Trama
Nella prima metà del 1600, in pieno commercio degli schiavi dall’Africa verso il Nuovo Mondo e l’affermarsi del potere dello Stato Pontificio sulle terre del Ducato di Ferrara con la devoluzione di Cesare d’Este nel 1598, il capitano olandese Ruud della nave negriera oceanica “Amsterdam” incrocerà il suo destino con l’ambizioso e arrampicatore architetto Reginaldo, giunto da Roma nella “Terra del Guercino” a cercar gloria e fortuna.
Recensione a cura di Maria Rita Truglio
Tre parole misteriose, tre semplici parole capaci di far incrociare il destino di più persone e con loro cambiare gli eventi. Ma possono queste tre semplici parole costituire il perno della vita dei protagonisti e di un intero romanzo? Assolutamente si e Marco Bonora ce lo dimostra abbondantemente in quello che è uno scritto breve ma denso di avventura e storia. Un mappamondo a portata di mano del lettore che non si scomoda di far girare perché segue l’andamento naturale delle cose, sospinto dalla voglia di ricerca dei protagonisti. Questo nostro girovagare parte dalla Terra di Cento nell’Italia del 1600, un piccolo centro abitato che pian piano stava conquistandosi la giusta dose di importanza; l’arte stava assumendo una certa rilevanza e un nome fra tutti cominciava a circolare. Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, aveva già un buon seguito ed era apprezzato particolarmente anche dalla Curia. Ma non solo. A sua insaputa, sarà al centro di una serie di avvenimenti trascinanti dietro di sé una scia di morti e sangue che deturperanno la sua arte. La sua presenza sarà solo un‘ombra che seguirà ininterrottamente la vita di Ruud, capitano olandese dedito alla tratta degli schiavi africani, che stanco ormai di questa di vita, decide di dare una svolta partendo proprio dal nome dell’artista. Un tradimento, una presa in giro e tutto inizia.
L’ingordigia umana per la ricchezza non conosce limiti e aveva contagiato completamente anche me.
Un baule contenente un tesoro sarà la sua possibilità di svoltar pagina ma si sa, i cambiamenti portano con sè difficoltà e non sarà questa l’eccezione. Ed ecco che il viaggio comincia; attraverso i suoi occhi ammiriamo le sfumature del Mar Egeo e il suo infrangersi sulle coste dell’isola di Rodi dove a bussar alla porta sono solo tre parole. Tre parole e un quadro da cui dipendono la vita di uomo.
Forse la risposta a quest’ultimo quesito era scritta ed affidata all’inchiostro delle ultime pagine del diario.
E così a viaggio inverso, tra le pagine di un diario di bordo, che l’autore ci offre come guida ai sentimenti e alle sensazioni provate, l’atmosfera religiosa si mischia alla laicità latente tra le mura di un convento. L’ombra del Guercino si allunga fino a toccare quella di Reginaldo, architetto in cerca della sua strada. Una strada che lo ha portato già lontano e che molto presto si intersecherà con uomini fino ad allora sconosciuti. Però il Guercino lo conosce bene, di fama certo, ma quel quadro per lui rappresenta l’inizio. Omicidi che macchiano la tranquillità di Cento, dubbi, paure e la peste portata probabilmente dalla discesa dei lanzichenecchi, non fanno che alimentare in lui una diabolica seduzione. Quelle tre parole gli aleggiano intorno e lo sospingono a compiere un viaggio già visto, ma sempre affascinante, che ci regalerà nuove mete. Con l’espediente del diario che sempre ci accompagna in questo romanzo, visiteremo luoghi che ricordano Cleopatra, Marco Antonio e Ottaviano, respireremo i profumi del posto, ricchi di spezie di ogni tipo e passeremo fredde notti nel deserto. Un cammino che ci condurrà nel Sinai al Monastero di Santa Caterina dove con scrittura priva di artifizio, Marco Bonora ci pone di fronte a un punto cruciale. Cruciale per la vita futura di tutti in cui la consapevolezza delle cose importanti ti sbatte in faccia la realtà.
Il frutto avvelenato di truffe, di violenze, d’inganni e di tanto sangue inutile giaceva ora all’interno di una tomba…
Un tesoro che si trasforma in qualcosa di più di semplici oggetti di valore; la presa di coscienza che il sangue versato è stato inutile perché il vero tesoro, la piena consapevolezza di sé e la ritrovata pace si trovano nei luoghi in cui ti senti a casa, semplicemente. Le tre parole si disperdono, diventando un vago ricordo di tempi passati che hanno però insegnato tanto. E Guercino, inconsapevole di tutto, continuerà a regalare la sua arte al mondo.
Quindi possono tre semplici, sconosciute parole stravolgere la vita di un uomo diventando perfetta assonanza con la vita? Ruud e Reginaldo ci danno la risposta, due uomini agli antipodi per carattere e stile di vita, dal destino incrociato ma al tempo stesso diverso che riusciranno a trovare un senso, in modo differente. Ecco, Marco Bonora ci mette a disposizione questo in poche pagine: un mappamondo che racchiude nel suo globo non solo splendide terre ma l’arzigogolato mondo delle emozioni umane che con pregi e difetti costituiscono la base di ognuno di noi.
Editore : Casa Editrice Freccia d’Oro (11 novembre 2020)
Lingua : Italiano
ISBN-10 : 8832015749
ISBN-13 : 978-8832015744
Link di acquisto cartaceo: Il mistero del Guercino