Narrativa recensioni

I Tunnel di Oxilla – Silvana da Roit

Trama
Nel romanzo si intrecciano vicende ambientate in periodi storici diversi, fine Seicento e primi anni Sessanta, nel borgo di Domodossola.

Denominatore comune, la ricerca e riscoperta di segreti passaggi sotterranei, dimenticati nel tempo e indicati ormai come fantasie popolari. I protagonisti, rispettivamente Joanna Francisca e Marco, vivranno quell’esperienza come una sorta di iniziazione, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, scoprendo il valore universale dell’amicizia.

Recensione a cura di Matteo Palli  
Marco è un bambino introverso malinconico e fragile che vive con un’anziana nonna e il padre.  Poche parole sono state pronunciate tra padre e figlio sull’abbandono da parte della madre e, tra sensi di colpa e silenzi, il loro rapporto è complesso e portatore di incomprensioni. La capacità cattiva dei giovani di colpire colui apparentemente più fragile non risparmia Marco, bullizzato e preso in giro dai compagni di scuola. Ed è proprio un suo primo atto di ribellione verso il più odioso dei coetanei che gli cambierà la vita. Il padre, per punizione, gli affida il compito di ripulire e mettere a posto una soffitta dove, in modo del tutto fortuito, trova un antico diario che gli apre un mondo nuovo. Una ragazzina, Joanna Francisca, alcuni secoli prima aveva trascritto la propria storia raccontando il suo vagare per i tunnel sotto la città, da sempre oggetto di leggende e fantasie. È facile intuire come seguendo in modo attento quanto riportato il giovane cercherà di ricostruire l’antica mappa del Borgo e dare luce ai segreti della città.

Il romanzo si muove quindi su due piani temporali. L’oggi, vissuto da Marco e la fine del 1600 raccontata da Joanna Francisca. Due storie apparentemente lontane ma accomunate dalla curiosità di due giovani, forse non troppo diversi tra loro ed entrambi portatori di sentimenti importanti.    
La prosa è di assoluta qualità: ricca, fluida ed elegante. Le parole scorrono come acqua di un ruscello carico di piogge impreziosendo il racconto e donando sollievo al lettore.

Avevamo sulla schiena il calore soffuso tipico del sole nei pomeriggi settembrini, sebbene la luce ormai opaca tinteggiasse di indaco le montagne circostanti. Ancora poco tempo e non ne avremmo più distinto i profili frastagliati. Una dietro l’altra, furono accese le torce da apporre ai lati di finestrelle, portali scuri di ogni dimensione.

La storia, apparentemente leggera, affronta temi importanti come il rapporto tra padre e figlio, la solitudine dei “diversi” e soprattutto l’amicizia.
Quella raccontata tra Joanna Francisca e Cencio, un giovane muto (appunto un diverso agli occhi di molti) ma che riesce a creare un rapporto indissolubile con la protagonista come solo avviene in giovane età. Quando i cuori battono nella stessa direzione e al medesimo ritmo e  le emozioni, la complicità  e i gesti riescono a sopperire a qualsiasi parola non detta. 

Nonostante l’estate fosse agli sgoccioli, la calura pomeridiana ci spingeva a cercare ristoro sui gradini della grande scala a chiocciola. Su uno di quegli scalini avevamo individuato una tavola per giocare a tris, incisa dai soldati, un tempo a guardiania del maniero. Recuperavamo le pedine, un giorno raccogliendo sassolini di diverso colore e un altro, ricavando tondini dalla legna accatastata in fondo al giardino…

Un racconto di piccole cose e di scoperte. Con una curiosità e una voglia di vivere che rendono “meravigliosamente unico” qualsiasi dettaglio. Che poi sono i segreti dell’adolescenza o meglio degli anni che la precedono. I piccoli grandi ricordi che ciascuno si porterà dietro ben riposti in un angolino speciale della propria memoria.   

C’erano i momenti di quiete assoluta, lunghi silenzi intercalati da scoppi di euforia quando ripetevo fino alla nausea le nostre avventure, arricchendole ogni volta di particolari immaginifici, inserendo scenette in cui ci facevamo beffa di tutto e le risate riempivano l’aria.

Un romanzo carico di buoni sentimenti con un valore aggiunto che trasuda da ogni pagina: il profondo amore dell’autrice per la propria città che diventa, a fianco di Marco e Joanna, protagonista assoluta del romanzo.

Copertina flessibile: 224 pagine
ISBN-10: 8885434541
ISBN-13: 978-8885434547
Editore: Edizioni Convalle (20 luglio 2020)
Link di acquisto cartaceo: I tunnel di Oxilia

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