attraverso un’insolita e ingegnosa coppa, un bicchiere che puniva l’avidità e l’ingordigia.
Il procedimento è molto semplice: se qualcuno si fosse versato più vino del previsto, il contenuto della coppa sarebbe fuoriuscito… smascherando il bevitore troppo ingordo. Una invenzione, molto probabilmente leggendaria, che si sposa alla perfezione col concetto di moderazione, una virtù di grande considerazione tra gli antichi greci.
Il meccanismo è al tempo stesso geniale e semplice: la coppa pitagorica somiglia a una normale coppa, con la differenza che dal fondo si innalza una colonna centrale. Al centro della colonna è posizionato un foro di uscita e un altro piccolo foro è aperto sul fondo della coppa. Questi due fori sono collegati attraverso un canale aperto.
Quando il livello del liquido supera la colonna centrale, la bevanda inizia ad attraversare i canali del bicchiere. La pressione idrostatica va a creare un sifone nella colonna centrale causando il totale svuotamento della coppa attraverso il buco sul fondo del bicchiere.