Preparandoci alla trasferta ferrarese che ci vedrà impegnati a Scripta Manent nel prossimo week-end, vi portiamo a scoprire qualcosa di particolare di questa città. Vediamo se vi incuriosiamo…
In piazza XXIV Maggio, troviamo il primo acquedotto della città di Ferrara che svetta, coi suoi 37 metri di altezza.
Fu costruito alla fine dell’800, e progettato dall’Ing. Carlo Savonuzzi che, con il fratello, ideò anche lo stadio cittadino, ora rivisto ed adattato.
Una delle strade più antiche della città, invece, è Via Giuoco del Pallone, nome curioso che ha origine dalla convinzione che proprio in questa via si praticasse un arcaico gioco con la palla.
Questa strada, fino al 1476, era il punto di partenza dell’antica corsa delle fanciulle del giorno di San Giorgio.
Con gli statuti cittadini del 1279 la tradizione, infatti, le corse del Palio furono codificate e fu stabilito che si disputassero quattro diverse corse (quella dei ragazzi, quella delle ragazze, delle asine e dei cavalli) in due date precise: il 23 aprile per la festa di S.Giorgio, patrono della città, e il 15 agosto in onore della Vergine Assunta. Secondo le cronache del tempo, tuttavia, simili corse si tenevano anche in occasione di avvenimenti particolari come nascite, matrimoni o visite illustri. Le corse ferraresi erano così rinomate che vi prendevano parte anche famiglie nobili di altre città. Nel 1466, ad esempio, Re Ferdinando di Napoli volle mettere alla prova la velocità dei suoi cavalli, mentre nel 1475 i Gonzaga, marchesi di Mantova, parteciparono al Palio con 19 cavalli vincendo l’ambito drappo. Il premio per il vincitore delle corse dei cavalli era appunto un “palio” ovvero un drappo di stoffa pregiata, mentre al secondo e al terzo classificato andavano rispettivamente una porchetta e un gallo.
Per trascorrere qualche ora nel verde, c’è il Parco Massari. Progettato nel 1780, fu di ispirazione a Giorgio Bassani per la sua descrizione de “ll giardino dei Finzi – Contini” e fu protagonista del film omonimo (per la regia di Vittorio De Sica) in cui si vede il suo ingresso più bello, quello su corso Ercole D’Este.
Se invece vi piacciono i luoghi chiusi, o se vi trovate in Piazzetta Sant’Anna, date un occhio all’antico ospedale della città: nei suoi sotterranei venne rinchiuso Torquato Tasso. Lo sapevate?
Non c’è visita turistica che sia degna di tale nome se non prevede una tappa alla Cattedrale con il suo campanile alto 45 metri, realizzato interamente in pietra e ispirato ai modelli della classicità romana.
Ma se in esso vedrete qualcosa che non vi torna, forse è il campanile: è, infatti, un’opera incompiuta.
Il progetto della torre viene attribuito al grande architetto Leon Battista Alberti, ma non fu mai completato.
Quante cose da vedere ha Ferrara, vero? Quanta arte e quanta Storia c’è tra le sue strade, nei suoi palazzi… vien proprio voglia di visitarla. Potreste approffitare e venire il 6-7 novembre a Scripta Manent – Piccolo Salone del Saggio e Romanzo Storico, così da unire due piaceri in uno.