Narrativa recensioni

La variabile nascosta – Gianfranco Manes

Trama
Un manoscritto, casualmente ritrovato in un mercatino di antiquariato a Vienna dal giovane ricercatore italiano Lorenzo, è la scintilla per ripercorrere l’intreccio delle storie dei maggiori scienziati tedeschi e dei premi Nobel coinvolti dal regime nazista nel progetto Uranverein al fine di perfezionare teorie e ricerche scientifico militari per la creazione della bomba atomica. Fra loro, Werner Heisenberg, inventore di un generatore nucleare, che fissa in un manoscritto le basi della sua ardita teoria destinata a rivoluzionare la Fisica, la variabile nascosta, un’entità la cui esistenza era stata ipotizzata anni prima da Albert Einstein. Perché, se durante il conflitto mondiale, la Germania era in possesso di progetti così avanzati sull’atomica, alla fine furono gli Stati Uniti a realizzarla per primi? Fu forse la paura degli effetti potenzialmente devastanti per l’umanità che scosse le coscienze dei ricercatori tedeschi, fino a rallentarne la ricerca e la sua realizzazione? Perché Heisenberg decise di affidare ad un amico, in realtà agente inglese, il compito di far pervenire la sua Teoria agli Alleati? Una storia d’intrighi, azioni d’intelligence da ambo le parti, colpi di scena, tentativi di rapimenti, torture e morti fino a un sorprendente finale che farà capire a Lorenzo.

La macchina a Uranio

Recensione a cura di Laura Pitzalis
Devo premettere che la lettura di questo libro, inizialmente, mi ha terrorizzato: meccanica quantistica, principio d’indeterminazione, isotopi, energia nucleare, uranio, plutonio, acqua pesante, grafite … ho dovuto fare ricerche su google per chiarire, senza andare troppo nei particolari, la confusione mentale che avevo! Poi la lettura è andata alla grande appassionandomi fino alla fine … e che finale, tutto un programma!
Prima di esporre le mie impressioni, però, vi devo chiarire alcune cose.
Werner Heisenberg, inventore della meccanica quantistica e premio Nobel per la fisica nel 1932, con le sue teorie ha rivoluzionato il principio di realtà e casualità. Allievo di Niels Bohr, con lui avrebbe poi sviluppato la versione più accreditata della meccanica quantistica, l’Interpretazione di Copenaghen.
Secondo Heisenberg “le leggi naturali non conducono a una completa determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l’accadere è piuttosto rimesso al gioco del caso”. Questa visione fu contrastata duramente da Albert Einstein (“Dio non gioca a dadi con l’Universo”) per il quale sarebbe stata superata con la scoperta di un’entità, ancora sconosciuta che chiamò Variabile Nascosta.
Nel 1939 Heisenberg è chiamato a occuparsi del programma nucleare nazista, Uranverein, che consisteva in una serie di esperimenti tesi alla costruzione di armi nucleari. Il programma non portò mai allo sviluppo della bomba atomica, anche se alcuni indizi, tra cui una lettera mai spedita a Niels Bohr, fanno pensare che ci abbia lavorato su.
Nel settembre 1941 Bohr e Heisenberg s’incontrano a Copenaghen: quello che si dissero nessuno lo sa, l’unica certezza è che quell’incontro incrinò la loro lunga amicizia. Perché?
Ci sono due versioni contrastanti, una è che Heisenberg avesse cercato di coinvolgere Bohr nel programma atomico tedesco, l’altra è che gli aveva proposto di farsi promotore di una tregua nello sviluppo delle armi nucleari.
Ce ne sarebbe una terza… quella che Gianfranco Manes formula nel romanzo, che non voglio rivelare per non togliere la curiosità a chi legge, che potrebbe essere abbastanza plausibile… sarà quella giusta? Chissà!
Su questi esperimenti, sulla figura un po’ ambigua del fisico premio Nobel, l’autore costruisce il romanzo, un romanzo di spionaggio dove, con un ritmo avvincente, la ricostruzione storica s’intreccia con una realtà romanzata ma verosimile, procedendo a pari passo.
Dalla prima all’ultima pagina si respira un’aria di paura e di sospetto, una cappa opprimente della tirannia hitleriana cui nessuno è escluso, neppure chi ne fa parte.

Chiunque sia venuto a corrente di qualunque dettaglio, anche marginale, riguardo a Zauberflöte, deve essere trattato allo stesso modo. […] E riguardo a Völler è comunque un ufficiale delle SS. Faremo in modo che ci sia utile da morto come non ci è stato da vivo!

Una storia d’intrighi internazionali, di spionaggio e controspionaggio che vede da una parte il regime Nazista dall’altra gli Alleati, tutt’e due intenzionati a scoprire le carte avversarie, a riuscire a individuare a che punto possano essere i risultati delle ricerche per la costruzione di una potente arma nucleare: chi riuscirà ad averla avrà in mano non solo le sorti della guerra ma anche quelle dell’umanità.
Manes divide il romanzo in due parti, raccontandoci la storia da due punti di vista diversi: quella dei nazisti e quella degli alleati, e ci trascina nelle azioni di ambedue le parti. In questo modo ci rende parte attiva della storia, ci coinvolge facendoci assistere alle riunioni segrete, facendoci partecipe dei loro piani, della loro ansia che tutto avvenga senza impedimenti. Partecipiamo alle loro azioni sul campo facendoci pervadere dall’adrenalina, inorridiamo assistendo alla brutalità degli interrogatori della gestapo, e tiriamo un sospiro di sollievo quando il perseguitato di turno riesce a salvarsi.
Siamo travolti da documenti secretati, da messaggi cifrati ritenuti inviolabili (e che poi non lo sono), formule fisiche e matematiche, prototipi. Ma soprattutto siamo testimoni dell’esistenza del manoscritto contenente la rivoluzionaria teoria di Heisenberg, una teoria che stravolge quella sua precedente della casualità, una scoperta da brividi, in grado di rivoluzionare tutte le conoscenze fino allora acquisite nel campo della Meccanica Quantistica: una Teoria a Variabile Nascosta che porterebbe a confermare l’esistenza di due mondi paralleli.

Einstein pensava che ci dovesse essere una qualche entità, una variabile nascosta che permettesse di interpretare la realtà in un modo differente da quello che la nostra Interpretazione aveva attribuito alla sola legge del caso. Ebbene , mi sono convinto che avesse ragione e ho sviluppato una teoria che sembra dimostrarlo

Naturalmente l’esistenza di questo manoscritto è frutto della fantasia dell’autore che però ci lascia nel dubbio: può essere veramente accaduto?
Questo romanzo è ricco di personaggi storici e no, ben delineati e approfonditi senza dilungarsi inutilmente, ognuno con un proprio profilo psicologico che lo fa agire secondo il proprio essere. Perciò mi stupisco del fatto che tutti possono essere “buoni” e “cattivi” contemporaneamente, che non ci sono, sempre parlando dal punto di vista psicologico, vinti e vincitori.
Parlando della scoperta dell’energia nucleare, Gianfranco Manes tocca un tasto etico facendoci riflettere: è da considerare un merito o una colpa la scoperta scientifica che porterebbe a vantaggi pratici ma che potrebbe essere usata per scopi bellici o per imporre il proprio potere sugli altri?

Penso con terrore a cosa accadrebbe se queste scoperte portassero alla costruzione di nuove armi. Siamo nel mezzo di una guerra. Che cosa succederebbe se la Germania o gli Alleati ne venissero in possesso? […] Sarebbe la fine della nostra civiltà con centinaia di milioni di morti , una catastrofe di dimensioni inaudite di cui mi sentirei responsabile

Quest’autore è una meraviglia, riesce a farti immergere completamente nella storia che racconta con ritmo giusto e una trama ben strutturata, aprendoti la mente e spingendoti ad andare a fondo sia su quel periodo storico, sia sulle nozioni di fisica quantistica che, confesso, un po’ mi hanno spiazzato rallentandomi la lettura ma che mi hanno arricchito su una materia che era caduta completamente nell’oblio.
Un romanzo che in mezzo a divise militari, camici bianchi, camere di tortura, celle umide e buie, ti porta a respirare l’aria salmastra del mare e l’aroma freddo e pungente delle sigarette e quello caldo e dolce del tabacco da pipa. Ti fa entrare nei locali esclusivi di Berlino e nei circoli privati riservati di Londra dove del terrore e della distruzione di fuori non c’è minimamente traccia.
Un romanzo da leggere per sapere e per riflettere.

Copertina flessibile: 293 pagine
Editore: DIARKOS (21 aprile 2020)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8832176688
ISBN-13: 978-8832176681
Link di acquisto cartaceo: La variabile nascosta
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One Reply to “La variabile nascosta – Gianfranco Manes

  1. Che splendida recensione. Soprattutto per chi come me adora la fisica nucleare con un’inclinazione verso quella delle particelle elementari. Grazie di avermelo fatto conoscere. Passo subito all’acquisto.

     

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