Settembre! Tempo di nuovi propositi – un po’ come Capodanno – tempo di nuove letture, tempo di… nuovi acquisti. Eh sì, perché in casa TSD siamo certi che tra le proposte storiche che gli editori manderanno in libreria questo mese, più d’una finirà sulle vostre whis list. Vogliamo scommettere?
Il cinema delle meraviglie
Micaela Jary
Giunti
In libreria il 1 settembre
Novembre 1946. Nella Berlino occupata dalle potenze vincitrici, la giovane Lili cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita, dopo che la guerra le ha portato via il padre e il marito. È difficile riconoscere in quella città in macerie il luogo dove ha realizzato il sogno più grande: lavorare nel cinema, una passione ereditata dal padre che possedeva una sala un tempo molto in voga ad Amburgo. Lili è sempre stata affascinata dall’arte di mettere insieme quei fotogrammi che danno vita alla magia di un film. Così si è trasferita a Berlino per provare a farsi strada in un ambiente tradizionalmente maschile, riuscendo a diventare montatrice di pellicole. Ma adesso ogni sogno sembra svanito, e Lili cerca disperatamente di ottenere un lasciapassare per tornare ad Amburgo, dove la madre è gravemente malata. Le verrà in soccorso un ambizioso ufficiale inglese della sezione cinema, John Fontaine, che in cambio le strappa una promessa: Lili dovrà aiutarlo a recuperare alcune pellicole smarrite sotto la pioggia di bombe, su cui la ragazza sembra avere degli indizi. Assunta come segretaria, Lili parte con lui alla volta di Amburgo, dove scoprirà con amarezza che la sorellastra Hilde e il marito vogliono chiudere il vecchio cinema di famiglia. Mentre i rapporti con il capitano Fontaine si fanno sempre più stretti, i due giovani si mettono sulle tracce di un capolavoro perduto: una bobina del famoso regista Leon Caspari, che Lili vorrebbe ritrovare e restaurare. Ma c’è un tragico mistero nascosto fra le scene del film, che sembra riguardare molto da vicino il passato della sua famiglia… Sullo sfondo della rinascita nel dopoguerra, una storia di ambizioni, intrighi familiari, passioni segrete.
L’ultimo segreto di Dante
Giulio Leoni
Nord
In libreria il 2 settembre
Pisa, 1313. Mentre assiste alle esequie di Arrigo VII, Dante è consapevole che, insieme con l’imperatore, sono morte le sue speranze per il futuro dell’Italia e anche la possibilità di rientrare finalmente a Firenze, da trionfatore. Eppure, proprio nell’ora più buia, uno sconosciuto lo avvicina e gli dice che nelle Puglie un cavaliere si proclama diretto discendente del grande Federico II: l’uomo si nasconde nella zona di Lucera, dove resistono i superstiti dei mercenari islamici assoldati dall’imperatore. Senza più nulla da perdere, se non il manoscritto dell’ambizioso poema sull’Aldilà che sta componendo in quegli anni, Dante decide di affrontare il lungo e pericoloso viaggio fingendosi un pellegrino diretto in Terrasanta: un viaggio che gli farà incontrare una enigmatica giovane di origini germaniche e sfiorare i misteri della cultura musulmana; un viaggio che lo costringerà a riconsiderare sotto una nuova luce gli eventi fondamentali del suo passato; un viaggio che gli farà capire di essere a una svolta della sua vita…
Lucera, 1936. Dirigere il restauro di una piccola chiesa medievale è un incarico modesto, ma per l’architetto Cesare Marni è pur sempre un lavoro, in un periodo di difficoltà e ristrettezze. Di certo Marni mai avrebbe pensato di ritrovarsi suo malgrado al centro di un intrigo internazionale imbastito da ambigui studiosi tedeschi e insospettabili doppiogiochisti. Ben presto a Lucera si scatena una lotta sorda, senza esclusione di colpi, perché in quel luogo sono sepolti troppi segreti. E uno in particolare, che riguarda il padre della letteratura italiana: Dante Alighieri…
Le ragazze dell’atelier dei profumi
Charlotte Jacobi
Tre60
In libreria il 2 settembre
Amburgo, 1897. Sin da piccole, Marie e Anna Carstens hanno la passione per le fragranze floreali e le essenze profumate. Grazie a Berta, un’amica di famiglia, diventata titolare della famosa ditta di saponi Douglas dopo la morte del marito, le ragazze vengono introdotte all’affascinante mondo dei profumi, scoprendo le tecniche e i segreti per ottenere essenze originali e raffinate. Quella passione ben presto si trasforma in un sogno: aprire una profumeria di lusso nel centro di Amburgo. Ma in un’epoca in cui l’unica prospettiva per una donna è quella di sposarsi, ed è impensabile che due ragazze possano fondare la propria impresa, Marie e Anna devono affrontare l’ostilità della madre e la diffidenza del padre. A fronte della delusione per l’infrangersi di un sogno, fortunatamente la nonna le sostiene, anche economicamente. Dopo alcuni viaggi a Parigi e Bruxelles, dove incontrano stilisti e maestri del profumo come Coco Chanel e François Coty, le due sorelle riescono finalmente a realizzare il loro progetto: nel 1910 inaugurano con grande successo la profumeria Douglas, un elegantissimo negozio di fragranze sul Neuer Wall, la via più prestigiosa di Amburgo. Grazie all’accostamento dei profumi all’arte, alla musica e alla letteratura, le ragazze attirano da subito i maggiori esponenti dell’alta società tedesca, creando un punto di riferimento culturale in città, e ponendo le basi di quello che, negli anni, diventerà l’impero delle profumerie Douglas.
Il racconto del cortigiano
Edgarda Ferri
Solferino
In libreria il 2 settembre
Spendeva in abiti, libri e cavalli, era amico di artisti, consigliere di principi e confidente di dame. Scriveva lunghe lettere alla madre, dense di dettagli e pettegolezzi. Amava il gioco del potere e della politica ma ne rimase più volte scottato e deluso. Ebbe due grandi amori: Elisabetta Gonzaga, conosciuta da bambino e andata sposa a Guidubaldo da Montefeltro, e Ippolita Torelli, che finalmente sposò dopo una serie di fidanzamenti concordati per interesse o calcolo. Fu un’unione singolarmente felice ma dal tragico destino, alla quale non ne seguirono altre: rimasto vedovo, prese i voti per entrare al servizio di papa Clemente VII. Morì in Spagna, dove l’imperatore Carlo V in persona pianse la scomparsa di «uno dei migliori cavalieri del mondo». È un vero e proprio racconto d’avventure, la vita di Baldassarre Castiglione, che ci porta tra gli intrighi delle maggiori corti del Cinquecento: dalla Mantova di Isabella d’Este alla Milano di Ludovico il Moro e poi a Roma, dove Castiglione conobbe Michelangelo e Raffaello alla fastosa corte di papa Leone X, il figlio di Lorenzo il Magnifico. Ma fu a Urbino che scrisse il trattato con cui sarebbe passato alla storia, “Il Cortegiano”. Edgarda Ferri, combinando ricerca storica, curiosità e vivacità del racconto, nel quadro di una vita dipinge un’epoca: questa «autobiografia» ci restituisce il Rinascimento nei suoi gloriosi dettagli e nelle sue umanissime passioni, come un grande romanzo italiano.
La sarta di Chanel
kristy Cambron
Newton Compton
In libreria il 2 settembre
Parigi, 1939. La Maison Chanel ha chiuso, lasciando senza lavoro la sarta di alta moda Lila de Laurent. I nazisti hanno invaso le strade della Ville Lumière, che sembra destinata a precipitare nell’oscurità. La vita di Lila è ormai un susseguirsi di estenuanti file per le razioni di cibo, di restrizioni brutali e sacrifici, mentre la propaganda opprimente censura ogni comunicazione con il resto del mondo. Eppure, in angoli nascosti della città, c’è ancora chi osa sperare. Non ci vuole molto perché Lila si avvicini alla Resistenza e decida di utilizzare le sue abilità di sarta per infiltrarsi nelle élite naziste. Quando l’affascinante René Touliard entra improvvisamente nel suo mondo, Lila sente il cuore diviso tra il desiderio di salvare la propria famiglia, ebrea, e continuare a dedicarsi alla lotta per la liberazione.
Parigi, 1943. Il compito di Sandrine Paquet è quello di catalogare le inestimabili opere d’arte in partenza per Berlino, dove le attende il Führer. Si tratta di capolavori rubati alle case delle famiglie ebree. Ma a porte chiuse, Sandrine cerca segretamente informazioni sulle attività della Resistenza. Sotto il suo atteggiamento compiacente, infatti, c’è una donna decisa a scoprire che fine abbia fatto il marito scomparso. Ma a quale prezzo? Mentre il regime di Hitler si sgretola, Sandrine si troverà coinvolta in qualcosa di più grande di lei. Uno splendido abito Chanel, infatti, nasconde un messaggio che potrebbe rivelare segreti inimmaginabili…
Calamity Jane: il mito e la realtà
Ermanno Detti
Mimesis
In libreria il 2 settembre
La ricostruzione della biografia di Calamity Jane e delle sue avventure, di una donna mitizzata o denigrata. Un rigoroso lavoro sulle contraddittorie fonti biobibliografiche e sulle interpretazioni fantastiche, per restituire, al di là dei miti, la verità su un grande personaggio della storia, su una donna coraggiosa, rude e capace di sentimenti profondi. Una donna esemplare che seppe muoversi con determinazione nella difficile e cruda realtà del Far West della seconda metà dell’Ottocento. Giova ricordarla e conoscerla per il suo duro lavoro, per il suo delicato sentire, per la sua intelligenza, per le sue opposizioni alla malavita dilagante soprattutto nel periodo della corsa all’oro.
Il conte di Racalmuto
Vito Catalano
Vallecchi Firenze
In libreria il 2 settembre
Sicilia, XVII secolo. Il paese di Racalmuto è governato dal conte Giro-lamo del Carretto, uomo spietato e avido, dall’insaziabile istinto pre-datorio. Traditori d’ogni risma e assassini senza scrupoli percorrono ogni giorno vie e sentieri, mentre la gente vive in mezzo a sospetti e paure. Il bene e il male si confondono. Ma il potere del conte, pur sembrando senza limiti, finisce col trovare un inaspettato intreccio di nemici: la moglie Beatrice, il priore del convento degli Agostiniani e un servo. Fra inganni, agguati e innamoramenti, i personaggi del romanzo rimarranno invischiati in una rete pericolosa. Ispirandosi a una storia vera e partendo dalle righe che il nonno Leonardo Scia-scia ha scritto sull’episodio nelle pagine dedicate al paese natale di Racalmuto, Vito Catalano costruisce una trama in cui la fantasia si mescola a ricordi di luoghi e persone.
La promessa del libraio
John Dunning
Rusconi
In libreria il 2 settembre
L’avventura inizia quando un’anziana donna, Josephine Gallant, apprende che Janeway ha di recente comprato all’asta una prima edizione firmata dal leggendario esploratore del diciannovesimo secolo, Richard Francis Burton. Quel libro è un vero classico, e narra di un viaggio di Burton (nelle vesti di un Musulmano) verso le proibite città sante di Medina e La Mecca. La casa d’aste Boston era un’illustre e affidabile società, ma la provenienza dei beni a volte è incerta e Josephine dice che il libro è suo di diritto. Lei ritiene che suo nonno, che aveva vissuto a Baltimora più di ottant’anni prima, possedeva un’eccezionale collezione di opere di Burton, comprendente un diario scritto a mano, presumibilmente datato 1860, nel quale raccontava di un viaggio in incognito nel cuore del Sud America. Josephine conserva quei libri tra i suoi ricordi d’infanzia, ma tutto scompare misteriosamente dopo la morte del nonno. Consapevole che poco tempo le restava da vivere, Josephine implora Janeway per ottenere una promessa: lui deve trovare la collezione di suo nonno. È un’impresa praticamente impossibile, immagina Janeway, poiché i libri, negli anni, saranno stati senza dubbio venduti e separati, ma come dire di no a una donna in fin di vita?! Sembra, però, che suo nonno, Charlie Warren, s’incamminò con Burton verso sud nella primavera del 1860, prima che la Guerra Civile avesse inizio. Burton era, forse, una spia inglese? Cosa accadde nel corso del terzo mese del viaggio relativamente al quale nulla è stato documentato? Come ottenne Charlie la sua esclusiva collezione di Burton? Cosa rivela quel diario, se esiste? Allorquando un amico viene assassinato, probabilmente a causa del libro di Burton, Janeway capisce che deve assolutamente trovare le risposte a tutte le sue domande.
La ragazza con la stella blu
Pam Jenoff
Newton Compton
In libreria il 6 settembre
Sadie Gault ha diciotto anni e vive insieme ai genitori nel ghetto di Cracovia. Quando i nazisti rastrellano la città, Sadie e la madre, incinta, sono costrette a cercare rifugio nelle fogne. Ha così inizio per loro un lungo periodo di terrore, trascorso al buio nel sottosuolo. Un giorno Sadie alza lo sguardo e, attraverso una grata, vede una ragazza della sua età che compra dei fiori. Ella Stepanek è un’agiata giovane polacca che ha conservato molti privilegi perché la sua matrigna ha ottenuto la benevolenza degli occupanti tedeschi, pur guadagnando per sé e per la famiglia il disprezzo degli amici di sempre. Sola e in pena per il fidanzato partito per la guerra, Ella vaga per Cracovia senza sosta. Un giorno, al mercato, intravede qualcosa che si muove sotto una grata del marciapiede. Quando si accorge che lì si nasconde una ragazza, la sua vita cambia per sempre. Ella decide di aiutare Sadie e la loro diventa presto un’amicizia profonda e intensa, ma la guerra porterà i loro destini in rotta di collisione. Eventi terribili metteranno alla prova tutto ciò in cui credono, ponendole di fronte a delle sfide impossibili. Una storia commovente sulla forza di volontà di sopravvivere nelle condizioni più difficili.
Icaro, il volo su Roma
giovanni Grasso
Rizzoli
In libreria il 7 settembre
Roma, 1928. Ruth Draper, attrice newyorkese, è una donna colta, indipendente, schiva. Si è votata al teatro come una vestale al tempio e non ha mai ceduto alle lusinghe dell’amore. Fino a quando, nella Città Eterna per una tournée, non incontra il giovane e fascinoso Lauro De Bosis. Dandy per eccellenza, poeta per vocazione, antifascista per scelta, aviatore per necessità, Lauro è un visionario ma è anche un uomo coraggioso capace di passare all’azione: con due amici infatti ha fondato un’organizzazione segreta che diffonde messaggi clandestini di propaganda contro il regime. Tra il giovanissimo Lauro e la matura Ruth, nonostante diciassette anni di differenza, scoppia un amore travolgente e tragico, che si cementa nella lotta al fascismo. Sullo sfondo, l’Italietta del regime, ma anche l’inquieto mondo dell’antifascismo in esilio, tra Parigi, Londra e Bruxelles e l’America divisa tra i fremiti del jazz, la cappa del Proibizionismo e la Grande depressione. Dopo Il caso Kaufmann, Giovanni Grasso torna a mescolare storia e invenzione, ricostruendo nei dettagli l’epopea e il ricco mondo di relazioni di un eroe dimenticato che fece tremare la dittatura: la sera del 2 ottobre 1931, a bordo di un piccolo monoplano, Lauro De Bosis sorvolò Roma, beffando clamorosamente il regime, prima di scomparire nel Tirreno al termine di un volo fatale compiuto in nome della libertà.
Il rospo e la badessa. Venetia 1172 d.C.
Roberto Tiraboschi
E/O
In libreria l’8 settembre
Venezia, maggio 1172. La città è in fiamme, devastata da una sommossa scoppiata dopo la sconfitta della flotta veneta nei pressi di Costantinopoli. Il doge Vitale II Michiel viene assassinato dai rivoltosi sul sagrato della chiesa di San Zaccaria. Di cento galee inviate in oriente ne sono tornate solo diciassette. E con i superstiti è sbarcata anche un’epidemia di peste. La prima di cui si ha notizia nella storia di Venezia. Il compito più urgente è scegliere un nuovo Doge. Intorno a questa nomina si scatenano gli appetiti di tutta la nobiltà veneziana. Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, donna dalla bellezza inquietante, quando scoppia la rivolta sta recandosi a San Giacomo in Paludo, un convento sperduto nella laguna. Una giovane monaca indemoniata, Persede Gradenigo, figlia di uno dei nobili più in vista della città, è stata trovata affogata in fondo a un pozzo. Le consorelle sostengono che si è tolta la vita, spinta dal demonio che la possedeva. La badessa è piena di dubbi. Ha inizio così un lungo e tortuoso percorso alla ricerca della verità. Negli stessi giorni Venezia si trova davanti a una svolta politica, uno scontro tra “populismo” e “democrazia” ancora oggi attuale. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti, selezionati tra i rappresentanti dei cittadini. Un cambiamento epocale che può determinare il futuro della città.
Il fuoco di Pandora
Matteo Strukul
Solferino
In libreria il 9 settembre
Nella notte che regna sui villaggi degli uomini, Pandora ricorda. Si è esiliata dall’Olimpo per rimediare al dolore scatenato sul mondo dall’apertura del vaso a lei affidato, la trappola di Zeus. Si è data una missione: portare agli umani il fuoco, i suoi usi e le sue storie, dalla magia della Fenice alla sfortunata corsa di Fetonte sul carro del sole, alla battaglia di Ecate, Signora delle Fiaccole, contro il gigante Clizio. Ma quello tra le donne e il fuoco è un legame che non finisce con Pandora. Continua con Pentesilea, amazzone guerriera, forgiata nelle fiamme, perseguitata da una maledizione e destinata ad affrontare Achille sotto le mura di Troia. Con la pira funebre che conclude la vicenda di Didone, regina orgogliosa e abbandonata che si dà la morte dopo la partenza di Enea. Con il diadema e la veste intrisi di fiamme che consumano Glauce, la nuova moglie di Giasone, doni mortali di Medea ripudiata.
Generose e vendicatrici, sagge e impetuose, Matteo Strukul costruisce in questo libro un vero e proprio pantheon di capostipiti femminili, a cui dà voce di volta in volta per ricostruire i miti fondativi della nostra cultura da una prospettiva insolita e coinvolgente. Un racconto storico appassionante che fa rivivere il mondo antico e le sue protagoniste con la potenza di una narrazione senza tempo eppure moderna, capace di accendere gli animi come il fuoco illumina il buio.
La donna che decise il suo destino
Pier Luigi Vercesi
Neri Pozza
In libreria dal 9 settembre
Donna bellissima e indomabile. Figlia del marchese Trivulzio, tra gli uomini più ricchi di Lombardia, a sedici anni sfida la famiglia rifiutandosi di sposare il marito scelto per lei e convola a nozze con il principe Emilio Barbiano di Belgioioso, bello e maledetto, carbonaro e playboy nella Milano degli anni Venti dell’Ottocento. Passano pochi anni e decide di abbandonarlo perché non accetta di essere tradita, dando ovviamente scandalo. La Milano austriaca le sta ormai stretta. Comincia la sua carriera di esule e di finanziatrice di disperate spedizioni patriottiche. A Parigi, dopo aver vissuto qualche anno nell’indigenza perché l’Austria ha sequestrato i suoi beni (la aiuta l’eroe delle due rivoluzioni, il marchese di Lafayette che si innamora di lei), inaugura un salotto frequentato da scrittori, artisti e politici. Molti cadono ai suoi piedi, da Alfred De Musset a Franz Liszt, da Heinrich Heine a Honoré de Balzac, ma lei non va oltre il flirt. L’unica persona a cui si lega è lo storico François Mignet, che con i suoi articoli aveva fatto cadere Carlo X e salire al trono Luigi Filippo, il re borghese. Diventa il punto di riferimento, anche economico, di molti esuli, fonda giornali, collabora alla prestigiosa Revue des deux Monde, è tra le poche persone che si occupano dell’uomo in disgrazia, esule e prigioniero, che diventerà Napoleone III e che poi la deluderà. Si attira le invidie di altre salottiere e di patrioti italiani che vorrebbero si limitasse a scucire quattrini e a non occuparsi di politica. Torna in Italia e riorganizza i suoi possedimenti aprendo scuole per i figli dei contadini. Tutta la nobiltà insorge. Alessandro Manzoni la condanna: «Ma se li facciamo studiare chi coltiverà le nostre terre?». In vista del Quarantotto si traferisce a Napoli e raggiunge Milano subito dopo le Cinque giornate con un contingente di volontari napoletani. Organizza gli ospedali da campo durante la Repubblica Romana. Delusa dalla Francia che tradisce le aspirazioni italiane, si trasferisce in Anatolia, dove organizza una fattoria con criteri socialisti. Fa un viaggio, a cavallo, fino a Gerusalemme. Una notte attentano alla sua vita e rischia di morire. Quando finalmente l’Italia diventa una nazione, lotta perché migliorino le condizioni di vita dei più poveri e anche in questo caso si fa molti nemici. Così la donna che per tutta la vita ebbe il coraggio di battersi sempre per le sue convinzioni, morta esattamente 150 anni fa, si attirò una serie di fantasiose biografie. Vista con gli occhi di oggi, e alla luce delle moltissime lettere ritrovate, si conferma essere quella che forse un solo uomo dell’Ottocento, Carlo Cattaneo, vide: «La prima donna d’Italia».
L’avventura di un povero cavaliere del Cristo. Frate Francesco, Dante, Madonna Povertà
Franco Cardini
Laterza
In libreria il 9 settembre
Un giovane di Assisi era figlio di un ricco mercante e banchiere (nonché, forse, usuraio). Il padre, che lo conduceva con sé nei suoi viaggi d’affari in Francia, volle rinominarlo ‘Francesco’ in omaggio alla dolce terra della poesia cortese, che il ragazzo amava. Francesco non era né nobile né particolarmente bello e il suo fisico era fragile, cagionevole. Ma era ricco, brillante, affascinante, spiritoso, sapeva cantare, suonare e danzare: era il “principe della gioventù” della sua città. Sognava la gloria, le imprese cavalleresche in paesi lontani, l’amore. Poi venne la lotta civile nella sua città, alla quale prese parte, e infine la guerra contro Perugia: combatté, forse uccise, restò alcuni mesi prigioniero. Quando tornò a casa, gli amici avrebbero voluto vederlo riprendere la vita spensierata di prima. Ma non era più lui. Il contatto con la guerra e con il dolore lo aveva cambiato. Una volta incontrò un lebbroso: la lebbra gli aveva sempre fatto paura e orrore. Ma quel giorno scese da cavallo e abbracciò quel miserabile. Da allora, sarebbe diventato cavaliere del Cristo.
Sangue sul campo di battaglia
Gordon Doherty
Newton Compton
In libreria il 9 settembre
381 d.C. La grande guerra tra l’impero romano d’Oriente e le orde gotiche entra nel suo quinto anno. Il conflitto sembra non avere fine, perché i Goti, anche se ormai padroni della regione, non riescono a conquistare l’ultima delle città romane. Ma gli araldi portano una notizia che potrebbe cambiare tutto: l’imperatore d’Occidente Graziano è pronto a guidare nella mischia le sue legioni, per distruggere l’esercito nemico e salvare l’impero d’Oriente. Gli uomini dell’XI legione Claudia sperano nella salvezza della loro terra, ma il tribuno Pavone sa che queste sono speranze pericolose, perché le mire di Graziano non si arresteranno alla sconfitta dei Goti. La strada da percorrere sarà irta di giuramenti infranti e lame nemiche e inondata di sangue.
Domenica Matta. Storia di una strega e del suo boia
Gerry Mottis
Gabriele Capelli Editore
In libreria il 13 settembre
Venezia, 1615. Durante i festeggiamenti per la nomina del nuovo doge, un uomo sventa un attentato in piazza San Marco. Nessuno sa che è il boia del Comungrande di Mesolcina, luogo da cui è fuggito l’anno prima in tutta segretezza. Assoldato quale Maestro d’ascia nell’Arsenale della Serenissima, cerca di ricostruirsi una vita lontano dalle esecuzioni capitali. Ma una verità inconfessata lo riporta ben presto sulle orme del passato e della donna amata, lasciata in balia del destino nel borgo alpino di Roveredo dove, a un anno di distanza, si sta consumando una persecuzione di streghe. Nelle maglie del Tribunale dei Trenta è caduta Domenica Matta, additata per aver partecipato ai “giochi del Berlotto”, cioè al Sabba. Al boia spetta un’ultima prova: redimere la donna oppure condurla al patibolo. Basato sul verbale autentico del processo, il romanzo si sviluppa in una trama avvincente e carica di tensione. Séguito di “Terra bruciata”, “Domenica Matta” narra la storia di una donna processata per stregoneria per ben due volte, da bambina e trentatré anni dopo. Una vicenda che riporta alla luce un passato scomodo fondato sulle superstizioni, l’intolleranza e l’ingiustizia.
Giulio II. Il papa del Rinascimento
Giulio Busi
Mondadori
In libreria il 14 settembre
Due grandi figli della Liguria si contendono il Rinascimento. Per Cristoforo Colombo, il mare è l’occasione di riscatto e di successo. Per Giuliano Della Rovere c’è Santa Madre Chiesa.
Giovanissimo, Giuliano viene proiettato sulla scena dallo zio, asceso al soglio pontificio come Sisto IV. La nomina a cardinale gli arriva quando non è ancora trentenne, nel 1471. Non si fermerà più. Passo dopo passo, scontro dopo scontro, cresce in potere, fama, forza diplomatica. S’impone grazie a un talento innato per l’intrigo, ma anche a un’incrollabile fede nella missione della Chiesa. Tiene testa ad Alessandro VI Borgia, il suo grande, temibile rivale. Partecipa a quattro conclavi, e da quello del 1503 esce papa come Giulio II. I dieci anni del suo pontificato sono i più splendidi e controversi di tutta l’età rinascimentale. Attira a sé i supremi artisti del tempo e li coinvolge in programmi ambiziosissimi, stabilendo con loro un rapporto spesso conflittuale, eppure sempre fecondo. Con Bramante progetta l’immenso cortile del Belvedere e avvia la costruzione della nuova basilica di San Pietro. Ingaggia un riottoso Michelangelo, lo costringe all’opera immane della volta della Sistina e gli commissiona il proprio gigantesco monumento funebre. Affida a Raffaello la decorazione delle Stanze vaticane. Perché sa che l’arte genera prestigio e, insieme al ferro e al fuoco della guerra, potrà rendere di nuovo grande la Chiesa. Di questo pontefice, terribile e lungimirante, Giulio Busi descrive con acume anche la dimensione quotidiana e affettiva. Dietro al papa guerriero e collerico scopriamo così il religioso di solida cultura, l’amante della compagnia femminile, il padre premuroso della bella e saggia Felice, l’uomo afflitto dalla solitudine. È l’altra faccia del mito, il teatro delle ombre che accompagna le luci di un’Italia nella sua massima fioritura. Tutt’attorno ruota il mondo delle corti italiane e delle grandi potenze europee, fitto di trame e tradimenti, in cui gli alleati di oggi si trasformano, in un battibaleno, in nemici mortali. In questo turbinio di splendori e miserie, di sublimi capolavori e crimini efferati, Giulio II si fa largo con il suo stile inimitabile, fatto di arroganza, flessibilità e, perché no, idealismo. Il suo ideale? Il potere terreno, a tutti costi, come garanzia della Chiesa universale. E se qualcuno vuol dubitare, si accomodi pure, ma stia in disparte. Lui, dei dubbi, non sa che farsene.
Antonino Pio e Marco Aurelio. maestro e allievo all’apice dell’Impero
Andrea Carandini
Bur
In libreria il 14 settembre
Antonino Pio, l’imperatore che governa senza muoversi mai da Roma, con saggezza e tolleranza. Ventitré anni di regno durante i quali l’Impero romano raggiunge il punto più alto di sviluppo e unità. Marco Aurelio, l’imperatore che fronteggia tempi duri fatti di pestilenze e attacchi dei barbari, ma anche lo straordinario filosofo e scrittore che ancora affascina i lettori moderni. Nel racconto di Andrea Carandini, uno dei massimi archeologi contemporanei, le figure austere dei due imperatori stoici sono circondate dai personaggi del tempo: Erode Attico, Lucio Vero, le donne della casata imperiale, Faustina maggiore e Faustina minore. Un momento di storia eccezionale che Carandini rende attuale attraverso le descrizioni dei luoghi: dal centro di Roma ai più remoti avamposti di Asia e di Africa, i contesti e i monumenti, veri attori protagonisti del racconto, sono in questo volume narrati alla luce delle scoperte archeologiche più recenti e ricostruiti con l’aiuto di minuziosi grafici e figure. Così, quell’età fulgida della società romana che è stata il II secolo ci appare davanti agli occhi viva come lo sono ancora i luoghi, i templi, le colonne e le monete che non meno delle azioni degli uomini permettono di cogliere il senso autentico di un’epoca.
L’ultimo mistero di Monna Lisa
Jonathan Santlofer
Newton Compton
In libreria il 16 settembre
Agosto 1911 : Vincenzo Peruggia ruba la Monna Lisa. Il dipinto verrà ritrovato solo nel 1913. Cosa sia accaduto in quei due anni è un mistero. Al mondo esistono molte riproduzioni della Monna Lisa, e più di uno storico si è domandato se quello esposto oggi al Louvre non sia un falso, scambiato all’epoca del furto. Oggi . Il professore d’arte Luke Perrone sta cercando di scoprire tutta la verità sul suo antenato più famoso: Peruggia. Le sue ricerche attirano l’attenzione di un detective dell’Interpol e di una donna, un’estranea troppo interessata al suo compito. Presto Luke dovrà immergersi nel sottobosco del mondo dell’arte e dei falsari: un ambiente che vive di ossessioni e di insospettabili pericoli. Un romanzo avvincente che esplora il vero furto della Gioconda, avvenuto nel 1911, e i segreti del mondo dell’arte. L’ultimo mistero di Monna Lisa è un racconto pieno di suspense, che attinge al mistero di Leonardo da Vinci.
Il filo avvelenato
Laura Purcell
Mondadori
In libreria il 21 settembre
Gran Bretagna, prima metà dell’ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L’incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione.
Il delitto di Vico San Domenico Maggiore
Lidia Del Gaudio
Time Crime
In libreria il 23 settembre
Napoli 1940. Alla vigilia dell’entrata dell’Italia in guerra, dentro la bolla di normalità irreale che avvolge la città, due eventi segnano il lavoro del commissario Alberto Sorrentino, da poco stabilitosi nella nuova sede della Questura: l’arresto di un giovanissimo borseggiatore, tra la cui refurtiva spicca un ciondolo prezioso a forma di croce, e l’omicidio cruento di un ricco chirurgo, imparentato con la nobiltà napoletana e ammanigliato con pezzi grossi del partito fascista. I casi, all’apparenza molto distanti, condurranno il commissario, a sua volta segnato da una storia personale in bilico tra ricerca d’amore e voglia di solitudine, verso un’unica indagine, fino a certi locali interrati di vico San Domenico Maggiore connessi in qualche modo alla leggendaria figura del Principe di Sansevero. Alla luce degli interrogatori meticolosi che fondano il suo metodo d’indagine, nel mentre condivide ipotesi investigative con l’amico cronista e notti insonni con la donna più vera che abbia mai conosciuto, insensibile a qualsiasi sollecitazione del regime, Sorrentino arriverà alla soluzione del mistero in maniera inaspettata, ricavandola da un contesto di dolore, violenza e prevaricazione. Lo stesso al quale la guerra imminente sembra preludere.
Il falco di Eleonora
Anna Paola Sanna
Giovane Holden Edizioni
In libreria il 30 settembre
Per il contesto in cui si mosse, il destino e l’importanza delle sue scelte, maturate in assoluta autonomia di giudizio e di azione, la figura di Eleonora d’Arborea si tinse subito di tratti leggendari. Nella Sardegna medioevale, si trovò, dopo l’eccidio del fratello Ugo, a ricoprire la carica di Giudice, all’epoca un sovrano, nominato da una sorta di parlamento locale, le Coronas de logu. Era quello un momento particolarmente difficile. La giudicessa infatti ereditava, dal padre e dal fratello, la guerra che da anni i sardi combattevano contro i re aragonesi per salvare la propria indipendenza. Eleonora seppe, finché visse, mantenere tale indipendenza, con le armi e con le trattative, senza piegarsi a ricatti e intimidazioni. Ma fece di più: fu autrice della Carta de Logu, una Costituzione singolarmente illuminata per i tempi, tanto da rimanere in vigore ancora per secoli dopo la sua morte, addirittura anche dopo la fine del Giudicato d’Arborea. A sessant’anni, durante un’epidemia di peste, la giudicessa morì. Nel romanzo, Eleonora rievoca, durante la febbre dell’agonia, la sua lunga vita. Ne rivive le vittorie e le sconfitte, le perdite e le separazioni, gli affetti più cari e i conflitti, le sfide che aveva dovuto affrontare con determinazione e coraggio. E, ricorrente, le ritorna nel sogno, un antico ricordo: il suo falcone prediletto, appartenente a quella particolare specie che la giudicessa protesse in un articolo della Carta de Logu, e che perciò, ancora oggi, viene chiamato in tutte le lingue, Falco di Eleonora.