Trama
Il mondo di oggi non sarebbe lo stesso senza Cleopatra, una sovrana colta, intelligente e dotata di una straordinaria abilità sia sul tavolo delle trattative che nelle guerre. Una donna di potere incredibilmente moderna per il passato e allo stesso tempo capace di provare grandi passioni amorose. Ma chi era veramente l’ultima regina d’Egitto? Lei, infatti, è nell’immaginario di tutti, però la sua figura storica è ancora in parte poco conosciuta e non priva di aspetti enigmatici a causa dei pochi dati certi che la riguardano. Alberto Angela ha deciso di ricostruire la vita e le abilissime mosse sullo scacchiere internazionale, ma anche gli amori e le passioni della regina che in un certo senso ha conquistato Roma, rintracciando le fonti storiche e consultando gli studi moderni, e accompagnandoci per mano tra le caotiche strade della capitale del mondo antico, sulle banchine dell’esotico porto di Alessandria d’Egitto e sui sanguinosi campi di battaglia, alla scoperta di persone, storie, usi e costumi. Alberto Angela è in grado di farci rivivere in prima persona il periodo che ha segnato un cambio epocale nella storia romana, dal racconto minuto per minuto dell’uccisione di Giulio Cesare che decreta la fine della Repubblica alla morte di Antonio e Cleopatra (la cui tomba non è ancora stata ritrovata!) fino alla nascita dell’Impero con Augusto al potere. “Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità” è un viaggio nel tempo tra Occidente e Oriente, per riscoprire con uno sguardo nuovo una donna carismatica e intelligente e un periodo storico affascinante e convulso, ricco di contraddizioni, intrighi, passioni e guerre che hanno segnato il nostro presente e contribuito a rendere il mondo il luogo che oggi tutti noi conosciamo.
Recensione a cura di Maria Marques
Esistono dei personaggi che non hanno bisogno di grandi introduzioni e sicuramente uno di questi è Cleopatra. Il libro di Alberto Angela accompagna il lettore alla scoperta dell’ultimo faraone, della donna che fu compagna di Giulio Cesare e Marco Antonio e lo fa su più piani narrativi, cercando, per quanto possibile di offrire un’immagine a tutto tondo di questo personaggio storico.
Raccontare di Cleopatra, implica intrecciare la vita della regina con un periodo della storia romana denso di avvenimenti che porteranno alla fine del periodo repubblicano, concentrando l’attenzione non solo su di lei, ma anche portando alla luce gli uomini che ebbero ruoli di rilievo nell’epoca, oltre i già citati Giulio Cesare, Marco Antonio, anche Ottaviano, Bruto, Cassio, Cicerone.
Tutti uomini e un’unica donna, lei,
Cleopatra intorno cui gravitano avvenimenti destinati a cambiare il corso della storia, ma se lei sarà una perdente, una sconfitta e, in questo non credo di svelare nulla di non conosciuto, in qualche modo, l’eco della sua personalità, ha superato i secoli per giungere sino a noi, ammantato di fascino seduttivo. Fu solo questo Cleopatra? La donna avvolta nel tappeto come raccontato in un film oppure nascosta in un sacco, come descritto da Angela che si presenta a Giulio Cesare o, piuttosto, il suo fascino, capace di ammaliare ben due generali romani fu soltanto “il vestito” che le confezionò la propaganda della fazione che la sconfisse. Una società patriarcale come quella romana, fu propensa a salvaguardare i suoi illustri concittadini, imputando al fascino orientale di lei, tutte le colpe?
La regina, perché non dimentichiamolo che Cleopatra fu il sovrano di un regno che, nel momento in cui si svolsero gli avvenimenti che fecero da sfondo alla sua vita, giocò un ruolo decisivo.
Avere l’appoggio della regina significava avere ricchezze e una potente flotta, due particolari che permettevano non solo di mantenere ma anche di spostare legioni. Questa forza del regno egizio, farà sì che i principali uomini dell’epoca non solo ne siano consapevoli, ma anche ammaliati.
In realtà Giulio Cesare, Marco Antonio e per alcuni aspetti, anche lo stesso Ottaviano, s’impegnarono con Cleopatra in una partita in cui la posta in gioco non fu lei, ma il potere che lei rappresentava e deteneva. Nulla che Cleopatra non sapesse o intuisse e, sicuramente, una della sua abilità, fu di saper giocare allo stesso livello degli avversari, supportata da un’eccellente cultura e da una notevole intelligenza.
In effetti nessuno dei due era uno sprovveduto. Sapevano benissimo che oltre ai baci c’era ben altro. Per Cesare, Cleopatra era una sovrana determinata e indipendente, quindi ben più affidabile del fratello. E soprattutto il forte legame che li univa consentiva a lui di controllarla meglio…Viceversa, per Cleopatra Cesare era un alleato potente sui cui contare per salire sul trono e starci stabilmente.
Memorabile l’incontro con Marco Antonio a Tarso, in Cilicia. L’arrivo della regina si annuncia prima colpendo i sensi degli astanti: la brezza permette il diffondersi di una fragranza sconosciuta, suoni melodiosi si diffondono nell’aria e poi appare la grande nave con la poppa rivestita d’oro e cosa strabiliante, le vele tinte di porpora. Tutto lo “spettacolo” è stato studiato a tavolino:
Ma se Antonio ha ora come obiettivo la conquista non solo di una donna ma soprattutto di una donna-regina (con grande convenienza politica), Cleopatra punta ben più in alto: intende sedurre Antonio e ottenere attraverso di lui la protezione di Roma per l’Egitto, per se stessa e per il figlio Cesarione.
Oltre a una puntuale ricostruzione della storia del periodo, corredata da numerose citazioni di brani di autori antichi e studiosi moderni, partendo dall’uccisione di Giulio Cesare, attraverso il periodo delle proscrizioni, alla battaglia di Filippi, all’incontro tra Cleopatra e Antonio, alla battaglia di Azio e poi alla loro morte,
il saggio si addentra anche nel possibile e nel verosimile. Come, per esempio, il tentativo di ricostruire l’aspetto fisico della regina, perché comunque il desiderio di “vedere” Cleopatra è innegabile e si arriva a sfatare un mito che si condensa nella famosa frase di Blaise Pascal “Se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, tutta la faccia della terra sarebbe cambiata”.
Un saggio scritto con un linguaggio semplice, che intorno a Cleopatra ricostruisce il suo mondo, la città in cui visse, il mondo romano, comprendendo usi, costumi, aneddoti e curiosità alcune note, altre meno, con l’intento divulgativo, mai pedante, già collaudato attraverso i programmi televisivi condotti da Alberto Angela.
Molto interessanti le
incursioni nelle zone d’ombra della storia tra cui il tentativo di ricostruire la psicologia dei personaggi, pur con tutti i limiti del caso, oppure presentando le teorie degli storici moderni che ricostruiscono e ipotizzano le strategie messe in atto durante la battaglia di Azio rileggendo con occhi diversi le azioni descritte dagli scrittori antichi.
Unico appunto che mi sento di fare è che l’inizio sia un tantino lento, ma ovviamente trattasi di un’opinione del tutto personale che nulla toglie al libro e alla vastità e all’eccellente concatenazione di avvenimenti che includono anche dei flash back che regalano dinamicità alla narrazione.
Cleopatra personaggio principale, diventa quindi il pretesto di raccontare la fine di un’epoca che non è solo quella della repubblica romana, ma anche la fine del mondo ellenistico di cui la regina era figlia.
Eppure nonostante lo scandagliare le azioni e i desideri di Cleopatra, l’intelligenza strategica di Giulio Cesare, gli errori di Bruto e Cassio, le capacità tattiche di Agrippa e la crudeltà di Ottaviano, un altro personaggio emerge e forse, supera in simpatia la regina, ed è Marco Antonio. Che rapporto ci fu tra loro? Fu amore? Nelle pagine del saggio la probabile risposta ma, meglio ricorrere alla poesia di Shakespeare:
L’eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra, la felicità nell’arco delle ciglia; e non v’era parte, anche misera, di noi che non fosse di natura celeste.
Copertina flessibile: 446 pagine
Editore: HarperCollins Italia; 2 edizione (5 dicembre 2019)
Collana: Bestseller
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869055884
ISBN-13: 978-8869055881
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