Recensione a cura di Luigia Amico
Anita Garibaldi, all’anagrafe Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, è stata una rivoluzionaria brasiliana e moglie di Giuseppe Garibaldi; donna forte, anticonformista e in perenne lotta contro le convinzioni sociali del tempo.
Nata in Brasile in una frazione di Laguna, Anita fin da piccola dimostra di possedere un carattere indomito, impara a cavalcare, segue il padre nei suoi lavori da uomo e ama trascorrere le sue giornate libere circondata dalla natura. La morte prematura del padre segna inevitabilmente la sua vita, la sua famiglia cade in povertà e sarà costretta ad un matrimonio con un uomo che disprezza.
Guardai quel misero appartamento che odiavo e in cui vivevo con uomo che odiavo ancora di più. Quella non era la vita che volevo. Era arrivato il momento di cambiare, anche a costo di fare una scelta che mi avrebbe rovinato per sempre agli occhi del mondo.
Sono anni difficili per lei, tutti i suoi sogni di libertà sono infranti fino a quando un incontro ribalterà le carte in tavola. Durante la “rivolta degli straccioni” nel 1839, fortuito e fortunato sarà per lei l’incontro con il leggendario Giuseppe Garibaldi, approdato a Laguna dopo una condanna a morte in Italia, i loro sguardi si incroceranno e il loro destino sarà per sempre legato l’uno all’altro.
Le altre persone presenti nella stanza svanirono, mentre scrutavo il suo viso. Mi guardava a bocca aperta e con tanto d’occhi, immobile e chino su di me, la mano che mi aveva trattenuta ancora stretta sul mio gomito.
“Devi essere mia” con queste parole Garibaldi fece sua Anita.
Anita è una donna che non passa inosservata, è caparbia, fuori dal comune, al suo passaggio lascia dietro di sé forza e ostinazione; combatte in prima linea affiancando il suo Giuseppe con cui condivide gli stessi ideali politici e di libertà, sarà la madre dei suoi figli e la sua più fidata confidente e consigliera.
Nel suo romanzo di esordio Diana Giovinazzo regala ai lettori un libro intriso di Storia, di passione, di amore incondizionato; Anita incarna un’icona femminile che ha avuto il coraggio di ribellarsi alla sua stessa famiglia per seguire il suo istinto e le sue convinzioni. Il romanzo ripercorre la sua vita dalla tenera età fino al giorno della morte, ci regala il ritratto di una donna dalle mille sfaccettature, madre premurosa, moglie devota, donna passionale e combattente temeraria che non esiterà a seguire Garibaldi nei suoi spostamenti esponendo se stessa a gravi pericoli. Con intelligenza e furbizia e un pizzico di incoscienza riuscirà a fuggire dopo essere stata catturata dalle truppe imperiali brasiliane nella battaglia di Curitibanos e a ricongiungersi al suo amato José creduto morto, un episodio questo che l’autrice descrive in modo dettagliato, con particolari minuziosi da renderlo quasi tangibile, reale.
È una penna abile quella di Diana Giovinazzo che riesce a tracciare con maestria i tratti di una donna unica, un tuffo nel passato reso possibile dalle memorie che Anita ha lasciato all’amica Feliciana e che sono giunte fino a noi.
Non resta che tuffarsi tra le pagine di questo romanzo e sognare, amare e combattere con Anita.
Le creature selvatiche non si possono trattenere. Brameranno sempre per la libertà.
Editore: Piemme (20 luglio 2021)
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 412 pagine
ISBN-10: 8856679515
ISBN-13: 978-8856679519
Link di acquisto cartaceo: Storia di Anita
Link di acquisto ebook: Storia di Anita
Trama
Santa Catarina, Brasile, 1829. Anna ha otto anni, e un temperamento ribelle che la induce a opporsi alle regole della società in cui vive. Mentre i suoi coetanei siedono ai banchi di scuola, a imparare nozioni che un giorno permetteranno loro di inserirsi nella comunità, lei apprende dal padre a essere un vero gatkho, a usare le armi e cavalcare. Ma quando un tragico incidente le porta via il suo papai, l’unico capace di comprendere la sua natura selvaggia, Anna è costretta a fare ciò che ci si aspetta da una donna come lei: sposarsi e dedicare se stessa al marito e ai figli. Così, la giovane è concessa in moglie a un uomo che disprezza. Ha solo quattordici anni, ma per lei la vita sembra già finita. Tutto cambia nel 1839. Gli Stati meridionali del Brasile si sono ribellati al governo centrale, ed è guerra tra l’esercito imperiale e i farrapos, che combattono per l’indipendenza. A sostenere la causa degli insorti, arriva un uomo già considerato una leggenda: Giuseppe Garibaldi. Esiliato dalla propria patria, ha deciso di solcare i mari e sostenere quei popoli che, come lui, si battono per un ideale di libertà. Quando le strade di Giuseppe e Anna si incontrano, basta loro uno sguardo per capire che non potranno più vivere l’uno senza l’altra. Spinta dalla passione e da quello spirito ribelle che non l’ha mai abbandonata, Anna diventa Anita – così la chiama affettuosamente Giuseppe ― e lascia tutto per lottare al fianco del suo amato, in un’avventura che la condurrà attraverso gli oceani e i continenti e che cambierà per sempre la sua vita e la storia del mondo.