Trama
In un’Italia stremata dall’incubo della guerra, il siciliano Enea Crisafulli, marinaio sommergibilista di stanza a Pola, approfittando di una licenza segue Vittorio, suo commilitone e amico fraterno, a Faenza. È l’estate del 1943 e il giovane, sordo ai consigli di chiunque, decide di tornare a Messina, già occupata dagli anglo-americani, per andare a prendere sua madre e portarla al Nord dove è convinto che starà più al sicuro.
È così che inizia il viaggio di Enea lungo un paese dilaniato dalla guerra e sfiancato dai bombardamenti che ne hanno cambiato la fisionomia. Ma l’8 settembre, travolto insieme con altri seicentomila soldati dall’armistizio che disgrega lo Stato chiedendo a ciascuno dei suoi abitanti, civili e militari, di decidere da che parte stare anche Enea è costretto a compiere una scelta.
La licenza è un affresco a tinte fosche che non lascia respiro ai personaggi che ne abitano le pagine costringendo il lettore a una lettura serrata. Con uno stile asciutto e dialoghi impastati dei tanti dialetti quante sono le regioni attraversate da Enea nel suo viaggio, il romanzo racconta come si sia disgregato il folle sogno imperialista italiano, come si sia passati dalla guerra coloniale d’Etiopia all’impietosa lotta fratricida che non risparmierà nessuno.
Recensione a cura di Maria Marques
Enea e Vittorio, due amici, due uomini che s’incontrano casualmente e vivono uno dei periodi più drammatici della storia Italiana. La guerra penetra gli animi, mina le sicurezze e infine aggredisce durante la notte, quando la mente vaga nel mondo dei sogni o delle premonizioni. Questo è ciò che accade a Enea Crisafulli, un giovane sommergibilista siciliano. Un incubo turba le sue notti e, approfittando di una licenza, percorre l’Italia distrutta dalla guerra per raggiungere la madre nella natia Messina e portarla con sé a Faenza, affidandola alle cure della famiglia del suo caro amico Vittorio Serioli.
Un viaggio pericoloso quello di Enea, che si svolge nei primi giorni del Settembre 1943, con l’Italia prossima all’armistizio. Un viaggio che significa per il giovane, non solo lasciare la casa dell’amico, una seconda famiglia, ma anche una ragazza, conosciuta da poco, verso la quale i sentimenti sono molto forti. Un viaggio quindi lungo le strade d’Italia ma anche un viaggio dentro se stesso, rivalutando le proprie posizioni politiche, accorgendosi di essere lontanissimo dal ragazzino infatuato del duce. Un viaggio che riporta alla memoria un Enea bambino e ragazzino, facendo emergere la figura del padre, comprendendo finalmente i suoi timori e dubbi sul regime fascista.
Enea riuscirà nel suo intento di portare con sé la madre a Faenza, appena in tempo prima che sia dichiarato l’armistizio in cui l’Italia si troverà davvero divisa, non solo geograficamente ma anche umanamente, tanto che i due amici seguiranno percorsi differenti: Vittorio si unirà alle bande partigiane, mentre Enea riuscendo a sfuggire alla prigionia dei tedeschi, si nasconderà insieme con altri in attesa che la guerra finisca.
Qui non si tratta di combattere per il re o per Badoglio, ma per l’Italia.Dobbiamo farlo Enea; prima cacciamo i tedeschi e i fascisti e prima questa guerra finirà.
La guerra tuttavia non aspetta, procede inesorabile con tutto il suo carico di orrore, facendo dimenticare agli uomini i limiti universali di ciò che è giusto.
Tutto perde definizione e si stempera nell’orrore di chi colpisce per rappresaglia, senza badare a nulla, nemmeno all’età delle persone che sono uccise dopo molte sevizie. Vittorio ed Enea si ritroveranno dalla stessa parte, non è più il tempo per nessuno di aspettare che la guerra finisca. Il tempo scandito normalmente scompare… ci sono le fughe, il nascondersi, il vivere clandestinamente, il timore delle delazioni e le rappresaglie, sperando ogni volta di riuscire, nonostante la paura, di sapersi fermare in tempo, prima di diventare loro stessi come i nemici che combattono, perché quando la tua donna ti guarda dritto negli occhi non c’è scampo alcuno, sono degli specchi di una realtà cui si vuole fuggire, ma con cui si fanno i conti ogni notte, nei sogni.
Enea imparò ad ascoltarsi, a seguire un tempo interiore non più scandito da ore e minuti che sembravano non passare mai…ma cadenzato dai ricordi, dagli errori, dalle aspettative e dalle paure.
Mario Falcone racconta in questo romanzo
la storia del nostro paese dall’armistizio sino al dopoguerra, intrecciandola abilmente con le storie personali dei suoi protagonisti che sono quanto mai reali e credibili in quel contesto. Le vicende di Enea, di Vittorio e delle altre numerose voci che compongono il tessuto del romanzo, possono essere state narrate da chiunque visse in quegli anni, sia da chi partecipò attivamente sia da chi si limitò ad aspettare che la guerra passasse. Sono storie che potrebbero aver raccontato i nonni, nulla sopra le righe, ma una realtà fatta di paura, dolore ma anche molta speranza. Enea e Vittorio e gli altri giovani descritti dall’autore divengono coloro che in quegli anni hanno dato speranza a un paese dilaniato, ferito, mentre gli Alleati risalivano dalla Sicilia e le forze tedesche arretravano e gli
stessi italiani erano divisi su vari fronti. Nessuno si salva, tutti sono colpevoli: Alleati, Tedeschi, fascisti, partigiani ognuno ha una strage da dimenticare e, se alcune sono tristemente note, l’autore ne inserisce una meno conosciuta. Su questa ennesima tragedia, Mario Falcone, inserisce un racconto nel racconto, che s’intreccia con la vita di Enea.
Moltissimi personaggi popolano il romanzo, tutti molto credibili e psicologicamente ben delineati, ma tra i due protagonisti sicuramente è Enea quello cui ci si sente più affini, per quel suo sbagliare, per quel suo guardarsi dentro e ammettere che le proprie convinzioni spesso sono sbagliate, ma anche per quel suo essere sempre innamorato della vita, delle donne, per quell’entusiasmo che neppure la guerra riesce a smorzare, per quel suo essere pronto a difendere e lasciarsi conquistare da una bambina che gli stringe il dito di una mano.
La licenza è un romanzo che avvince, pagina dopo pagina con un ritmo in un crescendo che non si affievolisce arrivando all’inaspettato finale e regalando il ritratto impietoso e imparziale di un paese dilaniato, distrutto ma permeato dal desiderio di essere ricostruito perseguendo quegli ideali di giustizia che sono insiti in ogni essere umano.
Copertina flessibile: 433 pagine
Editore: Oakmond Publishing (6 aprile 2020)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 3962072020
ISBN-13: 978-3962072025
L
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