Recensione a cura di Roberto Orsi
“Dimmi, abate, è così che funziona e che ha sempre funzionato la storia, piegando gli avvenimenti e le cose al tornaconto e alle ambizioni di pochi, giungendo, per far questo, perfino a manomettere e falsificare la realtà?”
Andrea Bolognesi ci racconta una storia particolare. Ambienta il suo romanzo tra il 753 e il 754 d.C., nell’Alto Medioevo, a dir la verità, un periodo non troppo battuto dagli autori di romanzi e thriller storici.
“Il sigillo perduto del papa” si apre all’indomani della conquista da parte dei longobardi, guidati da Re Astolfo, dei territori appartenuti fino a quel momento all’impero bizantino. Tra il 750 e il 751 Astolfo conquistò città come Comacchio e Ferrara, per arrivare successivamente alla capitale dell’impero: Ravenna. Qui si installò nel palazzo dell’esarca che venne parificato al palazzo regio di Pavia come centro del regno longobardo.
Papa Stefano II, eletto nel mese di marzo del 752, rivendicò il possesso di questi territori per la Chiesa di Roma, in virtù di un documento, quasi leggendario, denominato “Donazione di Costantino”. Si tratta di un documento apocrifo costituito da un editto di Costantino I enunciante concessioni favorevoli al potere della Chiesa di Roma e utilizzato per giustificare la nascita del potere temporale dei pontefici romani. Un documento della cui esistenza non si è mai avuta prova certa e che, quindi, aleggia nel mistero.
Il papato è deciso a rivendicare i territori, rendendo pubblico il contenuto della Donazione e chiedendo l’intervento dell’esercito francese guidato da Re Pipino detto Il Breve. A Teuzo, guerriero longobardo, con la moglie Lucilla, travestita da servo che risponde al nome di Gisulfo, e il monaco Martino, di origine romana e amico di studi di Teuzo, viene affidata la missione di ritrovare questo documento prima che il Papa possa rivendicarne il contenuto e scatenare una guerra sanguinosa nel Centro Italia.
“Strana coppia, la loro, e assai poco comune per il tempo: lui era un discendente degli exercitales, gli antichi guerrieri longobardi che un paio di secoli prima avevano conquistato quelle terre; lei una romana ai cui avi quelle terre erano state sottratte insieme alla libertà, riducendoli a servi, ad aldii, come i conquistatori li chiamavano.”
La Donazione di Costantino è un documento sul quale il Papato per tutto il medioevo appoggiò le proprie pretese di conquista territoriale e di gestione del potere temporale. Uno strumento potente di legittimazione capace quindi di muovere l’ago della bilancia nell’eterna lotta tra Chiesa e Impero.
I tre protagonisti, messi sulle tracce del documento, da un misterioso mandante, attraverso una serie di enigmi da risolvere, intraprendono un viaggio irto di pericoli. Lungo quella che diventerà di lì a poco la via Francigena, attraversata da milioni di pellegrini verso Roma e la Santa Sede, il lettore accompagna i personaggi a Città di Castello, Pavia, Milano, fino nelle terre francesi e nella splendida Parigi.
A ogni tappa un mistero da svelare, documenti da decifrare e segni da interpretare per raggiungere la verità. Una verità celata, nascosta e sfuggente. Un documento, quello della Donazione di Costantino, che può cambiare le sorti del potere, rovesciare gli equilibri e scatenare ulteriori guerre, vettori di sangue e distruzione.
Divertenti i siparietti tra Teuzo e Martino, due menti brillanti, scelte appositamente per la ricerca del documento, grazie alle loro origini e i loro studi giovanili nel monastero di Montecassino. Un’amicizia duratura che, complice l’origine longobarda di uno e romana dell’altro, non manca di piccoli screzi bonari. Tra i due spicca la lucidità e la freddezza di Lucilla, abile a mascherare le sembianze femminili, ma non altrettanto capace di tenere il riserbo e il distacco proprio di un servo con il suo padrone che il suo travestimento presuppone. I dubbi e le perplessità su di lei non tardano a venire per chi ne incrocia il cammino…
“La fame del sapere è come quella del potere, se non controllata e diretta a un fine superiore acceca il pensiero e distrugge le anime”.
La caccia al documento apre nuovi scenari sullo scacchiere politico internazionale del tempo e non mancano alcuni colpi di scena che ravvivano la narrazione.
Il contesto storico è ben ricostruito, con diverse digressioni che permettono, attraverso le conversazioni dei personaggi, di ricalcare le vicende reali che hanno coinvolto in quegli anni potere temporale e spirituale, senza appesantire troppo la lettura. La trama è ritmata, il racconto si legge con facilità e con estrema chiarezza anche nella risoluzione degli enigmi. Meno approfondita l’introspezione dei personaggi con i quali sembrerebbe plausibile un secondo appuntamento della serie, dato un finale che può risultare per certi versi aperto.
Nel complesso una lettura godibile che si affaccia su un periodo storico meno conosciuto al grande pubblico, con una narrazione tra realtà e fantasia, in un clima di mistero legato al mondo cristiano, al diffondersi dei luoghi di culto, dei tanti testi sacri riconosciuti e apocrifi che alimentano la curiosità e la voglia di conoscenza da quasi duemila anni.
Trama
Anni 753-754, i Longobardi hanno occupato i territori bizantini in Italia, ma il papato ne rivendica il possesso facendo forza sulla Donazione di Costantino. In una nevosa sera d’inverno il coraggioso guerriero longobardo Teuzo insieme a sua moglie Lucilla travestita da servo e il monaco Martino compagno di avventure si mettono sulle tracce del documento, devono assolutamente recuperarlo prima che arrivi al Papa. I tre giovani iniziano così un avventuroso viaggio sulla nascente strada Francigena, correranno da un’abbazia all’altra, dalla Toscana sino in Francia inseguendo il misterioso documento e imbattendosi in oggetti intrisi di magia e misticismo. Una storia avventurosa e misteriosa che cambierà la vita dei tre protagonisti e in cui il confine tra storia e fantasia sembra delinearsi chiaramente per poi dissolversi all’improvviso.
Editore: Libromania (9 aprile 2018)
Copertina flessibile: 238 pagine
ISBN-10: 8851164525
ISBN-13: 978-8851164522
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