L’usanza di donare uova “vere” a Pasqua, risale al tempo dell’antica Roma, quando la Chiesa non permetteva ai cristiani di mangiare uova durante la settimana che portava a Pasqua (Settimana Santa). Quindi tutte le uova deposte in quella settimana venivano decorate per renderle “uova della Settimana Santa”, e regalarle ai bambini. Le uova come dono augurale si ritrovano descritte nei libri durante il Medioevo, in Germania e nei paesi scandinavi, scambiati come pegno d’amore, o come premi per giochi e palii.
Ma quando è nato l’uovo di cioccolato?
Il primo uovo di cioccolato lo si deve a Luigi XIV nel 1700 che lo commissionò al suo cioccolatiere di corte, David Chaillou, per regalarle a Pasqua al posto delle “solite” uova d’oro.
Le uova di cioccolato francesi erano però ancora lontane da quelle di oggi: piene, dure da mangiare, ruvide e senza sorpresa.
Per avere qualcosa di più simile a ciò che oggi è per noi l’uovo di Pasqua dobbiamo spostarci in Italia, in Piemonte, per la precisione a Torino. E non poteva essere altrimenti, dal momento che Torino fu la prima città d’Italia in cui arrivò il cioccolato nel ‘500 portato dalla spagnola duchessa Caterina, moglie del duca Emanuele Filiberto di Savoia, dopo la scoperta dell’America.
Dunque come dicevamo, a Torino, intorno al 1725, la vedova Giambone, titolare di una cioccolateria nella centrale via Roma, ebbe l’idea di riempire i gusci vuoti delle uova di gallina con cioccolato liquido e miele e donarle ai suoi nipotini in un cestino pieno di paglia.
Li propose poi anche nella sua bottega e le neonate uova di Pasqua ebbero talmente tanto successo che man mano diventarono una vera e proprio tradizione destinata ad espandersi in tutto il mondo.
La sorpresa nell’uovo di Pasqua
Sempre a Torino a inizio ‘900 venne brevettata la produzione in serie delle uova di Pasqua di cioccolato grazie ai pasticceri di Casa Sartorio che idearono uno stampo a cerniera chiuso che, messo in un’apposita macchina capace di ruotare velocemente, poteva distribuire il cioccolato uniformemente creando due mezze uova complementari che potevano essere decorate a piacere prima di essere assemblate creando il vero e proprio uovo di Pasqua. Questo consentiva anche di inserire nell’uovo una sorpresa, usanza che si diffuse molto velocemente fino al boom dal Dopoguerra in poi. In origine le sorprese all’interno delle uova di Pasqua furono animaletti in zucchero e confetti, solo dopo le sorprese consisterono in oggetti, veri e propri regali più o meno preziosi e ricercati.
Ah, dmenticavamo di dirvi che gli inglesi non ci stanno e rivendicano il primato nella invenzione dell’uovo di cioccolato al latte con la sorpresa dentro attribuendone l’ideazione e realizzazione a John Cadbury: secondo loro, sarebbe stato lui nel 1842 ad aver miscelato e modellato del cioccolato a forma di uovo come dolce dono pasquale…
Lasciamo credere agli inglesi ciò che vogliono, è Pasqua e noi andiamo a scartare le uova di cioccolato nostrane.
Buona Pasqua a tutti voi!