Lo sappiamo che siete curiosi di sapere in anteprima cosa troverete in libreria questo mese di novembre.
Sappiamo anche che non vedete l’ora di allungare le vostre liste dei libri desiderati.
E noi di TSD siamo qui apposta, teniamo d’occhio le uscite dei libri storici da proporvi in anteprima.
Ecco qui una selezione fatta apposta per voi!
La schiava dei libri
Alberto Costantini
Gilgamesh
In libreria il 3 novembre
Acquistata quasi per compassione al mercato degli schiavi da Prospero, ricco proprietario di un’azienda agricola e di un laboratorio dove si trascrivono e vendono libri, la schiava Aretusa rivela una singolare attitudine alla scrittura, unita ad un irrefrenabile desiderio di comprendere quanto va faticosamente ricopiando. Ma anche nell’Africa romana del V secolo dopo Cristo batte l’ala della storia: alle lotte di religione e ai difficili rapporti con le tribù del deserto, si aggiungerà ben presto la nuova insidia del popolo del Nord. Un affresco della tarda Romanità, e insieme la storia di un’altra donna di frontiera, dello stesso autore de “La donna del tribuno” e “Donne ai confini dell’Impero”.
Clodio
G. Middei
Navarra Editore
In digitale dal 4 e in cartaceo dall’11 novembre
Un romanzo storico che racconta la biografia di Publio Claudio, figura tra le più affascinanti e controverse dell’antichità romana: asceso al potere tra scandali e tradimenti, ha legato la sua vita ai momenti salenti della storia dell’Antica Roma.
Buonanotte, signor Tom
Michelle Magorian
Fazi Editore
In libreria il 4 novembre
Nel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel timore dei bombardamenti tedeschi il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini dalle città e di sistemarli in campagna presso le famiglie disposte ad accoglierli. Uno di questi bambini, Willie Beech, trova alloggio presso Tom Oakley, un uomo di mezza età che vive solo, dopo la morte della moglie, nel villaggio di Little Weirwold. Il piccolo è traumatizzato: si spaventa per un nonnulla, bagna il letto tutte le notti e ha il corpo ricoperto di lividi e cicatrici. Con il tempo, le attenzioni costanti e l’affetto del signor Oakley consentono a Willie di riacquistare stabilità e serenità, ma anche di inserirsi felicemente a scuola e stringere legami di amicizia con i bambini del villaggio. L’incanto della nuova vita si infrange però quando la madre costringe Willie a tornare a Londra. Tom, inquieto per la mancanza di notizie, decide di andare in città per sincerarsi delle condizioni del bambino. Riesce a trovarlo dopo una serie di peripezie, ma fa una terribile scoperta…
La torcia
Marion Zimmer Bradley
Harper Collins
in libreria il 4 novembre
Tutti conosciamo la storia della guerra di Troia. I protagonisti sono Achille, Ettore, Paride, Priamo, Aiace, Odisseo: uomini che danno grandi prove di coraggio, che combattono per l’onore di uno di loro, per il potere, per difendere la propria città o per la rabbia di una perdita che lascia un vuoto incolmabile. Uomini che uccidono, rapiscono, imbrogliano, stuprano… Ma forse la storia vera non è proprio come ce l’hanno raccontata. Molte donne l’hanno abitata e non erano solo prede da riscattare, ma regine, guerriere, sacerdotesse. Potenti, e sagge. La loro voce si è indebolita nei secoli, soffocata dal clangore delle armi e dai gridi di guerra maschili. Eppure c’è una voce che deve essere ancora ascoltata, una voce che da sempre è stata condannata a non essere creduta. È quella di Cassandra. Nata da Ecuba e Priamo, fin dalla nascita è destinata a essere molto più di una principessa. Prima ancora che sua madre la mandasse a vivere tra le Amazzoni, viene scelta dal dio del Sole, Apollo, come sua sacerdotessa e da lui riceve il dono della Vista. Ma quando profetizza la sanguinosa guerra tra Achei e Troiani che porterà alla distruzione della sua città, quando annuncia che la collera degli dei sta per abbattersi su tutti loro, nessuno l’ascolta, nessuno prende sul serio i suoi avvertimenti su una donna bellissima che porterà con sé indicibili sciagure. Mescolando verità storica e leggenda, Marion Zimmer Bradley reinterpreta la guerra di Troia, dà voce agli esseri umani coinvolti in una lotta disperata che condanna in egual misura vinti e vincitori, racconta il loro destino attraverso la voce di Cassandra, principessa, sacerdotessa, guerriera, ma prima di tutto donna.
I lupi di Hitler
Luigi Simeoni
Newton Compton
In libreria il 4 novembre
1938. Hans Weissmann è uno spietato soldato del Reich, indottrinato ai rigidi principi dell’arianesimo. L’unico scopo della sua vita è compiacere Hitler, del quale conosce la smodata passione per gli oggetti mitologici. Un’antichissima corona di ferro recentemente messa all’asta, appartenuta a Erode il Grande e ritenuta portatrice di oscuri poteri divinatori, sembra proprio fare al caso suo…
1944. Anna è la giovane figlia di un orologiaio e collabora in segreto con la Resistenza. Quando suo padre viene barbaramente ucciso da un ufficiale delle SS, decide di mettersi in viaggio per recuperare il tesoro che l’assassino ha rubato: la corona di Erode.
In un crescendo di azione e crudeltà, i fili dei destini di Anna e Hans si troveranno annodati fino a uno scontro fatale, faccia a faccia, sulle strade inondate di pioggia, tra il fango e i ruggiti dei motori, nella più famosa e dura corsa automobilistica del mondo: la Mille Miglia.
L’asilo di Amsterdam
Elle Van Rijn
Guanda
In libreria il 4 novembre
Amsterdam, 1942-1943. Nella città occupata dai nazisti la vita per gli ebrei è molto difficile. Lo sa bene Betty Oudkerk, che a diciassette anni, per motivi razziali, deve lasciare anzitempo la scuola professionale per andare a lavorare come maestra d’asilo. Betty però, voce narrante di questa commovente e incredibile storia, ama i bambini e non le dispiace affatto doversene occupare. Tanto più ora che il negozio di famiglia dei genitori è stato confiscato e la situazione in casa si fa sempre più pesante. Ma la tragedia è alle porte: un giorno l’asilo viene trasformato dai tedeschi in punto di raccolta per i bambini ebrei in attesa di essere deportati. La direttrice, Henriëtte Pimentel, e le giovani maestre della scuola si rifiutano di accettare un destino così orribile per quei piccoli, ed elaborano un piano per salvarne il più possibile. Alla fine riusciranno a sottrarre ai nazisti oltre seicento bambini. Un libro che trasforma un emblematico episodio, realmente accaduto e ampiamente documentato, in un avvincente romanzo in bilico tra la vita e la morte, la crudeltà e il senso di giustizia.
L’ultimo soldato di Mussolini
Andrea Frediani
Newton Compton
In libreria dal 4 novembre
All’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, la vita di Ulisse Savino, un reduce della milizia fascista, è distrutta.
«Frediani sa tenere il pubblico con il fiato sospeso grazie a un ritmo e a una cadenza serrata, tipiche di romanzieri quali Ken Follett, Valerio Massimo Manfredi e Michael Crichton. Il suo stile è fluido, accattivante, mai monotono e ripetitivo, e immerge interamente il lettore nelle vicende narrate e nelle sensazioni provate dai vari personaggi» – Corriere della Sera
Respinto dalla compagna, ignorato dalla stessa figlia, disorientato dalla caduta di Mussolini e del fascismo e pieno di vergogna per il tradimento italiano nei confronti della Germania nazista, non vede vie d’uscita. Ma la creazione della Repubblica di Salò fa rinascere in lui nuove speranze. Unitosi con ritrovato entusiasmo alle file della Legione d’assalto Tagliamento, non vede l’ora di poter affiancare i nazisti nella lotta contro gli Alleati. La realtà che lo attende però è ben diversa e lo porterà a scontrarsi con i partigiani e la popolazione che li sostiene, e a confrontarsi con rastrellamenti, fucilazioni, violenze e soprusi di ogni sorta. Col progredire di questa guerra fratricida, le sue convinzioni cominciano a vacillare; gli eventi di cui è testimone lo spingono a cercare uno scampolo di umanità in un immaginario rapporto con la figlia, e I suoi occhi prendono a guardare in modo diverso coloro che si battono per liberare l’Italia dal giogo del nazifascismo.
Il grande incendio di Roma. I dieci giorni che hanno cambiato la storia: L’ultimo giorno di Roma-L’inferno su Roma
Alberto Angela
HarperCollins
In libreria il 4 novembre
Le ultime 24 ore di Roma prima della catastrofe. I drammatici giorni che hanno cambiato per sempre il volto di Roma e segnato le sorti dell’Impero. Alberto Angela, ci guida per le strade e nella vita delle persone realmente esistite al tempo di Nerone, ripercorre le ore immediatamente precedenti al Grande incendio e i devastanti giorni in cui questo distrusse la Roma che tutti conoscevano, regalandoci un racconto storico dallo stile cinematografico, incredibilmente coinvolgente, unico nel suo genere.
Impero senza confini
Simon Scarrow
Newton Compton
In libreria il 4 novembre
57 d.C. Il tribuno Catone e il centurione Macrone, veterani delle legioni imperiali, fanno ritorno a Roma. A causa del fallimento della loro recente campagna sul confine orientale, ricevono un’accoglienza decisamente ostile presso la corte. La loro reputazione e il loro futuro sono a rischio. Quando i nemici politici dell’imperatore portano alla luce una congiura, Nerone deve a malincuore mandare la propria amante in esilio. Catone, isolato e ormai non più il benvenuto nella capitale, è costretto a scortarla in Sardegna. Giunto nell’irrequieta e ribollente isola con un piccolo gruppo di ufficiali, il tribuno dovrà fronteggiare pericoli su tre fronti: un’autorità ormai in frantumi, una mortale epidemia che affligge tutta la provincia e una violenta insurrezione che rischia di far precipitare la Sardegna nel caos e nel sangue.
Il lungo inverno del 1933
Paul Jankowski
Laterza
In libreria il 4 novembre
L’inverno del 1933 fu particolarmente lungo e rigido, e non solo da un punto di vista climatico. Nei pochi mesi che vanno dal novembre 1932 fino all’aprile del 1933 accaddero una serie di avvenimenti che avrebbero segnato il destino del mondo: Hitler arrivò al potere in Germania, il Giappone inviò le sue truppe al di là della Grande muraglia cinese, Mussolini puntò a sud, verso il Corno d’Africa, Roosevelt accentuò l’isolazionismo degli Stati Uniti nei confronti dell’Europa, la Gran Bretagna si ritirò nelle zone sicure del suo impero, la Francia cambiò tre governi. Ovunque si stavano alzando muri. La grande Conferenza mondiale programmata per affrontare la gravissima crisi economica si rivelò un fallimento totale e le tre potenze occidentali si contrapposero aspramente per i debiti di guerra, gli armamenti, la moneta, le tariffe daziarie e la questione della Germania. Alla fine di quel lungo inverno, il mondo postbellico si trasformò in un mondo prebellico. Riflessi nello specchio di quella stagione lontana, vediamo agitarsi sentimenti ed emozioni che provocano
Le nove donne di Ravensbrück. Il più terribile campo di concentramento femminile.
La storia vera delle prigioniere che fuggirono dall’inferno nazista
Gwen Strauss
Newton Compton
In libreria il 4 novembre
Questa è la storia vera di Hélène Podliasky (raccontata dalla sua pronipote, Gwen Strauss), e di come insieme con altre otto donne organizzò una travagliata fuga dal campo di concentramento di Ravensbrück, il più duro campo nazista riservato alle donne. Tutte sotto i trent’anni, le nove ragazze erano state deportate per aver preso parte alla Resistenza francese, per aver contrabbandato armi attraverso l’Europa, ospitato e nascosto soldati paracadutisti nemici, o per aver coordinato le comunicazioni tra cellule regionali dei partigiani e organizzato vie di fuga verso la Spagna per salvare alcuni bambini ebrei. Arrestate dalla polizia francese, erano state interrogate e torturate dalla Gestapo. E, infine, deportate in Germania. Trasferite da un campo di concentramento all’altro, costrette alla marcia della morte nel campo di Ravensbrück, rinsaldarono la loro amicizia in un patto per la sopravvivenza, e stabilirono un piano per guadagnarsi la libertà a qualsiasi costo. La loro incredibile fuga durò per dieci, terribili giorni, durante i quali attraversarono le linee del fronte della seconda guerra mondiale fino a raggiungere Parigi. Attingendo a fonti storiche e testimonianze dirette, questo racconto di Gwen Strauss è un commovente tributo al potere dell’umanità e dell’amicizia nei tempi più bui di tutta la storia.
Il delitto che ha cambiato la storia di Roma antica.
La storia della fuga di Cassio Parmense, l’ultimo degli assassini di Giulio Cesare a cadere per la vendetta di Ottaviano
Peter Stothard
Newton Compton
In libreria il 4 novembre
Molti furono gli uomini che pianificarono l’assassinio di Giulio Cesare nel 44 a.C., e tutti andarono poi incontro alla morte a causa del desiderio di vendetta di Ottaviano, futuro imperatore Augusto e figlio adottivo del dittatore ucciso. Ma uno dei congiurati si dimostrò più abile a defilarsi di quanto i suoi persecutori avessero immaginato. Peter Stothard racconta la storia del poeta Cassio Parmense, l’ultimo dei cesaricidi a finire nella rete di Augusto. Attraverso la narrazione della sua fuga, l’autore mostra i retroscena della congiura e i molti motivi diversi che animarono gli assassini, così come la spietata crudeltà con cui essi furono cacciati ed eliminati. Restituendo la giusta importanza a una figura rimasta a lungo all’ombra dei più celebri Bruto e Cassio, questo libro affronta il complotto più famoso dell’antichità da un punto di vista nuovo, svelando che alla sua base non ci furono solo ideali politici e filosofici, ma molti altri e ben più prosaici scopi.
Il caso Mussolini
Maurizio Serra
Neri Pozza
In libreria il 4 novembre
“Questo libro non è una biografia di Mussolini, nè una ricostruzione della società italiana dal ventennio fascista fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. È il tentativo di mettere in luce un caso che continua a pesare sulla coscienza degli italiani a più di settant’anni dalla caduta del fascismo: il caso di un uomo che fece di tutto per restare indecifrabile e divenne, in tal modo, un simbolo delle peggiori passioni collettive.
Attraverso un’ampia e rigorosa documentazione, Maurizio Serra esamina tutti gli aspetti della vicenda politica e umana di Mussolini: ne indaga le pulsioni profonde, le scelte (e non scelte), le affermazioni e i comportamenti che si sono riverberati sul destino dell’Italia. Ne emerge il ritratto di un uomo in cui la dissimulazione è una costante dall’inizio alla fine. Un uomo mosso da un perenne risentimento, da un permanente istinto di difesa e offesa, e la cui natura di commediante – la parola alata, la mascella (o mandibola) protesa e il petto in fuori –cela il disagio nei contatti riavvicinati e nei bagni di folla. Un uomo che vuole incarnare l’antica figura del condottiero e crede, ad un tempo, nell’Uomo nuovo che l’epoca della tecnica annuncia. Un adepto della modernità e dei suoi miti che si rivela tragicamente in ritardo di fronte alle sfide che l’epoca moderna comporta: l’avvento degli Stati Uniti quale superpotenza mondiale, la marginalizzazione dell’Europa, le prime crepe del colonialismo, la vera natura della tecnica, la scoperta dell’energia nucleare ecc. Un capo militare che in guerra parla di «otto milioni di baionette», pronti a conquistare il terreno palmo a palmo, e ignora così la lezione dei disastri del 1914-1918, come pure le nuove concezioni militari degli inglesi e della “guerra lampo” tedesca. Un uomo, infine, che nel momento del naufragio delle sue illusioni, incapace di riconoscere la propria responsabilità, attribuisce il disastro al popolo italiano che, sue parole, «nella sua profonda e manifesta ingratitudine, si è dimostrato plebe».
Di quest’uomo esiste una versione riduzionistica che vede in lui una sorta di «tumore benigno», rispetto a quello, «maligno», dei vari Hitler e Stalin. Diffusa, anche all’estero, è l’idea che il totalitarismo fascista sia stato un totalitarismo “all’italiana”, meno letale del suo equivalente nazista.
Nella vasta letteratura esistente sul duce e sul fascismo, il ritratto di Mussolini che emerge in queste pagine costituisce una radicale smentita di queste tesi. Razza, rito e guerra – la triade costitutiva della fenomenologia fascista – hanno, per Serra, da sempre guidato l’azione di Mussolini, un uomo, «indifferente, nutrito di un’impassibilità rara nel nostro carattere e nella nostra storia». Comprendere chi realmente fosse – lo scopo proprio di queste pagine – è perciò il compito indispensabile per chiudere definitivamente i conti con «il fascismo che non passa».”
L’imperatore. Vita di Carlo V
Geoffrey Parker
Hoepli
In libreria il 5 novembre
La biografia definitiva di Carlo V, sovrano di Spagna, Germania, Paesi Bassi e gran parte dell’Italia e dell’America centrale e meridionale: l’imperatore per eccellenza, sul cui impero non tramontava il sole. Geoffrey Parker ricostruisce le vittorie e gli errori di un sovrano che riuscì a dominare due mondi, ma non debellò mai i tanti nemici che aveva di fronte: la Francia, i principi luterani, la potenza ottomana. Frugando negli archivi dell’ambasciata spagnola a New York, Parker si è imbattuto in una scatola di documenti precedentemente ignorati e scartati: una raccolta di lettere di Carlo V, che abbracciavano tutto il suo regno, scritte in olandese, francese, tedesco, italiano, latino e spagnolo. Per capire le decisioni cruciali che hanno creato e preservato questo vasto impero e conoscere i dettagli più intimi della vita del sovrano, il suo carattere e le sue inclinazioni. Il risultato è una biografia che indaga ogni dimensione del regno di Carlo e mostra il mondo attraverso gli occhi dell’imperatore.
Il regno scomparso. Quando la Borgogna sfidò l’Europa
Bart Van Loo
Mondadori
In libreria il 5 novembre
Un sogno lungo mille anni. Una sfida condotta nel cuore dell’Europa. Un miraggio infine svanito. Questo è stata la Borgogna dall’Alto Medioevo alle soglie dell’Età moderna. Un’idea, prima ancora che un territorio; una folle ambizione, non solo un progetto politico. Situate a cavallo del confine tra il regno di Francia e il Sacro Romano Impero, lungo i tratti inferiori del Reno, della Mosa e della Schelda, le terre borgognone, famose fin dal XII secolo per i loro vitigni pregiati, furono infatti testimoni di uno dei più straordinari e audaci tentativi di nation building , la costruzione cioè di un’entità politica e militare indipendente e autonoma dalle grandi potenze continentali. In un’Europa frammentata in una moltitudine di regni e di Stati regionali, nel corso di alcuni decenni i duchi borgognoni – da Filippo l’Ardito a Giovanni Senza Paura, da Filippo il Buono a Carlo il Temerario – seppero creare una patria comune per popolazioni di lingue, tradizioni e sentimenti diversi, dando vita a una nazione che al suo apice, tra la metà del XIV e la metà del XV secolo, si estendeva da Digione ad Amsterdam, dall’Alsazia al Mare del Nord.
Una nazione incredibilmente prospera, grazie ai commerci internazionali e alle manifatture, con il suo reticolo di floride città votate alla libera impresa e al guadagno. Spavaldi, indocili, assetati di potere e di gloria, pronti a giocare un ruolo da protagonisti nei fragili equilibri e nelle alleanze incerte della guerra dei Cent’anni, i duchi di Borgogna rappresentarono una minaccia costante per le potenze europee, specialmente per quella francese. Ma se l’arte della diplomazia e della guerra, con le sue battaglie, i suoi assedi, i tradimenti, i trionfi e le disfatte, rimase il tratto distintivo dell’epopea borgognona, non meno importanti furono l’amore per lo sfarzo, l’ostentazione del lusso e la continua ricerca della bellezza cui i signori delle Fiandre si dedicarono con cura maniacale. Strumenti della propaganda, certo, ma anche traccia indelebile del proprio passaggio, come testimoniano ancora oggi le straordinarie opere d’arte disseminate nelle città fiamminghe, valloni e olandesi, retaggio di un mondo che all’alba dell’Età moderna si sarebbe dissolto per sempre. Con il suo stile appassionato e lieve, sostenuto da una solida documentazione di prima mano, Bart Van Loo restituisce al lettore l’affresco vivido di un’epoca scandita da una successione di eventi che hanno plasmato la storia europea.
La vita segreta dei libri
Santiago Posteguillo
Piemme
In libreria il 9 novembre
«È che, al di là delle forme e dei formati, al di là dei rotoli di papiro, dei libri di carta o diquelli digitali, rimane l’immortale passione dell’essere umano per le storie che gli vengonoraccontate.» Chi ha scritto i più bei romanzi di Shakespeare? È vero che le opere di Dostoevskij sono frutto di una dipendenza? Quale editore si è fatto scappare i capolavori di Jane Austen? Quale manoscritto letale faceva paura al KGB? A queste e a molte altre domande rispondeSantiago Posteguillo in questa originale raccolta di racconti sui misteri e sui retroscena piùcontroversi degli autori e delle opere che hanno fatto la storia della letteratura.
Nascoste nella tela. Tra arte e medicina, un’indagine sui segreti delle opere più famose
Paolo Zamboni
Mondadori
In libreria il 9 novembre
Paolo Zamboni è un grande amante dell’arte. Nei suoi momenti di evasione, tra libri, viaggi e mostre, si è però reso conto che non può fare a meno di rimanere medico anche davanti alle più straordinarie immagini dipinte dai massimi artisti di ogni epoca. È così che ha cominciato a notare i segni clinici delle malattie raffigurate, forse inconsapevolmente, in alcune delle più note opere d’arte. Se analizziamo con attenzione questi dipinti, infatti, scopriamo per esempio che il Bacchino malato di Caravaggio soffriva del morbo di Addison, una malattia che sarebbe stata descritta solo più di due secoli dopo; che sulla mano della Gioconda c’è una cisti tendinea; che il monaco nella cappella Brancacci ritratto da Masaccio o da Filippino Lippi ha un melanoma sul volto e la causa della morte prematura di Battista Sforza potrebbe celarsi in quell’arterite temporale a cellule giganti che Piero della Francesca ha così ben rappresentato nel famosissimo dittico dei duchi di Urbino conservato agli Uffizi di Firenze. L’autore riporta ogni opera al suo contesto storico, per dirci qualcosa di più sull’artista e i personaggi raffigurati. In una vera e propria indagine, a partire dagli indizi visivi e dalle fonti in nostro possesso, risaliamo per esempio alla causa delle difficoltà respiratorie di Rodolfo II d’Asburgo, tipiche dei minatori ma impensabili come conseguenze della vita a corte: l’imperatore, infatti, si dedicava all’alchimia, in minuscoli laboratori senza ricambio d’aria, nel tentativo di trasformare le polveri in oro. Con attento spirito d’osservazione possiamo poi individuare una serie di encefali «nascosti» in alcuni dipinti sacri: scopriamo così che durante il Rinascimento il papa aveva concesso la possibilità di eseguire studi anatomici sui cadaveri, ma non di esporne i dettagli pubblicamente, inducendo alcuni pittori, che collaboravano con i medici nella riproduzione dei segreti del corpo umano, a nascondere una rappresentazione del cervello nelle loro opere, come ha fatto il Bastianino nel Giudizio Universale della cattedrale di Ferrara. Un libro illustrato in cui l’arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca.
Figlie della notte
Laura Shepherd-Robinson
Neri Pozza
In libreria l’11 novembre
Londra, 1782. È una tiepida sera d’agosto e i vialetti lastricati dei Vauxhall Pleasure Gardens sono gremiti di londinesi che passeggiano allegramente sotto le stelle. L’animo gravato da un doloroso segreto, il cappuccio del mantello ben calato sulla testa, Caroline Corsham, moglie del Capitano Henry Corsham, si addentra nel Dark Walk, un sentiero stretto tra gli alberi, dove ha appuntamento con una nobildonna italiana, Lucia di Caracciolo, che ha promesso di aiutarla. Lungo il sentiero incrocia una figura singolare, un uomo con un cappotto nero e una maschera da medico della peste, che procede a passo spedito nella direzione opposta. Giunta sul luogo dell’incontro, una scena raccapricciante si schiude davanti ai suoi occhi: l’amica è riversa a terra, ferita gravemente e agonizzante. Caro fa in tempo a raccogliere le sue ultime, misteriose parole: «Lui lo sa», prima di assistere alla sua morte. L’indomani, interrogata da Sir Amos Fox, giudice di Bow Street, scopre con sgomento che la donna che credeva amica non era affatto una nobildonna italiana, né si chiamava Lucia di Caracciolo. Tra i pergolati di Vauxhall e nelle taverne e nei caffè di Londra era nota come Lucy Loveless, il nome di una prostituta d’alto bordo.
Benché profondamente turbata, quando Sir Amos Fox liquida il caso come una faccenda di poca importanza, Caro insorge. Racconta dell’uomo col cappotto nero, del documento macchiato di sangue che giaceva accanto a Lucy e che sembra svanito nel nulla, ma le sue parole cadono nel vuoto. A Bow Street non si curano certo della morte di una giovane donna nota come prostituta.
Caro decide allora di affidarsi a Peregrine Child. Ex giudice di Deptford, Child in passato ha goduto di prestigio e rispetto. Ora è ufficialmente un detective privato ridotto a dar la bassa lega e a perdere tempo tra i balordi del Red Lion, una taverna di furfanti da tempo immemorabile. Che il caso di Lucy Loveless, un caso che sembra celare un intricato mondo di artifici, inganni e vite segrete, possa rappresentare, finalmente, il suo riscatto?
Dai bordelli di Covent Garden alle eleganti case di Mayfair, “Figlie della notte” è un avvincente giallo storico ambientato nella Londra georgiana e, insieme, il vivido affresco di un’epoca in cui soprusi, vizi e bugie si annidano sotto la maschera della virtù.
La regina d’oro. La storia di Hatshepsut, la donna che diventò faraone
Christian Jacq
Tre60
In libreria l’11 novembre
Figlia di Thutmose I, sin da giovanissima Hatshepsut mostra forte personalità, strabiliante intuito politico e grande fascino, tanto che il fratellastro Thutmose II la sceglie come Grande sposa reale e regina d’Egitto. Ma la prematura scomparsa del marito e la giovanissima età del figliastro Thutmose III fanno sì che Hatshepsut assuma la guida del regno e sia nominata faraone. Durante la sua reggenza, la giovane sovrana assicura potere e prosperità all’Egitto: ristabilisce antiche rotte commerciali, conduce campagne militari di stabilizzazione dei confini territoriali, attua ambiziose opere pubbliche e fa erigere maestosi obelischi. Col crescere della sua fama, tuttavia, cresce anche l’invidia per il suo potere e Hatshepsut dovrà sventare diversi complotti, anche grazie all’aiuto di Senenmut, astronomo di corte, architetto reale e suo fidato consigliere. Ma oltre all’ambizione di rendere l’Egitto il regno più potente al mondo, Hatshepsut ha un sogno ancora più grandioso e inconsueto da realizzare, un sogno che farà di lei la grande Regina d’oro… Considerata una delle sovrane più famose d’Egitto, Hatshepsut si contraddistinse per imprese straordinarie che fecero della sua vita una vera e propria leggenda.
Prigionieri del sangue
Fausto Tanzarella
Pascal Editrice
In libreria il 12 novembre
Siena, 1342. Una serie di misteriosi omicidi tenta di sconvolgere il fragile equilibrio che il Governo dei Nove sta faticosamente instaurando tra le bellicose famiglie patrizie della città. A indagare viene chiamato Messer Bernardino Cristofori, celebre avvocato criminalista. Egli potrà basarsi sui soli strumenti dei quali può disporre un investigatore del suo tempo: osservazione analitica dei fatti, conoscenza dell’animo umano, intuito. Ma ad aiutarlo ci saranno anche Jacopo, il suo giovane assistente, e Giuditta, bellissima alchimista ebrea. I tre dovranno ingaggiare una difficile e rischiosa lotta per difendere la sicurezza della gloriosa Repubblica Senese.
L’inventore di storie
Charles Lewinsky
SEM Edizioni
In libreria il 18 novembre
Svizzera, XIV secolo. Sebi, protagonista adolescente dell’epopea di Charles Lewinsky, non è adeguato al rude mondo in cui è nato: dotato di saggezza e invenzione, è più un abile narratore che un combattente. Il villaggio in cui vive non soddisfa le sue esigenze, per questo sogna di studiare in un monastero. Un giorno compare uno sconosciuto che costruisce un rifugio ai margini del villaggio. Ha metà faccia devastata da misteriose ustioni e la gente lo chiama Mezzabarba. Sebi ne diventa fedele discepolo e grazie ai suoi racconti apre gli occhi sulla vita. Ma la loro amicizia è destinata a interrompersi. Quando la madre di Sebi muore, il giovane viene mandato al monastero, mentre Mezzabarba fa perdere le sue tracce. Inizia così una nuova incredibile fase della storia, con Sebi alla ricerca del suo mentore. Bugie, morti, battaglie… Il ragazzo diventa adulto e la saga torna al punto di partenza quando Sebi prende il posto di narratore, memore di quando era lui ad ascoltare i racconti di Mezzabarba. Lewinsky descrive la durezza della vita rurale del XIV secolo; la storia di Sebi ci parla dal passato, ma più in generale rappresenta la complessità della natura umana e del mondo vista dagli occhi di un ragazzo innocente.
Il mistero delle dieci torri
Marcello Simoni
Newton Compton Editori
In libreria il 18 novembre
Quali misteri ha dovuto svelare Ignazio da Toledo, conosciuto come il mercante di libri maledetti, prima di partire dalla Palermo di Federico II e fingersi morto? Quali complotti ha ordito, in sua assenza, l’astrologus imperiale Michele Scoto? Ecco alcuni dei personaggi che popolano questa raccolta di racconti. Figure di un grande arazzo in cui fanno la loro comparsa anche il fratello gemello di Cosimo de’ Medici, il corsaro Khayr al-Dīn Barbarossa, il cavaliere ospitaliero Leone Strozzi e persino Licio Ganello, un mago fiorentino che, una volta morto, diventerà oggetto degli studi anatomici di Leonardo da Vinci. Un vero e proprio viaggio per terra e per mare, attraverso i secoli, che conduce il lettore in luoghi lontani nello spazio e nel tempo, facendogli incontrare sia volti già noti e amati, sia protagonisti del tutto nuovi. Dalla nascita della città etrusca di Spina alle battaglie navali avvenute nel Mar di Levante sullo scorcio del XVI secolo, passando per la Sicilia dello Stupor mundi, le corti rinascimentali e le lagune del basso ferrarese del secondo dopoguerra: con Il mistero delle dieci torri Simoni tocca temi e luoghi cari al suo immaginario, risucchiando il lettore in un vortice d’avventura, da maestro del genere qual è.