Articolo a cura di Roberto Orsi
Lo sapevate che in America, anche se apparentemente nessuno o quasi ci crede, serpeggia una strana storia su un’inquietante maledizione, cosiddetta dell’anno zero, che colpirebbe i presidenti degli Stati Uniti eletti negli anni che terminano con la cifra “zero“?
Nessuno dei presidenti eletti o rieletti negli anni con finale zero è arrivato al termine del proprio mandato.
Questa maledizione si pensa sia da attribuire al maleficio che fece il capo indiano Shawnee Tecumseh, sconfitto più volte e infine ucciso nella battaglia del Thames dall’allora generale Harrison.
Al termine della carriera militare Harrison intraprese quella politica e venne eletto nel 1840 come nono presidente degli Stati Uniti. Il suo mandato è stato il più breve in assoluto (un mese) mentre il suo discorso d’insediamento fu il più lungo, pronunciato in circa due ore sotto una pioggia battente che probabilmente gli causò la polmonite in seguito alla quale morì.
Fu Robert Ripley nel 1934 a scrivere nella sua rubrica, pubblicata dal New York Globe dal titolo “Believe it or not” ( Che ci crediate o no ) a far osservare come tutti i presidenti eletti negli anni che terminavano con il numero zero erano morti durante il loro mandato.
Il primo presidente vittima di questo “maleficio “ fu quindi William Henry Harrison eletto nel 1840 e morto di polmonite, di cui abbiamo già parlato.
Fu poi la volta di Abraham Lincoln eletto nel 1860, che morì il 15 aprile 1865 dopo che la sera prima era stato colpito da un proiettile sparata da John Booth nel teatro Ford di Washington, dove il presidente si era recato con la moglie e senza scorta per assistere a una commedia musicale.
James Garfield eletto nel 1880 come ventesimo presidente statunitense ucciso l’anno dopo, fu gravemente ferito in una stazione ferroviaria di Washington da due colpi di pistola sparati per mano di un disoccupato, Charles Guiteau. Si racconta che la sua morte si debba ricondurre all’incuria dei medici che lo curarono, i quali gli trasmisero un’infezione dopo avergli estratto le pallottole a mani nude senza seguire le norme igieniche del caso.
William McKinley il 25° presidente fu eletto nel 1900 e venne assassinato nel 1901, ferito a morte in una stazione ferroviaria di Washington da due colpi di pistola.
E ancora, Werren Harding eletto nel 1920: un Presidente coinvolto in vari illeciti, morto per apoplessia nel 1923.
Franklin Roosevelt eletto, o meglio rieletto, al tempo della seconda guerra mondiale e morto per emorragia cerebrale dopo aver battuto tutti i record di permanenza;
John Kennedy eletto nel 1960 e di cui tutti conosciamo la triste fine.
Le analogie tra le morti di alcuni presidenti hanno qualcosa di grottesco e di inquietante. Per fare un esempio, la più significativa è certamente quella tra Lincoln e Kennedy, entrambi colpiti alla testa da un proiettile ed entrambi sostituiti da un vicepresidente di nome Johnson.
Tutti e due furono uccisi di venerdì per mano di Booth (l’assassino di Lincoln) che era nato nel 1838, mentre Oswald (l’assassino di Kennedy) nel 1938. Booth fu catturato in un magazzino dopo essere fuggito da un teatro. Oswald fu catturato in un teatro dopo essere fuggito da un magazzino.
Vi è tuttavia un illustre presidente che è riuscito a sfuggire alla maledizione: si tratta di Ronald Reagan, che fu eletto nel 1980. Un anno dopo il 30 marzo 1981 scampò miracolosamente a un attentato.
Esiste poi come in tutte le cose un’eccezione, quella del 12 presidente Zachary Taylor, unico presidente degli Stati Uniti deceduto in corso di mandato senza essere stato eletto nell’anno zero
Molti penseranno che sicuramente sono solo una serie di coincidenze… chissà che cosa ne penserebbe il vecchio Tecumseh.
Fonti
https://www.italiastarmagazine.it/storia/la-maledizione-dellanno-zero-che-uccide-i-presidenti-11170