Recensione a cura di Luigia Amico
Marco Pisani, dopo le avventure che lo hanno visto protagonista nei precedenti romanzi, ritorna sulle scene in “Biondo veneziano” quinto lavoro della scrittrice Maria Luisa Minarelli.
Per l’Avogadore, magistrato di Venezia che possiamo identificare in un attuale procuratore, non c’è riposo e non c’è pace: due giovani ragazze vengono trovate prive di vita, la prima restituita da una mareggiata e la seconda rinvenuta in fondo ad un pozzo. È chiaro fin da subito che la causa del decesso per entrambe è da riscontrarsi in una morte violenta.
Pisani inizierà ad indagare, aiutato come sempre dall’avvocato Daniele Zen e dal medico Guido Valentini, ma troppi punti oscuri gettano ombre sul caso e non sarà facile stanare l’assassino o gli assassini e risalire al bandolo della matassa, soprattutto perché, in tutto questo bailamme, l’atmosfera veneziana assume sfumature tutt’altro che tranquille. Il rapimento di giovani del luogo complica una situazione già difficile…
Sono belle, bionde e con occhi chiari e sembrano essersi dissolte nel nulla, inoltre chi le ha rapite non ha prestato attenzione alla loro estrazione sociale: un’aristocratica, la figlia di un panettiere, una farmacista, una cameriera, non fa alcuna differenza.
Pisani si muove tra indizi labili e supposizioni aiutato degli amici di sempre, ma in questo nuovo capitolo è restio ad accettare l’aiuto della sua amata moglie, dotata di poteri soprannaturali, dono questo di Chiara che regala al romanzo un tocco surreale.
Li attendeva in piedi accanto a un tavolo dove il caffè appena servito fumava nel bricco d’argento. Era veramente un uomo notevole: altissimo, nel fiore degli anni, in velada blu a passamanerie d’argento, calze di seta e parrucca bianca.
Di grande aiuto sarà per Pisani l’intervento di un cittadino molto famoso della Repubblica di Venezia: Giacomo Casanova. Avventuriero, poeta, e alchimista, è un uomo che ha fatto parlare di sé soprattutto per la sua fama di seduttore di donne e che ancora oggi desta molta curiosità. Come una sorta di “guest star”, il personaggio di Casanova ben si inserisce a mio avviso nel contesto narrato, il suo “avere le mani in pasto” un po’ ovunque sarà infatti risolutivo per le intricate indagini, anche se le sue doti ammaliatrici faranno accendere la fiamma della gelosia nel nostro Avogatore.
Venezia non era solo piacere e ricchezza offerti ai viaggiatori, era anche, e soprattutto, bellezza, arte, storia. Da conservare e trasmettere alle future generazioni.
L’autrice, con uno stile scorrevole ed una prosa semplice, ambienta il suo romanzo in una Venezia settecentesca accuratamente descritta, minuziosi sono infatti i dettagli che il lettore incontra tra le pagine, dalla descrizione delle calli e dei sestieri, agli usi e costumi dell’epoca, passando per le tavole imbandite di succulente pietanze. La Regina dell’Adriatico, appellativo che la città si è guadagnata grazie alla sua ricchezza e al suo potere, è la protagonista indiscussa di questo giallo e Maria Luisa Minarelli ci restituisce la magnificenza e i fasti di una Venezia che, nonostante si stia dirigendo inesorabilmente verso la via del declino, non smette di stupire.
La sua splendida città, un tempo potente, ormai era celebre in Europa per i teatri, i ridotti, le feste, il vizio che attiravano trentamila stranieri l’anno. Venezia folleggiava nella tristezza, si faceva bella per aspettare il declino, si ammantava in un tripudio di musica, in un arcobaleno di colori, nel dramma di un fasto straccione.
Trama
Sono bionde, sono giovani, sono belle. E sono scomparse senza lasciare traccia. A richiamare l’attenzione di Marco Pisani, affiancato dall’amico Daniele Zen e dal dottor Valentini, è il cadavere della prima ragazza scaraventato da una violenta mareggiata su un terreno emerso della laguna; quello della seconda viene invece rinvenuto in fondo a un pozzo alle Zattere. E le altre, tutte svanite nel nulla? Che cosa lega una mezzosoprano alla figlia di un panettiere, una giovane aristocratica a una farmacista e a una camerierina? Chi le ha rapite, e perché, visto che non arriva nessuna richiesta di riscatto?
In una Venezia minacciata dall’acqua alta, l’avogadore e i suoi brancolano nella nebbia più fitta, senza alcun segnale a guidarli se non la convinzione di Chiara che le cinque ragazze siano ancora vive. Finché, grazie a un’intuizione dell’avventuriero Giacomo Casanova, comincia a emergere qualche indizio che condurrà gli inquirenti nel Ghetto ebraico e nel fondaco dei Turchi e li trascinerà, complici i poteri di Chiara, a sfiorare il mondo degli spiriti.
Editore: Amazon Publishing (20 aprile 2021)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 235 pagine
ISBN-10: 2496706383
ISBN-13: 978-2496706383
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