Recensione a cura di Maria Marques
Nella ricorrenza dei settecento anni dalla morte di Dante, anche Valeriana Maspero partecipa a rievocare il Sommo Poeta, ma lo fa in modo completamente originale e creativo. Dante nel suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso aveva avuto delle guide, possiamo quindi immaginare che abbia acquisito una certa dimestichezza in tal veste e, che possa quindi condurre “a riveder le stelle” un’aspirante scrittrice. Il compito di Dante sarà di guidarla nel Fantaelysium dove vivono i personaggi della letteratura.
Il titolo del libro è una base perfetta per impostare una recensione.
Lei. Lei è una scrittrice. Non ha un nome, o meglio questo non è rivelato nel romanzo, quello che conta è la sua cultura e la sua conoscenza della letteratura.
Era un labirinto. Come le vie della vita, che sono infinite. Ci passiamo in folla ma in solitudine, chi più giovane, chi più vecchio, chi più avanti, chi più indietro. Tutti le percorriamo senza conoscerle, senza sapere da dove vengono, e dove portano.
La sua “selva oscura” è un deposito, illuminato fiocamente, in cui si ritroverà a vagare preoccupata di non trovarne l’uscita. È un sogno quello che sta vivendo oppure realtà? Difficile a dirsi, non lo sapremo mai, però spesso i sogni rivelano verità che altrimenti resterebbero celate.
La giovane scrittrice, ma in lei si potrebbe ravvisare anche un’accanita lettrice, affronta un momento di dubbi e insicurezze. Quello che è certo è che è un’appassionata di letteratura, di quei classici intramontabili e senza tempo. È l’autrice? Potrebbe essere, perché la distingue una cultura letteraria raffinata che le permette di dialogare, discutere con il Sommo Poeta in un contradditorio quasi alla pari.
In questo deposito, in cui parrebbero ritrovarsi le miriadi di cose inutili di cui amiamo circondarci e di cui ci liberiamo altrettanto rapidamente, mentre macchine fagocitano libri, un’ombra si staglia e si palesa: è Dante.
Dante. Dante nella sua veste di guida, racconta molto di sé, non solo della sua vita, ma anche dei suoi scritti. Dante è la guida in un mondo che muta ad ogni passo per adattarsi ai personaggi che i due protagonisti incontreranno lungo il cammino. La diversa mentalità tra i due compagni di viaggio appare più volte nei dialoghi del romanzo che spaziano dalla letteratura alla filosofia alla storia. Senza mai prevaricare, senza mai imporre o suggerire, Dante esprime il suo pensiero facendo riferimento alla cultura del suo tempo e agli scritti che hanno lasciato. E’ umano, ma al contempo si presenta ai lettori con un certo distacco emotivo, perché quello non è il suo viaggio, non è la sua ascesa al Paradiso.
Ognuno ha il suo labirinto. Immenso, medio o minuscolo, insopportabile o abituale, esplorato o ignorato. Ma da esso nessuno può fuggire”.
Non è il Dante scolastico, questo è il poeta, il letterato che chiunque avrebbe desiderato conoscere, che dispiega la sua cultura, che discute amabilmente di poesia e poetare, di scrittura e di che cosa significasse essere un autore nel suo tempo.
Loro. Loro sono i personaggi della letteratura. Immaginiamo un luogo in cui i mondi abitati dai personaggi dei libri si trovino uno accanto all’altro e creino a un percorso ramificato che si perde tra foreste, città, castelli in cui il lettore può muoversi liberamente, ma soprattutto interagire con chiunque incontra sul suo cammino.
I personaggi sono proprio come li abbiamo immaginati: buoni, malvagi, divertenti, pazzi… ma non solo, ognuno di loro ha anche la libertà di esprimere il proprio disagio per come l’autore li ha descritti o coinvolti in avventure complicate.
Alcuni sono semplici apparizioni, altri si ritrovano a discutere con “Lei” e Dante, narrando ancora la loro vicenda, ma secondo la loro prospettiva e non quella del loro autore, altri chiedono un aiuto che non potranno ricevere. Sono tantissimi, provate a immaginare tutti libri letti nel corso di una vita, per studio e per diletto e far uscire dalle pagine i personaggi, principali e non. Accanto a personaggi di fama, altri compaiono raccontando le loro storie. Sono personaggi che animano libri poco conosciuti, che fanno parte di culture lontane dalla nostra e che ben pochi hanno letto. E poi infiniti altri personaggi scivolati una sorta di limbo, perché i libri che narrano le loro vicende, non sono più considerati come un tempo e ben pochi lettori ne sfogliano ancora le pagine.
Valeriana Maspero, l’autrice, conduce il lettore in un viaggio nella letteratura, passando dal Piccolo principe a Ivanhoe, da Marguerite Gauthier, al conte Dracula, dalla Dublino di Joyce alle spiagge pietrose di Itaca, dai battelli che solcano il Mississippi all’Orient Express, alla Londra di Dorian Gray, tanto per citarne alcuni, un piccolissimo gruppetto.
Il romanzo è un viaggio intorno a tutto ciò che ruota intorno all’universo dei libri, raccontato attraverso i dialoghi dei due protagonisti ma anche attraverso scene ricche d’ironia e fantasia. Un romanzo che si può collocare nei “dintorni” di Tsd, ma che, con uno stile apparentemente colloquiale riesce a toccare innumerevoli temi che ruotano intorno a chi scrive libri e a chi li legge ed è, soprattutto, una dichiarazione d’amore nei confronti della letteratura.
La forma e il contenuto dell’opera sono come il corpo e l’anima dell’uomo: la forma è caduca, invecchia e muore, il contenuto è immortale.
Editore: Libraccio Editore (23 luglio 2021)
Copertina flessibile: 532 pagine
ISBN-10: 8885619401
ISBN-13: 978-8885619401
Link di acquisto cartaceo: Lei, Dante e Loro
Trama
Chi cerca il Piccolo Principe? Cosa pensa Marguerite Gautier mentre assiste all’opera de La Traviata? Cosa narra la leggenda degli otto cani dei Satomi? Contro quali nuovi mostri Sancho Panza accompagna Don Quijote? Cosa succede ai personaggi quando incontrano i cacciatori di best seller? Accompagnata da Dante in un viaggio all’interno di un impossibile iperuranio, il Fantaelysium, la protagonista incontra personaggi di libri e figure dell’immaginario collettivo che, anche al di là della loro storia, trasmettono messaggi inattesi, originali e spesso utili.