Personaggi Storici Viaggio nella storia

6 aprile 1520 muore Raffaello Sanzio. La letteratura su di lui

Il 6 aprile fu una data ricorrente per Raffaello Sanzio. Caso vuole che questa sia la data di nascita ma anche quella di morte del grande artista urbinate.

Thriller Storici e Dintorni ha pensato di celebrare questa data proponendo alcuni titoli che vedono protagonista il genio rinascimentale di questo grande artista.

Raffaello 1520-1483. Ediz. a colori – A cura di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi

Realizzato in collaborazione con le Scuderie del Quirinale e le Gallerie degli Uffizi in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, il volume accompagna la grande mostra-tributo (la più vasta mai realizzata sull’artista e una delle più importanti in Italia) e riunisce un’ampia selezione di opere del “divin pittore” di Urbino. Seguendo un originale percorso cronologico a ritroso, Raffaello 1520- 1483 ripercorre tutta l’avventura creativa del più grande pittore del Rinascimento, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alle radici urbinati. Curato da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi accompagnati da uno stuolo di studiosi, specialisti nei vari settori, coordinati da un comitato scientifico internazionale presieduto da Sylvia Ferino-Pagden, il volume illustra Raffaello nella sua pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell’armonia in ogni sua attività, dall’espressione pittorica allo svolgimento dell’incarico di prefetto alle antichità dello Stato della Chiesa. La selezione di opere, provenienti dai più importanti musei e collezioni nazionali ed internazionali, con capolavori autografi di Raffaello o riconducibili ad ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici affiancati da opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata). Opere celeberrime come la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi, la grande pala di Santa Cecilia della Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba della National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa del Prado e lo straordinario e iconico Ritratto di Baldassarre Castiglione del Louvre. Il volume presenta i contributi di Marzia Faietti, Matteo Lafranconi, Francesco P. Di Teodoro, Arnold Nesselrath, Alessandro Viscogliosi, Vincenzo Farinella, Sylvia Ferino-Pagden, Guido Cornini, Lucia Bertolini, Angelamaria Aceto, Achim Gnann, Alessandro Nova, Silvia Malaguzzi, Marco Ciatti, Oriana Sartiani, Ciro Castelli, Luciano Ricciardi, Andrea Santacesaria, oltre al catalogo e alle schede tecniche delle opere.

La visione di Ezechiele. Indagine su Raffaello – Roberto De Feo

Con questo volume viene resa pubblica la ricerca storico-documentale che Roberto De Feo ha condotto sulla Visione d’Ezechiele, celebre tavola attribuita a Raffaello, custodita nelle Gallerie di Palazzo Pitti a Firenze. Da lungo tempo la critica si è interrogata sulla tavola raffaellesca, evidenziando problemi di attribuzione e l’eventualità che possa trattarsi di una copia. Ora De Feo presenta la prima ricerca completa e organica su tutti i documenti d’archivio disponibili sulla tavola di Palazzo Pitti e al tempo stesso rivela l’esistenza di una seconda Visione d’Ezechiele appartenente ad una collezione privata, le cui notizie si erano perse nel XIX secolo. Attraverso i documenti da un lato e il confronto con un’altra Visione d’Ezechiele, De Feo intende portare elementi nuovi di discussione e di indagine, stimolando la comunità scientifica all’approfondimento di una questione che si snoda in cinque secoli tra Roma, Bologna, Firenze, Parigi e l’Inghilterra. La ricerca di De Feo – presentata il maggio scorso all’Accademia Raffaello di Urbino – è stata oggetto di un ampio clamore mediatico, originato da “L’Espresso”, che vi dedicò una copertina e numerosi articoli e interviste, e alimentato da numerosi altri interventi. Ora sarà possibile per ognuno, specialisti e non, farsi direttamente un’opinione su una delle questioni più intriganti e spinose degli ultimi anni.

Raffaello. Il giovane valoroso – Costantino d’Orazio

Dopo cinquecento anni Raffaello continua a stupire per il suo eccezionale talento, per aver saputo ritrarre le donne più sensuali del suo tempo e aver costruito immagini meravigliose e vive, nelle quali ogni personaggio ha un proprio ruolo, una propria presenza scenica, una propria storia da raccontare. I ritratti dell’urbinate svelano in modo così profondo e sottile le personalità, le incertezze e le emozioni dei suoi modelli: perché Raffaello li conosce bene e sa scavare nella loro anima. In questo libro, lo storico dell’arte Costantino D’Orazio fa parlare i personaggi che Raffaello ha ritratto nei suoi dipinti: attraverso la voce dei suoi amici e compagni di strada, ci racconta il lato più privato della personalità e della vita del pittore, quello che può risultare a tratti inconfessabile, a partire dalle storie e dalle parole delle persone a lui più vicine, quelli che l’artista ha amato, stimato e ritratto come nessun altro.

Raffaello. Una vita felice – di Antonio Forcellino

Avido di piacere non meno che di conoscenza, Raffaello Sanzio intuisce molto presto che soltanto nella Roma libera, felice e sfrenatamente sensuale di Giulio II e Leone X il suo talento potrà essere apprezzato. Vi arriva venticinquenne, la incarna e la seduce diventando nel giro di pochi mesi la stella più brillante del suo firmamento intellettuale. La morte, a soli 37 anni, lascia la città nella disperazione che segue la scomparsa di un principe ammirato e amato. In una biografia avvincente come un racconto, Antonio Forcellino ripercorre la fulminante parabola di Raffaello rileggendo i documenti e le testimonianze e interpretando le opere d’arte con l’occhio dell’esperto restauratore. In pagine straordinarie e finalmente libere da pregiudizi, Raffaello si svincola dalle censure che hanno tentato di addomesticarne il mito, e torna a essere uomo e artista.

Raffaello. La verità perduta – Francesco Fioretti

Roma, 1519. Ci sono voluti anni di fatiche e compromessi, ma ora lui, Raffaello da Urbino, è per tutti un maestro, “il” maestro, in realtà, da quando Michelangelo e Leonardo sono partiti. La Città Eterna, però, si è rivelata un nido di serpi, e dietro i sorrisi non vi è che invidia. Da quando poi papa Leone X lo ha nominato sovrintendente all’archeologia romana, le cose sono andate peggiorando. Roma nasconde tesori che spetterebbero al papato, ma molti di questi si trovano sui terreni delle famiglie nobili più influenti, che mai vi rinuncerebbero. Così, stritolato tra un papa forestiero e le famiglie che vuole ingraziarsi, Raffaello decide di disegnare una mappa della Roma imperiale. La caducità degli interessi dei singoli sarà con il tempo scalzata da un oggetto imperituro. E, nel frattempo, dedica tutto se stesso alla pittura, alla “Trasfigurazione”, e alla donna che ama, Margherita, la Fornarina, sua musa e amante. Pochi mesi dopo, però, Raffaello, il banchiere Chigi e il cardinal Bibbiena, suoi amici e mecenati, muoiono in circostanze misteriose. Una vita disordinata, nella versione ufficiale, ma per Pietro Aretino, brillante poeta e amico, spirito libero costretto al soldo di padroni a volte indegni, e per Margherita, le morti sono opera della stessa mano assassina. E per trovarla dovranno disseppellire una rete di invidie, antichi misteri e patti segreti tra i più impensabili alleati. A cinquecento anni dalla morte di Raffaello, Francesco Fioretti ce ne regala un ritratto, non solo il maestro ricercatissimo e osannato, ma anche la vittima di quello stesso potere che lo rese uno dei più grandi interpreti del Rinascimento, cuspide tra il mondo del bello come manifestazione di Dio e dell’uomo e un’epoca di repressione e penitenza.

Raffaello – Claudio Strinati

La presente pubblicazione è dedicata a uno dei “geni” del Rinascimento: Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520). Pittore e architetto, dopo un esordio, giovanissimo, in area marchigiana e un apprendistato fiorentino, giunge a Roma, dove nel giro di pochi anni diviene protagonista della scena artistica. La sua fama universale è legata a un linguaggio pittorico di assoluta eleganza formale, in perfetta sintonia con gli ideali del tempo, e a una serie straordinaria di capolavori: dalle Stanze vaticane alla Velata, dalla Madonna del cardellino alla Galatea, dai molti ritratti alla Trasfigurazione.

Raffaello. La rivoluzione dell’antico – Claudia La Malfa

Maestro assoluto della pittura, Raffaello contribuì con il suo talento a dar corpo alla visione universale della Chiesa Romana dei pontefici Giulio II e Leone X all’inizio del Cinquecento, esercitando un’influenza duratura sul linguaggio artistico di generazioni di pittori e scultori. Nonostante la fama dell’artista, poco si conosce della sua vita privata, pochi i documenti noti, pochissime le biografie disponibili al grande pubblico. Con il suo Raffaello. La rivoluzione dell’antico, Claudia La Malfa colma questo vuoto: grazie allo studio aggiornato di documenti inediti e fonti mai considerate, restituisce una narrazione delle diverse stagioni del grande pittore. Al centro vi è naturalmente l’arte di Raffaello, la sua relazione con una classicità studiata a fondo e reinterpretata in maniera unica. Il genio di Raffaello è la rivoluzione dell’antico, la rilettura dei modelli della classicità e il loro adattamento al linguaggio della sua epoca. L’analisi dettagliata dei dipinti e delle opere di Raffaello si intreccia alle diverse stagioni della sua vita: dal periodo umbro al trasferimento a Siena, dall’incontro a Firenze con Michelangelo e Leonardo all’approdo a Roma, acme della sua carriera, fino alla prematura morte il 6 aprile 1520, all’età di 37 anni. Claudia La Malfa mette in luce studi, amicizie, relazioni e collaborazioni di un maestro che conobbe quasi subito la fama, ma fece di questa notorietà uno strumento per la ricerca di un linguaggio nuovo che avrebbe segnato una delle più importanti rivoluzioni nella storia dell’arte.

Raffaello segreto. Dal mistero della Fornarina alle stanze vaticane – Costantino d’Orazio

Raffaello Sanzio ha vissuto solo trentasette anni. Come ha fatto in così poco tempo a far sì che il suo nome divenisse uno dei simboli dell’arte italiana? Se il talento innato ha guidato le sue mani fin da un’età giovanissima, gioca un ruolo fondamentale anche il carattere, frenetico e passionale, curioso e intraprendente: Sanzio non ha paura della maestosità dei nomi dei suoi contemporanei, e apprende da Perugino, ammira Leonardo, osserva Michelangelo. Impara dal passato, si ispira al presente, aspira alla gloria futura. Il suo mondo, fatto di colori, nuove prospettive e pose dolci ed evocative, è in costante evoluzione, e non è mai la semplice somma delle lezioni imparate dai suoi maestri. Ma le opere di Raffaello non sono solo una mera rappresentazione: contengono dettagli dal significato sorprendente. Perché nella Scuola di Atene Platone ha le fattezze di Leonardo da Vinci? Chi è la protagonista di una delle opere più misteriose del Rinascimento, La Fornarìna? Qual è il significato degli affreschi nelle stanze “segrete” in Vaticano? In quali opere si legge chiaramente l’eterna rivalità con Michelangelo? Conio stile accattivante che lo contraddistingue, Costantino D’Orazio, storico dell’arte, celebra in questo libro il genio di Raffaello portandoci in un viaggio appassionante attraverso i capolavori dell’urbinate e gli avvenimenti più importanti, più curiosi, meno in luce della sua vita.

Un amore di Raffaello – Pierluigi Panza

Cinquecento anni fa, in Italia, ci fu una esplosione di creatività che cambiò il mondo nel nome della bellezza. Il suo profeta fu Raffaello, ritenuto dai suoi contemporanei un nuovo Cristo. In questo romanzo, attraverso la voce di Margherita Luti, la celebre “Fornarina”, gli ultimi cinque anni di vita e la storia d’amore del grande pittore urbinate vengono raccontati come non era mai stato fatto prima, e ci vengono restituiti il suo ideale di bellezza e la sua figura artistica. Bellezza e amore nel Rinascimento sono assai più vicini all’idea che se ne ha oggi. Sesso e potere sono il motore della Roma di papa Leone X nella quale Raffaello è il principe dei pittori, amato da tutti e amante di tutte. Nella dolce vita della Roma del 1515-1520 ritroviamo molte storie di oggi, come quelle della divisione tra popolo ed élite, del rapporto tra sesso e potere, del #metoo, delle feste galanti, delle morti misteriose e delle nuove cortigiane. Ma la leggenda dell’amoroso Raffaello e della Fornarina testimonia la forza e il potere dell’amore e rivela chi è nascosto dietro ai volti delle Madonne dipinte dal pittore. La popolana Fornarina racconta la vita quotidiana del Rinascimento a fianco del grande pittore.

Il secolo dei giganti: Il fermaglio di perla (Vol. 3) – Antonio Forcellino

Febbraio 1519. Mentre la morsa del gelo sta allentando la sua presa su Roma, Raffaello Sanzio cammina lungo il Tevere di buon mattino. Ammira l’azzurro del cielo, che sembra una tela, e come sempre cerca di immaginare che pigmenti userebbe per riprodurre quel tono particolare di colore. Smalto, lapislazzuli e una punta di viola. Sta dipingendo la loggia del palazzo di Trastevere di Agostino Chigi, il banchiere più ricco di Roma. Ha chiamato a lavorare per lui le migliori maestranze d’Italia per consegnare in tempo la Loggia di Psiche sotto la quale dovrà svolgersi il matrimonio fra il banchiere Chigi e la Duchessa di Urbino. Una cerimonia che deve mostrare questa importante unione a tutta l’Europa. Ma il lavoro non è l’unica attività di Raffaello: le sue amanti, prima fra tutte la Fornarina, e le cortigiane di Roma sono le protagoniste delle notti dell’artista e della festa continua in cui vive l’Urbe.

Raffaello – Cinzia Giorgio

Raffaello Sanzio, principe delle arti, muore la sera del 6 aprile 1520, il giorno del suo compleanno, un Venerdì Santo. L’agonia è straziante e scuote non solo gli artisti e i mecenati ma tutta la curia di Roma. Margherita, la donna che è sempre stata al suo fianco come musa e amante, viene allontanata dal letto di morte e il genio viene sepolto in tutta fretta nel Pantheon… Secoli dopo, Bianca, una studiosa di storia dell’arte, si reca a Parigi per lavorare alle opere del Sanzio. La donna nasconde un segreto, che da sempre la lega al maestro urbinate. La modella che tutti chiamano Fornarina in realtà era molto più di un’amante per il Sanzio; e Bianca ha le prove che testimoniano l’esistenza di un legame che oltrepassa i secoli e che potrebbe cambiare per sempre la storia dell’arte.

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