Celebrata fin dall’antichità romana, all’epoca era, tuttavia, più una festa legata alla celebrazione della Madre procreatrice, intesa come Natura e Divinità, mentre un primo esempio di festa della mamma in termini moderni lo ritroviamo nel XVII secolo in Gran Bretagna, quando nella quarta domenica della Quaresima veniva celebrato il ‘Mothering Sunday’, il giorno in cui chi lavorava lontano da casa, o i bambini che erano in collegio, poteva tornare dai genitori e onorare la propria madre, offrendole il dolce ‘Mothering cake’.
Se, però, oggi abbiamo la vera festa della mamma, come istituzione ufficiale, lo dobbiamo a due precedenti di matrice americana.
Il primo avviene nel maggio del 1870 negli Stati Uniti a opera di una pacifista e femminista: Ann Reeves (in Jarvis). Al termine della guerra civile americana, la Reeves aveva promosso una serie di feste della mamma con lo scopo di favorire l’amicizia tra le madri di Nordisti e Sudisti, oltre che come giornata di lutto pensata in onore delle madri che avevano perso i loro figli in guerra. Si trattava soprattutto di picnic e di altri incontri conviviali. In quegli stessi anni, Julia Ward Howe, poetessa americana, scrisse la “Mother’s Day Proclamation”, nella quale esortava le donne ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione tra gli Stati americani.
Il secondo momento risale ai primi anni del ’900: Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves, dopo la morte della madre, inizia a organizzare numerosi eventi dedicati alle madri, con sempre maggiore seguito. Si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso affinché venisse promulgata una festa nazionale che celebrasse tutte le mamme del mondo. Ne scelse anche il simbolo della festa: il fiore preferito della madre, il garofano, bianco per le madri in vita, rosso per quelle volate in cielo.
E così, grazie alla sua insistenza e tenacia il 10 maggio 1909 a Grafton, città natale della Jarvis, venne celebrata la prima festa della mamma festa che, poi, nel 1914 il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò di fatto stabilendo che questa venisse celebrata ogni seconda domenica di maggio (visto che in quel periodo dell’anno era morta Ann Reeves), data che venne poi adottata da molti (ma non tutti) altri Paesi.
E in Italia?
Un primo esempio di giornata dedicata ufficilamente alla maternità risale all’epoca fascista.
Si chiamava ‘Giornata della madre e del fanciullo’ e cadeva la vigilia di Natale. Espressione della politica del regime, per il quale difendere la maternità e l’infanzia era un interesse nazionale, prevedeva persino la premiazione delle madri che avevano avuto più figli.
Ma per avere la vera e propria prima festa dela mamma, dobbiamo aspettare il 1956, quando don Otello Migliosi, ad Assisi, la celebrò per la prima volta in assoluto.