La notte a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio, è definita spesso la notte di San Silvestro. Vogliamo scoprire chi fu San Silvestro e perché l’ultima notte dell’anno è dedicata proprio a lui?
Articolo a cura di Maria Marques
Non si conosce la sua data di nascita, sembra che i suoi genitori fossero Rufino e Giusta, sappiamo però che, dopo la morte del precedente pontefice, Silvestro fu consacrato vescovo di Roma e divenne poi papa il 31 Gennaio del 314.
Tale carica fu da lui detenuta per circa ventun anni, periodo in cui a Roma fu imperatore Costantino I. Schiacciato dal carisma e dalla personalità dell’imperatore, l’opera di Silvestro fu poco incisiva, fu infatti Costantino che gestì il potere e l’attività della chiesa, sostituendosi abilmente al pontefice, consapevole dell’importanza che aveva assunto la nuova religione e che i dissidi e le varie correnti che nascevano in seno ad essa, finivano anche per minare il suo potere temporale.
Sebbene poi Costantino abbia fatto sue le grandi basiliche di Roma, fu Silvestro a promuoverne la costruzione fondando, secondo quanto riferito dal liber Pontificalis, la basilica di San Pietro sul colle Vaticano sopra un preesistente tempio di Apollo, la basilica e il battistero del Laterano, la basilica del Sessorium (Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti), quella di San Paolo fuori le mura e poi molte altre chiese sorte sulle tombe di martiri, tra le altre quella sorta sulla via Salaria presso le catacombe di Priscilla.
Le leggende su San Silvestro
Una di esse, racconta che in una caverna sul Palatino vivesse un drago terribile che con il suo alito uccidesse i passanti. Papa Silvestro, armato solo della croce, invocò l’aiuto della Madonna. Il drago divenne così mansueto che, legato con filo alla veste di Silvestro, lo seguì in mezzo ai cittadini spaventati che lo uccisero e seppellirono il suo corpo nel tempio di Castore e Polluce nel Foro. Colpiti dagli eventi, i sacerdoti pagani si convertirono e il papa fece costruire la chiesa di Santa Maria Liberatrice.
Un’altra leggenda è narrata negli Actus Silvestri e riguarda una disputa con un rabbino cui assistettero altri undici rabbini, l’imperatore Costantino e la madre Elena, con il fine di dimostrare che il cristianesimo meritasse di essere considerato una vera religione. Uno dei rabbini sussurrò nell’orecchio di un toro, la parola Yahweh, e la bestia morì. A sua volta Silvestro pronunciò la parola Dio e, il toro resuscitò. La madre dell’imperatore fu così colpita dal miracolo che decise di convertirsi al cristianesimo e di recarsi a Gerusalemme.
Un’altra leggenda ancora narra che l’imperatore Costantino, divenuto imperatore e perseguitando i cristiani, si ammalò di lebbra. Per guarire i sacerdoti pagani gli suggerirono di bagnarsi nel sangue di tremila bambini, ma l’imperatore impressionato dal pianto delle madri, si rifiutò di seguire questo suggerimento. Durante la notte, gli apparvero però in sogno i santi Pietro e Paolo e gli suggerirono invece di richiamare il vescovo Silvestro che per timore delle persecuzioni si era ritirato sul monte Soratte. Una volta guarito, Costantino avrebbe riconosciuto Silvestro come capo di tutti i cristiani. Quest’ultima leggenda è nettamente in contrasto con quanto riporta la storia, cioè che Costantino ricevette il battesimo in fin di vita a Nicomedia.
Perchè il 31 dicembre?
Considerato il patrono di muratori e tagliapietre, Silvestro fu il 33esimo vescovo di Roma e diventò Papa il 31 Gennaio del 314…ma allora perché la notte del 31 dicembre si definisce la notte di San Silvestro?
Il motivo è il più semplice… Silvestro morì durante la notte della fine dell’anno. Suo quindi il compito di accompagnarci alla fine dell’anno, di raccogliere le nostre riflessioni, rimpianti, gioie sul periodo che ci lasciamo alle spalle e offrire le nostre speranze e i nostri desideri, a quello nuovo.
Buon anno!!