Trama
È una vera occasione quella che si è presentata al giovane architetto Marco Ottavio, potrebbe cambiargli la vita. È l’anno 68, la possibilità di far fortuna in una lontana provincia dell’impero è concreta: un importante lavoro lo attende, insieme al suo maestro, a Treviri, la capitale della Gallia Belgica. Là tutti si sono arricchiti grazie alla presenza di buona terra, di valenti artigiani e della salda organizzazione romana. Ma una regola sicura per far fortuna non c’è e la strada si presenta subito irta di difficoltà impreviste.
Nessuna provincia dell’impero è tranquilla: l’imperatore Nerone ha dilapidato capitali immensi, esasperando il senato e spargendo il seme della rivolta nelle legioni. Giorni bui si preparano anche per la Gallia Belgica e grandi cambiamenti sono nell’aria, come quei temporali che negli ultimi giorni d’agosto mettono fine alla quiete e alla calura estiva.
Appetiti di ricchezza e di potere mai sopiti stanno rispuntando con forza bruta e sconvolgente perché nei momenti di cambiamento tutto, con la forza delle armi, è a portata di mano. Per chi resta invischiato nelle trame dei giochi di potere la vita può divenire terribilmente complicata e pericolosa.
Recensione a cura di Maria Marques
È il 68 d.C. il cosiddetto anno “dei quattro imperatori”. Nerone si è suicidato e il nuovo imperatore è Galba, ma nella lontana Gallia Belgica, una provincia romana corrispondente agli attuali Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia nord–orientale e Germania occidentale, le notizie arrivano lentamente e, alla popolazione locale, interessa poco che cosa accade nel centro nevralgico del potere dell’impero.
Marco Ottavio è un giovane architetto che, al seguito del suo maestro, lascia Roma e si avventura nelle zone del nord dell’impero alla ricerca di fortuna. I possidenti locali si stanno facendo costruire grandi dimore sulla falsariga di quelle che sorgono in Italia, quindi, quale miglior occasione di prestare i propri servigi in zone in cui la concorrenza è limitata. Tuttavia come spesso avviene, ciò che accade nella vita reale non segue quanto pianificato e, il viaggiare in quelle contrade, sebbene pacificate e pattugliate dall’esercito, comporta sempre rischi.
Rimasto solo, Marco dovrà decidere che cosa fare di se stesso: ritornare in famiglia oppure reinventarsi e riciclarsi in lavori che presentano similitudini con la sua arte?
Il ragazzo sceglierà quest’ultima strada ma, trovandosi anche senza denaro, sarà costretto a rivolgersi all’unica organizzazione “locale” che potrebbe avere bisogno di un architetto o di un cartografo, in altre parole l’esercito romano. Marco dovrà dimenticare il sogno di progettare grandi ville o dimore lussuose, per rivolgere le sue capacità a fortezze militari da restaurare o ingrandire, secondo le necessità.
Il tribuno Lucio Balbo ci chiede di preparargli una mappa su una pergamena di grandi dimensioni…L’area che interessa al comando è proprio la regione intorno a Saravus,una vastissima zona in buona parte collinare…
Senza denari, solo, senza nessun appoggio famigliare Marco, dovrà crescere, non solo abbandonando i sogni, ma anche maturando in mezzo a centurioni duri e arcigni, a tribuni leali e affidabili e a soldati con cui stringere un rapporto cameratesco di amicizia, un mondo a lui sconosciuto quasi quanto la nuova vita che si trova davanti.
…Sei appena arrivato in Belgica e sei già stato coinvolto in tante strane vicende che a uno dei miei uomini non basterebbe la vita intera per eguagliarti.
La sorte getterà ancora i dadi, e Marco, suo malgrado, sarà coinvolto in qualcosa più grande di lui che sconvolgerà le esistenze di tutti quelli che gravitano nel suo nuovo mondo. Una rivolta delle truppe ausiliarie romane, guidate dalla tribù dei Lingoni, costringe il ragazzo a una fuga precipitosa dalla città di Treviri e a una nuova vita che lo vedrà diventare una pedina importante in un gioco molto rischioso, in cui l’avidità personale giocherà un ruolo fondamentale.
Claudio Rossi in questo nuovo romanzo accompagna il lettore ancora una volta nel suo mondo personalissimo dell’antica Roma.
Non troverete nei suoi romanzi Imperatori, la Roma trionfale, ma un mondo in scala ridotta, un mondo provinciale, lontano dal potere, un mondo fatto di quotidianità e persone “irrilevanti”, i cui oggetti ci parlano ancora oggi attraverso le teche dei musei. Lo stesso esercito, che in questo libro ha una parte rilevante, è visto non tanto attraverso la lente della strategia militare, delle grandi battaglie, quanto nella sua parte più interessante, la quotidianità fatta di rilevamenti, di costruzione di strade, di ponti e di accampamenti stanziali e non, da ampliare in vista dell’arrivo di altri contingenti militari.
Con competenza e precisione, l’autore racconta i focolai precedenti alla rivolta dei Batavi nella Gallia Belgica, descrivendola attraverso gli occhi di Marco Ottavio e del tribuno Lucio Balbo, due uomini, diversissimi per età e cultura, che si troveranno ad affrontare insieme innumerevoli difficoltà, soccorrendosi nel caso del bisogno, stringendo, di fatto, un rapporto che si trasformerà in un’amicizia profonda alla cui base, superati i primi momenti di diffidenza, c’è un profondo senso di rispetto reciproco.
Corredato di cartine, utili per collocare geograficamente le avventure del protagonista e di una ricca e interessante appendice, in cui l’autore svela anche una licenza letteraria, il romanzo permette non solo di seguire la vicenda umana di Marco e dei suoi amici, ma anche di sollevare il velo sulla vita quotidiana in una provincia romana in cui chiunque può sognare un futuro oppure cercare, nonostante tutto sia avverso, di mantenersi leale a quei principi su cui ha basato una buona parte della propria vita, ricordandosi che anche nei momenti più bui ,c’è sempre una luce di speranza…o una “Aurora” che illumina improvvisamente le tenebre della notte.
Copertina flessibile: 313 pagine
Editore: Independently published (18 gennaio 2020)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 165365581X
ISBN-13: 978-1653655816
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