Oggi, 4 ottobre si festeggia San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia. È sicuramente uno dei santi più noti e amati al mondo. Il 16 luglio 1228 Papa Gregorio IX lo canonizzò a soli due anni dalla morte.
Noto per il suo stile di vita, decise infatti di sposare «Madonna povertà» e vivere a imitazione di Cristo rinunciando a tutti i beni materiali.
In questa giornata ecco alcuni libri che parlando di questo importante personaggio della nostra Storia.
Enzo Fortunato
San Francesco è oggi più che mai uno dei personaggi chiave per comprendere come si vada configurando il cristianesimo all’inizio del terzo millennio. Con la semplicità, la mitezza e l’intenso fuoco interiore che hanno contraddistinto la sua vita, ancora dopo otto secoli attrae nel santuario di Assisi migliaia di persone ogni anno. In queste pagine, ricche di testimonianze letterarie e pittoriche, si delineano i luoghi che ha visitato, gli incontri che ha fatto, i gesti e le parole con cui ha formulato il suo messaggio, esplicitando quelli che sono stati il suo percorso personale e al contempo la sua rivoluzione culturale. Un libro che conduce a riflettere sul «ribelle» Francesco, e insieme mostra il volto del cristianesimo delle prossime generazioni.
Commento al Padre Nostro. Un testo finora sconosciuto del Poverello?
Francesco D’Assisi
«Il commento è un testo nuovo, bello, forte, che trasmette un’eco, fedele quanto rara, della cultura e della predicazione francescana primitiva» Dominique Poirel Il testo che pubblichiamo ci sembra meritare l’attenzione dei lettori per le proprie qualità, la sua originalità letteraria e il vigore dottrinale, e per gli inediti sprazzi di luce che getta sulla comunità francescana primitiva. Paragonato agli altri commenti medievali, questo attira l’attenzione per il suo linguaggio semplice, vicino al vernacolo, e per la sua ardente eloquenza; per il suo metodo esegetico inedito, che fa del commento una sorta di azione teatrale, nella quale Cristo stesso si indirizza ai fedeli per rimproverarli aspramente di tradire con le azioni che commettono le parole del Pater che pronunciano; in_ ne, per la sua spiritualità assoluta, esigente e fortemente a_ ettiva, che all’improvviso passa dai rimproveri più sferzanti alle e_ usioni più tenere e spinge gli ascoltatori alla penitenza e alla conversione. Ciò corrisponde a quanto i primi agiogra- _ riferiscono della predicazione di san Francesco, che descrivono come «semplice », «fervente», «penetrante» e «in- _ ammata»; una predicazione che mirava anzitutto alla penitenza e alla salvezza delle anime e non risparmiava a tal _ ne né «l’aspra reprimenda», né «l’utile timore », né la minaccia del «giudizio di Dio».
Raniero Cantalamessa
Padre Raniero Cantalamessa con questo libro fa un dono a chi ama san Francesco e la sua storia e da essa continua a trarre fonte di ispirazione per la propria vita. A partire dalle vicende e dallo sguardo di fra Pacifico, tanti sono i temi che egli affronta in una sorta di meditazione dialogata con i giovani del nostro tempo, per estrarre tesori antichi e nuovi da consegnare alle odierne generazioni: l’incontro che cambia la vita, la vocazione alla santità, la musica e l’amore, la gioia, la custodia del creato, l’amicizia e la purezza, e, infine, qualche prospettiva di rinnovamento per la vita francescana di oggi.
L’avventura di un povero cavaliere del Cristo. Frate Francesco, Dante, madonna Povertà
Franco Cardini
Un giovane di Assisi era figlio di un ricco mercante e banchiere (nonché, forse, usuraio). Il padre, che lo conduceva con sé nei suoi viaggi d’affari in Francia, volle rinominarlo ‘Francesco’ in omaggio alla dolce terra della poesia cortese, che il ragazzo amava. Francesco non era né nobile né particolarmente bello e il suo fisico era fragile, cagionevole. Ma era ricco, brillante, affascinante, spiritoso, sapeva cantare, suonare e danzare: era il ‘principe della gioventù’ della sua città. Sognava la gloria, le imprese cavalleresche in paesi lontani, l’amore. Poi venne la lotta civile nella sua città, alla quale prese parte, e infine la guerra contro Perugia: combatté, forse uccise, restò alcuni mesi prigioniero. Quando tornò a casa, gli amici avrebbero voluto vederlo riprendere la vita spensierata di prima. Ma non era più lui. Il contatto con la guerra e con il dolore lo aveva cambiato. Una volta incontrò un lebbroso: la lebbra gli aveva sempre fatto paura e orrore. Ma quel giorno scese da cavallo e abbracciò quel miserabile. Da allora, sarebbe diventato cavaliere del Cristo.
San Francesco. Una delle figure più deformate della storia
Cristina Siccardi
Questo libro restituisce l’autentico san Francesco d’Assisi, quello delle fonti francescane, con le testimonianze dirette di coloro che hanno vissuto al suo stretto fianco, ed ecco che il frate sdolcinato, liberale, pacifista, progressista, interreligioso, ambientalista, animalista… decantato e portato a modello, lascia automaticamente la scena per dare spazio al vero protagonista: il cavaliere libero, l’europeo cattolico, il mistico. A 800 anni (1219-2019) dal suo viaggio in Egitto per annunciare al sultano al-Malik al-Kāmil la fede in Cristo, viene proposto il ritratto di san Francesco d’Assisi (1181/1182-1226) per comprendere chi sia stato veramente questo personaggio divenuto ormai inedito. Capovolgere la realtà dei fatti, facendo leva sull’ignoranza altrui, causata non già da una mancata alfabetizzazione, ma da una negata trasmissione della verità storica, fuori e dentro le istituzioni civili ed ecclesiastiche, ha prodotto una delle manipolazioni più eclatanti della storia: la deformazione di san Francesco, fino a sfigurare e imbavagliare, per uniformarla al politicamente à la page, l’effettività storiografica e spirituale di una delle figure più imponenti della cristianità. Prefazione di padre Serafino Tognetti.
Vita di san Francesco d’Assisi
Paul Sabatier
Con questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1894, inizia la moderna storiografia francescana e prende forma la figura di san Francesco così come è giunta fino a noi. Singolare fusione di erudizione filologica, spirito evangelico, impegno civile e valore letterario, l’opera scosse gli ambienti religiosi e intellettuali dell’epoca e ottenne un enorme quanto inaspettato successo. Per Sabatier, pastore calvinista, la predicazione e il percorso esistenziale di Francesco e dei suoi discepoli rappresentano l’evento più importante avvenuto nella cristianità dopo l’annuncio di Gesù. La sua figura, liberata dalla retorica sedimentata nei secoli, diviene così il simbolo e l’esempio di un cristianesimo legato al presente e, al tempo stesso, fedele alle sue origini.
Per Francesco, che illumina la notte
Elsa Flacco
Chi ha reso immortali le gesta del poverello d’Assisi?
Chi ha raccontato per primo la vita e le opere di San Francesco?
Tommaso da Celano.
Tommaso, il discepolo dotto e carissimo, il poeta del Dies irae, l’intellettuale, il testimone oculare della vita del Santo, spettatore impotente delle lotte interne ed esterne alla comunità francescana che si scatenano dopo la morte del maestro.
Tommaso che lotta, che viaggia, che osserva ogni cosa per tramandarla ai posteri.
Tommaso e Francesco raccontati da una nuova voce nel panorama letterario italiano, la voce forte e cristallina di Elsa Flacco.
I frati Tommaso da Celano e Giacomo da Bevagna tornano dopo tre anni di missione in Germania per rivedere Francesco, già molto malato. Dopo un viaggio in Abruzzo alla ricerca delle proprie radici, Tommaso vivrà un periodo cruciale della sua esistenza, due anni in cui starà accanto a Francesco fino alla sua morte e incontrerà Jacopa dei Settesoli, origine di una passione proibita e sconvolgente.
La morte del Santo segnerà l’inizio di una storia fatta d’intrighi e tradimenti, inganni e violenze senza esclusione di colpi, in un conflitto che vedrà protagonisti, accanto e al di sopra dei francescani in lotta, tre papi e un imperatore: Federico II, l’unico in grado di cambiare la visione del mondo del mite e colto frate Tommaso.
Jacques Le Goff
“Nell’attrattiva che su ogni storico esercita la tentazione di raccontare la vita di un uomo (o di una donna) del passato, di scrivere una biografia che si sforzi di raggiungere la sua verità, Francesco è stato ben presto l’uomo che più di qualunque altro ha suscitato in me ildesiderio di farne un oggetto di storia totale, storicamente e umanamente esemplare per il passato e il presente”(Dalla Prefazione). Jacques Le Goff è tra i massimi storici viventi del Medioevo.
Vita di un uomo: Francesco D’Assisi
Chiara Frugoni
In questa “Vita” risaltano le ambizioni e la vivissima intelligenza di San Francesco, le debolezze e i difetti del carattere, ma anche le superstizioni radicate che egli aveva in comune con gli uomini del suo tempo. In questo modo l’autrice ha cercato di percepire il significato della santità di Francesco e della sua dissonante diversità rispetto al contesto storico nel quale si trovò ad agire. Con una prefazione di Jacques Le Goff.
La basilica di San Francesco d’Assisi
Elvio Lunghi
Simbolo di pace e meta d’incontro per milioni di pellegrini, la Basilica di San Francesco ad Assisi è uno scrigno di capolavori in cui spiccano alcuni tra i più spettacolari cicli di affreschi nella storia dell’arte occidentale. Creati dai più grandi maestri dell’arte medievale, quali Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini, essi ci aiutano a ricostruire un momento fondamentale della storia della cristianità e ci restituiscono intatto il fascino della leggenda francescana.
Francesco d’Assisi – la storia negata
Chiara Mercuri
Messi ai margini, tacciati di essere gente rozza, semplice e senza cultura, i suoi compagni furono i soli che Francesco volle accanto nell’ultimo atto della sua vita terrena. I loro scritti, ignorati per secoli, raccontano un Francesco diverso, finalmente sottratto all’immagine stereotipata in cui la storia ufficiale l’ha confinato. Mai letto nulla di così appassionato sul più ribelle dei santi. Roberto Saviano.
Il rigoroso e affascinante libro della Mercuri si legge con passione: è un luminoso esempio di come, di fronte a certi testimoni del Vangelo, sia sufficiente ridare voce alla loro semplice, quotidiana, laboriosa sequela cristiana. Enzo Bianchi.
Un libro limpido, pieno d’intensità e di coraggio quanto spoglio di sussiego accademico e di preoccupazioni erudite. Una caccia serrata, a tratti affannosa e incalzante eppure serena, alla ricerca di un personaggio evidentemente a lungo non solo studiato ma anche amato. Franco Cardini