È il 13 gennaio 1129. Si aprono i lavori del Concilio di Troyes passato alla storia per essere quello in cui si è messa nero su bianco per la prima volta la regola dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, meglio conosciuti come “Templari”.
Il Consiglio si aprì alla presenza di molte personalità religiose, tra cui: il cardinale Matteo d’Albano, Legato del Papa in Francia, gli Arcivescovi di Reims e di Seins e dieci dei loro Vescovi suffraganei, quattro Abati Cistercensi (di Cîteaux, Clairvaux, Pontigny e Troisfontaines), due abati della Congregazione di Cluny (di Molesmes e Vézelay), due canonici, due Maestri ed un segretario.
Insieme a questi grandi esponenti del mondo religioso, anche altre personalità presero parte ai lavori. Tra questi va sicuramente ricordato Hugues de Payns, colui che è considerato il primo Maestro dell’Ordine Templare. Al tempo del Concilio, Hugues si era già stabilito in Terrasanta dopo la spedizione di anni addietro al seguito del conte Ugo di Champagne. I primi cavalieri avevano già iniziato la loro missione di protezione dei pellegrini in viaggio.
Il Concilio del 1129 fissa la regola scritta da Bernardo di Chiaravalle e sancisce la nascita dell’Ordine del Tempio. Si assiste alla nascita di una figura che incarna lo spirito di due classi sociali medievali: gli oratores (i sacerdoti) e i bellatores (i soldati). Da qui parte la Rivoluzione dei Templari.
Simonetta Cerrini, nel suo libro analizza la regola dell’Ordine attraverso lo studio di nove manoscritti giunti fino a noi (divenuti poi dieci con la scoperta del manoscritto di Edimburgo).
“Il testo latino e la versione francese della regola del Tempio ci rivelano l’esistenza di un mondo che oscilla tra una laicità non completamente abbandonata e lo statuto religioso, tra la guerra e la ricerca della santità, tra il cristianesimo e l’apertura verso altre forme di sacro.”
I Templari furono un’autentica Rivoluzione per il mondo sociale di quel tempo. E se molto spesso vengono ricordati principalmente per le ricchezze accumulate, per il lascito di un tesoro nascosto che comprenderebbe addirittura il Sacro Graal, i Cavalieri di Cristo furono molto di più. Tra le tante qualità e attribuzioni che colpiscono nello studio di questo Ordine, affascina molto la capacità di integrazione con culture diverse. Nonostante la missione originale, con il tempo l’Ordine dei Templari si inserisce perfettamente nel contesto socio-economico della Terra Santa. Il contatto con concezioni, visioni e conoscenze diverse diventa una caratteristica fondamentale dei Cavalieri, che li pone su un piano spirituale, al di là di quello materiale, molto rilevante.
Simonetta Cerrini, in questo suo splendido saggio, racconta le vicende, le peculiarità, i requisiti e i tratti fondamentali dell’Ordine dei Cavalieri di Cristo, attraverso l’analisi della regola imposta al termine del Concilio di Troyes. Una lettura incredibile che sviscera gli aspetti più importanti dei Templari che ancora oggi affascinano per la loro enigmaticità e senso di cambiamento che hanno apportato con la loro opera.
Editore : Mondadori (18 marzo 2014)
Lingua: : Italiano
Copertina flessibile : 240 pagine
ISBN-10 : 8804636440
ISBN-13 : 978-8804636441
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