Continua il nostro appuntamento con gli approfondimenti del mese storico dedicato ai primi viaggi. Questa settimana si potrebbe pensare di partire per una bella crociera: vi siete mai chiesti come sono nate?
Le prime navi a vapore
Nel 1830, le prime navi a vapore furono introdotte nel mercato transatlantico per il trasporto di passeggeri e posta. Il 4 luglio 1840, la nave Britannia di Cunard lasciò il porto di Liverpool con una mucca a bordo per fornire latte fresco ai passeggeri durante i 14 giorni di traversata transatlantica. Nel 1844 la nave da crociera Iberia compì un viaggio di 6 settimane da Londra ad Alessandria d’Egitto con vari scali. L’Iberia fu un’imbarcazione a vapore a tre alberi, che viaggiava a una velocità di 7 nodi ed era in grado di trasportare 37 passeggeri di cui 21 in prima classe e 16 in seconda, All’epoca era considerata la nave più lussuosa.
Gradualmente, le navi cominciarono ad offrire servizi ai passeggeri, aggiungendo oggetti di lusso, lampade elettriche, più spazio sul ponte e «intrattenimento» a bordo.
LA PRIMA CROCIERA IN ITALIA
In Italia le navi a vapore circolavano già a partire dal 1818. La prima nave del genere fu la Ferdinando I, un piroscafo con motore a vapore e due grosse ruote laterali, in grado di coprire con estrema affidabilità una lunghissima tratta: partenza da Palermo, con scali intermedi, per fare tappa finale a Marsiglia.
Eppure fu la Francesco I, costruita due anni più tardi a diventare la prima vera nave da crociera. Si pensò di portarla alla ribalta delle cronache internazionali utilizzandola per intraprendere un viaggio molto particolare che avrebbe trasportato solo turisti proiettando così la nave nel meraviglioso mondo del turismo.
Il tour a bordo del lussuoso piroscafo Francesco I, uscito dai cantieri di Castellammare di Stabia comprendeva un viaggio da Napoli a Costantinopoli e questa viene considerata la prima crociera in assoluto.
La nave salpò da Napoli il 16 Aprile 1833 battente bandiera del Regno delle due Sicilie. Il piroscafo aveva una velocità eccezionale rispetto alle navi dell’epoca grazie a motori da 120 cavalli. Sulla nave si imbarcarono nobili, autorità, principi reali provenienti da tutta Europa.
In poco più di tre mesi la nave toccò i porto di Taormina, Catania, Siracusa, Malta, Corfù, Patrasso, Delfi, Zante, Atene, Smirne, e Costantinopoli.
Città storiche e dalle mille attrattive turistiche. I passeggeri erano allietati con escursioni e visite guidate, balli, tavolini da gioco sul ponte e feste a bordo. Tuttavia, questo viaggio fu un evento isolato e non aperto al pubblico.
Il ritorno a Napoli avvenne il 9 agosto dello stesso anno, dopo 112 giorni di crociera. Le cronache dell’epoca riportarono pareri positivi sulla prima nave da crociera e un passeggero scrisse: “… la prima crociera turistica che sia stata fatta, per le persone che vi presero parte, pel programma-itinerario, per gli svaghi brillanti, malgrado qualche inconveniente, può benissimo far dire: non si fa meglio oggi“.
Per la prima volta nella storia i passeggeri intraprendevano un viaggio con il solo scopo di visitare posti nuovi e passare ore gradevoli durante le traversate.
La Ferdinando I l’anno successivo realizzò un viaggio da Napoli a Palermo in tempi record. Passeggeri esclusivi furono il sovrano Ferdinando II e la sua signora Maria Cristina di Savoia. Tempo della traversata: un giorno. Siamo in linea con i tempi dei moderni traghetti.
Le prime crociere commerciali furono organizzate dalla HAPAG di Albert Ballin che nel 1891 iniziò un servizio periodico e regolare di viaggi in nave esplicitamente ricreativi.
Un successo che durò poco: le crociere a bordo dei transatlantici ebbero presto una battuta d’arresto, prima con la tragedia del Titanic che affondò nel 1912 durante il viaggio inaugurale, e poi con la Prima guerra mondiale quando vennero interrotti i collegamenti marittimi.
LA RIPRESA
I viaggi marittimi ripresero dagli anni Venti, portarono una forte spinta economica anche grazie ai numerosi transatlantici varati nei cantieri italiani, come il colossale Rex costruito nel 1931 dalla Fincantieri di Genova una tra le navi passeggere più grandi del mondo. La REX fu la più grande imbarcazione italiana costruita dopo la guerra e può essere considerata la prima vera nave da crociera italiana.
Poteva accogliere 2.258 passeggeri in cabine climatizzate e dotate di telefono. A bordo c’erano piscine, palestre, cinema, teatri, una biblioteca, uno studio fotografico e perfino una chiesa.
Il Rex salpò da Genova nel settembre 1932, salutato dal premier Benito Mussolini, con una lista passeggeri composta da celebrità internazionali. Mentre si avvicinava a Gibilterra, sorsero gravi difficoltà meccaniche che costrinsero la nave a delle riparazioni che richiesero tre giorni. Circa la metà dei suoi passeggeri sbarcarono, vivamente seccati dell’accaduto, e raggiunsero altre navi in partenza dalle coste tedesche ma quando arrivarono a New York trovarono la Rex già ormeggiata al molo, il transatlantico ripartì per Genova dove arrivò il 26 ottobre 1932, compiendo la sua prima traversata dalla costa statunitense all’Europa in soli sei giorni e mezzo.
I grandi transatlantici sono i protagonisti della prima meta del ‘900, costruiti appositamente per resistere a lunghe navigazioni.
Una delle caratteristiche delle navi di quegli anni era la suddivisione tra i passeggeri in 3 classi sociali. I biglietti erano suddivisi in: Turisti, viaggiatori professionali ed emigranti. Gli ultimi, costretti a viaggiare in condizioni estremamente precarie, erano stipati sottocoperta o in spazi ristretti senza possibilità di accesso alle zone più “nobili”.
TITANIC
Uno dei transatlantici più famosi fu il Titanic che oltre a essere incredibilmente grande, maestoso e lussuoso, era stato progettato prestando particolare attenzione alla sicurezza. La nave britannica varata nel 1911 subì, l’anno dopo, una grave collisione con un iceberg che ne comportò l’affondamento, persero la vita circa 1.500 delle 2.223 persone a bordo tra passeggeri e uomini dell’equipaggio.
EMIGRAZIONE
Tra il 1861 e il 1985 moltissimi italiani lasciarono il nostro paese per emigrare, le grandi città degli Stati Uniti e dell’Argentina erano le destinazioni più gettonate. Le navi da crociera erano capienti e sicure e ospitavano un numero sempre più elevato di passeggeri.
Un biglietto per la terza classe costava 150 lire, pari allo stipendio di tre mesi di lavoro di un bracciante. Un sacco imbottito di paglia a testa era l’unico comfort per tantissime persone ammassate nelle stive in un viaggio che poteva durare anche un mese. Diverso era il viaggio in prima classe, dove i viaggiatori trascorrevano il tempo tra riposo, spettacoli, musica e buon cibo, trasformando il viaggio in una vera e propria vacanza.
La Seconda guerra mondiale causa un’altra battuta d’arresto fino al 1948 quando nasce Linea C l’antenata della Costa Crociere. In seguito, vi fu la Flotta Lauro, che fu acquisita in seguito dalla MSC Crociere.
L’orgoglio della flotta italiana negli anni ’50 fu l’Andrea Doria che prendeva il nome dall’ammiraglio genovese del ‘500. Varato il 16 giugno 1951 nei cantieri dell’Ansaldo di Genova, aveva una capacità di 1.241 passeggeri e 563 uomini dell’equipaggio .Il 17 luglio 1956, però, il transatlantico lasciò Genova per quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio: il naufragio causato dall’urto con la nave Stockholm.
Gradualmente, le navi da crociera sono state trasformate in autentiche città galleggianti che offrono tutti i comfort che ci si aspetta da un hotel. Oggi, ci sono crociere per tutti i gusti e tutte le tasche.