Trama
Firenze, 1482.
Il giovane Leonardo da Vinci si è già fatto un nome, come apprendista alla celebre bottega del Verrocchio. Ma insieme alla fama il talento gli ha portato anche molti nemici, tanto che la città non è più un luogo ospitale per lui. Così, quando Lorenzo il Magnifico, suo protettore, gli offre una possibilità di riscatto, Leonardo accetta senza remore. Dovrà recarsi a Milano, dal duca Ludovico il Moro, alleato dei Medici. Ufficialmente sarà uno dei valenti artisti chiamati a dare lustro alla corte degli Sforza, e avrà l’occasione di creare capolavori che lo renderanno immortale. Ma quella che nasce come una nobile collaborazione finirà presto per trasformarsi in un insidioso legame, quando il nuovo mecenate di Leonardo si rivelerà il suo antagonista… Tra storia e leggenda, una sfida pericolosa per un genio che non ha avuto pari.
Recensione a cura di Roberto Orsi
“Chi scherza con il diavolo, prima o poi finisce all’inferno!”
In occasione dell’uscita del nuovo romanzo di Barbara Frale “Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio”, oggi abbiamo il piacere di partecipare al Review Party organizzato dalla casa editrice Newton Compton Editori. In questo stesso giorno, diversi blog stanno pubblicando le loro recensioni, i commenti e le opinioni su questo nuovo lavoro della storica viterbese, che abbiamo imparato ad apprezzare per le sue pubblicazioni sull’Ordine dei Templari.
Questa volta l’autrice cambia periodo storico e porta in libreria un romanzo dedicato al grande genio del nostro primo Rinascimento, probabilmente il più grande di tutti: Leonardo da Vinci.
Un personaggio che tanto ha fatto parlare di sé nel corso dei secoli, di cui tanto si è scritto in numerosi romanzi, saggi e biografie. Eppure un uomo che ogni volta sorprende quando analizzato dal punto di vista di un diverso narratore.
Il romanzo si apre nel territorio di Amboise, nel castello di Clos-Lucè, dove Leonardo trascorse gli ultimi anni di vita. Lo troviamo dalle prime scene ancora indaffarato nei suoi esperimenti, i suoi studi sul volo, sull’anatomia umana e animale. Un anziano saggio, che sta per portare nella tomba con sé un innumerevole quantità di segreti e misteri. E proprio a questi mira il Cardinale Cristoforo Numai, legato apostolico di Papa Leone X, da questi inviato in Francia per il recupero di testi scritti di fondamentale importanza. Il contenuto di questi libri, in mani sbagliate, potrebbe rivelarsi un danno irreversibile per la Chiesa Cattolica.
“Ma chi poteva dire con esattezza quanti altri libri pericolosi o sconvenienti stava nascondendo Leonardo da Vinci? I suoi molti, troppi, talenti eccezionali dovevano provenire da una sorgente sconosciuta a tutti gli altri: una fonte profana, se non addirittura diabolica.”
Sua Eminenza, coadiuvato dal re di Francia in persona, Francesco I, protettore di Leonardo da Vinci in quel momento, viene accolto nelle stanze personali del genio, dove inizia un braccio di ferro dove l’astuzia, l’arguzia, la favella e la capacità di dissimulazione sono le armi più affilate.
Leonardo si convince a ripercorrere gli episodi che lo videro protagonista in giovinezza, all’età di trent’anni, quando nel 1482 si apprestava a trasferirsi da Firenze, con Lorenzo il Magnifico, alla corte di Ludovico Sforza, detto il Moro, nella città di Milano.
Ed è cosi che dopo il prologo iniziale, torniamo indietro di circa quarant’anni, e con un racconto in prima persona, l’autrice lascia la parola a un Leonardo inizialmente trasandato, malandato, l’artista di cui tanto abbiamo letto: colui che iniziava un’opera ancor prima di terminarne una avviata. Un artista talentuoso ma sopra le righe, impelagato in situazioni anche scabrose come l’accusa di sodomia nei confronti del giovane Jacopo Saltarelli, poi trovato morto in circostanze misteriose.
Non è una fase facile della vita del genio fiorentino e l’arrivo improvviso di un emissario dalla città di Milano, in missione per conto del Moro per reclutare artisti che possano rendere grande la sua città, è come una ventata di ossigeno per Leonardo, convinto anche dal padre Piero al trasferimento presso la corte di Ludovico il Moro.
“Vivete nel dubbio, figliolo. In bilico tra due realtà, forse da sempre. Vostro padre vi ha cresciuto in casa propria, tuttavia non si decide a darvi il suo cognome. Primogenito, però bastardo. Siete scultore o pittore? Architetto o invece ingegnere? Non riuscite a decidervi.”
Animo inquieto, anima dolcissima, animo buono, anima curiosa. Leonardo è tutto e il contrario di tutto. Non è definibile nè ascrivibile in una determinata categoria di uomo. Sulla sua mente e la sua mentalità si è detta qualsiasi cosa, forse senza mai inquadrarlo in una cornice definita, dai contorni chiari e precisi. Un personaggio sfuggente nella vita quanto nella morte. Diverso da tutti, in quel momento. Un essere proiettato nella scienza, nello studio della natura per come è, scevra da imposizioni e dogmi religiosi.
L’osservazione del bello, della divina essenza della natura e di ciò che ci circonda, che sia comprensibile o meno, che sia possibile analizzarlo con raziocinio o no. Da sempre affascinato da quei testi antichi, soprattutto greci, tramandati spesso in gran segreto a pochi iniziati degni di tale conoscenza. Scritti per menti illuminate, avulse da ogni forma di pregiudizio, capaci di pensare al di là del definito, tendendo all’indefinito e all’irrazionale.
È anche un Leonardo umano nei suoi sentimenti, le pulsioni e le attrazioni. Nel viaggio verso Milano la vicinanza a Lisandro Dovara, enigmatico inviato del Moro, più volte lo costringe a fermarsi e riflettere sui pensieri che gli suscita.
Barbara Frale porta il lettore nel mondo neoplatonico che vide la sua grande rinascita proprio a Firenze, con l’accademia voluta da Cosimo de’ Medici e i grandi pensatori del tempo come Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Studi sull’origine del creato e della luce, sulla perfezione del primo uomo a immagine e somiglianza del Creatore, sulla reincarnazione dell’anima, prendendo a piene mani dagli studi della cabala ebraica e di alchimia (la cosiddetta Arte Regia, l’alchimia superior che incorona l’uomo come Re del Mondo), di grandi menti del passato quali Origene, Timogene o Pitagora.
Leonardo da Vinci ripercorre l’avventura di quegli anni, tra intrighi politici, complotti, macchinazioni e messaggi cifrati, tra le corti più importanti d’Italia: Firenze, Milano, Urbino, Ferrara.
L’incontro con i grandi del tempo e le loro opere, come Piero della Francesca o il Mantegna, trasforma il viaggio fisico in viaggio iniziatico alla ricerca di conoscenze perdute, travisate, spesso osteggiate e censurate. Censure che mai hanno potuto fermare la ricerca della verità.
“Facciàno nostra vita coll’altrui morte.”
Editore : Newton Compton Editori (19 marzo 2021)
Lingua : Italiano
Copertina rigida : 320 pagine
ISBN-10 : 8822756312
ISBN-13 : 978-8822756312
Link d’acquisto cartaceo: Leonardo Da Vinci. Il mistero di un genio
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