TSD vi accompagna alla scoperta dei libri che troveremo in libreria ad aprile. Cosa troveremo di bello e e di nuovo negli sezione storici? Guardate voi stessi, c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Cinque sorelle
Cinzia Giorgio
Newton Compton Editori
In libreria il 1 aprile
La saga della famiglia Fendi
Quando Maddalena Splendori entra per la prima volta nella boutique della famiglia Fendi, in via Piave, Adele Casagrande Fendi la riconosce subito.
Maddalena è una donna nota alle cronache per uno scandalo di cui è stata protagonista prima del matrimonio. Sin dal primo scambio di parole, però, le due donne sentono che qualcosa le lega: è lo spirito anticonformista e passionale che le anima entrambe. Quello spirito che ha consentito a Maddalena di emanciparsi dalla miseria in cui è nata e frequentare ora i salotti buoni di Roma, di ospitare in casa sua scrittori dell’importanza di Luigi Pirandello. Lo stesso spirito che ha spinto Adele Fendi, nella Roma degli anni Venti, ad aprire un negozio di moda insieme al marito, realizzando il suo sogno e diventando una stimata e affermata imprenditrice. Ben presto, infatti, grazie alla sua determinazione, le raffinate pellicce e gli accessori in pelle con il marchio Fendi diventano famosi anche all’estero, nonostante il conflitto mondiale. È solo l’inizio di un successo inarrestabile: l’amore per la produzione artigianale e per la tradizione, unito alla capacità visionaria, si trasmetterà dalla madre alle cinque incredibili figlie. Con loro e grazie al duraturo sodalizio con Karl Lagerfeld, il marchio diventerà una vera e propria icona del lusso internazionale. Tra le pagine di questo romanzo rivive la storia di un’amicizia così profonda da legare più generazioni, insieme a quella di una famiglia il cui nome è in grado di evocare eleganza e bellezza.
La corona contesa. Il romanzo di Matilde d’Inghilterra
Elizabeth Chadwick
Tre60
In libreria il 1 aprile
Due donne. Una sola battaglia per la successione al trono d’Inghilterra.
1125, Inghilterra. Matilde, moglie dell’imperatore del Sacro Romano Impero, torna a Londra dopo la morte del marito. In assenza di eredi maschi, suo padre, re Enrico I, le promette la successione al trono, ma le nozze di Matilde con Goffredo V, figlio del Conte d’Angiò, il nemico storico dei normanni, provocano sconcerto e disapprovazione a corte. Inoltre tra i potenti del Regno, convinti che una donna non possa ambire al ruolo di sovrana, si scatena un’accesissima lotta per la corona. Alla morte del padre, tuttavia, Matilde è determinata a conquistare la corona d’Inghilterra, anche a costo di strapparla a suo cugino, Stefano I, che nel frattempo ha imposto la propria candidatura. Soltanto Adeliza di Lovanio, la regina, matrigna di Matilde, cerca di appoggiarla: la considera l’unica erede legittima al trono. Ma Adeliza ha sposato in seconde nozze uno dei più fedeli sostenitori di Stefano I. E in un’epoca in cui la parola di un uomo è legge, come può Adeliza obbedire al marito e sostenere al tempo stesso la battaglia di Matilde? Qual è il prezzo della corona? E quale sfide Matilde dovrà affrontare per conquistarsi il titolo di Signora degli inglesi?
La strega del re
Tracy Borman
Beat
In libreria dal 1 aprile
Inghilterra, 1603. Nel mese di marzo, l’ultima monarca della dinastia Tudor, Elisabetta I, muore ponendo fine all’età che porta il suo nome, un’epoca di grande espansione e fioritura culturale dell’Inghilterra, segnata da geni quali Shakespeare, Bacon, Marlowe, Spenser. Nei giorni successivi alla scomparsa di Elisabetta, Lady Helena, moglie del tesoriere di Sua Maestà, e sua figlia Frances si affrettano a raggiungere la loro tenuta di Longford, nel Wiltshire. Nella ristretta cerchia della corte vicina alla monarca, le due donne occupavano un posto particolare, al punto tale da assistere la regina nelle sue ultime ore di vita. Al suo capezzale, la giovane Frances, esperta nell’arte della guarigione, stringeva tra le mani un mortaio da cui si levava l’aroma pungente di un unguento utile ad alleviare il trapasso dell’amata sovrana. Guardate con diffidenza dal resto della corte, le due donne tornano alla vita tranquilla nella tenuta del Wiltshire, finalmente lontane dagli intrighi e dal vento di cambiamento, sospetto e paura portato con sé dal nuovo sovrano arrivato dalla Scozia, Giacomo I. Il nuovo monarca non ha esitato a rendere pubblica la sua repulsione verso tutte le tradizioni difese dalla defunta regina, in nome di una rigida osservanza della fede protestante. Determinato a piegare i sudditi alla sua volontà, ha dichiarato guerra alle superstizioni e alla stregoneria, affermando di essere stato incaricato da Dio di annientarle, al punto che il primo consigliere, Lord Cecil, si appresta a redigere un nuovo atto contro la stregoneria. Qualunque pratica ritenuta attinente alla magia sarà punibile con la morte, compresa l’arte della guarigione. La fragile pace di Longford viene presto turbata dall’arrivo del conte di Northampton, zio di Frances e membro del consiglio reale, intenzionato a ricondurre la nipote a corte per riportare la famiglia della sorella nelle grazie del re. A patto, però, che la giovane donna lasci perdere «l’insana mania per piante e pozioni», una mania per la quale è tutt’altro che impossibile il rischio di ricevere il marchio di strega prima ancora di mettere piede a St James. Sullo sfondo di un’Inghilterra in preda a complotti e cospirazioni, come la celebre Congiura delle polveri, Tracy Borman ci regala il ritratto di una nuova eroina, una donna coraggiosa che non esita nemmeno davanti alle prove più ardue che il destino le riserva.
L’antica profezia
Andrea Mattioli
BookRoad
In libreria il 1 aprile
Un cadavere è al centro di un macabro omicidio di stampo satanico. L’assassino ha scritto una frase col sangue della vittima: una strana profezia sta per compiersi e Andrè Vallè ne è il protagonista. È l’inizio di un conto alla rovescia per salvare il mondo dall’Apocalisse. Una bomba è nascosta in una chiesa e bisogna trovarla entro quarantotto ore. Un’avventura che porterà a scoprire luoghi occulti, rituali satanici e officine alchemiche. Da Genova a Lucedio, dalla linea di San Michele fino a Roma. L’Apocalisse si avvicina e nulla sembra riuscire a fermarla.
Leonardo filosofo
Benedetto Croce, Giovanni Gentile
La Nave di Teseo
In libreria il 1 aprile
Benedetto Croce e Giovanni Gentile sono tra i protagonisti della riscoperta di Leonardo in Italia agli inizi del Novecento, e il loro contributo è decisivo per la definizione di una autentica critica del pensiero leonardesco. I due testi qui raccolti per la prima volta in volume, apparsi nel 1910 e nel 1919, affrontano la questione se Leonardo possa essere considerato propriamente un filosofo e se, nell’amalgama “caotico” della sua creazione, siano ravvisabili tracce d’una qualche forma di filosofia. Croce e Gentile, ciascuno fedele alle proprie categorie di pensiero, restituiscono l’immagine di un infaticabile indagatore della natura attraverso la multiformità della sua opera, ricostruita in un dedalo di frammenti, di abbozzi e di studi preparatori. Filosofo, inventore, artista sublime, naturalista: se Leonardo sfugge a una definizione univoca e ordinaria, il merito di Croce e Gentile è quello di saperne cogliere e testimoniare, parafrasando Eugenio Garin, la dimensione storica, la misura umana, al di fuori di ogni mito.
I Curie. La vita, il pensiero, i testi
Eugénie Cotton
Odoya
In libreria il 1 aprile
Pierre e Marie Curie rivoluzionarono il mondo della scienza grazie alla scoperta del polonio e del radio. Nel 1903 venne loro attribuito il premio Nobel per la fisica. Dai successivi studi presero avvio molteplici scoperte sulla radioattività, molte per merito della stessa Curie che, rimasta vedova, proseguì la sua ricerca e il suo insegnamento alla Sorbona di Parigi. Nel 1918 Irène, la figlia maggiore, iniziò a lavorare all’Istituto del radio, dove preparò un’importante tesi sulle proprietà dei raggi alfa del polonio. Dal 1926, anno in cui Irène sposò Frédéric Joliot, la coppia Joliot-Curie lavorò nel campo della radioattività, con lo stesso entusiasmo e lo stesso successo che avevano caratterizzato Pierre e Marie. I Curie sono stati tra i maggiori artefici dei progressi scientifici nel campo della radioattività ed entrambe le coppie furono insignite del premio Nobel. Le loro ricerche, e soprattutto la loro vita appassionata al servizio della scienza, del bene comune e della pace, sono qui narrate da Eugénie Cotton, testimone e scienziata, in pagine avvincenti. Il libro racconta quindi il fondamentale contributo dei Curie allo sviluppo della stessa scienza, il cui sodalizio è rimasto un caso unico nella storia, perché è impossibile dire, in una così stretta collaborazione, cosa sia dovuto all’uno e cosa all’altra. Siamo all’alba dell’era atomica, nel periodo della scoperta nucleare, e l’autrice non dimentica di raccontare il contesto culturale in cui i protagonisti hanno operato, affrontando tutte le rappresaglie a testa alta. Il libro è infine arricchito di testi esemplari, che riportano in maniera scrupolosa il pensiero dei quattro protagonisti e i vari passaggi delle loro scoperte.
Casa Danesbury
Ellen Wood
Edizioni Croce
In libreria il 1 aprile
Pubblicata a Londra nel 1860, Casa Danesbury, di cui si offre qui la prima traduzione italiana, è l’opera di esordio di Ellen Wood. Il romanzo, che si inscrive nel genere sociale vittoriano, mostra già elementi della scrittura sensazionale che più tardi caratterizzerà la prosa woodiana. Eastborough, sede dell’importante Ferriera Danesbury, ha l’apparenza di una tranquilla cittadina ma nasconde, appena dietro la facciata di borghese perbenismo, un intreccio di drammi relazionali, alcolismo e iniquità sociali. La realtà più oscura e problematica si annida proprio dietro l’angolo, negli attraenti ma ingannevoli gin palaces. Dopo la tragica scomparsa della prima moglie, John Danesbury convola a seconde nozze con Eliza St. George, convinto di perseguire il bene dei figli. La nuova Mrs Danesbury stravolge gli equilibri della casa, rendendola scenario di conflitti e scontri continui, in cui i rapporti familiari si complicano fino a deteriorarsi. I giovani eredi Danesbury vedono le loro relazioni intrecciarsi progressivamente alla piaga dell’alcolismo che ne affligge in qualche modo l’esistenza. L’idea di saga familiare suggerita dal titolo cede il passo al conflitto, destabilizzando il modello vittoriano della “casa” come nucleo d’amore e della famiglia quale garanzia dell’ordine sociale. Narrando la storia di due generazioni, l’autrice incrocia i destini di padroni, amici e servitori e fa dell’inarrestabile avanzata del vizio la forza trainante del racconto. Casa Danesbury inaugura un progetto di rivalutazione dell’opera di Ellen Wood in Italia.
Il cardo e la spada
Elisabetta Sala
Ares
In libreria il 5 aprile
Mentre la guerra dei trent’anni devasta la Germania, i protagonisti di questa storia dalle tinte fosche cercano sopravvivenza e speranza. Rose, una giovane prostituta, accetta di vendere la creatura che porta in grembo ma, mentre il committente sparisce con il neonato, si ritrova tra le braccia una bambina che non voleva. Brian, mercenario scozzese, assiste impotente alle sofferenze che la guerra infligge a militari e civili e comincia a interrogare sul senso della vita e della storia. Friedrich spee, gesuita, rischia la vita in missione tra gli eretici. Nell’imperversare dei processi per stregoneria, progetta un libro che dica la verità, anche se dovesse pagare di persona. Axel, un piccolo orfano, segue il suo signore fino a Magdeburgo, che a breve sarà assediata dalle forze imperiali; la fine cruenta della città lo porterà alla presenza del re di Svezia. Le vite di questi personaggi si intrecciano in una storia dal sapore epico in cui disperazione e paura sono i gradini che portano dal tormento interiore al riscatto e, forse, alla redenzione.
Senza patria
Matteo Righetto
Mondadori
In libreria il 6 aprile
Nevada, fine Ottocento. Sembra il nome di un deserto, invece è un paese della val Brenta. Un villaggio ormai spopolato, quasi tutti sono emigrati in America. Solo tre famiglie sono rimaste, tra cui quella di Augusto De Boer, che campa coltivando tabacco e contrabbandando in Austria le eccedenze, attraverso cammini aspri e pericolosi, minacciati dalle bestie feroci, dagli agguati dei briganti e dalla sorveglianza dei finanzieri. Jole, la figlia maggiore, ha la sua stessa natura selvatica, la stessa capacità di ascoltare la voce dei boschi e il fischio del vento. E sarà proprio lei a raccoglierne l’eredità e a vivere, tra l’altopiano di Asiago e quello del Grappa, e poi mille miglia lontano dai suoi monti e dalla sua valle, avventure incredibili. Tra paesaggi mozzafiato, boschi innevati e deserti roventi, Matteo Righetto ha scritto una serie di western letterari originalissimi, di mirabile spessore e atmosfera; romanzi lirici e scarni, che mettono in scena un’eroina delicata e forte come un fiore di tarassaco. Con la sua scrittura pulitissima e quasi materica, riesce a trasmettere un’epica intima e solenne: l’incessante anelito del genere umano verso il riscatto e la libertà.
Le magnifiche invenzioni
Mara Fortuni
Giunti editore
In libreria il 7 aprile
Napoli, 1888. Gaetano e Tunino, due giovani fratelli, conducono una vita difficile. Il primo, una promessa del balletto, è chiamato ‘o ciucciariello dai suoi compagni perché è stato per anni lo sguattero del teatro, e il secondo, apprendista di un fabbro, è bullizzato dagli scugnizzi del quartiere, che lo chiamano ‘o frate d’o femminiello, e sogna di diventare un inventore. Quando incontrano Etienne, scienziato francese e ideatore di un nuovo straordinario apparecchio fotografico, intravedono una possibilità di cambiamento, in una sequenza di cadute e risalite, tra esperimenti di volo, la passione per la coreografia e l’invenzione del cinema, la ricerca dell’amore e il viaggio a Parigi per l’Exposition Universelle. Sempre al limite, tra il desiderio e la paura di rompere le regole…
Gli ultimi giorni della notte
Graham Moore
Neri Pozza
In libreria l’8 aprile
New York, 1888. Le poche lampade a gas che illuminano la strada hanno vita breve, poiché tra un po’ non ci sarà più alcuna differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte: la luce elettrica è il futuro, e l’uomo in grado di governarla non solo farà una fortuna inimmaginabile, ma otterrà il controllo su Wall Street, Washington, i giornali, le compagnie telegrafiche e milioni di apparecchi elettrici. Al giovane avvocato Paul Cravath, appena uscito dalla Columbia Law School, viene affidato un caso che sembra impossibile da vincere: il suo cliente, George Westinghouse, l’inventore più abile in circolazione, è stato citato in giudizio da Thomas Edison, l’uomo dei miracoli, dei fulmini in barattoli di vetro, delle voci che corrono su cavi di rame, per una domanda da un miliardo di dollari: chi ha inventato la lampadina elettrica? Alla base della contesa c’è il brevetto numero 223.898, soprannominato il «Brevetto della Lampadina», accordato a Thomas Edison nel 1880. Brevetto che George Westinghouse è accusato di aver violato. I due inventori sono incredibilmente simili nella loro ostinazione, entrambi sicuri del proprio talento e sprezzanti verso quello dell’altro, e il compito che attende Paul non è di facile soluzione. Edison è inoltre un avversario astuto e pericoloso, con grandi risorse a sua disposizione: spie private, giornali e l’appoggio di J.P. Morgan, il re di Wall Street. Che la carta vincente, per Paul, sia quella di rintracciare l’introvabile Nikola Tesla, il talentuoso ingegnere che con Edison ha avuto un terribile litigio, prima di essere cacciato dalla Edison General Electric Company? Storia della spietata competizione tra i due più grandi inventori dell’era industriale, Thomas Edison e George Westinghouse, “Gli ultimi giorni della notte” è un romanzo sulla natura del genio, sul costo dell’ambizione e su una battaglia epica per cambiare le sorti del mondo.
Parlami di battaglie, di re e di elefanti
Mathias Enard
E/O
In libreria l’8 aprile
Il racconto di un sogno: quello dell’incontro – possibile e mancato – fra il genio del Rinascimento e la magia dell’Oriente. 13 maggio 1506: Michelangelo sbarca a Costantinopoli, da cinquant’anni capitale dell’impero turco. Ha lasciato Roma, irritato con papa Giulio II che gli preferisce altri artisti, per accettare l’invito del sultano Bayazid il Giusto, che gli offre un compito e una sfida: disegnare un ponte che unisca le rive del Bosforo. Lo stesso progetto era stato affidato vent’anni prima a Leonardo da Vinci, e Michelangelo trova irresistibile la prospettiva di riuscire là dove il rivale ha fallito. Il fascino della città d’oro e di spezie lo avvolge e lo ammalia fin da subito: e tra paggi, schiavi, soldati, elefanti, scimmie, taverne oscure e freschi cortili si fanno avanti due figure ambigue e incantevoli che avvincono l’artista con il potere della danza, del canto, della poesia. Sempre in bilico tra invenzione e ricostruzione storica, questo romanzo è il racconto di un sogno: quello dell’incontro – possibile e mancato – fra il genio del Rinascimento e la magia dell’Oriente.
Il naufrago e il dominatore. Vita politica di Napoleone Bonaparte
Antonino De Francesco
Neri Pozza
In libreria l’8 aprile
Il mito di Napoleone è nato con le straordinarie vittorie in Italia. Il generale seppe sapientemente orchestrarlo per legittimare il colpo di stato che segnò la sua ascesa da primo console della Repubblica fino all’incoronazione a imperatore dei francesi e a re d’Italia. Da allora, memorie e resoconti di dubbia affidabilità hanno alimentato la leggenda, oscurando la sua autentica vicenda umana e politica nel quadro della stagione rivoluzionaria. Scoprire come realmente il giovane e controverso ufficiale venuto dalla Corsica sia diventato il Napoleone dei francesi non è, però, meno affascinante di molta storia costruita ad arte. È quanto accade in queste pagine che riportano al centro della sua biografia la complessità dei fattori che lo guidavano (e condizionavano) nelle sue scelte, innanzitutto lo stato di continua tensione interiore fra poli diversi, talvolta anche opposti, che lo indussero spesso a soluzioni contraddittorie. In Bonaparte convissero, da un lato, l’ardente patriota corso votato all’indipendenza dell’isola, il fervente sostenitore dei valori dei Lumi, della Rivoluzione e della Repubblica, il riformatore, padre dell’identità della Francia moderna, il politico all’ossessiva ricerca della legittimazione tramite il consenso popolare e della conciliazione delle esigenze di tutte le parti sociali; dall’altro lato, il rappresentante della piccola nobiltà di provincia ossequiosamente legato ai capisaldi d’antico regime (la famiglia, l’aristocrazia), lo spregiudicato uomo d’armi disposto a ricorrere alla forza per sconfiggere gli avversari, non solo militari (come l’acerrima nemica Inghilterra), ma anche politici (quale il duca d’Enghien), il conquistatore che non esitava a condurre guerre coloniali contro popoli ritenuti barbari e inferiori, nonché il fondatore di una dinastia imperiale, quando i tempi sembravano suggerire un altro indirizzo al corso della storia. La parabola di Napoleone, così ripercorsa, invita il lettore a riflettere su temi di grande attualità, come le radici profonde dell’identità europea, l’influenza sulla società della propaganda e di un’oculata gestione dell’immagine pubblica da parte dei leader politici, i meccanismi e le distorsioni di un ideale rapporto diretto fra una guida carismatica e il proprio popolo.
Melocium. Lettere dal passato
Chiara Guidarini
Linee Infinite Edizioni
In libreria il 9 aprile
Melocium, 1373.
Da sempre conteso tra i conti Dalli e Fogliani, il castello di Melocio si trova a vivere un anno di pace sotto la reggenza di Bianca Maria Dalli. Giovane e austera, Bianca ha un solo desiderio: mantenere l’armonia nelle sue terre, da tempo tormentate dal passaggio di troppi padroni. Malgrado l’aiuto sgradito del fratellastro Lorenzo e le amorose intenzioni del picchiarino Niccolò, gli eventi della grande storia che si inerpicano oltre i placidi confini delle montagne reggiane indurrà i Fogliani a riscattare gli antichi possedimenti, e arrivare a Melocio con l’intenzione di riprendere il castello. Bianca non ha scelta: deve proteggere il popolo, i territori accanto, le persone che ama. Più di tutti, il fratellino Ottone, vittima di una malattia sconosciuta e incurabile, la bellissima e ingenua Luceia, sua servitrice ma anche confidente e amica. E Niccolò, con l’arte meravigliosa che brilla nelle sue mani nel plasmare la statua che sancisce il voto ultimo della contessa. Da una scelta apparentemente semplice e logica nascono conflitti intestini, e le fazioni in gioco mutano rapidamente, ribaltando i ruoli dei personaggi e variandoli, sicché il tradimento diventa legittimazione e tutto ciò che apparentemente è vero, e buono, assume nuove sfaccettature. Intrighi, lotte, inganni, narrate all’interno di un contorno storico reale, dove gli elementi descritti sono tutt’ora esistenti e visibili, capaci di svelare trame segrete ancora nascoste tra le pieghe della storia e ricondurci a essa semplicemente ritrovando delle lettere antiche e preziose.
Donne ai confini dell’impero
Alberto Costantini
Gilgamesh
In libreria il 12 aprile
Velia è figlia unica di un padre amante della filosofia e dell’osservazione delle stelle, che l’ha fatta crescere in una casa dove si respira la cultura e la raffinatezza della Roma del IV secolo d. C. Il suo matrimonio con il giovane ufficiale semibarbaro Vindicio la porterà nelle diverse guarnigioni ai margini dell’Impero, sul limes del Danubio e sul confine mesopotamico, a contatto col mondo barbarico e con antichissime civiltà, fra genti, lingue e religioni esotiche. Per sopravvivere, la giovane sposa dovrà aggrapparsi alla sua capacità di adattamento, ai consigli del buon padre e al suo inguaribile ottimismo, imparando a conoscere e amare il mondo femminile che gravita attorno ai soldati posti a difesa dell’ultima romanità. Intanto, la sua amica d’infanzia, la bellissima e inquieta cugina Valeria, tra Roma e la nuova capitale, Costantinopoli, sta percorrendo strade diverse e opposte.
Le rivali. Dieci donne di talento che hanno cambiato la storia
Paola Calvetti
Mondadori
In libreria il 13 aprile
La solidarietà femminile può essere una straordinaria forza trainante, una complice ideale del talento e una spinta verso i vertici della professione. Ma la rivalità, unita a una buona dose di narcisismo, può cambiare il corso della Storia. Questo raccontano le vite di dieci donne straordinarie che, tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, si sono confrontate in segreto o a viso aperto e, per affermarsi, non solo hanno sfidato le norme sociali, ma si sono combattute l’un l’altra, lasciando un segno indelebile nell’industria, nella moda, nello spettacolo e nel giornalismo. Avversarie? Nemiche? Nei loro rispettivi campi assolutamente sì. Dal palcoscenico dei più prestigiosi teatri del mondo l’eterea Eleonora Duse e la «divina» Sarah Bernhardt, alimentate dalla critica e dal pubblico che esaltano ora la dolcezza misteriosa dell’una, ora l’incomparabile capacità dell’altra di «essere» le eroine che interpreta, vivono per anni un antagonismo che al loro primo incontro sfocia in una vera e propria collisione. Sulle passerelle internazionali, la contesa fra il rigore formale di Coco Chanel e le mise sgargianti di Elsa Schiaparelli le vede creatrici di quello stile unico e rivoluzionario che ha plasmato la donna del Novecento. A colpi di rossetti e creme si gioca invece la sfida tra Helena Rubinstein ed Elizabeth Arden, imprenditrici geniali, pioniere di una bellezza egualitaria, nonché protagoniste di una delle più grandi faide imprenditoriali del Ventesimo secolo. Volano battute al vetriolo – la parola è la loro arma migliore – fra Hedda Hopper e Louella Parsons, fino alla fine degli anni Cinquanta regine del gossip che dettano legge a Hollywood quando in America le donne sono ancora considerate cittadine di serie B. Nemmeno le sorelle Joan Fontaine e Olivia de Havilland sfuggono alle loro penne avvelenate, soprattutto quando l’antico odio che le unisce-separa diviene di dominio pubblico in occasione della cerimonia in cui si contendono l’Oscar nel 1942. Con eleganza e ironia, ma senza nascondere un sentimento di autentica partecipazione, Paola Calvetti intreccia le biografie di queste cinque coppie di pioniere che, grazie alla caparbietà e a uno strepitoso intuito visionario, hanno trasformato la rivalità in uno stimolo al successo, diventando fonti d’ispirazione per le donne di tutto il mondo. E come in un gioco di specchi, seguendo il filo che lega le loro vite, ci racconta un’epoca in cui il genio femminile era osteggiato, deriso o guardato con sospetto. Ma trionfò comunque.
Neroinchiostro
Sara Vallefuoco
Mondadori
In libreria il 13 aprile
È l’estate del 1899, e l’Italia è più unita sulle mappe che nel cuore dei suoi abitanti. Il giovane vicebrigadiere Ghibaudo viene trasferito nell’entroterra sardo con un gruppo di carabinieri provenienti da tutto il Regno per fondare un avamposto nella lotta al brigantaggio. Il mondo che lo attende è profondamente diverso dalla Torino in cui è cresciuto: i crimini sono tanti, ma poche le denunce, a dimostrazione che lì i torti vengono raddrizzati non dalla legge ma dai coltelli. È dunque una sorpresa quando la popolana Lianora si rivolge ai carabinieri per un caso di furto. Nelle stalle della donna, però, il vicebrigadiere scopre qualcosa che cambia totalmente il volto dell’indagine: il cadavere di un collega dell’Arma. I sospetti ricadono su Anania, bracciante di Lianora, ma alcuni indizi spingono Ghibaudo a sospettare che la verità sia più complicata – e scura – di così. E mentre il carabiniere cerca di fare i conti con i sentimenti inconfessabili che si accorge di provare, un assassino prende di mira i poeti al volo, rimatori di strada che girano di paese in paese denunciando i torti subiti dalla loro gente.
Le donne dell’orchestra rossa
Jennifer Chiaverini
Harper&Collins
In libreria il 15 aprile
La storia di una donna ribelle e appassionata che, insieme alle sue amiche, combatté il regime di Hitler in una lotta clandestina. Mildred Fish, una ragazza del Wisconsin, ha appena sposato Arvid Harnack, un brillante economista tedesco, e si è trasferita in Germania, dove sembra attenderli un roseo futuro. Nella scintillante Berlino degli anni Trenta, la coppia ha una vita felice, piena di amore, amicizie e un lavoro appagante. Ma l’ombra del violento partito capitanato da Hitler si estende minacciosa… Mildred decide di non rimanere immobile, vuole resistere. E per questo si allea con Martha Dodd, la vivace e anticonvenzionale figlia dell’ambasciatore americano, Greta Kuckoff, un’aspirante sceneggiatrice, e Sara Weitz, una studentessa di letteratura. Insieme, le donne decidono di rischiare la loro vita per raccogliere informazioni da giornalisti, ufficiali militari e Nazisti. Per anni combattono una guerriglia clandestina per sabotare il Terzo Reich. Ma quando un segnale radio viene intercettato, il loro gruppo si trova all’improvviso in grande pericolo… La storia di una donna ribelle e appassionata che, insieme alle sue amiche, combatté il regime di Hitler in una lotta clandestina.
Memorie e lettere di Maria Felicia Malibran
Mercedes Demerlin
WriteUp Books
In libreria il 15 aprile
Due donne straordinarie si incontrarono a Londra negli anni Trenta del XIX secolo, entrambe bellissime, entrambe di origine spagnola, ed entrambe dotate di uno strumento eccezionale: la propria voce. Maria Felicia Malibran, nata María Felicitas García Sitches, la prima “diva” del nascente mondo della lirica moderna, e la sua mentore, protettrice e confidente, Maria de Merlin, nata Maria de la Merced Santa Cruz Jaruco y Montalvo. Catalana l’una, cubana di antica nobiltà castigliana l’altra, ma tutte e due dal grande temperamento artistico, passionale e travolgente. Maria Felicia Malibran, destinata al successo nei teatri di tutto il mondo, subirà una sorte nefasta: a seguito di una caduta da cavallo nel cuore di un parco londinese scomparirà a soli ventotto anni, nel 1836. Un tributo dell’amica, pubblicato per la prima volta proprio a Londra nel 1844, la ricorda con affetto, ammirazione, e con quella complicità femminile rara ma tipica di donne che molto hanno vissuto, molto hanno sofferto, ma anche molto hanno gioito. Dell’antica pubblicazione inglese in due volumi, si offre per la prima volta la traduzione italiana del secondo volume.
Complice la notte
Giuseppina Manin
Guanda
In libreria il 15 aprile
La vita di Maria Judina, grande pianista russa (1899-1970), poco nota in Occidente per il suo essere ribelle verso il regime sovietico, in quanto donna di fede religiosa assoluta e artista di somma libertà intellettuale. Una figura eccezionale, i cui incontri con poeti, musicisti, scrittori (da Gorky a Mandelstam, da Achmatova a Pasternak, a Bachtin a Florenskij, a Shostakovic) aprono uno squarcio sulla vita culturale di quegli anni. Un ritratto tracciato attraverso una rigorosa documentazione storica e un’avvincente libertà narrativa. La storia di un’artista nel periodo buio dello stalinismo, il suo scontro con un dittatore che, pur osteggiandola, ne apprezzava l’arte. Leggendario l’episodio di Stalin che ascolta di notte il concerto per pianoforte e orchestra n. 23 di Mozart ed è così commosso dall’esecuzione di Judina da pretendere il disco il giorno dopo, creando scompiglio e terrore alla Radio dove non era stata fatta nessuna registrazione. In poche ore si dovettero richiamare orchestrali, pianista e direttore per “creare” una falsa prima esecuzione da far recapitare a Stalin. Che quel disco ascolterà fino al giorno della sua morte.
L’ invenzione perfetta. Storia del libro
Federica Formiga
Laterza
In libreria il 15 aprile
Il libro è stato paragonato da Umberto Eco a un cucchiaio: un oggetto perfetto e non ulteriormente migliorabile. Ma come si è arrivati a questo risultato? Federica Formiga spiega quali siano gli elementi che identificano il prodotto librario e propone, in un percorso sistematico attraverso i secoli, le tappe del suo sviluppo e i suoi maggiori protagonisti. È tra Quattrocento e Cinquecento che si stabilizza un’accezione di libro come oggetto in grado di contenere testo in quantità considerevoli, prodotto a costi relativamente bassi e capace di resistere nel tempo. Il Settecento e l’Ottocento sono invece i secoli di svolta per gli autori, che iniziano a vivere del lavoro della propria penna, mentre gli editori si aprono alle nuove tecniche di stampa, che hanno lanciato il libro verso la modernità, passando dalla censura e dai diritti editoriali. Infine, agli e-book è riservata l’ultima parte, in cui si cerca di capire quali, forse, nuovi scenari aspettano il libro.
Claretta l’hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini
Mirella Serri
Longanesi
In libreria il 22 aprile
Di lei hanno detto di tutto: che era una ragazza semplice e un po’ folle; che fu il suo amore cieco per Mussolini (da cui la separava una differenza d’età di quasi trent’anni) a condurla alla morte; che era una fanatica esaltata; che era tanto bella quanto insidiosa. Ma si tratta di una Storia scritta dagli uomini. La nuova indagine di Mirella Serri offre un’immagine differente, restituendo a Claretta Petacci il vero ruolo politico da lei giocato sullo scenario degli eventi che condussero il leader del partito fascista dalla gloria indiscussa alla sconfitta. Non una sciocca, non soltanto una delle «mantenute di Stato» – le amanti del Duce che percepivano uno stipendio dal regime – ma un’abile e astuta calcolatrice. Pronta ad avvalersi delle informazioni riservate di cui era depositaria per gestire attività ad altissimo livello (antisemita convinta diede il suo apporto al traffico di certificati falsi da vendere alle famiglie ebree più facoltose; cercò di avviare accordi per l’estrazione di petrolio in Romania). Avveduta e intrigante, a Salò sposò la causa del Reich e tentò di porsi come diretta interlocutrice di Hitler. Claretta Petacci, una delle protagoniste del Novecento, emblema femminile del volto buio e tragico del secolo passato, rivive in queste pagine con la sua avidità, i suoi errori, la sua sensualità e le sue astuzie, finalmente libera dagli stereotipi con cui è stata finora raccontata.
Il pianoforte di Einstein. Vite e storie in bilico tra Firenze, Europa e America
Marco Ciardi, Antonella Gasperini
Hoepli
In libreria il 23 aprile
La storia inedita del pianoforte regalato da Einstein alla sorella Maja nel 1931 sullo sfondo dell’Italia fascista. Se gli oggetti potessero parlare, quante storie potrebbero raccontare: le storie delle persone a cui sono appartenuti, ma anche le storie dei tempi da loro attraversati. Quella del pianoforte di Einstein, passato nelle mani del pittore Hans Joachim Staude e ora conservato all’Osservatorio astrofisico di Arcetri, narra una vicenda costellata di avvenimenti a volte meravigliosi, a volte tragici, mai banali. Un’avventura vissuta a fianco delle vite di molte donne e uomini che hanno dovuto confrontarsi con sfide quotidiane ed epocali, quasi sempre accompagnati da un filo conduttore, la musica, che ha legato le loro esistenze, nel decennio in cui furono promulgate le leggi razziali. Il libro ricostruisce, attraverso fonti e immagini, il rapporto tra Einstein e l’Italia e soprattutto Firenze, percorrendo la storia d’Italia nel periodo del fascismo tra musica, arte e cultura, ma anche la questione ebraica, la guerra, l’emigrazione negli Stati Uniti.
Óláfr Tryggvason. Il re vichingo, Apostolo della Norvegia
Carla Del Zotto
Graphe.it
In libreria il 26 aprile
Óláfr Tryggvason fu re di Norvegia dal 995 al 1000. Óláfr Tryggvason è tra le figure preminenti dell’antico regno norvegese. Suo padre Tryggve, un regulus dell’area di Víken, morì assassinato da re Guðrøðr nella lotta per il trono norvegese e Óláfr, esule, costruì la propria fortuna con raid e saccheggi a est e a ovest. Con l’argento ricavato dalle incursioni nelle Isole britanniche finanziò la propria campagna militare per diventare re e nel corso di una delle sue spedizioni corsare si convertì e ricevette il battesimo da un eremita delle isole Scilly. Nella tradizione nordica re Óláfr, con il suo breve regno dal 995 al 1000, è considerato l’Apostolo della Norvegia: gli viene attribuita la conversione della Norvegia, delle isole Orcadi, Fær Øer, Islanda e Groenlandia. L’evangelizzazione da lui promossa fu peraltro violenta, unita a un espansionismo “cristiano” e a una politica religiosa indipendente dall’arcidiocesi di Amburgo-Brema. Storicamente, il tentativo di eliminare l’influenza danese in Norvegia costrinse Óláfr Tryggvason ad affrontare una coalizione formata dal re danese Sven Barbaforcuta, lo jarl di Lade, Eiríkr, e il re svedese Olof Skötkonung nella battaglia di Svold in cui fu sconfitto. Per Adamo di Brema, Óláfr Tryggvason si suicidò in mare per la disperazione conseguente all’apostasia e all’inganno dei maghi di cui si fidava ciecamente; secondo le saghe nordiche, invece, scomparve misteriosamente dalla sua nave dopo un grande bagliore nel corso della battaglia in mare. Molti credettero che fosse andato in Russia, altri dissero di averlo visto in un monastero in Terrasanta
Diario dell’ultima notte. Ciano – Mussolini, lo scontro finale
Mauro Mazza
La Lepre edizioni
In libreria il 27 aprile
Il romanzo racconta gli ultimi mesi di Galeazzo ciano, dal gran Consiglio del 25 luglio 1943 alla sua condanna a morte l’11 gennaio 1944, dagli altari del potere alla polvere della prigionia, esecuzione per tradimento. Tra i personaggi, Edda ciano e Benito Mussolini. Il conflitto padre-figlia sulla sorte di Galeazzo è profondo, lancinante, insanabile. Compaiono anche altri componenti della famiglia Mussolini –Rachele e Vittorio su tutti – e diversi gerarchi del fascismo, come grandi, Bottai, pavolini e Farinacci. Nelle ultime settimane di ciano – detenuto nel carcere di Verona –è rilevante la figura di Frau beetz, giovane e attraente tedesca, che con ciano vive una struggente e intensa storia d’amore. Fa da contrappunto al racconto il diario del giovane friulano Antonio basso (personaggio di fantasia), giovane fascista appena diplomato maestro, che vive con crescente angoscia la prova della guerra civile e della violenza diffusa che dominano l’ultimo biennio del conflitto. Nelle ultime pagine di quel diario del 1944 basso annota, nel 1978, alcune sue impressioni sul delitto Moro, tracciando un originale parallelo tra due tragiche vicende che hanno segnato la storia italiana del Novecento.