Recensione di Matteo Palli
Il cavaliere solitario con un passato avvolto da un alone di mistero.
Una guerra, incontrata quasi per caso, che diventa di importanza vitale per motivi molto diversi tra loro. Verrebbe da pensare, ed è giusto farlo, che il cavaliere senza macchia e senza paura si butti sempre a difesa del più debole, mettendo a repentaglio la propria vita per un ideale o un obbiettivo per lui nobile!
Questo romanzo non si discosta dal cliché ma l’autore è bravo ad offrire anche altro, a donare al nostro eroe Guibert anche sentimenti, più umani e lontani dal puro spirito cavalleresco, quali l’amore e l’amicizia.
“Si meravigliava quando gli facevano sapere che c’era una sorta di superiore qualità nelle azioni che compiva e si sforzava di vederla anche lui. Non era così cieco da non rendersi conto che pochi avrebbero corso i rischi che aveva affrontato lui solo per rispettare una parola data, senza entrare al servizio di qualcuno che potesse ripagarlo, come era naturale che fosse per chiunque calcasse la via dell’uomo di spada. Forse, pensava a volte, non era nemmeno giusto che agisse così, privo di tornaconto ma anche di legittimità. Era come essere un mercenario senza pretendere una mercede, e questo gli creava un’inquietudine subdola.”
Ed ecco quindi che alcuni personaggi molto diversi tra loro, come il giovane e impulsivo nobile Duccio, il boia, guardato da tutti con mal celato disprezzo e il siniscalco Uberto, legano le proprie vicende, e le proprie sorti, a quelle del cavaliere.
Perché quando la posta in gioco è la vita e la libertà della propria rocca, tutti sono chiamati a fare la propria parte e a cucirsi sul petto lo stemma dell’eroe.
Il romanzo scorre in maniera rapida, tra battaglie, dialoghi e riflessioni, permettendo di respirare in ogni sua pagina e in ogni dettaglio l’aria del Medioevo. Quella delle piccole e caotiche città, dei virtuosi nobili, degli intrepidi cavalieri, delle strade polverose e delle affollate bettole.
Un mondo ancora non moderno, animato dal caos, dalle piccole invidie, dai tradimenti, dalla voglia di potere, dall’eterna lotta tra il più potente e il più debole vessato. La guerra ai tempi dei Comuni…
<<Sembra una terra controversa la tua Francia.>>
<<Controversa? A me appare sempre più cristallina ogni volta che la confronto con il modo in cui vi governate qui.>>
Non manca nemmeno la figura femminile, la timida e insicura Bianca, che fa battere il cuore dell’impavido cavaliere.
“Danzavano, scambiandosi sguardi felici, dimentichi delle angosce della vita che avrebbero dovuto affrontare di nuovo l’indomani. Bianca si lasciò condurre, e quando i gesti li portavano a sfiorarsi, senza mai veramente toccarsi, arrossiva cercando di mantenere il suo sguardo negli occhi di Guilbert.“
Quindi, in conclusione, si riesce a trovare, in questo romanzo, tutto ciò che uno si potrebbe aspettare, ma la sensazione di “già visto”, o meglio “già letto” non è mai fastidiosa nella lettura che si trascina in modo scorrevole e avventuroso. Anzi l’effetto è il contrario, si chiude il libro con la consapevolezza di aver fatto un viaggio in un mondo nel quale, ogni tanto, si torna sempre volentieri.
Un racconto che cattura, che spinge ad andare avanti per scoprire il finale, che diverte e mai annoia.
E sono quindi doverosi i complimenti all’autore che dona ore di spasso e divertimento, con un vero e proprio viaggio nel tempo e che ci ricorda che per i cuori coraggiosi e giusti, forse, nulla è mai impossibile.
Trama
Anno 1109. Guibert è un cavaliere privo di terra e di signore, di ritorno dalla guerra in Oriente voluta da Boemondo d’Altavilla. Nel suo viaggio per mare approda in un Libero Comune italiano sulla costa adriatica, la cui indipendenza è gravemente minacciata da nemici su ogni lato. Uomini violenti e privi di scrupoli, al servizio dell’Imperatore di Germania e re d’Italia, sono decisi a soffocare ogni autonomia e a scacciare i consoli eletti dal popolo. Si prepara una lotta impari tra uno sterminato Impero e una cittadina fortificata. L’esito sembra già deciso, ma Guibert, dopo l’iniziale titubanza, riconoscerà la legittimità di quella lotta per la libertà e la sua spada, così a lungo consacrata alla cieca vendetta, diverrà il baluardo contro il quale si infrangerà lo strapotere imperiale. Dopo l’acclamata trilogia de Il Giglio e il Grifone, il ritorno di Guibert figlio di Ademar, in una nuova saga epica. Un’avventura indimenticabile, tra assedi, battaglie, spietati nemici e sfolgoranti amori, nella cornice accurata di un Medioevo vivo e pulsante come mai descritto prima d’ora.
ASIN : B08YMFRFT2
Editore : Youcanprint (10 marzo 2021)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 388 pagine
ISBN-13 : 979-1220327763
Link d’acquisto cartaceo: Il cavaliere errante. Terra straniera