Recensione a cura di Maria Marques
Ottobre 2015, Trieste. Il mare è solcato da innumerevoli barche, è tempo di regate in particolare della Barcolana, manifestazione velica, che attira l’attenzione di esperti, turisti e giornalisti. Maggior scalpore ha quindi la notizia che a bordo di una di queste imbarcazioni siano rinvenuti i corpi di due noti professionisti che tingono di un alone cupo la giornata festosa. A questi faranno seguito altri omicidi un avvocato e il vicepresidente della regione.
Delitti compiuti con efferatezza e che hanno un particolare che li ascrive alla stessa mano: due NN marchiate sul volto, incise nelle carni. La città è in subbuglio, quello che sembrava un caso isolato, si ripete facendo sorgere il timore di un omicida seriale. Il commissario Renzo De Stefano, incaricato delle indagini, messo sottopressione dal questore, si troverà a far luce su questi avvenimenti, mentre la sua vita privata procede a gonfie vele e quella di una coppia di amici sembra irreparabilmente destinata a dividersi.
Difficile trovare tracce che conducano alla soluzione del caso, ogni personaggio barbaramente marchiato sembra condurre una vita al di sopra di ogni sospetto, ben lontana dal giustificare un rito così crudele.
L’assassino ha un carattere di ghiaccio, è un uomo determinato, uno che ha studiato ogni particolare meticolosamente. Un uomo paziente che riesce a reprimere la foga omicida per portare a termine la scena che si è proposto.
Un’altra vicenda s’inserisce in quella principale. Una voce racconta di Trieste, in prima persona, ma la città descritta è quella degli anni prima e durante la II guerra mondiale, dal 1938 al 1945. La voce è di un imprenditore che si divide tra assicurazioni e una compagnia di navigazione, che non condivide le idee del regime, meno che mai le leggi razziali, vantando amici di famiglia ebrei.
“In città dopo l’emanazione delle leggi razziali, la carica dirompente innescata aveva travolto ogni cosa, imposto nuovi equilibri di potere, scatenato bassi appetiti, indotto a tutti i livelli vergognose forme di servilismo. Non fu solo la comunità ebraica a essere colpita e scompaginata: tutte le regole del vivere civile vennero scardinate.”
Il figlio della voce narrante nei flashback, è solo un bambino in quegli anni difficili, ma è anche un violinista di gran talento che riceve per regalo a Natale niente di meno che un violini Guarneri, un regalo da parte di un amico di famiglia appartenente alla comunità ebraica che preferirà donare lo strumento piuttosto che vederselo confiscato.
Omicidi di non facile soluzione per il commissario: ”Sono tre le domande a cui non riesco a dare una risposta, continuava a ripetersi da qualche giorno, arrovellandosi la mente.Qual è il movente? Che nesso c’è tra i due omicidi? Che cosa significano le lettere NN?”
Sarò complicato per De Stefano e la sua squadra riuscire a scoprire le motivazioni che spingono l’omicida, tante sono le piste, incluse talune che portano solo a rivelare che gli irreprensibili cittadini di Trieste coinvolti in questo caso, non sono poi tanto tali.
E’ evidente che le due storie che animano il romanzo finiranno per intrecciarsi l’una nell’altra, ma in quale modo? Che cosa ha a che vedere il genio di un piccolo violinista con la guerra e l’orrore della deportazione e dei campi di sterminio?
Costruendo abilmente una trama credibile, l’autore Salvo Bilardello, riesce a catturare l’attenzione del lettore facendolo partecipare al fianco del “suo commissario” alle indagini, al suo procedere meticolosamente vagliando ipotesi e controllando le persone più vicine alle vittime. Nello stesso tempo dalla penna dell’autore nasce anche una Trieste più inquieta, più cupa che assiste attonita ai grandi cambiamenti che preluderanno alla guerra, alle confische dei beni e allo sciacallaggio perpetrato da molti.
La guerra che priva le persone degli affetti più cari e che trasforma gli animi, svela la cupidigia di taluni, abili nello spogliare chi ha già perso tutto, anche della speranza. Non aspettatevi però un giallo dal ritmo serrato, le vicende si svelano lentamente, così come lentamente si muove il commissario, fra un caffè e una passeggiata per le strade di Trieste avvolto dal fumo di un’immancabile sigaretta, sino a che ogni tassello delle vicende, troverà la sua giusta collocazione.
Trama
A ottobre Trieste sembra un dipinto. Dal porto si stende una tela blu e all’orizzonte luccicano come argento le vele della Barcolana gonfiate dal vento. Anche il commissario Renzo De Stefano, da poco trasferitosi a Trieste da Aquileia per raggiungere la sua compagna, cerca di godersi l’atmosfera di festa che la famosa regata porta in città, quando arriva la notizia che la 47° edizione della gara è stata macchiata da un duplice delitto: a bordo di un’imbarcazione sono stati ritrovati due corpi, uno dei quali marchiato a sangue con le lettere NN. De Stefano analizza scrupolosamente l’insolita scena del delitto e inizia subito a indagare, ma gli omicidi non sono finiti, si susseguono uno dopo l’altro in diversi luoghi della città. Il marchio NN sembra essere la firma di una mente spietata e con un piano molto preciso. Cos’altro accomuna le vittime di queste terrificanti esecuzioni? Tra false piste e la pressione di un’opinione pubblica sempre più spaventata, De Stefano e i suoi uomini iniziano una corsa contro il tempo per fermare una scia di sangue che sembra inarrestabile e si intreccia alla dolorosa storia della città.